La morte di Lele Scieri, le motivazioni della Cassazione: "omicidio volontario, no nonnismo"

Sono state rese note le motivazioni per cui la Cassazione ha deciso, nelle settimane scorse, di affidare il processo per la morte del parà siracusano Lele Scieri al tribunale ordinario di Pisa. La Suprema Corte ha risolto così il nascente conflitto di giurisdizione visto che, sulla stessa vicenda, si stava muovando anche la Procura Militare di Roma.
Per la Cassazione, gli atti di nonnismo “non sono in sé ricollegabili al rapporto gerarchico, così come al servizio o al rispetto della disciplina militare”, pur se avvengono in una caserma. Inoltre, al momento dei fatti che portarono al decesso di Scieri – “non vi era alcun rapporto gerarchico-disciplinare” tra gli indagati e la vittima. La Cassazione chiarisce che “non erano impegnati in attività di servizio e si trovavano in caserma in abiti civili. Pertanto il reato da contestare è l’omicidio volontario, non un reato militare (violenza contro inferiore), e dovrà occuparsene la magistratura ordinaria”. I giudici hanno valutato i fatti “estranei al servizio e alla disciplina militare” per cui non è stato ritenuto fondato che vi fossero i presupposti per il reato contestato dalla procura militare. Di più, la Cassazione fa anzi notare che “vi è piena concordanza nella descrizione delle accuse nelle diverse sedi” e sulla base degli accertamenti medico-legali. Il parà siracusano cadde da un’altezza di 5-10 metri, dalla torre di asciugatura dei paracadute su cui sarebeb stato costretto ad arrampicarsi in condizioni estreme, mentre la sua resistenza veniva fiaccata “tramite violenti colpi, mentre egli saliva, in condizioni di insostenibile stress”.
Tra due giorni, in tribunale a Pisa, nuova udienza dedicata alla posizione del Ministero della Difesa. Indagati per omicidio volontario sono tre ex caporali della Folgore: Alessandro Panella, Luigi Zabara e Andrea Antico. Devono rispondere di favoreggiamento due ex ufficiali: il generale Enrico Celentano e Salvatore Romondia.




Maremonti sotto controllo: posti di blocco e multe per arginare fenomeni "anomali"

Rettilinei alternati a tratti di curve nella zona montana, la “Maremonti” è spesso strada interessata da fenomeni anomali come le corse clandestine di cavalli o i gruppi di motociclisti che affrontano curve e tornati ad alta velocità, per emozione e svago.
I Carabinieri hanno allora deciso di aumentare i servizi di controllo in zona, per tutelare tutti gli utenti della strada. Impegnati i Carabinieri della Compagnia di Noto e delle Stazioni di Buscemi, Buccheri, Cassaro e Palazzolo Acreide.
Sono stati 8 i motociclisti sanzionati per violazioni varie alle norme del Codice della Strada ed altrettante sono state le persone multate per la violazione della normativa anticovid perchè, senza giustificato motivo, fuori dal comune di residenza.
Nelle ore scorse sono state controllate 78 persone, 36 mezzi ed un totale di multe per circa 9mila euro. Sono state anche ritirate 4 carte di circolazione e sottoposti a fermo amministrativo due autocarri ed un motociclo.
I posti di controllo sono confermati anche per i prossimi giorni sulla Maremonti e lungo la 115, tra Avola e Pachino.




Siracusa. Contrasto allo spaccio, sequestrate dosi di hashish, crack e marijuana

E’ quotidiana l’azione di contrasto alle cosiddette piazze dello spaccio, a Siracusa. Gli agenti delle Volanti, ieri, durante il servizio di controllo del territorio hanno segnalato alla Prefettura un giovane di 25 anni, trovato in possesso di marijuana per uso personale. I poliziotti, inoltre, hanno rinvenuto e sequestrato 14 dosi di hashish, 9 dosi di crack e una dose di marijuana. Un siracusano di 26 anni è stato denunciato perchè assente al controllo, pur essendo sottoposto agli arresti domiciliari.




Pallanuoto, Coppa Italia. Rigori fatali all'Ortigia nella finale per il terzo posto

