"Augusta è sede di Port Authority, basta con le parole al vento"

“No all’Hotspot di migranti al porto di Augusta. E’ sede della Port Authority”. Il deputato regionale Vincenzo Vinciullo torna ancora sulle polemiche che riguardano il destino della struttura portuale. Un dibattito di cui l’esponente del “Ncd” dice di non comprendere il motivo. “si parla dello scippo che presto Augusta potrebbe subire- spiega Vinciullo-Occorre osservare preliminarmente che la Comunità Europea, l’Ottava Commissione alla Camera, la nona Commissione al Senato e il Governo Nazionale si sono già espressi sul fatto che Augusta deve essere la sede dell’Autorità Portuale e le leggi vanno osservate da tutti, anche dai ministri”. Vinciullo ripercorre alcuni passaggi della vicenda. ”Nel corso della Direzione Nazionale del Nuovo Centrodestra-ricorda- avevo chiesto al mio partito di impegnarsi affinché si ritornasse al piano Lupi. Il Governo Nazionale è ritornato su quel progetto e ha programmato due Port Authority per la Sicilia, con Augusta capofila di questo bacino”. Vinciullo ribadisce, invece, il suo “no” al centro per accogliere i migranti all’interno del porto. “A fine settembre- conclude- con esponenti dei ministeri degli Interni e delle Infrastrutture abbiamo eggettuato un sopralluogo per verificare se un pontile nelle vicinanze della cementeria di Augusta possa rappresentare la soluzione ottimale per poter dare accoglienza a migliaia di persone che fuggono dalla guerra per trovare la pace. L’attività umanitaria- è la chiosa del parlamentare dell’Ars- non può avere la meglio sull’attività commerciale e che i migranti devono essere accolti in assoluta sicurezza”.
Anche “Area Democratica” interviene sulla vicenda, attraverso i consiglieri comunali di Siracusa Cosimo Burti, Giuseppe Casella, Gianluca Romeo, insieme all’assessore alle Attività produttive del capoluogo, Teresa Gasbarro, tutti convinti che sia “impensabile, in nome di chissà quale influenza politica o di altra natura, permetterne il declassamento da hub internazionale riconosciuto dall’Unione Europea a semplice appendice di secondaria rilevanza. In un contesto nel quale il trasporto su gomme dell’intera Isola vive forse il peggior momento degli ultimi decenni, con tutte o quasi le principali arterie autostradali in pessime condizioni se non interrotte – proseguono gli esponenti di Area Democratica – l’investimento sui porti dovrebbe diventare priorità ad ogni livello politico, senza divisioni di sorta. Il nostro pensiero va in particolare – continuano Burti, Casella, Romeo e Gasbarro– alle imprese siciliane, già soffocate dalla crisi e da balzelli altissimi ma costrette in questi ultimi mesi a veder lievitare i costi di trasporto delle merci, incrementati dalle pietose condizioni delle strade”.