Allarme Istat, Siracusa è sempre più vecchia e nascono sempre meno bambini

Il tasso di natalità è in picchiata in Italia. Rispetto al 2025, 13mila nascite in meno. L’aggiornamento dei dati Istat offre un quadro allarmante che mette seriamente a rischio il futuro del Paese. La politica non sembra comprendere cosa comporti un inverno demografico di simile portata. Persino durante la guerra si facevano più figli, oggi la media è scesa a 1,13 per donna. I demografi non hanno dubbi: senza misure strutturali per permettere ai giovani di realizzarsi ed alle donne di lavorare, non ci sarà mai una inversione.
Secondo i più recenti dati Istat aggiornati al 2025, anche Siracusa e la sua provincia stanno attraversando una fase avanzata di calo demografico, legata principalmente alla denatalità e all’invecchiamento della popolazione.​
Se nel 2024 a Siracusa sono nati solo 665 bambini (1.266 decessi), le previsioni per il 2025 sono ancora peggiori: difficilmente si supereranno i 600 nuovi nati (i decessi dovrebbero invece superare le 1.600 unità).
Come se non bastasse, è in continuo calo il numero di donne in età fertile mentre aumenta l’emigrazione giovanile verso le regioni del Nord o l’estero. I flussi migratori in entrata non bastano a compensare il saldo naturale negativo. Gli stranieri rappresentano il 4,3% della popolazione (circa 16.600 persone), mentre l’età media è salita a 45,9 anni, valore leggermente superiore alla media siciliana.​
Il quadro complessivo mostra una provincia e una città in cui la popolazione continua a contrarsi, con effetti già visibili sulla disponibilità di forza lavoro, sulla tenuta del sistema pensionistico e sulla vitalità economico-sociale locale.​

Dai 405mila residenti in provincia di Siracusa nel 2010, si è passati a 381mila nel 2025. Un saldo negativo di circa 24mila residenti. In 15 anni, è come se fosse scomparsa una intera cittadina come Lentini o Pachino.
Questa tendenza evidenzia la progressiva riduzione della base giovane e il consolidarsi dell’invecchiamento demografico, oggi una delle criticità principali per Siracusa e la Sicilia, prima ancora che per il Paese.