Agricoltura in ginocchio, convocato comitato anti-crisi: “fare squadra per rialzarci”

Si è riunito a Portopalo il comitato anticrisi dello strategico settore agricolo. Le aziende della zona sud della provincia di Siracusa son oin ginocchio dopo l’ondata di maltempo di fine febbraio. Raccolti perduti, serre e corridoi danneggiati.
Al tavolo tecnico a cui hanno partecipato anche i vertici del Consorzio Tutela Pomodoro di Pachino è emersa forte la sensazione di dover far da sè, senza attendersi aiuti dalla Regione. “Serve intanto una risposta”, ha detto chiaro Giovanni Iuvara, vicepresidente della categoria Confezionatori. “Lavorare insieme è l’unica strada percorribile e l’incontro di oggi rappresenta senza dubbio un grande passo avanti per tutta la categoria. Al di là delle soluzioni politiche e della burocrazia, credo che tra le prime cose da fare per risollevarci sia puntare ad una programmazione della produzione, ciò ci consentirebbe di gestire meglio i periodi in cui il pomodoro scarseggia ed evitare invece quei momenti in cui la merce è in eccesso. Il tutto però deve essere accompagnato da incontri periodici. Quello che occorre è una maggiore informazione che coinvolga tutti dal piccolo e al grande produttore”. Tra le problematiche sul tavolo dal comitato Anticrisi c’è l’isolamento dei piccoli produttori. “La poca fiducia – ha dichiarato Giordano Metallo – causata dalle cattive esperienze precedenti ha portato tanti piccoli produttori a rinunciare, a non segnalare e a chiudere i battenti. Non c’è nessuna normativa o istituzione che li tuteli e in tavoli come questi non sono mai presenti”.
I produttori agricoli trovano la sponda del Consorzio. Come ha sottolineato il presidente, Salvatore Lentinello”è la casa dell’agricoltore. Abbiamo fortemente voluto il Progetto Produttore, con l’obiettivo di riunire i nostri agricoltori e portare avanti insieme tutte le azioni di tutela fattibili. Per far sentire la propria voce bisogna far parte di una squadra. Il nostro territorio ha la necessità di aggregarsi per affrontare qualsiasi sfida, non è possibile continuare a cercare coesione solo nelle difficoltà, bisogna costruire con continuità un nuovo percorso che ci porti ad avere una unica voce. Assicurare le strutture poi è un altro passo importante da fare, non a caso abbiamo già preso contatti con delle società assicurative”.
Il settore vuole rialzarsi da solo, contando sulle sue forze e senza pianto greco. Ciò non toglie però che bisogna continuare a premere per ottenere il riconoscimento dello stato di calamità. “A tal proposito stiamo anche lavorando per fissare un incontro con il capo dell’Ispettorato agrario, al fine di avere un primo riscontro sulle risultanze degli accertamenti già effettuati”, ha confermato Sebastiano Barone, direttore del Consorzio.