Augusta. Muscatello Covid Hospital? Preoccupazione per le attività sospese

” I protocolli sanitari di decontaminazione di un COVID HOSPITAL ci appaiono
incompatibili con la coesistenza delle inderogabili funzioni dell’ospedale Muscatello quale presidio di zona per i rischi ambientali da incidenti industriali del polo petrolchimico siracusano”. E’ la posizione assunta da Azione -Facciamo Squadra, Collettivo spontaneo DiEM25 Augusta1, Democratici per Augusta
Italia Viva Leu-Art.1. In una nota, il coordinamento chiede “alle amministrazioni Comunali di Augusta, Melilli, Priolo e Sortino a voler intraprendere ogni azione politica, al fine di  giungere all’annullamento di effetti deleteri di questa scelta inopportuna e imprudente anche dal punto di vista ambientale”. Le ragioni di tale posizione risiedono in una considerazione. “Mentre in tutto il Paese l’emergenza COVID19 -si legge nella nota congiunta diffusa in mattinata- spinge le autorità sanitarie a potenziare i propri presidi con attrezzature e personale adeguato, da ieri al Presidio Ospedaliero di Augusta sarebbero state sospese le attività della chirurgia, per trasformarla in reparto dedicato ai ricoveri per covid-19. Al nosocomio “Muscatello” sembrerebbe toccare la
progressiva riconversione in COVID HOSPITAL, così limitando severamente la
funzionalità di tutti gli altri reparti. Al presidente  della Regione, all’Assessore Regionale Sanità, al Direttore Generale dell’ Azienda Sanitaria il gruppo chiede “di volere con urgenza considerare altre strutture sanitarie, anche private,
così come previsto dall’accordo tra assessorato regionale alla Salute e Aiop Sicilia, siglato lunedì 16 Marzo”. Vuol dire “revocare eventuali provvedimenti incompatibili con la destinazione attuale del nosocomio, che attende piuttosto la effettiva apertura del più volte annunciato reparto di Onco-ematologia per il quale già negli scorsi mesi sono state effettuate parte delle relative assunzioni e ogni lavoro edile e strutturale necessario”. Sollecitata anche la deputazione regionale e nazionale ad assumere una posizione autorevole “contro tale grave
pregiudizio alla difesa della salute della collettività” . Al sindaco di Augusta, Cettina Buccheri viene invece chiesto “dove scaricherebbero i reflui ospedalieri “infettivi” da COVID19 e se già adesso si scarichi a mare, se l’Amministrazione comunale è stata messa a conoscenza della eventuale scelta di ricoversione da parte dell’ ASP e cosa abbia risposto”.