La cenere vulcanica dell’Etna “ricopre” anche Siracusa: aeroporto chiuso in mattinata

Anche la provincia di Siracusa si è risvegliata “ricoperta” di cenere vulcanica. L’intensa attività eruttiva dell’Etna ha manifestato i suoi segnali nel capoluogo e in diversi centri del siracusano. Cenere lavica ai bordi delle strade e sulle auto, sulle verande e sui balconi.
Non solo curiosità, ma anche disagi. Fino alle 10.30 non si atterra e non si decolla oggi dall’aeroporto di Catania. “La pista dell’aeroporto è al momento contaminata dalla cenere vulcanica. Nessun volo potrà quindi atterrare o decollare da aeroporto Catania fino alle ore 10:30 (salvo aggiornamenti)”, è quanto scrive la Sac – la società che gestisce lo scalo – sui suoi canali social.
“Le operazioni di pulizia e bonifica sono in corso già da questa notte. Per info sui voli cancellati o dirottati si prega di rivolgersi alle compagnie aeree”.




Siracusa. Sonia Di Giacomo nuovo presidente dell’Ordine provinciale degli Architetti

Si è insediato ieri il nuovo Consiglio dell’Ordine degli Architetti Pianificatori Paesaggisti Conservatori della Provincia di Siracusa, eletto nelle elezioni del giugno sorso. I consiglieri per il quadriennio 2021/2025 sono: Pierpaolo Amenta, Sonia Di Giacomo, Giuseppe Armeri, Domenico Forcellini, Giuseppe Di Guardo, Giuseppe Solarino, Elvira Sprivieri, Alessandra Tito, Tonino Nastasi, Cristina Stuto e Andrea Stefano Falconeri.
Il Consiglio ha eletto Presidente, l’architetto Sonia Di Giacomo, Vicepresidente l’architetto Giuseppe Di Guardo, Segretario, l’architetto Alessandra Tito, Tesoriere, l’architetto Tonino Nastasi.
Il nuovo Consiglio vuole essere punto di riferimento per tutti gli iscritti favorendo la valorizzazione del ruolo di architetto, l’aggiornamento professionale e interpretando i cambiamenti tecnici, legislativi e amministrativi riguardanti l’architettura, il paesaggio e il territorio anche in funzione delle grandi opportunità fornite dal PNRR che mette al centro le tematiche del territorio e della rigenerazione urbana e che inevitabilmente modificherà concretamente la vita dei cittadini e delle comunità.
“Per me – ha dichiarato la neo presidente Sonia Di Giacomo – è un grande onore presiedere il Consiglio dell’Ordine”. “Voglio ringrazio i componenti del precedente Consiglio per il lavoro svolto fin qui che rappresenta un punto di partenza sul quale costruire le basi della nostra azione”. “Il nostro obiettivo – ha aggiunto la Di Giacomo – sarà quello di avviare un processo di riconoscimento e valorizzazione del ruolo dell’ architetto al fine di recuperare le competenze che gli sono proprie, poiché discendono da una formazione che storicamente abbraccia sia aspetti tecnici che aspetti umanistici e che gli consentono di coniugare le più avanzate tecnologie alla memoria e alla storia dei luoghi, tali da interpretare e guidare la sensibilità sociale verso il territorio e l’ambiente”. “Ci aspetta un quadriennio di grandi sfide – ha concluso il Presidente Di Giacomo – e pertanto, invito tutti i colleghi a collaborare al lavoro di questo Consiglio e alle attività dell’Ordine con la professionalità e le diverse sensibilità che contraddistinguono da sempre la nostra professione”.