L’Ortigia fatica a tornare al successo e chiude la Final Four di Coppa Italia con un’altra sconfitta. In un emozionante derby con il Telimar Palermo, sono i padroni di casa a spuntarla dopo i tempi supplementari. La finalina per il terzo posto si era chiusa sull’8-8 nei tempi regolamentari. Ai rigori, Palermo avanti 13-8.
Continui colpi di scena segnano la gara che regala sussulti a ripetizione. Esemplare il quarto tempo, autentica bolgia. Il Telimar – che inseguiva – pareggia subito con Vlahovic, gli arbitri espellono due giocatori per parte per scorrettezze, le porte restano inviolate fino alla sirena. Quindi la lotteria dei rigori.
Il vice-allenatore dell’Ortigia, Martino Abela, nel post partita elogia comunque i suoi. “Ci siamo ricompattati, ci siamo ritrovati, forse un po’ tardi, durante la partita, soprattutto nel terzo tempo siamo riusciti a venire fuori come gruppo e abbiamo dato il massimo. Questo è molto importante. Usciamo a testa alta da questa partita, i rigori non ci hanno sorriso ma ci servirà anche questo come esperienza per la prossima stagione. Adesso dobbiamo pensare al prossimo obiettivo, che è la finale per il 5° posto in campionato. Cerchiamo di prendere tutte le cose positive di questa Final Four e di portarle con noi per la doppia finale per il 5° posto”.
Anche il capitano biancoverde Massimo Giacoppo commenta la gara. “Sapevamo di affrontare in casa una squadra determinata che avrebbe fatto di tutto per vincere questa gara. Abbiamo avuto solo un passaggio a vuoto, poi abbiamo recuperato una partita che sembrava compromessa. Abbiamo perso ai rigori, capita. Penso che la nostra stagione rimanga comunque strepitosa, al di là di questo risultato per il quale faccio i complimenti al Telimar. Nonostante un po’ di problemi nella parte finale, dobbiamo uscire da questa vasca a testa alta, perché abbiamo giocato una partita molto buona e soprattutto perché abbiamo ancora un obiettivo importante in campionato. Noi sfortunati? No, i rigori sono una lotteria, si può vincere o perdere “.




Pallanuoto, Coppa Italia. Vigilia rocambolesca per l'Ortigia e Brescia ne approfitta

In coda ad una rocambolesca vigilia, l’Ortigia ha poi raggiunto Palermo per la Final Four di Coppa Italia. Prima sfida, proibitiva, con il Brescia. Vittoria come da pronostico per i lombardi ma la proporzione penalizza oltremodo il sette biancoverde, privo della guida di Piccardo in panchina. Il Brescia si è imposto per 17-8.
L’Ortigia è arrivata all’appuntamento scarica di energie mentali, dopo il caso di covid e il ricorso al test con doppio tampone in 24 ore. In più, niente allenamenti negli ultimi due giorni e la pesante assenza di Giacoppo, infortunatosi prima del match contro Savona.
Il vice-allenatore dell’Ortigia, Goran Volarevic, nel post partita è amareggiato. “E’ stata una giornata difficile e caotica, però questo non giustifica un approccio simile alla partita. Siamo entrati in acqua senza personalità, sapendo che stavamo giocando contro una signora squadra che a ogni minimo sbaglio ti punisce. Sono rammaricato, anche se devo dire che dopo, nella fase centrale, è andata meglio. In realtà anche nel primo tempo abbiamo fatto qualche azione positiva, ma non siamo stati premiati. Comunque, ora dobbiamo ritrovare concentrazione e riorganizzarci, perché sicuramente non si può partire così”. oggi finale per il terzo posto contro i padroni di casa del Telimar.




Covid, i numeri: 75 nuovi positivi in provincia di Siracusa, i dati del capoluogo

Sono 75 i nuovi positivi al covid in provincia di Siracusa, nelle ultime 24 ore. Il dato segna un aumento di circa 30 unità rispetto a ieri. Gli ultimi dati disponibili per il solo capoluogo, parlano di 105 nuovi contagi dal 28 aprile al 3 maggio. Gli attuali positivi a Siracusa città sono 348.
In Sicilia sono invece 902 i nuovi positivi a fronte di 32.557 tamponi processati. Incidenza al 2,8%. I guariti sono 1.009, 25 i decessi. Gli attuali positivi sono 24.823 (-132).
Quanto alle altre province: Catania 361 casi, Palermo 246, Agrigento 88, Siracusa 75, Messina e Trapani 50, Caltanissetta 18, Enna 14 e Ragusa 0.
Intanto, al via da domani in Sicilia le prenotazioni per il vaccino anche per gli over 50 (nati fino al 1971 compreso) e da venerdì la vaccinazione di massa per tutti i maggiorenni delle isole minori, prima Lampedusa e Linosa poi le altre.
Lo ha annunciato il presidente della Regione, Nello Musumeci. “In mattinata – ha spiegato – partirà una comunicazione in tal senso al generale Figliuolo. Nessuna volontà di disobbedire al Piano nazionale, spero abbia comprensione. Alle due precedenti lettere inviate ci è stato risposto che prima bisognava mettere in sicurezza gli ultra 80enni e i fragili: un principio nobile che condividiamo pienamente. Ma è chiaro che non abbiamo poteri sanzionatori o coercitivi per convincere i riottosi a vaccinarsi. Nessuno, pertanto, può accusarci di fughe in avanti. Dobbiamo correre, altrimenti non usciremo mai da questo tunnel”.




