Assistenza domiciliare a singhiozzo, l'Asp di Siracusa cerca soluzioni per integrare il servizio

Dopo la denuncia pubblica della famiglia di un 56enne di Avola, malato grave e senza assistenza domiciliare, arriva la precisazione dell’Asp di Siracusa. “L’assistenza domiciliare prevista dal PAI e accettata dalla famiglia è di 62 ore settimanali. Avevamo proposto il ricovero in Suap dove sarebbe stata garantita l’assistenza H24 che però è stato rifiutato dal caregiver dell’uomo, come da apposito verbale formato da tutti gli interessati. In atto la cooperativa affidataria del servizio si è appreso che sta avendo difficoltà ad erogare le prestazioni cosi come previste per carenza di infermieri. Pertanto il Distretto sanitario di Noto si è prontamente attivato per risolvere il problema ed erogare l’assistenza anche attraverso altre associazioni già in convenzione con l’Asp per l’assistenza domiciliare”. Così il direttore del Distretto Sanitario di Noto, Giuseppe Consiglio.
Nei giorni scorsi, il sindaco degli Autonomi di Polizia aveva portato a conoscenza dell’opinione pubblica anche il caso di un 15enne di Noto con assistenza domiciliare a singhiozzo. Problema simile, stando alle parole del sindaco: “la cooperativa aggiudicataria non ha personale a sufficienza per poter garantire il servizio a tutti i pazienti individuati”.
Anche per questo caso, l’Asp di Siracusa si è mobilitata avviando contatti “con associazioni già in convenzione per altri servizi domiciliari per implementare interventi integrativi a favore del giovane paziente”.