“Il mito di Aretusa” per festeggiare la riapertura della Grotta dei Cordari alla Neapolis

Tra giochi di luce e suggestioni sonore, con la spettacolare e inedita performance teatrale “Il mito di Aretusa” diretta dal regista Guglielmo Ferro, riapre al pubblico dopo quarant’anni la Grotta dei Cordari, all’interno del Parco Archeologico della Neapolis di Siracusa.
L’appuntamento è per sabato 17 luglio, ore 20.30. Di scena la ninfa Aretusa inseguita da Alfeo pazzo d’amore, satiri dei boschi e il poeta Filosseno prigioniero del tiranno greco Dionisio.
Lo spettatore sarà accompagnato in un viaggio attraverso i sensi a ritroso nel tempo, perdendosi nel mito della nascita della ninfa Aretusa legata a Siracusa e alla sua millenaria storia.
Nessun palcoscenico se non la scena stessa dei luoghi che hanno incantato da secoli i visitatori a partire da Michelangelo Merisi da Caravaggio che, con l’amico Mario Minniti, rimase estasiato davanti alla grotta che lui volle chiamare l’Orecchio di Dionisio, per la sua peculiare forma e la leggenda legata al tiranno siracusano.
“Il contesto della Neapolis – commenta il regista Guglielmo Ferro – ci impone di realizzare uno spettacolo che si integri con la storia millenaria del sito archeologico, nutrendosi del fascino che questo luogo esercita sui visitatori. Per questo motivo si è scelto di realizzare il mito della ninfa Aretusa, che rappresenta perfettamente, sia il legame indissolubile tra la Grecia antica e Siracusa, sia la meraviglia che è custodita in questi luoghi, dove storia e mito si intrecciano nei millenni. Dunque, Aretusa, la fonte di Siracusa a Ortigia e Alfeo, il fiume di Arcadia e di Elide. La leggenda che li lega diventa, in età ellenistica, una storia d’amore – quasi un doppio della storia di Alfeo e Artemide, associata ai luoghi di culto della dea lungo il fiume e al suo epiteto di “Alfeia”. Una storia d’amore che ricalca quella di Siracusa e la Grecia antica”.
“Un evento nell’evento – commenta il direttore parco archeologico di Siracusa, Carlo Staffile – perché sarà svelato al pubblico un luogo sconosciuto, da quasi 4 decenni chiuso al pubblico: la grotta dei Cordari. Qui, l’ultimo degli artigiani lavorò nel 1983 e da allora nessuno ha più visitato questo sito incantevole. Lo spettacolo esalta i monumenti con luci e musica, senza aggiungere altro se non il fascino di un racconto millenario che rievoca le radici di Siracusa, la sua storia cantata dai più grandi poeti sin dall’antichità”.
La ripresa economica parte dalla cultura e ne è convinto l’amministratore unico della Momento srl, Riccardo Ercoli: “Nonostante le criticità del momento, abbiamo voluto investire sulla ripartenza post-pandemia per offrire ai visitatori italiani e internazionali la possibilità di visitare il Parco in una veste inedita con nuovi importanti servizi che contribuiscano a qualificare ulteriormente l’offerta culturale del territorio”.
Giochi di luce, animazione 3d proiettate nella grotta dei Cordari promettono di rendere unica la scenografia dell’evento e di tutta l’illuminazione artistica dei luoghi di rappresentazione.
Tre attori e una danzatrice completano il cast artistico: Francesca Ferro, Nadia De Luca, Mario Opinato, Rosario Marco Amato, Rosario Minardi e Giampaolo Romania. Artemide, associata ai luoghi di culto della dea lungo il fiume e al suo epiteto di “Alfeia”.
“Il mito di Aretusa” è una produzione Momento srl in collaborazione con il Parco archeologico e paesaggistico di Siracusa, Eloro, villa del Tellaro e Akrai.




