È il miglior momento della stagione azzurra. Dopo un avvio complicato, Candiano e compagni hanno raccolto 9 punti nelle ultime 4 partite, mostrando evidenti segnali di maturità tattica, carattere e maggiore concretezza sotto porta. La sensazione é che qualcosa abbia finalmente cominciato a girare. La vittoria di Picerno, allora, diventa lo spartiacque. Basti pernsare che con tre vittorie nelle ultime quattro gare, il Siracusa viaggia con una media play-off. Dato che può far sorridere (amaramente) considerando come la classifica veda la squadra di Turati in piena lotta per non retrocedere. Ma é viva, accidenti se è una squadra viva.
Il ciclo positivo parte con un netto 4–1 al Casarano, una prestazione convincente che ha restituito entusiasmo all’ambiente. La successiva trasferta di Giugliano sembrava riportare indietro il film della stagione, con gli azzurri battuti 2–1 al termine di un match poco brillante.
Da lì, però, la squadra ha cambiato marcia: 3–1 al Latina al De Simone con tanta sostanza e, infine, il colpo grosso a Picerno, mostrando solidità, carattere e capacità di soffrire quando necessario.
Nelle ultime quattro, gli azzurri hanno segnato 10 gol e ne hanno subiti 5, con una media punti, come detto, da alta classifica: 2,25 a partita. Un rendimento completamente diverso rispetto alle prime dieci giornate, dove la squadra faticava a trovare equilibrio e continuità.
Il dato più incoraggiante arriva dal reparto offensivo: 2,5 gol a partita nelle ultime quattro sfide. La difesa, pur non impeccabile, mostra qualche passo avanti rispetto all’inizio della stagione.
Il buon momento azzurro porta firme precise. Guadagani con il gol vittoria a Picerno – ed i suoi assist, oltre ad un impatto costante nella trequarti – é l’uomo copertina. Ma sarebbe ingeneroso non sottolineare il gran lavoro di Molina, uomo-reparto capace di vedere giocate impossibili, come nell’assist per la rete di Ba. Cancellieri e Zanini, due pendolini macina gioco e avversari. E ancora Valente (speriamo in una pronta guarigione), l’esperienza di Parigini, la concretezza di Valente, la ritrovata sicurezza di Limonelli, Candiano. Non c’era a Picerno, ma Gudelevicius é altro nome da segnare. La crescita è complessiva, la condizine aiuta e con avversari alla pari, il Siracusa fa la sua figura. E allora non si taccia su Turati, nocchiero in piedi nella tempesta e che ora si gode la “sua” squadra, di cui è forse stato per lungo tempo l’unico a non dubitare mai, per valore ed impegno.
La svolta azzurra non è solo di episodi. Il Siracusa appare più ordinato nella fase di non possesso e più rapido nella transizione positiva. La squadra recupera palla più in alto, accorcia meglio e non va più in difficoltà alla prima avversità, come accadeva a inizio campionato.
La vittoria di Picerno, la prima lontano da casa, vale doppio: classifica, fiducia e maturità.
Ok, gli azzurri restano nelle posizioni calde. Oggi però la situazione ha un’altra prospettiva. Le ultime prestazioni indicano che la squadra ha imboccato la strada giusta. Continuare con questo ritmo significherebbe non solo allontanarsi dalla zona playout, ma anche rientrare nella lotta salvezza con ben altre ambizioni.
Essenziale, allora, mantenere questa intensità e migliorare ancora nella fase difensiva. Sarà il mantra delle prossime settimane. Intato il Siracusa ha ritrovato gol, fiducia e una chiara identità. E non è poco.
Gli azzurri, insomma, hanno riaperto la loro stagione. E nel mirino, adesso, c’è l’Altamura al De Simone.