Avola, il giorno del dolore: celebrati i funerali di Sebastiano Presti. Lunedì scorso la tragedia

Sono stati celebrati oggi i funerali di Sebastiano Presti, il giovane operaio morto lunedì ad Avola mentre era impegnato in lavori edili. La cittadina si è stretta attorno alla famiglia del 47enne, rimasto schiacciato dal crollo di un solaio. Con lui anche un collega, ricoverato a Catania.
Bandiere a mezz’asta ad Avola, mentre si attendono le eventuali mosse della Procura che ha aperto un’inchiesta sul decesso di Presti che lascia una moglie e due figli. Nei giorni scorsi è stata eseguita l’autopsia.
La tragedia si è consumata lunedì scorso in pochi istanti. Alle 08.40 di stamattina, il crollo di un ballatoio in via Antonio Caldarella. Sebastiano Presti ed il collega, secondo una prima ricostruzione dei fatti, erano impegnati in lavori di demolizione al primo piano di uno stabile. Il solaio sarebbe stato già demolito. Il ballatoio, rimasto probabilmente senza sostegno, sarebbe improvvisamente crollato, schiacciando sotto le macerie lo sfortunato operaio.
A dare voce al dolore di una intera comunità, è stato il sindaco Luca Cannata. “L’ultimo saluto a Sebastiano Presti. Oggi i funerali di un giovane padre vittima sul lavoro che lascia moglie e figli. Tutta la città si stringe attorno alla famiglia”.




Augusta: 4 positivi al covid tra i 410 migranti soccorsi dalla Geo Barents

Tra i 410 migranti arrivati ad Augusta a bordi della nave Geo Barents di Msf, 4 sono risultati positivi al covid. Gli stranieri erano stati soccorsi a largo della Libia e dopo 7 giorni di navigazione la nave dell’organizzazione ha avuto assegnato Augusta come porto sicuro.
Sono invece 96 i minori non accompagnati: sono già stati trasferiti in due centri di accoglienza tra Siracusa e Pozzallo.
Tra i 410 anche una donna incinta, ed altre sei persone che hanno bisogno di maggiori cure. Tutti gli altri sono stato trasferiti a bordo della nave quarantena Adriatico, in rada ad Augusta.




La prima volta di Melilli, inserita nel circuito turistico del Libero Consorzio

Per la prima volta Melilli, la Terrazza degli Iblei, diventa protagonista del circuito del turismo del Libero Consorzio provinciale di Siracusa. Un viaggio dedicato ai turisti, ai residenti del luogo ed a tutti gli appassionati di storia e cultura che avrà come protagonista il caratteristico borgo ibleo, tra natura, storia, arte, cultura ed un’offerta enogastronomica di assoluto valore.
Un percorso inedito che comprende la Chiesa della Madonna delle Grazie, la Macchina dell’acqua, il Parco iblei “San Sebastiano”, il Santuario ed il loggiato monumentale, il Sentiero delle centro scale e la maestosa Pirrea di Sant’Antonio.
“Essere protagonisti riconosciuti del circuito turistico della provincia di Siracusa è un riconoscimento molto importante per tutta Melilli”. Lo dichiara il sindaco Giuseppe Carta. “Attraverso una visione ben definita e un lavoro quotidiano, siamo riusciti a riportare Melilli al centro del circuito turistico, culturale e naturalistico del Sud est della Sicilia. Ci ha animato la voglia di mostrare le bellezze uniche del nostro territorio e la volontà di far crescere e innovare il turismo. Colgo l’occasione per ringraziare l’assessore alla cultura e al turismo, dott. Rosario Cutrona e la dirigente Marina Ferraro per il fondamentale lavoro svolto sin qui. Melilli è pronta – ha concluso il sindaco Carta – a presentarsi al mondo come città accogliente, innovativa e carica di storia e bellezza”.




