Augusta. Primo sbarco del 2017: al porto 360 migranti mentre si parla dei nuovi Centri di espulsione

Primo sbarco del 2017 sulle coste della provincia. Ad Augusta sono arrivati 360 migranti, salvati al largo del Canale di Sicilia dalla nave Aquarius del Ngo italofrancotedesca SoS Mediterranee. I migranti erano a bordo di due gommoni, in uno erano presenti anche dei bambini. Complesse le operazioni di soccorso. All’arrivo dei soccorsi, alcuni si sono lanciati in acqua, altri si sono aggrappati alle cime della nave. Entrambe le lance di salvataggio sono state impiegate allo scopo di fronteggiare la difficile situazione. Caos e panico tra i migranti. Il salvataggio è andato, comunque, a buon fine senza incidenti. I bambini sono stati affidati ai volontari di Medici senza frontiere. Augusta rimane uno dei porti maggiormente utilizzati nella gestione dell’accoglienza. Nel corso del 2016 sono stati oltre 25 mila gli arrivi, a fronte dei 181 mila e 200 circa che rappresentano il dato nazionale. Segue il porto di Pozzallo. Numeri che vengono evidenziati nell’ambito del dibattito partito dopo l’annuncio, da parte del Governo, con il ministro Marco Minniti, della volontà di aprire un piccolo Cie, da un centinaio di posti, in ogni comune, così da “spalmare” le presenze nel territorio nazionale e gestire meglio il fenomeno, soprattutto in tema di espulsioni, visto che le strutture dovrebbero essere destinate ai soli soggetti ritenuti pericolosi e non semplicemente “irregolari”. Continuano a non mancare le polemiche, sia da parte di quanti rifiutano la creazione di centri di espulsione nel proprio territorio, sia da parte di quanti, come il Movimento 5 Stelle, ritengono che si possa tradurre in un incentivo per l’illegalità e per gli affari delle mafie.