Antenna 5G in contrada Bosco di Sopra, al Tar primo punto per il Comune di Canicattini
Il Tar di Catania non sospende il provvedimento dell’amministrazione comunale di Canicattini Bagni con cui revoca in autotutela le autorizzazioni alla Cellnex Italia SpA e Zefiro Net srl per l’installazione di una stazione radio base per la telefonia mobile 5G, in un terreno privato. Secondo il Comune ibleo, l’area sarebbe peraltro stata scelta in modo unilaterale da parte delle due società, in contrada Bosco di Sopra, a ridosso del centro abitato in via Giovanni Falcone.
Rigettato quindi il ricorso della Zefiro Net srl. I giudici amministrativi hanno ritenuto “che le esigenze cautelari di parte ricorrente possono ritenersi adeguatamente tutelate con la sollecita definizione del giudizio di merito, ai sensi dell’art. 55, co. 10, del cod. proc. amm.”, fissando la trattazione nel merito del ricorso nell’udienza pubblica dell’11 febbraio 2026.
“Un primo risultato importante – commentano il sindaco Paolo Amenta e l’assessore agli Affari Legali Domenico Mignosa – a testimonianza della valenza delle argomentazioni presentate dal Comune, insieme ad una ricca documentazione tecnica, per revocare le autorizzazioni per la realizzazione dell’antenna in contrada Bosco di Sopra. Insieme al Comitato dei cittadini e a tutto il Consiglio comunale, riteniamo possa arrecare danno, attraverso i campi elettromagnetici, alle aree sensibili esistenti nel suo raggio, come le scuole, i parchi giochi, i centri di aggregazione sociale, case di ricovero anziani, gli uffici sanitari e la guardia medica. Difenderemo con determinazione queste nostre motivazioni nell’udienza pubblica dell’11 febbraio prossimo, quando i Giudici tratteranno nel merito il ricorso”.