“Ancora danni al patrimonio storico: distrutta una delle tre trincee di Santa Panagia”

“Un’altra amara scoperta, un altro pezzo di storia che tra pochissimo non sarà più leggibile se non protetto e attenzionato”. Durante l’ultima giornata del  Festival del Paesaggio, dopo la scoperta dei danni alle Mura Dionigiane, il facilitatore culturale Daniele Valvo ha rilevato un nuovo motivo di amarezza, questa volta a Capo Santa Panagia, dove una delle tre trincee della Seconda Guerra Mondiale risulta completamente distrutta e illeggibile.  “E’ un luogo lontano dal centro storico e dunque nessuno lo vede e se ne cura- il suo sfogo- ma se andiamo avanti di questo passo perderemo pezzi importanti di racconto visibile della nostra storia”. Il tema della passeggiata era lo Sbarco in Sicilia. In quell’area si trovano diverse strutture, di varia tipologia, legate alla Seconda Guerra Mondiale.  Tra queste figurano  tre trincee per mitragliatrici, che servivano a controllare l’arrivo sulla terraferma dal mare. “Una di queste trincee- racconta Valdo- era malridotta rispetto alle altre.  Di solito  possono essere fruibili e percorse all’interno. Abbiamo, però, dovuto constatare che questa trincea ha perso totalmente la parte del semicerchio su cui si poggiava la mitragliatrice. Non conosciamo le ragioni per cui sia accaduto, di certo la pioggia può avere giocato un ruolo, come il comportamento di chi magari non sa cosa siano e certamente l’incuria nei confronti di un pezzo di storia importante, che non possiamo tralasciare.”   La sollecitazione, indirizzata in primo luogo alle istituzioni e più in generale a a quanti possono giocare un ruolo di primo piano nella tutela del patrimonio storico, archeologico e culturale del territorio, è quella di prestare una maggiore attenzione agli elementi che conservano parti, piccole o grandi, dell’identità della città e dei passaggi che ha vissuto.