Vaccini senza prenotazione da 12 in su: open days dal 4 al 6 luglio

Da domani, domenica 4 luglio, e fino a martedì 6 luglio, la Regione Siciliana rilancia gli Open Days. Tutta la popolazione, dai 12 anni compiuti in su, potrà vaccinarsi senza prenotazione in tutti i punti vaccinali delle province siciliane, con i sieri Pfizer e Moderna. L’obiettivo è immunizzare quanti più cittadini possibile, in funzione anche delle varianti virali rilevate anche in Sicilia. Lo comunica l’assessorato alla Salute della Regione Siciliana.




Emergenza incendi, rabbia dei movimenti civici: “si fermi la desertificazione del parco degli Iblei”

Noto Antica, la riserva di Vendicari, la Riserva Naturale Orientata Cavagrande del Cassibile, Grotta Palombara, Valle dell’ Anapo e Pantalica: in dieci giorni di incendi continui sono andati in fumo oltre 300 ettari di vegetazione e natura del siracusano. “Roghi persistenti e devastanti stanno distruggendo ettari di boschi e di macchia mediterranea dove insiste un immenso patrimonio paesaggistico, storico-etnoantropologico (muri a secco, niviere, mulini ad acqua, antiche masserie, palmenti, frantoi, abbeveratoi, concerie, edicole votive e regie trazzere), naturalistico (sorgenti d’acqua, cave, grotte, boschi e sentieri) scrigno di una delle più grandi biodiversità d’Europa”, raccontano con amarezza i portavoce del Mai, il Movimento Antincendio Ibleo nato nel 2020 dalla fusione di diversi associazioni e comitati.
L’emergenza continua richiede delle risposte istituzionali ferme. E il Mai le elenca in maniera nitida: “deve essere istituito il Parco Nazionale degli Iblei, a gestione pubblica, per avere un maggior controllo del territorio, così come avviene negli altri parchi nazionali dove gli incendi sono molto limitati”. Deve poi divenire obbligatoria l’applicazione della legge nazionale 353 del 2000 della mappatura catastale dei terreni bruciati, “per la quale per 10 anni vi è il divieto di caccia, pascolo e di nuove edificazioni” su terreni colpiti da incendio; il Mai chiede anche la contestazione dell’ecoreato – previsto nel codice penale – di disastro ambientale.
Per il Movimento Antincendio Ibleo, inoltre, “il servizio di spegnimento tramite aerei o elicotteri” deve passare alla gestione regionale o statale. Sono state raccolte su change.org oltre 7.900 firme. Un’altra mano d’aiuto può arrivare da recenti tecnologie, come il Fire-Sat, cioè il rilevamento satellitare di temperatura e aridità o di innesco di incendi.
“Il mondo ci invidia luoghi quali Cava Grande, Vendicari, Pantalica. Indigniamoci, ribelliamoci, fermiamo la desertificazione!”, ribadiscono Paolo Pantano e Sophie Branciforte dopo l’escalation di incendi che ha flagellato la provincia di Siracusa.




Saldi estivi, buona la partenza e i commercianti siracusani intravedono timida ripresa. “Potenziare le misure”

E’ iniziata la stagione dei saldi. E con gli sconti, anche se non condivisi da tutti gli operatori perché avrebbero preferito rinviarli di qualche settimana, sembrerebbe sia tornata lo voglia di shopping a Siracusa. “Sicuramente una maggiore vivacità in questi primi giorni di sconti c’è”, conferma il presidente di Confcommercio, Elio Piscitello. “Ma i numeri sono ben lontani rispetto alla normalità. Non possiamo fare un paragone rispetto agli anni passati, ma con gli sconti si intravede comunque una qualche forma di ripresa”, spiega alla redazione di SiracusaOggi.it. Anche il settore turistico sembra avere un timido slancio.
“Chiediamo, tuttavia, misure utili e scelte da potenziare perché oltre al rinvio delle cartelle esattoriali occorre lavorare ad una rateizzazione di lungo corso del debito fiscale da Covid-19. Inoltre, dopo la sospensione del cashback, si punti con più determinazione alla riduzione dei costi e delle commissioni che gravano sulla moneta elettronica”, commenta Piscitello parlando del Dl lavoro approvato dal Consiglio dei Ministri.
“Quanto all’intesa sui licenziamenti – prosegue il numero uno di Confcommercio Siracusa – è una soluzione positiva che tiene giustamente conto del valore della coesione sociale cui devono, però, necessariamente seguire robuste politiche attive per il lavoro e una riforma degli ammortizzatori sociali che tenga conto anche della sua sostenibilità contributiva. Bene, infine, il rifinanziamento della Sabatini e lo stanziamento per contenere l’impatto dell’aumento delle bollette elettriche.”




