Augusta. Senza depuratore, i reflui vanno al consortile Ias di Priolo. "Finalmente", esultano sindacati e ambientalisti

I reflui di Augusta finiranno al depuratore consortile Ias di Priolo. “Finalmente”, esclama Stefano Munafò segretario territoriale della Uil. La scelta della commissione straordinaria che amministra il Comune megarese è stata accolta con soddisfazione anche  dalle associazioni AugustAmbiente e Decontaminazione Sicilia. “Ma con questa decisione non si risolvono tutti i problemi. Per questo chiediamo che si acceleri l’iter per risolvere la questione ambientale ad Augusta, che rimane prioritaria visto che il Comune megarese è finito nell’occhio del ciclone in fatto di ambiente e igiene”, aggiunge Munafò.
Circa 30 anni fa, per la depurazione dei reflui di Augusta, furono proposte e finanziate due opzioni, una che prevedeva la spesa di 24 miliardi di vecchie lire per la costruzione del depuratore di Augusta e l’altra di 9 miliardi, che risolveva il problema depurazione con l’invio dei  reflui al vicino depuratore consortile di Priolo Ias. Venne scelta la prima opzione. Una decisione che non si rivelò produttiva . “Si sperperarono 24 miliardi e Augusta rimase senza depuratore”, ricorda il segretario della Uil.