Agente aggredito in carcere,calci e pugni da un detenuto: “Misure serie per i violenti”

Aggressione ai danni di un agente di polizia penitenziaria nei giorni scorsi in un carcere del Siracusano. A denunciare l’episodio è il segretario dell’Osapp , sindacato di categoria, Giuseppe Argentino. “Un detenuto intollerante alle regole istituzionali-racconta il sindacalista ha voluto applicare la sua con calci, pugni, minacce intimidatorie all’Agente che pur nel timido tentativo di schivare i colpi ha subito il pestaggio, riportando escoriazioni multiple a tempia destra e sinistra, zigomo destro, superfice posteriore del collo, avambraccio e gamba sinistra, polso e mano sinistra, emitorace
anteriore destro e sinistro presumibilmente guaribili in 7 giorni”. Lo stesso agente avrebbe subito solo quest’anno altre due aggressioni. Un modo di agire che, secondo Argentino,avrebbe raggiunto le proporzioni di una vera e propria mattanza nei confronti della polizia penitenziaria e delle forze dell’ordine più in generale. Il sindacato cerca di spiegarsi quelle che potrebbero essere le cause di una “simile sfrontatezza da parte di una frangia, seppur ristretta, di detenuti, che per imporre il proprio volere utilizzano la forza intimidatoria”. Senza dubbio la carenza di organico è una motivazione, già più che nota. “La narrazione che, con le assunzioni fatte in questi anni si stia dando ossigeno negli istituti-prosegue il rappresentante della polizia penitenziaria-  pecca di un dato fondamentale, le assunzioni non coprono nemmeno i pensionamenti.Nel solo carcere di Siracusa la carenza di organico è di circa 60 unità, 70 ad Augusta.  Infine la richiesta, affinché le “istituzioni attivino un sistema di specifico confinamento in qualche istituto predisposto ad hoc con personale specializzato e regole restrittive che facciamo comprendere a tutti questi detenuti aggressivamente seriali che le loro azioni troveranno la giusta e concreta risposta”.