Scuola, in Sicilia si torna sui banchi il 16 settembre. Lagalla: “Anno in sicurezza”

Le lezioni del prossimo anno scolastico in Sicilia cominceranno giovedì 16 settembre 2021 e si concluderanno il 10 giugno 2022. È stato firmato dall’assessore regionale all’Istruzione e alla Formazione, Roberto Lagalla, il decreto che fissa il calendario scolastico nelle scuole di ogni ordine e grado operanti in Sicilia per l’anno 2021/2022. Mentre con un successivo provvedimento sarà modulato il calendario didattico delle attività formative in obbligo scolastico (IeFP), erogate dalle istituzioni formative accreditate.
Un altro anno in cui bisognerà fare i conti con l’evoluzione dell’emergenza pandemica. Il governo Musumeci sta già lavorando per garantire un anno sereno e di normalità a tutti gli studenti e al personale scolastico. «Nei prossimi giorni, insieme all’Ufficio scolastico regionale – dichiara l’assessore Lagalla – convocheremo una riunione per stabilire le modalità del rientro a scuola in presenza. Lavoreremo, coerentemente con quanto verrà stabilito dal Comitato tecnico scientifico nazionale, per garantire agli studenti un inizio d’anno in piena sicurezza».
Nelle scuole i giorni di attività didattica saranno 207, oppure 206 se la festa del Santo Patrono locale ricade durante l’anno scolastico. Per le scuole dell’infanzia il termine delle attività educative è fissato al 30 giugno 2022. Le vacanze di Natale saranno dal 23 dicembre 2021 al 6 gennaio 2022; quelle di Pasqua dal 14 aprile al 19 aprile 2022. Le istituzioni scolastiche possono stabilire la ulteriore sospensione delle lezioni, per un massimo di tre giorni. La ricorrenza del 15 maggio, festa dell’Autonomia Siciliana, sarà dedicata a specifici momenti di aggregazione scolastica per lo studio dello Statuto della Regione Siciliana e per l’approfondimento di tematiche connesse all’autonomia, alla storia e all’identità regionale.




Incendi senza sosta: fiamme dall’Eurialo a contrada Spalla; rogo anche alla Pizzuta

Dopo la domenica infernale vissuta appena due giorni fa, torna a bruciare Siracusa. Il principale fronte del fuoco si è sviluppato all’altezza di Epipoli coinvolgendo in fretta l’area del castello Eurialo e spingendosi nuovamente sino in contrada Spalla. Domenica scorsa fu necessario disporre l’evacuazione del vicino acquapark. Al momento un rischio simile pare scongiurato. Sul posto, operazioni di spegnimento e contenimento coordinate da Vigili del Fuoco di Siracusa con il supporto della Protezione Civile di Priolo Gargallo.
Altro incendio nei pressi della Pizzuta, con fumo e fiamme tra i palazzi. La situazione sembra comunque in controllo. Sul posto Vigili del Fuoco e squadre della Protezione Civile di Siracusa.
Questa mattina, ignoti hanno dato alle fiamme dei materassi abbandonati all’esterno della scuola chiusa di via Algeri. Ieri, all’interno dell’edificio, un rogo è stato appiccato all’interno.




Covid, il bollettino: 6 nuovi positivi in provincia di Siracusa, 144 in Sicilia

Sono 6 i nuovi positivi al covid in provincia di Siracusa rilevati nelle ultime 24 ore. Quattro casi in più rispetto al dato registrato ieri, ancora rimandato quindi l’appuntamento con la prima giornata a zero nuovi contagiati. Festeggia il traguardo del covid free Noto: a gennaio il picco con 273 attuali positivi. “Ora estate serena e prudente”, ha detto il sindaco Bonfanti.
Nelle altre province: Caltanissetta 46 casi, Catania 22, Trapani 21, Agrigento 16, Palermo 13, Ragusa 9, Messina 9, Siracusa 6, Enna 2.
In totale i nuovi positivi in Sicilia sono 144 nelle ultime 24 ore, a fronte di 14.127 tamponi processati. I guariti sono 240, 4 i decessi. Il numero degli attuali positivi è di 3.478 (-100).