Incendio in una abitazione di via Antonello da Messina, famiglia in ospedale

Un incendio è divampato poco prima delle 16 all’interno di un’abitazione di via Antonello da Messina. All’interno della casa, al piamo terra, c’erano tutti i componenti del nucleo familiare che lì risiede: tre persone. Sono stati condotti in ospedale con diverse ambulanze. Secondo le prime informazioni, non sarebbero in pericolo di vita.
A dare l’allarme sono stati i vicini. Sono così arrivati i Vigili del fuoco che hanno domato in poco tempo le fiamme. Sul posto anche la Polizia per gli apprfondimenti del caso. Non è ancora chiaro cosa abbia dato origine all’incendio. Evidenti anche dall’esterno i segni lasciati dalle fiamme.




Siracusa. Screening per le scuole: 237 tamponi e nessun positivo per il comprensivo Raiti

E’ ripresa a Siracusa l’attività di screening con tampone rapido dedicata alle scuole. Dopo la giornata del 24 aprile, dedicata ad 8 istituti del capoluogo, oggi è stata la volta del comprensivo Raiti. Alla chiamata su base volontaria hanno risposto in 237 che, all’orario concordato, si sono presentati alle postazioni drive in dell’ex Onp di contrada Pizzuta. Nessuno dei tamponi ha dato esito positivo.
Prossimo appuntamento con il drive in dei tamponi per le scuole il prossimo giovedì. Poi ancora la settimana prossima, ancora di martedì. L’iniziativa è promossa dalla Protezione Civile del Comune di Siracusa, guidata dall’assessore Sergio Imbrò, e dal Coordinamento Covid 19 dell’Asp di Siracusa.




In Sicilia vaccini per gli over 50: da giovedì via alle prenotazioni. Intesa Figluolo-Musumeci

Partirà il 6 maggio, la nuova fase della campagna vaccinale in Sicilia annunciata, durante una conferenza stampa, dal presidente della Regione, Nello Musumeci. Dalle ore 20 di giovedì sarà possibile, dunque, per tutti i soggetti compresi nella fascia d’età tra i 50 e i 59 anni effettuare la prenotazione per la vaccinazione sulla piattaforma nazionale. Le somministrazioni, effettuate con il siero di AstraZeneca, cominceranno da giovedì 13 maggio e seguiranno l’ordine di prenotazione.
Per quanto riguarda, invece, i soggetti con patologie pregresse nella fascia di età compresa tra i 50 e 59 anni – secondo quanto previsto dalle raccomandazioni del Piano nazionale – le vaccinazioni saranno effettuate, a partire dal 7 maggio, durante gli open day organizzati negli Hub e nei Punti vaccinali dell’Isola, con il siero di Pfizer-Biontech. Per tale categoria di soggetti non sarà necessaria la prenotazione.
Musumeci ha comunicato l’avvio delle vaccinazioni anche nelle isole minori, per tutta la popolazione di età superiore ai 18 anni. Si comincerà venerdì da Lampedusa, Linosa e Salina, cui seguiranno, a partire dal 10 maggio, le restanti isole, con ordine legato alla minore densità di popolazione.
“Ho sentito il generale Figliuolo – dice il presidente della Regione – che mi ha assicurato il varo di un Piano, nelle prossime ore, proprio per le isole minori. Sono contento di questa convergente operatività e non è escluso che unità militari possano contribuire alle vaccinazioni nelle piccole comunità già in questo fine settimana”.
Intanto, dall’inizio della campagna vaccinale, in Sicilia, sono stati già somministrati oltre un milione e mezzo di vaccini (poco più di un milione come prima dose e il resto come seconda). Al momento, nell’Isola, risulta già immunizzato (con doppia dose o monodose del vaccino Janssen) il 10% di tutta la popolazione. Mentre la prima somministrazione copre il 21% dei cittadini siciliani. Nel corso della conferenza stampa, il dirigente generale La Rocca ha fornito anche il dato delle scorte di AstraZeneca ancora in possesso delle autorità sanitarie regionali: 250 mila, di poco inferiori alle dosi necessarie per poter effettuare i richiami nelle prossime settimane. Il presidente Musumeci ha annunciato, inoltre, che sabato a Catania si sottoporrà anche lui alla vaccinazione.
“Dobbiamo andare avanti – ha proseguito il governatore – vaccinando quanta più gente possibile. Abbiamo aspettato abbastanza e nessuno può accusarci di non aver rivolto la prioritaria attenzione alle fasce più deboli e fragili. Niente più scorte nei frigoriferi, in attesa che avvenga una conversione da parte dei cittadini diffidenti. Aver registrato in Sicilia cinque decessi, che secondo i mass media potevano essere collegati alla somministrazione di AstraZeneca, ha determinato una psicosi comprensibile ma ingiustificata. Tutto questo ha rallentato non solo l’immunizzazione della fascia anagrafica interessata, ma ha anche avuto una ricaduta negativa sugli ultra ottantenni. E non ce lo possiamo permettere. Gli operatori sono pronti e le Asp già mobilitate: andiamo avanti”.




