Ondate di calore ed incendi, allerta arancione con rischio medio per la provincia di Siracusa

Le previsioni non lasciano intendere nulla di buono sul fronte meteo ed incendi per la provincia di Siracusa, neanche quest’oggi. Il bollettino meteo emesso dal Dipartimento Regionale della Protezione Civile evidenzia “un sensibile rialzo termico con valori da elevati a molto elevati”. Insomma, ancora temperature in aumento e al di sopra delle medie stagionali.
Allerta arancione quanto a rischio ondate di calore ed incendi. Per incendi, indicata una pericolosità “media” per la provincia di Siracusa. Le ultime 48 ore, sono state da emergenza pura. Quanto all’ondata di calore, oggi livello 2 (su 3 di alert, ndr) per Siracusa e la sua provincia. Livello due significa “temperature elevate e condizioni meteorologiche che possono avere effetti negativi sulla salute della popolazione a rischio”. Catania e Palermo si ritrovano addirittura in livello 3.
Previsti picchi di 40 ed oltre gradi, in particolare nel primo pomeriggio. Ma già alle 8.30 la centralina di rilevamento della rete regionale Sias ha registrato una temperatura di 39,4 gradi centigradi alle porte del capoluogo. Ad Augusta, 39,3.




Droni in volo per controllore il territorio e stanare i piromani: iniziativa del Comune di Noto

“Abbiamo predisposto nell’ex scuola di San Corrado di Fuori un presidio fisso delle squadre antincendio della Protezione Civile Avcn di Noto. Da lì, ogni giorno, alzeremo in volo i droni per controllare il territorio che va da San Corrado a Noto Antica e Cavagrande, così da presidiare le zone e provare a contrastare l’inaudita ferocia con cui si sta violentando le nostre campagne”. Ad annunciare quella che è una vera e propria dichiarazione di guerra ai piromani è il sindaco di Noto, Corrado Bonfanti, all’indomani dell’ennesimo incendio che ha bruciato ettari di bosco nel vallone tra contrada Baronazzo e contrada Lenzavacche.
L’ex scuola di San Corrado di Fuori, lungo la Ss 287, diventerà un presidio fisso con mezzi antincendio a seguito, da cui saranno alzati in volo i droni, con i quali monitorare eventuali movimenti sospetti.
“E’ necessario alzare il livello di attenzione e presenza nel territorio – aggiunge Bonfanti – ed evitare che si possa continuare ad agire indisturbati distruggendo l’ambiente naturale e mettendo a repentaglio la vita delle persone. Io faccio la mia parte, ciascuno, associazioni, liberi cittadini ed altre forze dello Stato, facciano la loro”.




Se ne è andato Carmelo Battiato, pilastro del sociale. Don Novello: "santi della porta accanto"

