Augusta. Sbarco al porto, tre feriti da arma da fuoco tra i 110 migranti soccorsi

Sono arrivati al porto di Augusta durante la notte, a bordo della nave Bettica della Marina militare italiana. L’ultimo sbarco registrato conta 110 arrivi ma conta, soprattutto, tre feriti da arma da fuoco. Un episodio che si sarebbe verificato ancora prima dell’inizio della traversata che ha condotto in Sicilia gli 85 uomini, sette donne e 28 minori provenienti dall’Africa subsahariana . Una vicenda tutta da chiarire. Intanto il Gruppo Interforze per il contrasto all’immigrazione clandestina della Procura di Siracusa indaga su quattro persone, presunti scafisti dello sbarco relativo al viaggio durante il quale sono morti cinque migranti, recuperati senza vita proprio al porto commerciale. Si tratta di Traure Modibo, 18 anni, originario del Mali e di  Collins Onobum,diciannovenne nigeriano. Sarebbero stati alla guida del gommone sul cui fondo sono stati rinvenuti i cadaveri di quattro giovani. Avrebbero condotto un secondo gommone, invece, il ventenne senegalese Mamadu Aba e Benedit Agbokale, originario del Mali, 22 anni. Sul loro gommone sarebbe stato recuperato il quinto giovane morto durante la traversata, probabilmente stremato dalle difficoltà del disperato viaggio, che ha portato in Italia, in quel caso,  127 migranti.