Augusta. Port Authority, i sindacati preparano una manifestazione popolare

“Questa voglia vogliamo i fatti, lavorando per fare squadra senza declinare le proprie responsabilità”. Una posizione ferma quella assunta dai sindacati, in maniera unitaria, sulla vicenda Autorità portuale di Augusta. I segretari generali di Cgil, Cisl e Uil, Roberto Alosi, Paolo Sanzaro e Stefano Munafò lanciano un chiaro diktat rivolto alla classe politica in primo luogo, all’indomani della seduta congiunta dei consigli comunali, a cui sono stati invitati i deputati, i sindaci e i sindacati della provincia. “Piuttosto che concentrarsi sulle azioni da compiere perché l’Autorità portuale resti ad Augusta, si è sprecato tempo, e l’occasione, per individuare le presunte altrui responsabilità – incalzano i tre segretari – Noi vogliamo invece che le energie si concentrino sull’obiettivo da raggiungere e dunque si lavori per essere realmente uniti e dare il via a una mobilitazione di massa”. In questa ottica Cgil, Cisl e Uil stanno lavorando ad una manifestazione popolare ad Augusta, da organizzare per la prossima settimana, con cittadini, parlamentari, rappresentati istituzionali .
Roberto Alosi alza il tiro. “Non escludiamo l’eventualità di ulteriori e più incisive azioni a tutela del porto megarese-dice Alosi- In ogni caso, quando parliamo di fare squadra, riteniamo che nella rosa dei giocatori titolari ci debbano essere anche i colossi del Petrolchimico siracusano, che operano nel porto megarese e che pertanto hanno interesse affinché la struttura non venga depotenziata”. Secondo Paolo Sanzaro: “Difendere il porto di Augusta significa difendere una fetta ampia di economia di questa provincia. Noi siamo perché si apra un fronte comune contro questa decisione che svilisce e mortifica ulteriormente questo territorio”.
Stefano Munafò: “Concordiamo sul fatto che ieri sera ci sono state soprattutto passerelle politiche, con i deputati che si sono concentrati su questioni tecniche che né a noi né al territorio possono interessare. Per noi l’attenzione va solo sulla tutela dei posti di lavoro e sul rilancio dell’economia. Per questo occorre fare in modo che della questione si prenda coscienza, avviando la mobilitazione per sensibilizzare il territorio e la Regione”.