Augusta, al via il coordinamento tra Comune e Autorità Portuale: “Un atto storico per il futuro della città”

Si è tenuto mercoledì 28 maggio, presso la sede dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare di Sicilia Orientale, il primo incontro ufficiale di coordinamento tra il Comune di Augusta e l’Autorità Portuale, finalizzato alla definizione sinergica dei due principali strumenti di pianificazione del territorio: il Piano Urbanistico Generale (PUG) e il Piano Regolatore Portuale (PRP).
A guidare la delegazione comunale è stata l’Assessore al ramo, Tania Patania, in qualità di rappresentante politica del VI Settore “Servizi di Pianificazione e Sviluppo”, settore cardine della pianificazione strategica urbana. Insieme a lei, era presente l’intero Ufficio di Piano, lo staff tecnico incaricato della redazione del nuovo PUG di Augusta, coordinato dal Dirigente Ing. Massimo Sulano.
Per l’Autorità Portuale erano presenti il Presidente, Ing. Francesco Di Sarcina, che ha ospitato e presieduto la seduta nella sede istituzionale dell’Ente, insieme all’Ing. Riccardo Lentini, figura tecnica di riferimento per la pianificazione portuale e responsabile del PRP, affiancato da altri membri dello staff progettuale dell’AdSP.
“È stato un momento carico di significato per Augusta – ha dichiarato l’Assessore Tania Patania – perché mai prima d’ora Comune e Autorità Portuale avevano lavorato fianco a fianco su un tavolo operativo di questo livello”.
“Il porto è una risorsa strategica, non solo per Augusta, ma per tutta la Sicilia orientale. Rappresenta sviluppo economico, occupazione, logistica, e oggi anche transizione energetica e tutela ambientale. È nostro dovere amministrativo, ma anche etico, coniugare questi aspetti con la qualità della vita urbana, il paesaggio costiero e l’identità storica della città”, ha proseguito Patania.
Nel verbale ufficiale dell’incontro si dà atto dell’avvio di un percorso condiviso, attraverso tavoli tecnici che vedranno la partecipazione attiva degli uffici comunali e portuali, con l’obiettivo di definire una visione unitaria del territorio: dalle aree retro-portuali alla fruizione costiera, dalle infrastrutture energetiche all’accessibilità urbana, in piena coerenza con le rispettive competenze.