Profumi contraffatti sequestrati a Melilli dalla Municipale, denunciato un campano

Numerosi prodotti contraffatti, in particolare profumi, sono stati sequestrati dalla Polizia Municipale di Melilli. Nello stesso contesto operativo, sequestrate anche due armi bianche.
Gli agenti hanno fermato un cittadino campano il quale è stato trovato in possesso di una consistente quantità di profumi recanti marchi contraffatti, verosimilmente destinati alla vendita illegale. Insospettiti dal comportamento dell’uomo, gli operatori hanno effettuato ulteriori verifiche che hanno portato al rinvenimento anche di due armi bianche.
Il soggetto è stato quindi deferito all’Autorità Giudiziaria per ricettazione, vendita di prodotti contraffatti e porto di armi non consentite.
“Queste operazioni sono il risultato della presenza costante dei nostri agenti sul territorio. Invitiamo la cittadinanza a diffidare di chi propone articoli griffati a prezzi improbabili: nel 99% dei casi si tratta di prodotti contraffatti, non originali e potenzialmente pericolosi per la salute”, commenta il comandante Claudio Cava.
L’Amministrazione comunale di Melilli ha espresso il proprio ringraziamento alla Polizia Locale per il costante impegno profuso nella salvaguardia della sicurezza, della legalità e della salute dei cittadini.




Farmacie, diffida ai Comuni: anche Siracusa. Si può rivedere la contesa Scala Greca-Epipoli?

La Regione Siciliana ha diffidato i Comuni che non hanno ancora provveduto alla revisione biennale delle piante organiche delle farmacie e che, per quest’anno, doveva essere completato entro il 31 dicembre 2024 sulla base della popolazione residente al 31 dicembre 2023. Un obbligo che, come confermato dall’Assessorato regionale alla Salute, spetta esclusivamente ai Consigli comunali. L’obiettivo della revisione è quello di stabilire il numero delle sedi farmaceutiche sul territorio, in relazione ai parametri demografici previsti dalla normativa nazionale.
Nella lista dei “diffidati”, figura anche il Comune di Siracusa insieme altri 12 centri della provincia: Augusta, Avola, Buccheri, Buscemi, Carlentini, Cassaro, Ferla, Francofonte, Lentini, Melilli, Palazzolo Acreide e Solarino.
Noto è il caso sulla riorganizzazione delle farmacie comunali a Siracusa, esploso dopo la decisione del commissario ad acta di collocare l’ultima sede farmaceutica disponibile in viale Scala Greca. Una scelta che ha suscitato forti contestazioni, perché nel precedente piano comunale la sede era invece individuata nella zona Epipoli/Pizzuta, considerata ancora oggi una delle aree più sguarnite della città.
Il commissario è intervenuto in sostituzione del Comune per aggiornare la “pianta organica” delle farmacie, obbligatoria per legge. Nella sua determina, però, ha riperimetrato le zone assegnando la farmacia alla parte alta di Scala Greca, motivando il trasferimento con la presunta mancanza di locali idonei a Epipoli. Una scelta che ha lasciato perplessi molti, anche perché la stessa determina ha contestualmente eliminato la sede estiva di Fontane Bianche.
Il Consiglio comunale, di fronte alla decisione, ha approvato all’unanimità una mozione – primo firmatario Ivan Scimonelli – chiedendo una revisione del provvedimento. Secondo l’Aula, Epipoli e Pizzuta contano una popolazione in forte crescita, con migliaia di residenti privi di un presidio farmaceutico vicino, mentre l’area di Scala Greca risulta già ampiamente servita da altre attività. Una perizia allegata alla mozione indica inoltre la disponibilità di più locali immediatamente utilizzabili proprio a Epipoli.
Una posizione condivisa da maggioranza e opposizione, che hanno parlato di “atto bipartisan” a tutela dei quartieri periferici. “Non dobbiamo perdere l’occasione per deliberare sul piano delle farmacie, con il chiaro intento di favorire zone oggi sfornite come nella zona Epipoli e Pizzuta”, commenta oggi il capogruppo di Insieme, Scimonelli.
I Comuni – e Siracusa tra questi – hanno ora 60 giorni di tempo per approvare la revisione della pianta organica; 30 giorni se la proposta è già stata depositata in Consiglio con i pareri di rito. Scaduti i termini, saranno nominati Commissari ad acta, incaricati di sostituirsi agli enti nell’adozione degli atti obbligatori.