Il ministro Lamorgese in Borgata per vedere il Caravaggio, ultimo atto della vicenda Mart

Definito il programma della visita a Siracusa dei ministri della Giustizia, Marta Cartabia, e dell’Interno, Luciana Lamorgese. Le due esponenti del governo Draghi assisteranno, domani in serata, agli spettacoli classici al teatro greco di Siracusa.
Ma se per la titolare della Giustizia sarà una sorta di toccata e fuga a Siracusa, decisamente più articolata è la giornata della Lamorgese. Prima di raggiungere l’area archeologica della Neapolis, infatti, si recherà in Borgata per andare ad ammirare il Caravaggio tornato nella sua sede originaria, ovvero il santuario di piazza Sanata Lucia.
Non si tratta di un “capriccio”, visto che l’opera appartiene al Fec – il Fondo Edifici di Culto – che è una costola del ministero.
Il Seppellimento di Santa Lucia fu, la scorsa estate, al centro di una lunga querelle in merito al prestito al Mart di Vittorio Sgarbi ed il successivo rientro a Siracusa, nella nuova (ma originaria) sede della Borgata. La Lamorgese era attesa a Siracusa già lo scorso dicembre proprio per illustrare gli interventi di restauro sul dipinto, la collocazione definitiva e la collaborazione tra istituzioni pubbliche e private (Arcidiocesi di Siracusa, Soprintendenza, Fec, Prefettura e Mart di Rovereto). Poi, a causa del covid e di alcuni contagi, fu tutto rinviato. Ma il ministro Lamorgese ha comunque conservato la volontà di vedere l’atto finale di quella vicenda, andando ad ammirare il capolavoro del Merisi, per come esposto nella basilica di piazza Santa Lucia. Ad accompagnarla, sarà il sindaco di Siracusa, Francesco Italia. Per l’occasione, cambia la viabilità nella zona. Sabato 3 luglio, dalle 16 alle 19, disposto il divieto di sosta con rimozione coatta ambo i lati su via dello Stadio; piazza Santa Lucia nel tratto interposto tra via Ragusa e via Caltanissetta; via Ragusa nel tratto interposto tra via Montegrappa e piazza Santa Lucia; via Agrigento nel tratto interposto tra via Montegrappa e piazza Santa Lucia; via Caltanissetta nel tratto interposto tra via Montegrappa e piazza Santa Lucia.
“Il ‘Seppellimento di Santa Lucia’ di Caravaggio è stato riportato nella sua sede originaria, la basilica di Santa Lucia al sepolcro di Siracusa, dopo il prestito al museo Mart di Rovereto, che ha finanziato un intervento di restauro conservativo eseguito dall’Istituto centrale del Restauro di Roma”, comunicava a dicembre 2020 proprio il ministero dell’Interno. “​La sua ritrovata sistemazione nella basilica segue alla realizzazione degli interventi necessari a garantire adeguati standard di sicurezza al dipinto, commissionati dalla Soprintendenza di Siracusa e pure finanziati dal Mart nell’ambito delle intese con il Fec”, si legge nella nota del ministero che definiva quella iniziativa “di grande importanza per la città di Siracusa”. Poi l’annuncio di un appuntamento “non appena possibile”, per un “incontro con le autorità interessate, alla presenza del ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese”. Sette mesi dopo, ecco arrivare il momento giusto.
Subito dopo, il ministro dell’Interno svelerà la targa che dedica alla memoria di Eligia e Giulia Ardita la scuola di via Calatabiano. Altamente simbolica la presenza della Lamorgese, che rende ancora più forte il valore dell’intitolazione. A richiedere quel forte gesto, nei mesi scorsi, era stato anche il Comitato Scuole Sicure. Parteciperanno all’intitolazione anche il presidente della Regione, Musumeci, il prefetto Giusi Scaduto e il sindaco di Siracusa, Francesco Italia.




