Augusta. Operazione Transumanza, assunzioni fittizie per avere la disoccupazione

Assunzioni fittizie per consentire ai lavoratori, compiacenti, di percepire indebitamente l’indennità di disoccupazione. La Guardia di Finanza di Siracusa, su delega della Procura della Repubblica , ha eseguito un provvedimento di sequestro preventivo per equivalente di conti correnti, beni immobili e beni mobili registrati nei confronti di un sodalizio criminale  specializzato in  truffe ai danni dello Stato.
L’ attività trae origine da un approfondimento info – investigativo condotto dalla Compagnia di Augusta nei confronti di 6 società che,  da una preliminare analisi mediante la consultazione delle banche dati, risultavano presentare, sistematicamente dal 2009 in poi, un numero di assunzioni di lavoratori troppo elevato rispetto al volume d’affari dichiarato. Le indagini sono state condotte anche con l’ausilio di intercettazioni telefoniche. Le sei società nel mirino della Guardia di Finanza: “Londrigo Gaetano” ditta individuale, “Mscape” Srl, “Crimat Group” Srl, “II service.it” di Paolo Battaglia e Benedetto Sicari” Snc, “Nuova Belcarta” Srl e “Euronetwork” Srl, negli anni di interesse investigativo, non avrebbero svolto alcuna attività lavorativa tale da giustificare un simile numero di assunzioni. Tali indennità sarebbero poi state distribuite  tra i lavoratori ed i componenti dell’associazione. L’operazione “Transumanza” ha consentito di individuare oltre 400 fittizie assunzioni (formalizzate nei confronti di nominativi ricorrenti che transitavano, di volta in volta, da un veicolo societario all’altro) che avrebbero portato all’indebita percezione di indennità di disoccupazione per ben 1.735.180,24 euro. I componenti del sodalizio criminale ed i rappresentanti delle società “cartiere”, unitamente agli oltre 400 lavoratori che hanno concorso indispensabilmente nella conclusione del reato, sono stati segnalati all’Autorità giudiziaria aretusea per i reati di associazione a delinquere finalizzata alla truffa aggravata ai danni dello Stato e, segnatamente, dell’Inps.

L’operazione rappresenta l’esito d elle complesse indagini, coordinate dal Procuratore Capo della Repubblica di Siracusa, Francesco Paolo Giordano, dirette dal sostituto procuratore Tommaso Pagano per le quali richiedeva al Gip Andrea Migneco, sulla base delle ricostruzioni operate dalla polizia giudiziaria, l’emissione del decreto di sequestro preventivo per equivalente che ha portato all’applicazione di misure cautelari reali sui conti correnti, sui beni immobili e sui beni mobili registrati dei componenti della consorteria fino all’equivalenza dell’importo, indebitamente percepito, pari a 1,7 milioni di euro.