Rapina al supermercato armato di machete, denunciato 20enne a Franconfonte

A Francofonte, i Carabinieri hanno denunciato in stato di libertà un 20enne ritenuto responsabile della rapina messa a segno lo scorso 12 novembre, intorno alle 19.30, ai danni di un supermercato del paese. Secondo la ricostruzione, il giovane – con il volto coperto e armato di un machete – avrebbe minacciato una dipendente, riuscendo a farsi consegnare i 370 euro presenti in cassa.
Le immediate attività investigative hanno permesso ai militari di risalire all’identità del presunto autore. La refurtiva è stata recuperata e restituita al titolare dell’esercizio commerciale.
A Priolo Gargallo, invece, i Carabinieri hanno denunciato un 27enne pregiudicato per evasione dagli arresti domiciliari. L’uomo, che dal luglio 2024 era sottoposto alla misura cautelare per reati contro il patrimonio, è stato sorpreso venerdì pomeriggio fuori dalla propria abitazione, senza alcuna autorizzazione né giustificazione. Per lui è scattata la denuncia alla Procura della Repubblica di Siracusa.




Auto falcia pedoni e clienti di un bar, gravissimo incidente a Priolo

Bilancio pesantissimo per un incidente avvenuto questa mattina a Priolo. Almeno quattro feriti, trasportati in ambulanza al pronto soccorso dell’Umberto I. Per un ragazzo è stato necessario l’intervento dell’elisoccorso per un trasferimento urgente a Catania, a causa della gravità delle sue condizioni. Due sarebbero i feriti soccorsi in codice rosso.
È accaduto in piazza Quattro Canti, il cuore di Priolo. Secondo una prima ricostruzione, un uomo avrebbe perso il controllo della sua auto, finendo per investire pedoni e persone sedute ai tavolini dei bar. Nella carambola, coinvolte anche altre vetture, almeno quattro. Divelto vasi e paletti, fino a quando l’auto ha fermato la sua corsa sul marciapiede.
Scena incredibile quella che si è presentata ai primi soccorritori. Grande mobilitazione sul posto con Polizia, Carabinieri, Vigili del Fuoco, Municipale e 118. Attoniti i passanti e quanti hanno assistito alla scena.




Qualità della vita, la classifica di Italia Oggi inchioda Siracusa ancora nelle retrovie

Siracusa rimane inchiodata al 102° posto su 107 nella classifica sulla qualità della vita elaborata da ItaliaOggi – Ital Communications. I dati del portale ufficiale qualitadellavita.italiaoggi.it confermano un quadro statico: il punteggio complessivo della provincia non registra alcuna variazione rispetto all’anno precedente, segno che nessun miglioramento significativo è riuscito a incidere sulla valutazione finale. Si tratta di una posizione che pesa, perché colloca Siracusa tra i territori con condizioni di vita considerate insufficienti secondo gli indicatori analizzati (dalle dinamiche del lavoro alla sicurezza, passando per servizi sociali e qualità dell’ambiente).
In Sicilia, il confronto con le altre province non è meno severo. Ragusa emerge ancora una volta come il territorio più performante dell’isola e figura nella parte medio-bassa della classifica nazionale: nella rilevazione 2025 raggiunge infatti il 78° posto, mostrando anche un significativo recupero rispetto all’anno precedente. A seguire, seppure in posizioni più penalizzate, ci sono Trapani (91), Enna (96) e Palermo (99), tutte davanti a Siracusa, che continua a muoversi nella fascia più critica insieme a Catania (100), Agrigento (103) e Caltanissetta (107).
Il quadro complessivo conferma il forte divario che separa il Mezzogiorno dal resto del Paese, ma evidenzia anche una disparità interna alla stessa Sicilia, dove Siracusa appare tra le realtà più fragili. La stagnazione del dato – quello “zero” in colonna variazione – racconta infatti una difficoltà non temporanea ma strutturale. Mentre altre province siciliane mostrano piccoli segnali di ripresa, Siracusa non riesce a migliorare né nella qualità dei servizi né nella capacità di attrarre investimenti o offrire occasioni di lavoro. La sicurezza resta uno dei punti più deboli, insieme alla tenuta del mercato occupazionale e alla disponibilità di servizi di supporto alla popolazione.
Accanto a queste criticità esistono anche elementi positivi, come piccoli progressi registrati nei settori della salute, dell’ambiente e del reddito, ma la loro entità non è sufficiente a modificare il posizionamento complessivo della provincia.