Covid, i numeri: 2 nuovi positivi in provincia di Siracusa; 115 in Sicilia

Sono 2 i nuovi positivi al covid in provincia di Siracusa, nelle ultime 24 ore. Lo riporta il nuovo aggiornamento quotidiano, inviato dalla Regione Siciliana all’Unità di crisi nazionale. Insieme a Messina (2), è il dato più basso nel report odierno tra le province siciliane. Ragusa registra il numero più alto di nuovi casi: 31. Poi Trapani (24), Catania (22), Caltanissetta (15), Palermo (10), Enna (5), Agrigento (4), Siracusa e Messina (2).
In totale sono 115 i nuovi positivi al covid in Sicilia, nelle ultime 24. I tamponi processati sono stati 13.481. La Regione oggi è seconda in Italia per numero di contagi giornalieri.
I guariti sono 270, 5 i decessi. Il numero degli attuali positivi è di 3.725 (-160).




Emergenza incendi, paesaggio spettrale sugli Iblei. I sindaci: “stato di calamità ed esercito”

Il giorno dopo, si mastica rabbia nella zona montana di Siracusa. Ennesimo incendio, colpite aree naturali e terreni privati. Distrutti ulivi, grano, allevamenti di api. I sindaci dell’Unione dei Comuni Valle degli Iblei con coraggio rompono un tabù e parlano senza mezzi termini di possibile collegamento con la mafia dei pascoli. Nessuno crede all’origine accidentale dei violenti roghi che da giorni bruciano la provincia di Siracusa.
“La mafia non si combatte con i tavoli tecnici ma con i fatti. Ora, subito”, sbotta in diretta su FMITALIA il sindaco di Palazzolo Acreide, Salvatore Gallo. “Mezzi inadeguati, pochi uomini e croce gettata addosso ai forestali. Vogliamo l’esercito e chiediamo lo stato di calamità”, aggiunge.
Questa mattina, la presidente dell’Unione dei Comuni, Rossella Lapira, ufficializzerà le due richieste. Si guarda anche alla Prefettura di Siracusa ed alla disponibilità di mezzi straordinario. “Brucia tutto e siamo ancora a luglio…”, dice amaro Gallo.
Un altro sindaco coraggioso è Alessandro Caiazzo, primo cittadino di Buccheri. E’ lui il primo, mentre ancora la Valle dell’Anapo brucia, a mettere in collegamento fiamme, dolo e pascoli. “Più di 60 ettari del nostro territorio distrutti dalle fiamme! I terreni colpiti sono pubblici ed in parte privati. La zona è sempre la stessa da circa 15 anni. Non appena crescerà l’erba fresca sicuramente qualche allevatore ne approfitterà per il pascolo. Lo scempio del territorio ibleo non può lasciarci indifferenti”, scrive sui suoi canali social istituzionali.

“Il disastro si è consumato sotto i nostri occhi increduli”, si sfoga il sindaco di Buscemi Rossella Lapira. “È rimasto solo un paesaggio spettrale, che incute tanta tristezza. In continuo contatto con la Prefettura, le Forze dell’Ordine e i ragazzi del Corpo Forestale, ho voluto seguire sul posto personalmente gli sviluppi dell’incendio e ho visto una comunità che si è unita, combattendo con tutte le proprie forze contro il fuoco, per salvare il proprio territorio. Molti ci sono riusciti, moltissimi purtroppo no. Esprimo la vicinanza da parte dell’amministrazione comunale a tutti coloro che oggi hanno perso i frutti di anni di sacrifici e di lavoro. Chiederemo lo stato di calamità e ci batteremo insieme agli altri sindaci dell’Unione dei Comuni Valle degli Iblei affinché vengano presi i necessari provvedimenti ad ogni livello per arrestare questa piaga. Non possiamo rimanere spettatori, non possiamo rimanere soli”.




