Augusta. Cantieri navali Noè, in cinque a giudizio per bancarotta fraudolenta

Rinviata a giudizio per Marina Noè insieme ad altre quattro persone (Pietro Alberto Alberti, Giuseppe Alberti, Stefania Noè e Maria Giorgio) per il fallimento della società Cantiere E. Noè spa. I magistrati ritengono che alcune appostazioni contabili sarebbero irregolari al punto da ipotizzare il reato di bancarotta fraudolenta.
L’attuale presidente di Assoporto Augusta si mostra serena. “Il rinvio a giudizio sarà per me l’occasione per chiarire definitivamente la mia posizione”, dice proprio Marina Noè. “L’istanza di autofallimento della società Cantiere E. Noè s.p.a., effettuata nel gennaio 2010 dall’allora amministratore unico Maria Giorgio è stata una iniziativa doverosa che personalmente ho sempre sostenuto, a differenza degli altri soci già amministratori che la hanno invece costantemente e duramente avversata. Avrò modo anche di dimostrare – continua la Noè – come le decisioni assunte nella Cantiere E. Noè s.p.a., oggi contestate dalla Procura, non sono a me ascrivibili”.