Meno restrizioni ma restano le disposizioni sanitaria anti-covid: controlli dei Carabinieri

La Sicilia sta per passare in zona bianca dopo alcune settimane (da inizio mese) in giallo. In tutto questo periodo, i Carabinieri del Comando Provinciale di Siracusa hanno costantemente condotto anche controlli volti a garantire il rispetto delle disposizioni sanitarie.
Dal comando provinciale spiegano che il passaggio in giallo avrebbe potuto rappresentare un momento particolarmente delicato, “nel quale sarebbero potuti brulicare comportamenti scorretti – dal punto di vista sanitario – derivanti da un’errata sensazione di cessata emergenza. In tutto il territorio provinciale, l’Arma dei Carabinieri ha infatti allo scopo impiegato numerose pattuglie, anche appiedate, soprattutto impegnate nei luoghi dove si sarebbero potuti facilmente realizzare assembramenti”.
Nei quindici giorni di riferimento, i Carabinieri di Siracusa hanno controllato circa 2500 persone, sanzionandone 30 per violazioni di vario genere (le più frequenti sono state il mancato uso o mancata disponibilità della mascherina, il mancato rispetto dell’orario del c.d. coprifuoco).
Durante i servizi di controllo e vigilanza, i Carabinieri hanno proceduto anche al controllo di 600 attività ed esercizi commerciali, di cui 4 sono stati sanzionati in via amministrativa per l’inosservanza dei decreti anti-COVID, senza che sia stata disposta alcuna chiusura provvisoria.
I servizi di controllo continueranno ad essere svolti anche nel periodo a venire, con il preannunciato transito in zona bianca.




Col monopattino elettrico sulla grande viabilità extraurbana: eccesso di mobilità sostenibile

E’ sempre più frequente vedere sulle strade delle nostre città i piccoli mezzi elettrici che sono alla base del nuovo concetto di mobilità sostenibile: bici a pedalata assistita e monopattini elettrici su tutti (segway, hoverboard, monowheel gli altri). Siracusa non fa eccezione, e tra bonus e nuove piste di emergenza sono decisamente aumentati i mezzi di questo tipo utilizzati per brevi tragitti cittadini.
Non era mai successo, però, di vederne uno in movimento lungo un’arteria della grande mobilità. E’ successo nei pressi della Siracusa-Catania, nella viabilità di accesso all’autostrada (strada statale) tra Augusta e Villasmundo. Incurante del pericolo, un ragazzo si muove a bordo del suo monopattino elettrico mentre nelle due corsie di marcia passano (e alle volte sfrecciano) accanto le autovetture. Non sarebbe neanche il caso di sottolineare che si tratta di un comportamento vietato oltre che pericoloso. Una circolare della Polizia Stradale disciplina la sperimentazione di questi mezzi sulle strade urbane. Una delle specifiche è che siano dotati di limitatore di velocità che non consenta di superare i 25 Km/h quando circolano sulla carreggiata delle strade e i 6 km/h quando circolano nelle aree pedonali. Peraltro, in caso di incidente è bene anche sapere che i monopattini elettrici non hanno obbligo di immatricolazione, targatura e soprattutto copertura assicurativa. Insomma, i problemi sarebbero dello sfortunato automobilista di turno. I monopattini elettrici possono circolare solo sulle aree pedonali, sui percorsi ciclopedonali, sulle piste ciclabili e sulle strade urbane dove è in vigore un limite massimo di velocità di 30 km/h. Per chi trasgredisce sono previste sanzioni (da 100 a 400 euro).
La foto è comparsa sui social nei giorni scorsi ed ha stimolato una partecipata e coinvolgente discussione.




Sicilia zona bianca da lunedì, il passaggio è ora ufficiale. Musumeci: "estate di prudenza"

Da lunedì 21 giugno anche la Sicilia passerà in “zona bianca”. Lo comunica il presidente della Regione Nello Musumeci, dopo aver sentito il ministro della Salute Roberto Speranza, che nel pomeriggio firmerà il relativo decreto.
“Il raggiungimento della zona bianca – commenta il governatore – non deve farci dimenticare che, ancora, in Sicilia sopravvivono alcuni focolai che ci hanno costretto a dover dichiarare quattro ‘zone rosse’. Che sia, quindi, un’estate nella massima prudenza, pensando al vaccino per chi non lo ha ancora fatto”.