Colletta Alimentare da record a Siracusa, la generosità dela provincia vale 43,3 tonnellate

Nuovo record a Siracusa per la Colletta Alimentare, appuntamento promosso dal Banco Alimentare. Grazie alle donazioni, sono state raccolte 43,3 tonnellate di prodotti alimentari che raggiungeranno durante l’anno le persone in difficoltà nella provincia di Siracusa. Lo scorso anno era state raccolte 37 tonnellate di derrare.
A rendere possibile questo traguardo è stata una macchina organizzativa imponente: oltre mille volontari, distribuiti in più di 100 supermercati del territorio provinciale, impegnati per un’intera giornata a sensibilizzare i cittadini e raccogliere i prodotti destinati alle famiglie in difficoltà.
«Sono senza parole – afferma Fabio Prestia, referente della Colletta Alimentare per Siracusa – ma non posso non ringraziare capi équipe e volontari, autisti e scaricatori e tutti quanti hanno contribuito a questo risultato che ha reso il cuore colmo. Grazie». Un commento che racconta meglio di ogni cifra la forza di un gesto condiviso e la generosità che la comunità siracusana continua a dimostrare.
La crescita rispetto all’anno precedente è evidente e testimonia un coinvolgimento sempre più ampio, sia da parte dei volontari sia da parte dei cittadini che, con un semplice pacco di pasta o una confezione di legumi, hanno scelto di tendere una mano a chi vive situazioni di fragilità.
La Colletta Alimentare si conferma così un appuntamento imprescindibile per Siracusa: un momento in cui la solidarietà non resta un concetto astratto, ma diventa azione concreta.