La spiaggetta di Calarossa resta pubblica, il Tar dice no allo stabilimento privato

Nessun impianto balneare privato sulla spiaggetta di Calarossa, in Ortigia. La piccola caletta, nel centro storico di Siracusa, resta quindi pubblica. Lo ha disposto il Tar di Catania che ha respinto il ricorso proposto dalla società Kalliope contro la determina con cui il Comune di Siracusa aveva ritirato in autotutela la convenzione relativa al godimento della concessione demaniale marittima, rilasciata dall’Assessorato Regionale del Territorio ed Ambiente. Il Comune aveva rivisto la sua decisione inziale dopo la mobilitazione popolare con Comitati e associazioni cittadini fortemente critici verso l’iniziativa.
La concessione avrebbe consentito l’installazione di un solarium di circa 450 mq, da realizzarsi in parte sullo specchio acqueo, in parte a terra, che – secondo diverse critiche – avrebbe pregiudicato la libera fruizione della spiaggia e che ne avrebbe aggravato il carico ambientale.
Anche Legambiente Siracusa è intervenuta nel giudizio amministrativo, a sostegno delle ragioni della revoca in autotutela della concessione. “Il Tar, tra l’altro, ha ritenuto valide le motivazioni addotte dal Comune per la revoca della concessione – spiegano proprio dall’associazione ambientalista – ritenendo sussistente l’interesse pubblico perseguito di salvaguardia ambientale della zona in argomento da una ‘alterazione dell’equilibrio ecologico della zona e dell’habitat umano circostante, con aggravio del carico urbanistico e traffico veicolare nel periodo estivo’. Una bella vittoria – esulta Legambiente – che può riaprire una nuova stagione di rivendicazione del diritto al mare, spesso compromesso o fortemente limitato da concessioni rilasciate per l’utilizzo del demanio”.




In gita a Cavagrande, non riesce a risalire: donna soccorsa da Vigili del Fuoco e Gdf

Si è conclusa solo a tarda notte la disavventura di una donna in visita ai laghetti di Cavagrande. Per via di un piccolo incidente, non era più in grado di risalire dallo splendido canyon. Attorno alle 18, allora, è stato lanciato l’allarme.
Si è subito messa in moto la macchina dei soccorsi che visto l’intervento in collaborazione dei Vigili del Fuoco, della Guardia di Finanza (anche con l’elicottero), del 118 e del soccorso alpino civile.
L’arrivo del buio, i luoghi impervi e le condizioni della donna hanno reso davvero impegnativo l’intervento che è stato portato a termine solo a mezzanotte inoltrata.
I soccorritori si sono alternati nel trasporto a braccia della barella su cui era stata fissata la donna, fino all’arrivo in superficie. Sono stati poi i sanitari del 118 ad occuparsi delle condizioni della signora, condotta in ospedale per accertamenti di rito.




Vuoi comprare casa a Priolo? Il Comune “offre” ai residenti un bonus da 10.000 euro

Chi risiede a Priolo e vuole acquistare la sua prima casa nel territorio della cittadina industriale, potrà contare sul bonus predisposto dal Comune retto dal sindaco Pippo Gianni. Secondo un avviso che sarà pubblicato martedì 6 luglio sul sito wevb dell’ente, fino a dicembre 2021 potrà essere richiesto un contributo pari al 20% della spesa sostenuta per la costruzione o l’acquisto della prima casa, per un massimo di 10.000 euro. Potranno accedere alla misura singoli o coppie, sia di fatto che di diritto, e che abbiano un reddito non superiore a 40.000 euro. La misura è rivolta anche a quanti hanno risieduto per almeno dieci anni a Priolo ed intendano ora ritornarvi, acquistando la prima casa.
“Il Consiglio e l’Amministrazione comunale – ha detto il presidente del Consiglio comunale, Biamonte – hanno aperto un capitolo che corrisponde a 50.000 euro. Qualcuno potrà dire che il bonus sarà dunque destinato a sole cinque persone; non è così perché all’interno dello stesso regolamento è prevista la possibilità di inserire nuove somme, per soddisfare tutte le richieste pervenute. Questo contributo nasce non solo per aiutare coloro che hanno difficoltà ad acquistare o costruire la prima casa, ma anche per mettere in moto l’economia e tutti quei settori che ruotano attorno all’edilizia”.
Per il sindaco Gianni, il contributo “non sarà esaustivo per quello che può essere l’impegno economica di una casa, ma è un segnale forte di come l’amministrazione vada sempre incontro ai cittadini. Per risolvere il problema della carenza abitativa abbiamo sottoscritto un accordo di programma unico in Sicilia, tra il Comune di Priolo, l’ufficio delle case popolari e l’assessorato regionale competente, per costruire 18 alloggi con un intervento di social housing, con annessa una struttura sportiva in legno lamellare che servirà tutto il comprensorio. Stanziati dall’assessorato regionale oltre 2 milioni e mezzo di euro per riqualificare le case popolari di via De Gasperi. L’unico interesse che abbiamo è che questo paese esca da un periodo lungo e buio”.




