Augusta. Tari, pressione fiscale sulle imprese al 75, 5 per cento. Cna: "Mazzata letale"

“Con la Tari una mazzata letale si abbatte sulle imprese”. Commento duro quello di Sebastiano Armeli, presidente della Cna di Augusta. Nei mesi scorsi l’associazione di categoria aveva analizzato, in prospettiva, quale sarebbe stato il peso complessivo del fisco nel 2014 sulle piccole e medie imprese, sugli artigiani e sui commercianti. Il Total Tax Rate si attestava al 74,1 per cento, con un balzo del qo,2 per cento rispetto al 2011. “Un dato -sottolinea Armeli- che poneva Augusta ai primi posti in Italia. Era stato infine calcolato il Tax Free Day, un modo per capire fin dove arriva in dodici mesi la mano del fisco sulle piccole imprese augustane. Il limite oltre il quale iniziava il guadagno dell’impresa era il 23 settembre (tra i peggiori risultati in Italia)”. Nuovi calcoli, oggi, dopo la definizione delle aliquote Tari. Un’incidenza che adesso causerà, sempre stando alle previsioni della Cna, un’incremento della pressione fiscale sugli artigiani, i commercianti, le Pmi di 1, 4 punti percentuali, facendo schizzare la pressione globale al 75,5 per cento. Il Tax Free Day si sposterebbe, così, al 27 settembre. Ancora parlando il numeri, “il reddito medio disponibile previsto per il 2014 (vista anche l’incidenza della TARI) è pari a 12 mila 980 euro, in caduta rispetto al 2011 quando era pari a 16 mila 309 ( – 15,7 per cento)”. La Cna chiede l’abbattimento dei costi di conferimento in discarica, avviato un reale percorso di raccolta differenziata. In assenza di provvedimenti, gli artigiani parlano di un abbassamento anche delle entrate per il Comune, con l’aumento dell’evasione, “vista l’impossibilità di far fronte ai tributi richiesti, anche in ragione degli effetti devastanti di 6 anni di recessione. Si esce dalla crisi- conclude Armeli- sostenendo le attività produttive”.