Il presidente dell'Antimafia chiama i titolari della tabaccheria di via Piave: "presto a Siracusa"

Il presidente della Commissione Antimafia, Nicola Morra, ha chiamato al telefono uno dei due fratelli Cassarino, titolari della tabaccheria di via Piave oggetto lunedì sera di un attentato intimidatorio. Ha espresso tutto il suo sostegno alle vittime ed ha promesso di venire presto a Siracusa per incontrarli.

(Nicola Morra)

Come intanto questa mattina hanno fatto il parlamentare Paolo Ficara (M5s) ed il collega regionale Stefano Zito. Vicinanza e solidarietà, ma non solo quelle. “Continuiamo a tenera alta l’attenzione e a dare sostegno e supporto a chi contrasta ogni forma di delinquenza e illegalità. Non lasceremo che i siracusani onesti siano piegati dalla paura di chi è convinto di poter dettare i propri interessi a danno dell’economia sana”, ha scritto Ficara sui suoi canali social.
“A Roma come a Palermo ci adopereremo subito per garantire adeguato sostegno e supporto alle associazioni antiracket ed agli imprenditori che denunciano o divengono oggetto delle ‘attenzioni’ della criminalità, nell’ambito di una cornice normativa già esistente ed efficace. Nessuno deve sentirsi o essere solo contro questi delinquenti, dei quali auspichiamo una pronta cattura”, ha poi aggiunto.
I due esponenti del M5s incontreranno sul tema anche il prefetto Giusy Scaduto, “per chiedere sempre maggiore attenzione sul fenomeno anche attraverso l’impiego di strumenti straordinari che diano un segnale chiaro”.
Anche Cna Siracusa ha subito espresso una posizione netta sulla vicenda. “Ai fratelli Cassarino va il nostro sostegno ed agli attentatori il nostro massimo disprezzo. Che il clima di intimidazione abbandoni questa terra per sostenere veramente chi fa impresa, nel frattempo saremo pienamente disponibili a fare ripartire chi, nonostante tutto, vuole fare impresa”, spiega Gianpaolo Miceli. Parole che lasciano intendere come l’associazione di categoria si sia già mossa per assistere ed accompagnare i due imprenditori nel particolare percorso che adesso si apre.
“Abbiamo sempre contrastato le mafie, abbiamo contribuito alla nascita delle associazioni antiracket, abbiamo sostenuto, come potevamo, gli imprenditori colpiti, abbiamo collaborato con le forze di polizia, ma tutto questo non basta. Oggi dobbiamo fare di più e dobbiamo farlo tutti insieme, attorno a chi subisce violenze come l’imprenditore di via Piave”. Lo dice con fermezza il presidente provinciale di Confcommercio, Elio Piscitello. “Diciamolo senza infingimenti – aggiunge – la criminalità negli ultimi anni ha alzato la testa in modo chiaro ed inequivocabile. Dal 2019 ad oggi gli atti intimidatori si sono susseguiti con cadenza regolare, il fabbro in zona viale Zecchino, il centro scommesse in via monsignor Carabelli, la macelleria in viale Santa Panagia, il chiosco del molo Sant’Antonio, il veterinario in via Olivieri, il bar di corso Matteotti, soltanto per citare alcuni drammatici esempi. A questo punto prendiamo atto di questa nuova realtà criminale e ricominciamo a lavorare. Creiamo subito l’osservatorio sulla criminalità e chiediamo di riprendere i fondi per chi subisce atti di violenza. Non possiamo rischiare di cadere nel baratro degli anni ‘80-‘90. Dopo la pandemia, abbiamo bisogno di ripartire e vendere la nostra città come un luogo sicuro e vivibile”, l’appello del presidente di Confcommercio. Rilanciato il protocollo sulla sicurezza e la videosorveglianza, siglato più di un anno fa fra Confcommercio nazionale e il Ministero dell’Interno, per mettere a disposizione della città un sistema diffuso di videosorveglianza “che potrebbe aiutare notevolmente le forze di polizia nella loro quotidiana attività di contrasto ai fenomeni criminali e garantire una maggiore sicurezza a tutti noi”.