Sono stati celebrati ieri, nella Cattedrale di Noto, i funerali di Carmelo Battiato. Una malattia che ha combattuto con dignità ha finito per avere il sopravvento. Cinquantuno anni, biologo ed informatore scientifico, era noto in tutta la Sicilia per il suo impegno sociale, in particolare con il Banco Farmaceutico di cui era infaticabile anima, e la Colletta Alimentare. “Ogni giorno che passa è un giorno trovato per me e per la mia famiglia”, raccontava agli amici più stretti, nel tentativo di dare loro coraggio.
Carmelo Battiato era nato a Catania ma la vita e l’amore lo avevano poi condotto a Noto, in provincia di Siracusa. Da qui ha spinto la crescita del Banco Farmaceutico, l’appuntamento annuale con la raccolta di medicinali da banco da destinare ad enti caritatevoli del territorio, a beneficio di quanti sono impossibilitati ad acquistare anche solo un’aspirina. Una iniziativa che lo ha visto fianco a fianco con il presidente provinciale di Federfarma, Salvo Caruso, presente in Cattedrale a Noto, occhi gonfi e poche parole per l’amico prematuramente scomparso.
Amante della bici, Battiato ha partecipato – fino a quando ha potuto – a gare di mountain bike con l’associazione sportiva Alveria Bike di Noto. Anche loro presenti per l’ultimo saluto, in una Cattedrale riempita di silenzioso amore.
“Carmelo se ne è andato. Troppo presto. A soli 51 anni è sicuramente troppo presto, anche se è riuscito a viverli in maniera straordinaria. Da biologo apprezzava la vita e la natura in tutte le sue diversità e lo dimostrava ogni giorno con solidarietà, rispetto e considerazione”, ha scritto un collega, in uno struggente ricordo. “Il banco alimentare come anche quello farmaceutico dovranno adesso fare a meno di un grande e solido pilastro; ma la tua eredità non verrà persa. Il vuoto incolmabile che lasci nel cuore della tua amata Lisetta sarà in parte riempito dai custodi del tuo esempio: Jacopo, Giuditta e Damiano”. La moglie (“il mio angelo”) ed i figli.
Don Maurizio Novello ha parlato di “santi della porta accanto”. Una espressione di Papa Francesco “per condividere la bellezza straordinaria della vita di Carmelo Battiato: uomo di Dio vissuto in compagnia degli amici, in una bella storia di amore e di famiglia. Ha affidato totalmente la sua vita a Gesù, nonostante la malattia e la sofferenza prendevano il sopravvento. Ha giocato tutto sull’amore e sull’obbedienza a Cristo, trasfigurando ogni momento in grazia di Dio. Mettere il Signore al primo posto, anche prima della propria salute fisica, è aderire in maniera incondizionata all’evidenza della fede incarnata nella carne di Carmelo. Grazie per la tua amicizia e per essere segno di una primavera di grazia per tutti noi. Abbiamo bisogno di testimoni credibili come te che ci fanno vedere come Gesù attrae in maniera evidente e suscita il fascino di seguirlo con gioia. Custodisci la tua famiglia e gli amici nel cuore di Dio, dove a braccia aperte ti accoglie da figlio”.




Fermato con la refurtiva dopo colpo in appartamento, finisce ai domiciliari

I Carabinieri della Compagnia di Augusta hanno tratto in arresto un pregiudicato 54enne, sottoposto all’obbligo di dimora con il divieto di allontanamento dalla propria abitazione negli orari notturni. Lo hanno bloccato mentre tentava di allontanarsi da un’appartamento dove poco prima, forzando e danneggiando la porta di accesso, si era introdotto riuscendo a rubare vari oggetti in oro, della bigiotteria ed altri beni personali. Tutta la refurtiva è stata restituita all’avente diritto.
L’uomo, alla vista dei Carabinieri, ha tentato di darsi alla fuga ma prontamente è stato bloccato dai militari. Come disposto dall’Autorità Giudiziaria di Siracusa, è stato sottoposto agli arresti domiciliari.




Polemiche per i termoutilizzatori, la Regione: "importanti per chiudere ciclo dei rifiuti"

