Appalti e sanità, oggi a Palermo l’interrogatorio dell’ex dg dell’Asp di Siracusa

Dopo 24 ore di pausa, ripartono oggi a Palermo gli interrogatori sugli appalti truccati in Sicilia, con la bufera giudiziaria che si è abbattuta sull’Asp di Siracusa. A comparire davanti ai magistrati oggi sarà anche l’autosospesosi direttore generale, Alessandro Caltagirone. Si ricomincia tenendo anche conto degli ulteriori elementi acquisiti durante i primi 7 interrogatori, martedì scorso. In particolare, le parziali ammissioni che sarebbero state fatte dalla presidente della commissione di assegnazione della gara da 17 milioni dell’Asp di Siracusa, Giuseppa Di Mauro, in merito a pressioni per il rinvio della aggiudicazione e sulle modifiche ai punteggi. Gli indagati, sin qui, hanno tutti respinto ogni addebito e fornito la loro versione dei fatti. Il bed manager dell’Asp di Siracusa, Vito Fazzino, è intanto uscito dalla “scena”. Dopo il suo interrogatorio, infatti, i magistrati hanno ritirato la richiesta di misura cautelare e l’interdizione dall’esercizio della professione.
Con l’interrogatorio di Caltagirone si conclude l’analisi del filone “siracusano” (c’è da recuperare quello rinviato martedì scorso, con Paolo Emilio Russo), per passare poi agli altri capi d’accusa, ovvero la manipolazione del concorso per 15 stabilizzazioni all’ospedale Villa Sofia di Palermo e quindi la presunta tangente al Consorzio di bonifica della Sicilia.
Venerdì 14 novembre davanti al gip compariranno Antonio Abbonato, l’ex presidente della Regione Totò Cuffaro, il deputato regionale Carmelo Pace, Vito Raso ed il parlamentare Saverio Romano.