Pachino, deve espiare 10 mesi di reclusione: 41enne arrestato dai Carabinieri

I Carabinieri di Pachino hanno tratto in arresto un 41enne già noto alle forze dell’ordine. Eseguito un ordine di esecuzione per l’espiazione di una pena detentiva, emesso dal Tribunale di Siracusa. Deve scontare la pena detentiva di 10 mesi di reclusione per essere evaso, nel corso del 2018, dalla misura precautelare alla quale era sottoposto.
Il 41enne è stato posto ai domiciliari, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.




Pesca sportiva, il vicepresidente federale a Siracusa: collaborazione per nuove manifestazioni

Il vicepresidente della Federazione Pesca Sportiva, Antonino Gigli, ha incontrato nei giorni scorsi il sindaco di Siracusa, Francesco Italia, e l’assessore allo Sport, Andrea Buccheri. Gettate le basi di una futura collaborazione per l’organizzazione di eventi e manifestazioni nel capoluogo aretuseo. Ad accompagnare Gigli, i consiglieri Claudio Nolli e Maria Teresa Costanzo, il presidente provinciale Santo Marescalco e il consigliere Emanuele Vitale.
In considerazione della storia di una città che si identifica fortemente con il mare, è stata condivisa l’importanza di sviluppare una cultura della risorsa mare e della sua tutela a valorizzazione.
“Abbiamo ribadito – dicono Italia e Buccheri – la volontà di collaborare e di promuovere l’attività svolta dalla Fipsas anche attraverso il grande lavoro dall’Area marina protetta del Plemmirio. Il nostro patrimonio naturale, fatto di cultura e biodiversità, e il clima mite sono qualità che vanno messe al servizio della promozione sportiva, anche per l’incentivazione di un turismo destagionalizzato”.




Talete, il giallo del mancato rinnovo passa dall'anno 2018: ecco cosa è successo

“Ho formalmente richiesto al Segretario generale di accertare cosa abbia in concreto determinato il mancato rinnovo del certificato prevenzione incendi del parcheggio Talete. Dai documenti si evince che nel 2018 sono stati affidati ed eseguiti i lavori di manutenzione degli estintori del parcheggio e la messa in pristino dell’impianto antincendio. A quella data avrebbe dovuto esistere un CPI valido o, se scaduto, l’ufficio che ha istruito la pratica avrebbe, di regola, dovuto attivarsi per richiederlo. Saranno accertate le responsabilità amministrative”.
Poche parole, su carta intestata di Palazzo Vermexio, che aprono un redde rationem tutto interno alla macchina pubblica ed i suoi apparati.
Il sindaco di Siracusa, Francesco Italia, vuole andare in fondo alla vicenda. Ma è una storia, quella del certificato antincendio non rinnovato, che rischia di trasformarsi in una guerra tra settori comunali. Perchè se da una parte alcuni indizi sembrano puntare verso i lavori pubblici, altri invitano a guardare dalle parti della Mobilità e Trasporti.
Ma torniamo al fatidico 2018. Gli estintori del Talete vengono vandalizzati. Il settore competente per i parcheggi, Mobilità appunto, decide di toglierli per evitare emulazioni ed altri rischi. Vengono custoditi negli uffici e poi presso il comando della Municipale. Quando il settore Lavori Pubblici istruisce la pratica per interventi antincendio su edifici comunali, viene inserita anche la ricarica degli estintori del Talete, su richiesta sempre del settore di via Elorina.
Per cui, la domanda a cui dovrà dare una risposta il segretario comunale, è: chi avrebbe dovuto accorgersi del certificato scaduto? Il settore che aveva anche allora il “controllo” sui parcheggi comunali o chi ha proceduto alla ricarica ed agli altri interventi su edifici di Palazzo Vermexio elencati come operazione riuscita oggi in conferenza stampa dal sindaco Italia?