Sciopero metalmeccanici in zona industriale, lavoratore investito finisce in ospedale

Anche nella zona industriale di Siracusa questa mattina presidio dei metalmeccanici davanti alle portinerie degli impianti. Giornata di sciopero nazionale del settore, indetta da Cgil, Cisl e Uil. I lavoratori si sono ritrovati in presidio sin dalle prime ore del mattino. Per il segretario della Fiom Cgil, Antonio Recano, buona l’adesione alla mobilitazione con cui i sindacati tornano a porre l’accento sulla frammentazione degli appalti, il tema del cambio appalti, il ricorso al massimo ribasso e l’assenza di nuove politiche industriali di sviluppo e investimento.
Non sono purtroppo mancati i momenti di tensione, come quando un’auto con a bordo due dipendenti dello stabilimento, nel tentativo di raggiungere l’ingresso impianto, ha investito uno degli scioperanti. L’uomo, un 60enne, ha dovuto fare ricorso alle cure dei sanitari del pronto soccorso dell’Umberto I di Siracusa. E’ stato dimesso dopo i controlli, con una prognosi di pochi giorni e qualche ammaccatura. All’episodio avrebbero assistito anche le forze dell’ordine che presidiavano la zona.
Tornando al fronte sindacale, il tema della transizione preoccupa gli addetti del settore. “Il lavoro deve essere sostenibile, ma anzitutto deve esserci lavoro”, spiega Recano. “L’esperienza di Gela non è stata esaltante: s si dovesse replicare quello schema, temiamo qui almeno 1.200 persone dell’indotto senza un impiego”, analizza. Anche l’attivazione dell’area di crisi complessa preoccupa il sindacato. “Non vorremmo fosse l’anticamera della cassa integrazione”.




“Interessi economici dietro gli incendi nel siracusano”, il M5s con il sindaco di Buccheri

“Ci sono interessi economici dietro molti dei roghi degli ultimi giorni. E’ il sospetto di tanti a cui ha dato voce e corpo precisi il coraggioso sindaco di Buccheri, Alessandro Caiazzo, che ha parlato chiaramente di mafia dei pascoli, anche con gli investigatori. Sappia di non essere solo, siamo dalla sua parte: la sua battaglia per il territorio è comune e la condividiamo, a Palermo ed a Roma”. Così il parlamentare nazionale Paolo Ficara ed il deputato regionale Stefano Zito, entrambi del MoVimento 5 Stelle.
“Parlare solo di piromani fuori di testa significa non volere vedere il cuore del problema. Eppure appare quasi naturale collegare posizioni e battaglie contro le riserve naturali, esistenti o da creare, con i devastanti incendi che annualmente colpiscono luoghi di interesse naturalistico. Confidiamo nel lavoro scrupoloso degli investigatori e nella celerità di indagine assicurata dalla Prefettura di Siracusa”, aggiungono Ficara e Zito.
“Purtroppo c’è una lunga catena di ritardi, dei Comuni innanzitutto e della Regione poi, nell’inquietante susseguirsi di roghi in provincia di Siracusa. La richiesta dell’esercito nelle zone rurali, già avanzata da diverse associazioni, è una prima misura ancorchè tardiva. Basta parlare con i volontari che si occupano da anni di antincendio: vi racconteranno una storia di ritardi continui e sempre più marcati nella prevenzione, con interventi di diserbo e sicurezza (le strisce tagliafuoco, ndr) raramente attuati per tempo. I Forestali regionali solo a luglio hanno iniziato a lavorare. Ma certo non è tutto ascrivibile alla responsabilità della Regione. Anche i Comuni dovrebbero fare la loro parte, con azioni più incisive che vadano oltre le, spesso, vuote ordinanze antincendio, peraltro operative da giugno quando i primi roghi si sviluppano già a maggio. Ci auguriamo che la Prefettura dia una scossa, ad ogni livello”, proseguono i due esponenti pentastellati.
“In parlamento, con il gruppo del Movimento, stiamo lavorando ad alcune proposte sia sul lato del potenziamento dell’attività di indagine che sull’utilizzo di strumenti sul lato della prevenzione. Senza prevenzione non può esserci controllo e i fatti di questi giorni lo confermano”, ricorda poi Paolo Ficara.
Una prima soluzione nell’immediato? Zito e Ficara non hanno esitazioni. “La mappatura catastale dei terreni bruciati, con l’obbligo di applicare la legge nazionale 353 del 2000, recepita dalla regione siciliana nel 2006, che dispone il divieto di caccia, pascolo e di nuove edificazioni su terreni colpiti da incendio per i dieci anni a seguire dal rogo”.




