Anas e appalti truccati: la "Dama Nera" chiama in causa il siracusano Carmelo Misseri

Tra i 36 imprenditori destinatari di una ordinanza di custodia cautelare ai domiciliari nell’ambito dell’operazione Dama Nera 2 c’è anche Carmelo Misseri. Nome noto nel siracusano, dove è anche diventato un simbolo dell’antiracket: con le sue dichiarazioni, dopo attentati intimidatori, ha contribuito ad assicurare alla giustizia un esponente di primo piano delle cosche locali. E’ anche l’uomo che sta guidando la riqualificazione del porto Grande di Siracusa.
L’accusa parla di appalti truccati Anas e corruzione. La Dama Nera altri non è che Antonella Accroglianò, la dirigente dell’Anas arrestata lo scorso ottobre. Le sue dichirazioni ai magistrati hanno permesso di ricostruire una fitta rete di incontri e rapporti “opachi” tra imprenditoria e politica.
Per 19 dirigenti e funzionari di Anas spa, dopo i dovuti riscontri, sono scattale le ordinanze di custodia cautelare. E poi imprenditori titolari di aziende appaltatrici di primarie opere pubbliche e di un avvocato.
Nel mirino della Finanza anche il parlamentare di Forza Italia, Marco Martinelli. La Guardia di Finanza ha sequestrato circa 800.000 euro: sarebbero il frutto della corruzione al momento accertata. Altri 225.000 euro sono stati bloccati durante le 53 perquisizioni tra Lazio, Sicilia, Calabria, Puglia, Lombardia, Trentino Alto Adige, Piemonte, Veneto, Molise e Campania.
Secondo l’accusa, importanti appalti pubblici sarebbero stati truccati. In Sicilia attenzioni concentrate sulla SS 117 Centrale Sicula, cofinanziata dalla Regione.