Aggressione a Cavadonna, detenuto ferisce un agente. Sequestrati anche 6 telefonini

Aggressione al carcere di Cavadonna, a Siracusa. È successo questa mattina, quando un detenuto, più volte segnalato per la sua indole violenta, uscito dalla cella per effettuare una telefonata, è entrato nell’ufficio di un agente e lo ha aggredito, colpendolo con un secchio della spazzatura e poi lanciandogli contro uno sgabello. L’uomo ha procurato all’agente una profonda escoriazione al braccio sinistro, ed è stato necessario il ricovero presso l’infermeria dell’istituto. Con l’ausilio del personale di servizio, il detenuto è stato contenuto e ricondotto nella propria cella.
Lo stesso agente, durante il turno di sentinella di questa mattina, è riuscito a sventare l’introduzione di sei telefoni cellulari all’interno dell’istituto. Una persona non identificata, dopo aver superato la recinzione esterna, aveva infatti lanciato due pacchetti oltre il muro di cinta. Il personale, intervenuto tempestivamente su segnalazione dell’agente, ha rinvenuto e sequestrato i sei telefoni.
“Come Organizzazione Sindacale ci domandiamo come mai questo detenuto, che più volte si è reso responsabile di aggressioni e minacce nei confronti del personale di Polizia Penitenziaria, non sia ancora stato trasferito, visto che è il minimo provvedimento che dovrebbe essere adottato nei confronti di chi commette atti di violenza”, ha dichiarato Giuseppe Argentino, Segretario Provinciale OSAPP della Polizia Penitenziaria.
“Spesso si parla di reinserimento e rieducazione dei detenuti; ma tutto ciò è impensabile fino a quando l’Amministrazione – o forse è meglio dire il Governo – non metterà in atto contrappesi seri per limitare al minimo questi atti violenti perpetrati da detenuti che certamente non hanno alcun interesse al reinserimento. Questi soggetti creano instabilità all’interno degli istituti e generano possibili emulazioni. Auspichiamo che il Direttore e il Provveditore assumano provvedimenti esemplari nei confronti di chi si rende responsabile di reiterati atti di violenza contro il personale di Polizia Penitenziaria, e che l’agente aggredito, che peraltro ha sventato l’introduzione di sei telefoni cellulari, possa ricevere il giusto riconoscimento da parte dell’Amministrazione”, ha concluso Argentino.