Emergenza incendi: in 15 giorni, 406 interventi dei Vigili del Fuoco. Il sindacato: “serve personale”

I numeri rendono l’idea dell’emergenza incendi che si è abbattuta sulla provincia di Siracusa. Dal 20 giugno al 5 luglio 2021, i Vigili del Fuoco del comando provinciale sono stati impegnati in 591 interventi. “Di questi, 406 sono avvenuti per incendi boschivi e di interfaccia, urbano-rurali”, spiega il coordinatore provinciale Usb Vigili del Fuoco, Giovanni Di Raimondo.
Questi incendi “hanno interessato aree urbane, riserve naturali, zone rurali e zone agricole provocando danni ingenti alla vegetazione mediterranea, alle colture cerealicole, alle olivioculture e altre. Le aree interessate sono state Siracusa, Città Giardino e zone limitrofe, Avola Cavagrande, Noto e Pachino, Palazzolo e la Valle dell’Anapo, zona montana Iblea comuni di Cassaro, Ferla, Buscemi, i territori di Lentini e Augusta”. E poi ci sarebbero da aggiungere anche gli interventi effettuati dall’Antincendio Boschivo (AIB) della Regione, “e si vedrà che i numeri salgono in maniera vertiginosa”.
Per il portavoce provinciale del sindacato dei Vigili del Fuoco, “serve la prevenzione come arma primaria per evitare gli incendi e la distruzione del patrimonio boschivo della provincia di Siracusa. Altro mezzo è il contrasto e la repressione di un reato ambientale che vede impuniti gli ignoti che appiccano roghi nefasti. Nonostante i numeri degli interventi di soccorso aumentano, i Vigili del Fuoco di Siracusa subiscono la decurtazione del personale che non viene integrato a seguito dei pensionamenti nelle qualifiche di capo squadra e capo reparto”.
E così, “mentre a Palermo si discute, Siracusa brucia. Leggiamo quotidianamente richieste di aiuti da parte del Presidente della Regione Musumeci a Roma alla Protezione Civile Nazionale, al Consiglio dei Ministri, richieste di stato di emergenze e calamità naturali, quando di naturale non vi è nulla. Si tratta di opera di scellerati che approfittano delle condizioni climatiche avverse, forte caldo e vento, per appiccare gli incendi”, insiste ancora Di Raimondo.




Siracusa. Ex scuola di via Algeri, anche un incendio all’interno: inarrestabile cammino di degrado

I dubbi sull’origine dolosa sono pochi, nonostante la dovuta prudenza degli investigatori. Fiamme all’interno della scuola di via Algeri, chiusa da tre anni a causa delle sue precarie condizioni strutturali. Nella serata di ieri sono intervenuti i Vigili del Fuoco per domare l’incendio.
Le condizioni dell’immobile erano già fatiscenti, con controsoffitti e calcinacci crollati sul piano di calpestio. Una condizione ora ulteriormente aggravata dall’incendio che interessato alcuni locali. Nel dettaglio, 5 stanze al primo piano andate completamente distrutte. Le pignatte del tetto, in cocci a causa del troppo calore.
In questi lunghi anni di chiusura, l’ex scuola di via Algeri ha ricevuto più visite di vandali ed i suoi locali sono diventati “casa” a più ripresa per famiglie siracusane. Ora l’incendio, ennesimo segnale di un inarrestabile degrado dell’area.
Per il recupero dell’immobile, di proprietà comunale, esistono almeno tre progetti finanziabili con i fondi di Agenda Urbana. Ma il futuro dell’edificio è un rebus. Nuovamente scuola? Pare difficile, anche alla luce delle perplessità della stessa istituzione scolastica. La scuola di via Algeri era in crisi già prima della chiusura: pochi iscritti, poche presenze.