Confindustria Siracusa, alla presidenza confermato Diego Bivona: terzo mandato

Terzo mandato consecutivo per Diego Bivona, riconfermato presidente di Confindustria Siracusa dall’assemblea delle aziende associate. Guiderà gli industriali siracusani fino al 2023. Nella sua relazione all’assemblea dei soci, ha ricordato gli anni della ricostruzione, del dialogo, del Patto di Responsabilità Sociale e della Consulta delle Associazioni di Categoria in CamCom.
“Occorre trovare nella coesione e nel dibattito costruttivo la forza di condizionare le scelte della politica verso l’interesse comune del territorio e di chi lo abita e ci lavora. Solo insieme possiamo uscire dalla crisi, ma è fondamentale avere una strategia. Vincono i territori coesi che condividono strategie. È necessario creare i presupposti perché le aziende tornino a investire e a creare valore per la ripresa: il PNRR costituisce un’occasione irripetibile per realizzare le infrastrutture, soprattutto logistiche, che possano assicurare la permanenza nel nostro territorio delle realtà industriali esistenti e consentirne l’attrattività per nuovi soggetti imprenditoriali, che potrebbero trovare conveniente “fare rete” con quelli già presenti”. In questi due anni si giocherà una partita importantissima, direi vitale, per l’economia, non solo per la provincia di Siracusa, perché è in gioco la sopravvivenza di uno dei poli industriali energetici più grandi d’Europa, come finalmente ha preso atto la Regione chiedendo l’intervento del Governo Nazionale per l’istituzione dell’area di crisi industriale complessa”.
“Questo è il momento dello stare insieme, questo è il momento delle alleanze, in primo luogo con le forze sindacali e con il mondo della formazione, con cui bisogna condividere un percorso di riqualificazione professionale in grado di rispondere alle esigenze delle imprese che sono costrette a rivolgersi altrove. Chiameremo il territorio a scegliere tra la de-carbonizzazione felice od una decrescita infelice. Non ci possono essere vie di mezzo”.
“Puntiamo sulla sostenibilità, – ha detto Bivona – una sostenibilità che oltre ad essere ambientale, deve essere anche economica e sociale . Abbiamo un polo industriale che nel 2020 ha dato lavoro a quasi 9.000 famiglie e che ha generato oltre il 55% del P.I.L. della nostra provincia; ha avuto nel 2018 un fatturato di oltre 12,02 miliardi di euro e inoltre versa in tasse oltre 1.2 miliardi. Non si è mai fermato durante il lockdown, perché fornisce prodotti e servizi essenziali ed ha registrato il più alto livello di occupazione d’Italia. Va sostenuto e difeso nella grande sfida dell’emergenza climatica che attraverso la de-carbonizzazione impone una profonda trasformazione dei processi produttivi. Servono ingenti investimenti delle aziende, che non avendo una propria redditività devono essere sostenuti economicamente e garantiti nei processi autorizzativi.
Il presidente Bivona ha anche ricordato l’importanza per Confindustria Siracusa, delle PMI: “occorre farle crescere, puntare sull’innovazione, sulla digitalizzazione e metterle “in rete” per competere sui mercati”.
L’economia siracusana deve rilanciare i suoi settori-chiave: l’agroalimentare, il turismo e l’economia del mare, vera risorsa con i porti di Siracusa ed Augusta – l’uno vocato al turismo per la nautica da diporto e l’altro a divenire Porto Hub del Mediteranneo”.
Confermata la squadra dei vice: ;aria Pia Prestigiacomo (con delega al Credito, Finanza e Fisco), Giancarlo Bellina (con delega alla Transizione Energetica e digitalizzazione), Sergio Corso (con delega alla Responsabilità Sociale), Claudio Geraci (con delega alle Relazioni Industriali e Welfare), Rosario Pistorio (con delega alla Salute Sicurezza e Ambiente), Domenico Tringali, vice presidente vicario (con delega alla Economia del Mare), Giorgio Tuccio (con delega all’Economia Circolare).
Il Consiglio di Presidenza è integrato con i Vice Presidenti Sebastiano Bongiovanni, Presidente del Comitato Piccola Industria, Sean Neri, Presidente dei Giovani Imprenditori e Massimo Riili, Presidente di Ance Siracusa.