Augusta. Depuratore, Munafò (Uil): "Storia di un'incompiuta attesa da 26 anni"

“Da 26 anni stiamo qui a chiederci se il depuratore di Augusta sarà realizzato oppure no”. Un tema vecchio quello che torna al centro dell’attenzione e delle polemiche in questi giorni. Il segretario provinciale della Uil, Stefano Munafò torna a parlarne chiedendo chiarimenti sul percorso compiuto fino ad oggi per la realizzazione dell’impianto di depurazione della città. “Sono interrogativi che ho sempre posto- ricorda il segretario del sindacato- e ripreso anche alla luce della parlamentare regionale Marika Cirone Di Marco all’assessorato all’Energia, ricordando, tra l’altro, le ingenti risorse a disposizione per la realizzazione dell’impianto. Sono stati finanziati 183 interventi relativi al settore del collettamento-prosegue Munafò- e della depurazione delle acque in molte regioni e la Sicilia è destinataria della maggior parte degli stanziamenti con ben 1,1 miliardi di euro. Tra le 93 opere da realizzare in tutta l’isola, sono compresi ben 12 interventi nella città di Augusta, finalizzati a raccogliere e depurare tutti i reflui generati dal centro urbano, dall’agglomerato urbano di Montetauro, dalla ex frazione di Brucoli e dalla ex frazione di Agnone Bagni. Per il suddetto impianto di depurazione è previsto uno stanziamento di oltre 30 milioni di euro.Dunque, Augusta è ancora senza sistema di depurazione delle acque nonostante sia una città che conti circa 40mila abitanti e rappresenti il centro più importante della provincia di Siracusa ma anche del bacino del Sud-Est visto anche il recente riconoscimento insieme con Catania per la Port Authority”. Munafò sottolinea, infine, come il Comune di Augusta “scarichi a mare i reflui urbani, con il conseguente grave inquinamento di tutta la costa e con il rischio di pesantissime multe da parte dell’Unione Europea. Augusta ha un litorale di circa 14 chilometri nelle cui acque finiscono ben 31 scarichi fognari”.