Dopo le critiche piovute sulla scelta del governo regionale di costruire due termoutilizzatori in Sicilia, prova a riportare il sereno l’assessore all’energia, Daniela Baglieri. Ieri è intervenuta in Assemblea Regionale Siciliana, spiegando che i termoutilizzatori “non sono ‘la’ soluzione, ma un tassello importante per riuscire a chiudere il ciclo dei rifiuti nel rispetto dei principi dell’economia circolare, così da evitare di portare in discarica quella parte di rifiuto indifferenziabile e irrecuperabile, che verrebbe tradotta invece energia”.
Ha poi illustrato il lavoro svolto dagli uffici. “In questo trimestre, in assessorato si è lavorato per scongiurare l’ennesima emergenza rifiuti in Sicilia. Attualmente abbiamo evitato che 174 Comuni siciliani portassero i propri rifiuti già dal 31 marzo fuori dall’Isola con costi esorbitanti che avrebbero pagato i cittadini. Ancora oggi stiamo lavorando per gestire il rifiuto all’interno dei confini regionali”.
E’ nota la costante emergenza del settore, mai relamente capace di andare oltre al sistema delle discariche. “Sia chiaro che non c’è una soluzione immediata per le criticità e le incrostazioni derivanti dalla mala gestio del passato. Posso dire, di converso, che stiamo lavorando sul breve, medio e lungo termine. Inoltre, non è in discussione che la percentuale di differenziata debba aumentare in tutta l’Isola. Dobbiamo spingere e migliorare sempre di più questo processo di raccolta dei rifiuti per incentivarne il riciclo. Un processo in cui tutti quanti abbiamo un ruolo. Rimango disponibile – ha concluso l’assessore Baglieri – a ogni tipo di confronto costruttivo per risolvere le problematiche inerenti alle competenze del mio assessorato, per il bene della Sicilia”.
Le opposizioni, però, non appaiono per nulla convinte. “Venga a farsi un giro in Sicilia con me, perchè voglio farle vedere, in tema di rifiuti, cosa ha concluso il governo di cui l’assessore Baglieri fa parte: un disastro su ogni fronte, in appena quattro anni”, tuona il deputato del Pd, Nello Dipasquale.




Brucia la provincia di Siracusa, da Cavagrande alla Valle dell'Anapo: è emergenza piromani

Le ultime giornate sono state drammatiche sul fronte incendi. Brucia la provincia di Siracusa con il forte, fortissimo sospetto che dietro la stragrande maggioranza dei rovinosi roghi vi sia la mano dell’uomo. Canadair ed elicotteri continuamente in voli, da Cavagrande alla Valle dell’Anapo ma si moltiplicano anche gli incendi lungo le strade di collegamento, dal capoluogo al resto della provincia. Straordinaria la mobilitazione di Vigili del Fuoco, Protezione Civile, Corpo Forestale. Ma i piromani partono in clamoroso vantaggio. La situazione peggiore nelle ultime ore nella Valle dell’Anapo: ettari di biodiversità andati distrutti, nel versante tra Ferla e Cassaro.
La Prefettura di Siracusa non ha perso tempo e già nel pomeriggio di ieri ha convocato, in via d’urgenza, il Centro Coordinamento Soccorsi con la partecipazione dei vertici delle Forze di Polizia, dei Vigili del Fuoco, del Corpo Forestale, della Protezione Civile regionale e in stretto raccordo con i sindaci interessati.
Riunione necessaria per il coordinamento delle attività in relazione a numerosi incendi verificatisi contestualmente nei comuni di Cassaro, Lentini, Floridia, Augusta, Canicattini, Avola e Siracusa.
In ragione della vastità dei territori interessati dai roghi, anche in zone impervie, sono stati attivati due canadair inviati dal Centro operativo aereo unificato (COAU) del Dipartimento nazionale della Protezione Civile e un elicottero del Corpo Forestale. Evacuate diverse abitazioni più vicine al fronte di fuoco. Disposta ieri anche la chiusura di un tratto della SS194, il cui traffico è stato dirottato su percorsi alternativi. Negli ultimi due giorni è stata interessata dagli incendi una superficie non boscata di oltre 200 ettari.
Ma adesso serve un sistema di prevenzione efficace perchè delle annunciate misure regionali anti-incendio si è visto veramente poco di attuato.




