Augusta. Sfiaccolamento alla Esso, si guasta un compressore. "Serve un nuovo protocollo prefettizio, quello del 2005 è inutile"

Un lungo pennacchio di fumo nero e la solita fiaccola accesa. Segnale di un problema all’interno di uno degli impianti industriali. Succede alla Esso di Augusta dove a causa di un guasto, pare ad un compressore, è partita la procedura dello sfiaccolamento. Tecnicamente permette di mettere in sicurezza l’impianto, bruciando quanto rimasto nelle tubature per evitare che possano evitare danni maggiori.
Difficile al momento stabilire quali sostanze siano state immesse in atmosfera in seguito alla combustione. Da Priolo alza la voce il sindaco, Antonello Rizza. “Non è un problema di confini territoriali. Oggi Augusta ma poteva essere un impianto nel nostro territorio, alla fine l’aria è la stessa per tutti”. Rizza chiede la firma di un nuovo protocollo prefettizio, che sostituisca quello del 2005, ormai “praticamente inutile, visto che teneva in considerazione e regolamentava l’immissione nell’atmosfera di sostanze che oggi le industrie non usano più, per via del progresso tecnologico. Non si controllano, invece, i composti solforati, che rappresentano il nostro vero e grosso problema attuale”.