Il Siracusa é vivo: 9 punti in 4 gare, stagione riaperta

È il miglior momento della stagione azzurra. Dopo un avvio complicato, Candiano e compagni hanno raccolto 9 punti nelle ultime 4 partite, mostrando evidenti segnali di maturità tattica, carattere e maggiore concretezza sotto porta. La sensazione é che qualcosa abbia finalmente cominciato a girare. La vittoria di Picerno, allora, diventa lo spartiacque. Basti pernsare che con tre vittorie nelle ultime quattro gare, il Siracusa viaggia con una media play-off. Dato che può far sorridere (amaramente) considerando come la classifica veda la squadra di Turati in piena lotta per non retrocedere. Ma é viva, accidenti se è una squadra viva.
Il ciclo positivo parte con un netto 4–1 al Casarano, una prestazione convincente che ha restituito entusiasmo all’ambiente. La successiva trasferta di Giugliano sembrava riportare indietro il film della stagione, con gli azzurri battuti 2–1 al termine di un match poco brillante.
Da lì, però, la squadra ha cambiato marcia: 3–1 al Latina al De Simone con tanta sostanza e, infine, il colpo grosso a Picerno, mostrando solidità, carattere e capacità di soffrire quando necessario.
Nelle ultime quattro, gli azzurri hanno segnato 10 gol e ne hanno subiti 5, con una media punti, come detto, da alta classifica: 2,25 a partita. Un rendimento completamente diverso rispetto alle prime dieci giornate, dove la squadra faticava a trovare equilibrio e continuità.
Il dato più incoraggiante arriva dal reparto offensivo: 2,5 gol a partita nelle ultime quattro sfide. La difesa, pur non impeccabile, mostra qualche passo avanti rispetto all’inizio della stagione.
Il buon momento azzurro porta firme precise. Guadagani con il gol vittoria a Picerno – ed i suoi assist, oltre ad un impatto costante nella trequarti – é l’uomo copertina. Ma sarebbe ingeneroso non sottolineare il gran lavoro di Molina, uomo-reparto capace di vedere giocate impossibili, come nell’assist per la rete di Ba. Cancellieri e Zanini, due pendolini macina gioco e avversari. E ancora Valente (speriamo in una pronta guarigione), l’esperienza di Parigini, la concretezza di Valente, la ritrovata sicurezza di Limonelli, Candiano. Non c’era a Picerno, ma Gudelevicius é altro nome da segnare. La crescita è complessiva, la condizine aiuta e con avversari alla pari, il Siracusa fa la sua figura. E allora non si taccia su Turati, nocchiero in piedi nella tempesta e che ora si gode la “sua” squadra, di cui è forse stato per lungo tempo l’unico a non dubitare mai, per valore ed impegno.
La svolta azzurra non è solo di episodi. Il Siracusa appare più ordinato nella fase di non possesso e più rapido nella transizione positiva. La squadra recupera palla più in alto, accorcia meglio e non va più in difficoltà alla prima avversità, come accadeva a inizio campionato.
La vittoria di Picerno, la prima lontano da casa, vale doppio: classifica, fiducia e maturità.
Ok, gli azzurri restano nelle posizioni calde. Oggi però la situazione ha un’altra prospettiva. Le ultime prestazioni indicano che la squadra ha imboccato la strada giusta. Continuare con questo ritmo significherebbe non solo allontanarsi dalla zona playout, ma anche rientrare nella lotta salvezza con ben altre ambizioni.
Essenziale, allora, mantenere questa intensità e migliorare ancora nella fase difensiva. Sarà il mantra delle prossime settimane. Intato il Siracusa ha ritrovato gol, fiducia e una chiara identità. E non è poco.
Gli azzurri, insomma, hanno riaperto la loro stagione. E nel mirino, adesso, c’è l’Altamura al De Simone.




Siracusa, parla Laneri. “Bene il gioco, adesso arrivano anche i risultati”

Il successo del Siracusa a Picerno ridà slancio agli azzurri e rimette pepe al campionato. Il direttore sportivo Antonello Laneri ha analizzato la prova della squadra, sottolineando come il percorso sia ancora lungo e tutto da costruire.
“Era da un po’ che giocavamo in questa maniera – spiega – ma non riuscivamo a portare a casa il risultato. Stavolta abbiamo fatto una grande partita e siamo contenti, però il campionato è lungo e non abbiamo ancora fatto nulla. Dobbiamo continuare su questa strada”. Una vittoria che vale non solo per la classifica ma anche per l’autostima. “Quest’anno il torneo è davvero equilibrato. La determinazione? Noi l’abbiamo sempre messa, in tutte le gare. Il Picerno non so cosa avesse oggi, ma noi prestazioni così ne abbiamo fatte tante, pur raccogliendo poco”.
Capitolo mercato, nessuna fretta. “C’è ancora tempo per pensarci – puntualizza il direttore sportivo – e l’obiettivo è portare a casa più punti possibili fino a gennaio. Poi valuteremo”. L’analisi si sposta sull’identità della squadra. “Se guardate le nostre partite, abbiamo sempre avuto un’identità precisa. Faccio i complimenti al mister perché ha mantenuto coerenza nel lavoro, senza mai snaturare l’impronta della squadra. Piano piano stiamo raccogliendo i frutti di un lavoro quotidiano”.
A chi parla di trasformazione, Laneri risponde con pragmatismo. “Il progresso è stato continuo, ma non c’è nessun segreto. Il segreto è il lavoro settimanale. A volte il risultato condiziona il giudizio, ma noi che analizziamo le partite sappiamo da dove siamo partiti e come stiamo crescendo”.
E sulle ambizioni del Siracusa, il Ds mantiene il profilo basso, in pieno stile azzurro. “Tre vittorie nelle ultime quattro? La nostra ambizione è vincere la prossima partita. Non abbiamo un obiettivo dichiarato, giochiamo ogni settimana per fare il massimo, con la stessa mentalità e intensità. È troppo presto per parlare di traguardi. Una vittoria non cambia tutto. Oggi abbiamo raccolto quello che in altre gare avevamo meritato senza riuscire a prenderlo”.