Incidente mortale in autostrada: perde la vita un 40enne, ferite moglie e figlia

Non ce l’ha fatta, Giovanni Rizzo, 40enne. Ha perduto la vita in seguito ad un tragico incidente stradale sulla Siracusa-Catania. Lo scontro con autocarro è avvenuto nel primo pomeriggio, poco distante dallo svincolo di Sortino.
Con lui in auto c’erano anche la moglie, di 36 anni, e la figlia, di 7 anni: Per loro fortunatamente conseguenze lievi. Se la caveranno con un 5 e 10 giorni di prognosi, rispettivamente.
Secondo una prima ricostruzione, al vaglio della Stradale, l’auto su cui viaggiava la famiglia era ferma sulla corsia di emergenza, forse per via di un guasto. Un autocarro sarebbe finito sulla vettura, proiettandola verso il centro della strada.
Le condizioni dell’uomo erano subito apparse gravi. Era stato trasferito in elisoccorso al Cannizzaro di Catania. La Procura di Siracusa ha aperto una inchiesta per omicidio stradale.




Covid, 14 nuovi positivi in provincia di Siracusa. In Sicilia 133 nuovi casi, 7 vittime

Sono 14 i nuovi positivi al covid in provincia di Siracusa nelle ultime 24 ore. Lieve aumento rispetto al dato di ieri, con la provincia aretusea quarta oggi per contagi. In Sicilia sono 133 i nuovi casi: si torna sopra quota 100. E la Regione resta al primo posto in Italia per numero di contagi giornalieri.
I guariti sono 426, 7 le vittime. Il numero degli attuali positivi è di 5.209 (-300).
Quanto alla distribuzione dei casi nelle altre province: Catania 39 casi, Trapani 21, Agrigento 17, Enna 14, Caltanissetta 12, Messina 6, Palermo e Ragusa 5




Incendi, la prevenzione è in ritardo: ieri 9 roghi a Siracusa, brucia anche l'Eurialo

E’ un lavoro spesso oscuro quello delle associazioni di Protezione Civile comunale, ma preziosissimo. Specie in giornate campali come quelle che si stanno vivendo in queste ore sul fronte incendi. Solo a Siracusa sono stati 9 i roghi che hanno richiesto in contemporanea l’intervento di Vigili del Fuoco e, in supporto operativo, squadre di Protezione Civile composte da impagabili volontari.
La giornata “impossibile” è iniziata poco dopo le 15 con una prima corsa in via Achille Adorno. Poi via Cassia. Quindi via Algeri. E ancora in pista ciclabile prima e via Ferla dopo. Intanto inizia a calare la sera, ma non diminuiscono i roghi: zona frateria, contrada Sinerchia, svincolo Siracusa sud, via Adria e soprattutto castello Eurialo. Proprio quest’ultimo l’incendio peggiore, con massiccia mobilitazione di uomini e mezzi. Chiusura delle operazioni, a spegnimento, alle 00.24.
In fiamme sterpaglie, cresciute rigogliose in terreni incolti di proprietà pubblica e privata. In ritardo le operazioni di prevenzione anti-incendio. Nella zona archeologica, ad esempio, non si vedono neanche le strisce tagliafuoco. Purtroppo nessuna traccia dei Forestali che lo scorso anno, su mandato dell’assessorato regionale all’agricoltura, ripulirono le zone di pregio archeologico.
Solo l’Avcs ha messo in campo 11 volontari, 3 jeep con moduli antincendio, un’autobotte da 6.500 litri. E poi c’erano anche gli uomini ed i mezzi di Nuova Acropoli e di Aretusa Soccorso. Sul campo delle operazioni, a Belvedere, è arrivato anche l’assessore alla Protezione Civile comunale, Sergio Imbrò.
E tutto questo senza dimenticare il prezioso ed instancabile lavoro condotto dai Vigili del Fuoco.




Paura sulla Siracusa-Gela, auto prende fuoco durante la marcia

Brutta avventura per una donna sulla Rosolini-Siracusa. Improvvissamente, durante la marcia, la sua auto ha preso fuoco. Nei pressi dello svincolo per Canicattini, in direzione Siracusa, ha arrestato la corsa della sua Kia, scendendo ovviamente impaurita dalla vettura.
Allertati i soccorsi, sono arrivati in pochi minuti. La parte frontale dell’auto e gli interni sono andati distrutti dalle fiamme.