Emergenza incendi, ancora a fuoco la riserva del Ciane: anche due elicotteri per lo spegnimento

Continua l’emergenza incendi in provincia di Siracusa. Altra giornata di gran lavoro per i Vigili del Fuoco, coadiuvati dal Corpo Forestale e dai volontari di Protezione Civile. Diversi i roghi che hanno richiesto più di una attenzione per lo spegnimento ma ancora una volta le fiamme si so no accanite su di un’area naturalistica siracusana. Nuovo incendio all’interno della riserva del Ciane. Un lungo fronte del fuoco che si è poi esteso sin quasi contrada Cugni, nei pressi di Canicattini.
Per lo spegnimento si sono mobilitate due squadre dei Vigili del Fuoco e 4 mezzi della Protezione Civile di Priolo. Ma non è stato sufficiente il solo intervento da terra. Dall’alto, continui getti d’acqua da parte di due elicotteri della Forestale che si “rifornivano” direttamente nel porto Grande di Siracusa.




Campagna vaccinale in provincia di Siracusa, giro di boa: il 50% ha ricevuto almeno una dose

Sono 166.532 le persone che, in provincia di Siracusa, hanno ricevuto almeno una dose di vaccino: rappresentano il 49,98% complessivo della popolazione target. E questo significa che adesso arriva lo scoglio più duro: convincere chi è rimasto fuori sino ad ora. E si tratta fondamentalmente dei cosiddetti no-vax o di quanti nutrono insuperabili dubbi sui sieri che vengono inoculati.
Semplificando l’analisi, chi voleva vaccinarsi lo ha fatto in questi lunghi mesi. Chi invece non lo ha fatto, neanche con una dose, non è minimamente intenzionato a correre adesso dentro un centro vaccinale.
I numeri dicono che il distretto “virtuoso” è quello di Siracusa. Oltre al comune capoluogo, ne fanno parte Buccheri, Buscemi, Canicattini, Cassaro, Ferla, Floridia, Palazzolo, Priolo, Solarino e Sortino. Hanno ricevuto almeno una dose di vaccino 83.801 persone, nel solo capoluogo 52.355. Nei piccoli centri si registrano le percentuali più alte di over 16 vaccinati: 78,5% a Buscemi, 68,6% a Buccheri. Buono anche il dato di Palazzolo, 61,37%, e di Sortino, 60,18%; in controtendenza Ferla, 47,93%. Ma la cittadina “lumaca” è Floridia: 47,18%. Quanto a Siracusa, il 53,15% della popolazione target over 16 ha ricevuto almeno una dose di vaccino (50,39% considerando anche gli over 12). Nel complesso, il distretto di Siracusa fa registrare una percentuale del 51,58% (52,94% over 16 – 50,22% over 12).
I 5 comuni della zona sud, riuniti nel distretto di Noto, si fermano ad un complessivo 50,01% (48,62% over 12 – 51,4% over 16). Sono 42.143 le persone che hanno ricevuto almeno una dose di vaccino e risiedono tra Noto, Pachino, Avola, Rosolini e Portopalo.
Augusta e Melilli con le sue frazioni, riunite nel distretto Augusta, arrivano poco sopra al 49% (49,08%). Le persone ad aver ricevuto una dose di vaccino sono state 20.014, ovvero il 47,81% degli over 12 ed il 50,35 degli over 16 target.
In chiusura, i numeri del distretto di Lentini (Lentini, Carlentini e Francofonte). Sono state 20.574 le persone che si sono presentate nei centri e nei punti vaccinali della zona per ricevere almeno una dose di vaccino. Vale a dire il 45,03% della popolazione target. Nel dettaglio, il 43,92% degli over 12 e il 46,14% degli over 16.




Ripartono le navette, lo sconcerto dei sindacati: "e gli autisti ex Util Service?"