Mobilitazione per la Pillirina. “Il mare è di tutti, proteggere la costa con la riserva naturale”

Una nuova, grande mobilitazione per la Pillirina. Domenica 16 novembre oltre venti associazioni – tra cui Legambiente, Wwf e Natura Sicula – hanno organizzato una passeggiata–marcia lungo il litorale della penisola Maddalena per sollecitare la Regione Siciliana a concludere l’iter di istituzione della riserva naturale terrestre.
L’obiettivo di rendere la Pillirina un’area protetta appare ormai a portata di mano. Anche le recenti mosse della Regione e del Comune vanno nella direzione richiesta da ambientalisti e da quanti hanno a cuore le sorti pubbliche di un tratto di costa incontaminato e dall’indiscutibile fascino. “Con l’istituzione della riserva, si metterebbe al riparo questo straordinario patrimonio naturalistico da ogni possibile progetto edilizio, garantendone la fruizione sostenibile e il valore paesaggistico”, spiegano gli organizzatori dell’appuntamento.
Al centro dell’appello alla Regione c’è la richiesta di completare l’iter seguendo la perimetrazione originaria, quella che esclude qualsiasi intervento edificatorio e si concentra sulla tutela della natura, della costa e del paesaggio. Ma le associazioni rivolgono un invito anche al Comune di Siracusa affinchè possa essere assicurata la libera fruizione delle aree del Demanio Costiero, a partire da punta della Mola, oggi interdetta dalla società proprietaria dei terreni circostanti.
La passeggiata di domenica attraverserà l’intero Feudo Santa Lucia, la fascia costiera comunale della penisola Maddalena, da Punta Tavernara a Punta Tavola: un itinerario simbolico che tocca i luoghi più rappresentativi dell’identità naturalistica della zona. Appuntamento alle 9.30, in fondo a via Capo Passero.




Centenario Camilleri, Siracusa decise nel 2020 di intitolargli una strada. Iter ancora sospeso

Il 2025 è l’anno del centenario della nascita di Andrea Camilleri. Decine e decine le iniziative in tutta Italia per ricordare il “papà” del commissario Montalbano, scrittore ed autore televisivo. Siracusa è la città in cui è avvenuta l’ultima apparizione pubblica di Andrea Camilleri. Era l’11 giugno 2018 e cinquemila persone si riversarono al Teatro Greco per seguire il monologo “Conversazione su Tiresia”. Un vero evento, che è stato successivamente proiettato al cinema e documentato in un backstage inedito per la tv.
Per conservare la memoria storica di quell’intenso momento e per un dovuto tributo di memoria, nel 2020 la giunta comunale aveva accolto positivamente la proposta della Commissione Toponomastica: intitolare ad Andrea Camilleri quello che oggi è il viale Augusto, ovvero la strada che dalla rotatoria Teocrito conduce all’ingresso del parco archeologico. Nonostante il voto positivo, a cinque anni di distanza ancora non è avvenuta quell’intitolazione.
Non si tratta, però, di pigrizia o disattenzione. Come bene spiegano i documenti, serve una particolare deroga della Prefettura di Siracusa per poter concludere l’iter. A termini di legge, infatti, devono passare almeno dieci anni dal decesso di un personaggio prima di poter valutare l’intitolazione di luoghi pubblici.
Sono così trascorsi 5 anni senza aggiornamenti particolari sulla deroga. Da Palazzo Vermexio assicurano sia stata subito richiesta, nel 2020. A proposito di date, nel 2029 saranno dieci anni dalla morte di Andrea Camilleri. Chissà quale racconto dei suoi avrebbe scritto su questa vicenda siracusana, così sciroccatamente siciliana.