Abbandono di rifiuti, Selvaggia Lucarelli mette in imbarazzo la Sicilia zozza

Pubblicato ieri sera dalla giornalista e opinionista tv Selvaggia Lucarelli, ecco il post integrale dedicato alla sua vacanza a Noti con la gorte denuncia dell’emergenza rifiuti. Troppi abbandoni, tanta evasione.

Da dove cominciare? Forse dalla fine. Domai andrò via da Noto con qualche giorno di anticipo dalla tabella di marcia. Dovrei dire che sono delusa da quello che ho visto, ma la verità è che sono delusa da quello che ho capito. Ho avuto un’esperienza disastrosa (la prima nella vita) nell’affittare una casa e tutto questo, come un vaso di Pandora il cui contenuto è un caos indifferenziato, mi ha mostrato la difficoltà nel dire le cose ad alta voce da queste parti. Che novità, direte voi. Già, l’unica novità sta nel fatto, forse, che per la mia promozione (sempre gratuita e senza alcun ritorno) di un luogo in cui sono in vacanza, questa volta ho deciso di non scegliere solo le foto migliori. Perché mostrare solo la bellezza (abbagliante) di questa Sicilia sarebbe tradire il mio mestiere e il mio piacere.

Nella casa in cui sono ho avuto mille problemi: luce e acqua che andavano via per problemi in parte dell’Enel e in parte del locatore che ha una trivella per l’acqua e nessun generatore. Soprattutto, mentre raggiungevo le mete più belle di questa Sicilia, mi imbattevo nelle cose più brutte. Quella Noto che tanto avevo immaginato era coerente nella sua meraviglia finché non si allargava lo sguardo. Noto è stretta in una morsa di rifiuti prepotente e nauseabonda. Rifiuti che non si nascondono, ma che sono ovunque. Nelle vie che portano alla cittadina, davanti agli ingressi dei grandi resort, sulle strade per l’oasi di Vendicari, nella stessa Noto, se si sposta lo sguardo poco più in là dal centro. Frigoriferi, pannolini, tv, perfino un biliardino in bella vista. E poi discariche abusive ovunque a cui si dà fuoco, che si rigenerano all’istante. Il paradosso è che qui la differenziata è obbligatoria: si paga la Tari e il comune fornisce i cesti (mastelli) per suddividere. Si passa a prelevare il tutto porta a porta. C’è circa il 60% di evasione. Chi non vuole pagare, chi ha la casa abusiva e non vuole auto-denunciarsi, chi si scoccia nel separare la carta dalla frutta. I cassonetti non esistono più. E quindi la gente butta tutto per strada. Nella villa che ho affittato non ci sono i mastelli. Mi si è detto: butta tutto insieme, poi ci pensa il giardiniere.
Ho riferito al sindaco. Ho chiamato uffici competenti. Ho sollecitato l’agenzia e il proprietario di casa. Nulla.

Voglio sapere perché in questa villa faraonica a Vendicari, il Sarayi Lodge, di proprietà di Tino Di Rosolini, candidato sindaco di Rosolini, affittata tramite agenzia Compass Cultura, io non posso fare la differenziata. Tutto tace, finché non inizio a mostrare la Noto che non esiste se non negli occhi di chi la abita o dei turisti sinceri. Bastano qualche foto e le mie lamentele su Instagram perché il sindaco di Noto sbotti su fb e dica che mostrando quella immagini offendo la città. Dico, insomma, che il re è nudo ma ha un pannolino sporco sulla testa. Guardate le mie foto e giudicate voi se sono io a offendere la città o se sono la città, i turisti, i locali, ad essere offesi da questo scempio.
P.s.
Scriverò un lungo articolo nei prossimi giorni. Ringrazio i tantissimi cittadini siciliani onesti e stanchi che mi stanno supportando sia sul posto che via messaggio.