Poche ore dopo la presentazione, da parte del Comune di Siracusa, di un nuovo sistema gratuito per spostarsi in Ortigia, i sindacati unitari si dicono “sconcertati”. E spiegano: “stigmatizziamo duramente l’atteggiamento del Comune di Siracusa”, si legge in una nota di Filcams, Fisascat e Uiltucs. Quale è la colpa dell’amminsitrazione? “L’immediato rilancio del servizio navette senza però alla guida chi vi ha lavorato da sempre e dopo appena un paio di giorni dall’ennesimo confronto tra organizzazioni sindacali ed amministrazione”.
I tre segretari provinciali delle sigle di categoria si domandano “quale è la maturità e la chiarezza dei rapporti che questa amministrazione intrattiene con chi rappresenta chi lavora al suo interno, seppur in appalto essendone al contempo obbligato in solido”. Il riferimento è agli ex Util Service che, negli anni scorsi, si erano occupati della guida delle navette elettriche comunali.
“Proprio nel tavolo di raffreddamento tenutosi martedì presso l’ispettorato del lavoro – proseguono i sindacati – il Comune con il capo di gabinetto ed il segretario generale, aveva assicurato che si sarebbe fatto il possibile per salvaguardare anche l’occupazione degli autisti Util Service.”




Maremonti, la strada degli incidenti continui: Canicattini contro il Libero Consorzio

La provinciale “Maremonti” continua ad essere teatro di incidenti, alcuni anche gravi e mortali. “Non può continuare ad essere dimenticata ma resa sicura una volta per tutte”, ruggiscono il sindaco di Canicattini, Marilena Miceli, ed il presidente del Consiglio comunale, Paolo Amenta.
Ieri ennesimo incidente frontale, a ridosso della rotonda di contrada Garofalo, alle porte del centro abitato canicattinese. Per fortuna, lievi le conseguenze.
“Non si può continuare a tenere una così importante arteria di grande collegamento – continuano il sindaco Miceli e il presidente Amenta – con il manto stradale vecchio di oltre cinquant’anni che non garantisce più stabilità, senza segnaletica orizzontale, soprattutto nella parte di attraversamento del centro abitato di Canicattini Bagni, e senza un solo centimetro di guardrail visibile, in quanto coperto da arbusti ed erbacce che ormai ne stanno restringendo le carreggiate. La vita e l’incolumità di quanti si trovano giornalmente a percorrere la Maremonti o ad attraversare quella parte di centro abitato di Canicattini Bagni che ne è interessato, non può essere messa a repentaglio dall’incapacità di provvedere ad interventi manutentivi o alla progettazione di un intervento complessivo di ammodernamento e messa in sicurezza da presentare alla Regione”.
Nel mirino di Paolo Amenta c’è il Libero Consorzio di Siracusa. “Lo scorso anno, nel mio ruolo di vice presidente di AnciSicilia, in rappresentanza di tutti i Comuni della zona montana, ho incontrato il Commissario straordinario ed i tecnici dell’ex Provincia, titolare della strada. E in quella sede furono garantiti interventi di messa in sicurezza, di ripristino della segnaletica orizzontale e di diserbo. Così purtroppo non è stato perché gli interventi, così come quelli di adesso sulla segnaletica stradale, tra l’altro incompleta, hanno riguardato solo ed esclusivamente la parte a ridosso della città di Siracusa, per intenderci quella dopo il circuito, mentre qui si continua a morire e a registrare incidenti. Se il Libero Consorzio non è in grado di gestire questo importante tratto stradale, chieda con forza alla Regione di cederlo all’Anas che già gestisce egregiamente il tratto della Noto-Palazzolo Acreide che si incrocia con la Maremonti, evitando così di fare promesse che poi non mantiene, perché di mezzo ci sono vite umane. Noi apprezziamo lo sforzo che fa il Commissario straordinario con le scarse risorse a disposizione, ma bisogna rendersi conto che per la Maremonti ormai necessita un intervento radicale”.