Siracusa. Chiosco nel porticciolo di Ognina, scatta il sequestro: sigilli dell'Urbanistica

La vigilanza urbanistica del Comune di Siracusa ha posto sotto sequestro il chiosco costruito su di una piattaforma in cemento, nel porticciolo di Ognina. Il caso da giorni era diventato “social”, con foto e segnalazioni. Già una decina di giorni addietro, Palazzo Vermexio aveva inviato gli ispettori per verificare e comprendere. Adesso il provvedimento, rilanciato sui social dall’assessore Carlo Gradenigo. “Sul caso del chiosco posto davanti il porticciolo di Ognina su una piattaforma in cemento davanti il mare, intervenuto il sindaco Francesco Italia e attivata la vigilanza urbanistica, la struttura è stata posta sotto sequestro”, scrive sui suoi canali social istituzionali.
Notizia confermata dal responsabile dell’urbanistica, Sergio Imbrò. In attesa di approfondimenti e delle osservazioni della controparte, il chiosco rimane per il momento sotto sequestro.




Termoutilizzatori in Sicilia? C'è chi dice no: Trizzino (M5s), "idea ridicola e illegittima"

La Regione Siciliana ha pubblicato l’avviso per la progettazione di due termoutilizzatori nell’Isola, uno nella parte Orientale e l’altro in quella Occidentale. E’ questo il piano del governo Musumeci per uscire dalla cronica emergenza nella gestione dei rifiuti ed uscire – come ha dichiarato – dalla cultura delle discariche.
Ma l’idea non mette tutti d’accordo. Il M5s alza subito un argine. Il deputato regionale Trizzino si domanda perchè “se non possiamo alimentare il termovalorizzatore e se proprio vogliamo costruire mega impianti che superano la portata dell’ambito ottimale, concentrarsi su questa tecnologia quando ormai esistono sistemi innovativi che addirittura senza l’impiego della raccolta differenziata riescono a separare e recuperare le frazioni merceologiche? Perché non concentrarsi ad esempio su altre tecnologie come ArrowBio o il sistema THOR che tra l’altro è stato sviluppato dal Cnr? Ma anche volendo, per assurdo, accettare l’idea degli inceneritori – conclude Trizzino – Musumeci non può calarli così dall’alto. Non funziona così. Non si può giocare con le leggi, ci sono delle regole da rispettare. Se vuole costruire inceneritori al posto delle discariche, deve riscrivere daccapo il piano dei rifiuti, sottoporlo nuovamente al Parlamento e soltanto dopo che tutto l’iter sarà concluso potrà presentare il bando per i termovalorizzatori. Prima di allora qualsiasi altra determinazione è da considerarsi illegittima”.




Perchè il chiosco di Ognina è stato sequestrato dalla vigilanza urbanistica del Comune

La prima segnalazione è arrivata agli uffici della vigilanza urbanistica del Comune di Siracusa una decina giorni fa. Da quel momento, sono scattati i controlli circa la realizzazione del chiosco ad Ognina, su di un apiattaforma in calcestruzzo preesistente.
Ieri sera il sequestro, oggi la consegna dei verbali della procedura alla società che si è occupata di quella costruzione. “Erano in possesso di una autorizzazione concessa dal Demanio, però occorre anche il cosiddetto permesso di costruire rilasciato dal Comune di Siracusa”, spiega l’assessore all’urbanistica, Sergio Imbrò. “Da quanto abbiamo appreso, in assoluta buona fede era stato ritenuto sufficiente per procedere l’essere in possesso di quella autorizzazione demaniale. Con gli uffici riteniamo invece che, per poter procedere anche a delle modifiche della stessa piattaforma, serva regolare concessione edilizia. Inoltre – aggiunge Imbrò – risulta al momento mancante il parere della Soprintendenza circa l’obbligo paesaggistico”.
Possibilità di regolarizzare comunque il chiosco? “Percorso sarebbe complesso, valuteranno i tecnici. Posso dire che non tutte le strutture sono compatibili con quella zona. A ridosso del mare, ad esempio, devono avere funzione collegata alla balneazione. Al momento, quel chiosco viene ritenuto abusivo da Palazzo Vermexio”, taglia corto Imbrò.