Siracusa affascina. La Msc: "emozionati, vorremmo riconfermarla anche per i prossimi anni"

Sono poco più di un migliaio gli ospiti a bordo di Seaside, la nave da crociera di Msc che per la prima volta ha “toccato” oggi il porto di Siracusa, terza tappa nel suo primo viaggio nel Mediterraneo. E’ arrivata da Malta, dopo la partenza da Genova. Nel pomeriggio riprenderà la via del mare per raggiungere Taranto, ma solo dopo aver completato le procedure di imbarco di altri passeggeri. Si, perchè dal porto Grande è ora possibile imbarcarsi direttamente e partire per 8 giorni e 7 notti sul Mediterraneo, con il confort dell’ammiraglia della compagnia di navigazione Msc.
“Siamo tornati e siamo tornati più forti”, dice Beppe Lupelli, sales manager di Msc. Il riferimento è al rinvio di un anno, a causa della pandemia, del rapporto con Siracusa ed il suo porto. Inizialmente era previsto l’arrivo della Lyrica, più piccola rispetto alla Seaside. E invece si comincia con un gioiello dei mari. “Siamo estremamente contenti”, aggiunge Giulio Arena anche lui sales manager Msc. “Nel momento in cui siamo arrivati in rada, con la nave in porto, è stata grande l’emozione. Per noi è un sogno poter riconfermare Siracusa, fino a novembre. E nelle previsioni vorremmo riconfermarla anche per i prossimi anni”, la posizione chiara dei due. “C’è qualcosa da migliorare, ma sappiamo che un terminal crociere non si costruisce in sei mesi. Per ora le cose vanno bene così. Sappiamo per certo che a Siracusa si vuole migliorare. Vorremmo continuare anche nei prossimi anni. In Sicilia ci troviamo benissimo, da sempre”, chiarisce ulteriormente Lupelli. “L’investimento è a lungo termine e c’è unità di intenti”, gli fa eco Arena che invita poi ad attenzionale la nave, la Seaside, eccezionalmente sul Mediterraneo ma nata per i Caraibi. “Ha spazi eccezionali, specie all’aria aperta”.
Ogni martedì, fino al 9 novembre, la Seaside farà scalo a Siracusa. Dalla prossima settimana, con il probabile inserimento della Sicilia tra le regioni in zona gialla, gli ospiti potranno anche scendere per visitare Ortigia, il parco della Neapolis, l’Etna. L’attuale colorazione arancione, nonostante il rigido protocollo anti-covid predisposto dalla Msc, non permette infatti ai passeggeri di scendere a terra neanche rispettando il criterio della “bolla”.
“Queste regole danneggiano la Sicilia”, dice su FMITALIA l’assessore regionale al Turismo, Manlio Messina. “Il sistema utilizzato è, a mio avviso, poco utile. A maggior ragione oggi. Non capisco perchè non possano scendere a terra i passeggeri di una nave da crociera che fanno tre tamponi in pochi giorni. Mi sfugge il senso”, aggiunge. “La Regione purtroppo non può derogare a questa regola. Possiamo aggiungere ulteriori restrizioni alla norma nazionale ma non mitigare le misure esistenti”, spiega.
“Ci auguriamo che quanto prima si possa ottenere indennità di gregge e green flag. Poche possibilità di fare vacanza, noi più di altri prodotti possiamo garantire una vita normale”, rivendicano con giusto orgolgio i sales manager di Msc.
Le regole anti-covid sono scrupolose. “A bordo mascherina obbligatoria, temperatura misuratura almeno una volta al giorno, 10% di cabine pronte per eventuali isolamenti. La nave ha poi un limite di capienza fissato al 70%, per evitare assembramenti. Servizi, invece, sono fruibili al completo. Si può vivere, insomma, una vita normale. E il rapporto qualità-prezzo è ottimo specie se considerate che per i protocolli di sicurezza stiamo facendo un enorme sforzo”, illustra Lupelli. “I nostri passeggeri si imbarcano mostrando un certificato di tampone antigenico effettuato nei 4 giorni precedenti la partenza. All’imbarco, noi effettuiamo un altro tampone. Tempo di attesa, 40 minuti. Offriamo da bere, in zone riservate. E al quarto giorno ancora altro tampone. I controlli quotidiani li conoscete già”.