Omicidio stradale, due indagati per la morte di un anziano pedone investito a Pachino

Sono due le persone iscritte nel registro degli indagati per la morte dell’83enne Sebastiano Cammisuli. L’anziano ha perso la vita lunedì scorso, dopo essere stato investito a Pachino. La Procura di Siracusa si muove per omicidio stradale, disposta per sabato l’autopsia.
I due indagati sono un uomo di 46 anni e un 34enne. Il primo si è costituito il giorno dopo l’incidente stradale e dovrà rispondere di omicidio stradale. Il secondo, invece, è accusato di autocalunnia in concorso. Il magistrato, con il prosieguo dell’inchiesta, valuterà poi se indagare il quarantaseienne anche per i reati di fuga e omissione di soccorso. Il tempo trascorso dall’incidente alla presentazione alle forze dell’ordine ha vanificato l’eventuale ricorso ad alcol test.
Continua il lavoro degli investigatori impegnati nella ricostruzione esatta della dinamica del sinistro mortale. Indicazioni sono attese anche dall’esame autoptico disposto per sabato mattina. Alle operazioni peritali parteciperà, come consulente medico legale di parte per la famiglia Cammisuli, anche il medico legale Antonino Trunfio, messo a disposizione da Studio3A-Valore S.p.A., società specializzata a livello nazionale nel risarcimento danni e nella tutela dei diritti dei cittadini a cui si sono affidati i congiunti di Cammisuli.
Secondo una prima ricostruzione, l’anziano sarebbe stato centrato da un suv che sopraggiungeva in via Pascoli, mentre l’83enne stava attraversando la strada ma non sulle strisce pedonali. Per i consulenti, questo “nulla rileva sul piano delle responsabilità, dato che quella via è completamente priva di attraversamenti pedonali”.
Trasportato in ambulanza all’ospedale Di Maria di Avola è spirato poco dopo per la gravità delle lesioni.
In un primo momento, il 34enne si era qualificato come il conducente dell’auto investitrice ma dal suo interrogatorio e dalle testimonianze acquisite erano subito emerse tante, troppe incongruenze su questa versione. E infatti l’indomani, era martedì 22 giugno, si è presentato in caserma il 46enne che ha raccontato tutta un’altra verità, assumendosi le sue responsabilità. Una montatura che – sospettano gli investigatori – sarebbe servita a nascondere il fatto che lui non aveva la patente di guida. Secondo fonti non confermate, anche la vettura sarebbe stata sprovvista di assicurazione.




Per un 39enne di Ferla pena residua da scontare in carcere: arrestato dai Carabinieri

Eseguita dai Carabinieri di Ferla un’ordinanza di custodia cautelare in carcere. Destinatario un 39enne arrestato perchè ritenuto responsabile di minaccia e resistenza, porto di armi ed oggetti atti ad offendere.
Nel gennaio 2019 l’uomo – spiegano gli investigatori – non si fermò all’alt imposto dalla pattuglia dei Carabinieri di Ferla durante un posto di controllo. Bloccato il tentativo di fuga, l’uomo avrebbe reagito brandendo un coltello a serramanico con cui avrebbe minacciato i militari.
Disarmato, venne sottoposto a perquisizione personale e veicolare a seguito delle quali i Carabinieri hanno rinvenuto circa 12 grammi di hashish.
Dovrà scontare la pena residua di 2 mesi e 12 giorni di reclusione in carcere a Cavadonna, così come disposto dall’Autorità Giudiziaria.




Covid, prove di normalità: 5 nuovi positivi in provincia di Siracusa, 119 in Sicilia

Sono appena 5 i nuovi positivi al covid in provincia di Siracusa, nelle ultime 24 ore. Strade e spiagge riprendono vita e pare lentamente tornare una parvenza di “normalità” anche se l’attenzione rimane alta. In Sicilia sono 119 i nuovi casi, a fronte di 16.962 tamponi processati. I guariti sono 453, 6 i decessi. Il numero degli attuali positivi è di 4.753 (-155).
Quanto alla distribuzione nelle altre province: Catania 42 casi, Palermo 17, Messina ed Enna 13, Caltanissetta 9, Agrigento 7, Trapani 8, Siracusa e Ragusa 5.
Prorogate le “zone rosse” di Valguarnera Caropepe, nell’Ennese, e di Santa Caterina Villarmosa, nel Nisseno. In entrambi i territori le restrizioni rimarranno in vigore sino al 1° luglio (compreso). Lo dispone un’ordinanza del presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, a seguito delle relazioni delle Asp competenti e sentiti i sindaci dei Comuni interessati.