Siracusa. Maiali di via Algeri, 'blitz" per la cattura e trasferimento

I diciassette maiali di via Algeri non ci sono più. Sono stati presi in custodia dalla Polizia, intervenuta nell’area nel pomeriggio. Agenti e Volanti e della Mobile, non senza difficoltà, hanno caricato gli animali sul furgone adibito per il trasporto. Sono stati trasferiti in località di campagna, fuori dall’ambiente urbano.
Divenuti da settimane noti alle cronache, i maiali si muovevano liberamente nella zona. Avvistato quotidianamemte su rotatorie, marciapiedi, nel parcheggio di un supermercato e persino nel parco della vicina scuola materna. Adottati con simpatia dall’opinione pubblica, rappresentavano però un caso piuttosto bizzarro di fauna libera di grufolare in città.
Dopo settimane di polemiche, oggi l’intervento, seguito anche dai veterinari dell’Asp di Siracusa. Gli animali non risultano censiti. Saranno sottoposti a visita di controllo prima della remissione in libertà, in altra zona.




Covid, i numeri: nuovi positivi in aumento, per Siracusa terzo dato regionale

Sono 1.110 i nuovi positivi al covid in Sicilia nelle ultime 24 ore. I tampono processati sono stati 38.058, con incidenza al 3%.per effetto dell’elevato numero di tamponi. I guariti sono stati 352, il totale degli attuali positivi è di 23.709 (+738). Registrati 20 decessi.
In provincia di Siracusa i nuovi casi di contagio nelle ultime 24 ore sono 162 (terzo dato regionale oggi). Numeri in salita in quasi tutte le città: nel capoluogo gli attuali positivi diventano 280. Continua a crescere il dato dei positivi a Pachino, Rosolini e Solarino. Questi ultimi due comuni sono già in zona rossa.
Quanto alle altre province: Palermo 500 nuovi positivi, Catania 191, Messina 121, Caltanissetta 53, Ragusa 34, Agrigento 19, Trapani 15, Enna 15.




Momento verità: Siracusa a 280 positivi attuali, invertire la rotta o sarà zona rossa

Balzo in avanti dei contagi da covid a Siracusa. Nel capoluogo sono adesso 280 gli attuali positivi, con una crescita esponenziale e che adesso finisce sotto osservazione. Superati i 290 contagiati, anche Siracusa finisce nella fascia delle città candidate alla zona rossa rafforzata. Per decreto, infatti, il drastico provvedimento di contenimento dell’epidemia scatta quando viene superata la soglia dei 250 su 100.000 abitanti su base settimanale.
La situazione viene seguita da vicino dal coordinamento covid dell’Asp di Siracusa, in contatto con l’amministrazione comunale. Se dall’Azienda Sanitaria dovesse arrivare comunicazione di superamento della soglia, il sindaco deve automaticamente richiedere alla Regione l’istituzione della zona rossa restrittiva. Così come già visto a Portopalo, Solarino, Priolo, Buscemi e Rosolini.
Non sfugge come il nuovo boom di positivi giunga dopo una festività (Pasqua e Pasquetta) come già avvenuto in occasione delle festività natalizie. Gli inviti alla prudenza o alla responsabilità cadono sistematicamente nel vuoto.
Intanto, questa mattina, lunga coda di auto al drive in dei tamponi all’ex Onp di contrada Pizzuta. In diversi istituti scolastici il virus ha ripreso a circolare e diverse sono le classi in quarantena. Nell’80% dei casi, secondo una stima non ufficiale, si tratta di variante inglese ormai diffusa e velocissima nella trasmissione.
Prudenza diventa la parola chiave. C’è tempo e modo di contenere l’ondata e ritornare sotto i livelli di guardia. Ma serve la massima collaborazione dei siracusani stessi, troppo in fretta passati in fase “non ce ne è covid”.




Corsa clandestina di cavalli, al via irrompono i Carabinieri: blitz sulla Maremonti

I Carabinieri di Noto hanno interrotto una corsa clandestina di cavalli sulla Maremonti. La notizia di una possibile gara organizzata per le prime ore del mattino lungo l’asse stradale che collega Canicattini Bagni e Noto a Palazzolo Acreide, circolava da giorni. Per questo era stata implementata la sorveglianza nella zona. E così, alle 4.30 del mattino di sabato scorso, i militare hanno intercettato una decina di motociclisti che si erano disposti ai bordi della carreggiata in attesa dei cavalli.
In quell’occasione, l’intervento dei Carabinieri (con multe per tutti per violazione norme anti-covid) aveva impedito di fatto l’inizio svolgimento della gara clandestina. Ma gli organizzatori non si sono dati per vinti, riorganizzandola poche ore dopo.
In effetti, ormai in pieno giorno, non curanti del passaggio di numerose vetture, decine di giovani a bordo di motocicli si sono dati nuovamente appuntamento lungo la “Maremonti”, per tentare di dare luogo alla corsa clandestina e divertirsi con le solite scommesse illegali.
Seguendo lo schema già tristemente noto, gli spettatori hanno bloccato illegalmente il traffico locale impegnando quasi interamente le due carreggiate e obbligando gli automobilisti in transito a farsi da parte. Tuttavia, tra tali vetture ve ne era una civetta dei Carabinieri di Noto, che ponendosi al centro della carreggiata ed azionando le sirene ha interrotto di fatto la corsa clandestina e determinato la fuga dei partecipanti nelle campagne circostanti.
L’immediato sopraggiungere di altre pattuglie di supporto ha permesso ai Carabinieri di individuare tra i campi 16 partecipanti alla gara che sono stati denunciati. Rintracciato anche uno dei cavalli, che è stato posto sotto sequestro ed affidato alle cure dei veterinari per verificare il suo stato di salute anche attraverso specifici esami antidoping.
Anche questa volta, partecipanti ed organizzatori della gara clandestina sono stati sanzionati amministrativamente per la violazione alla normativa anticovid.




Vaccini a Siracusa, le ultime 24 ore: tanto Pfizer, poco AstraZeneca, niente Moderna

Nessuna dose di Moderna, 94 di AstraZeneca e 1.081 inoculazioni di Pfizer. Sono questi i numeri relativi alle vaccinazioni in provincia di Siracusa effettuate ieri. Il dato complessivo (1.175) tiene conto delle somministrazioni che sono state effettuate nei centri vaccinali dell’Asp, nell’hub di via Bixio e nei cosiddetti punti di vaccinazione. Quello che balza all’occhio è lo zero alla casella vaccini Moderna utilizzati, quasi a segnalarne la momentanea indisponibilità o il poco “gradimento” verso il prodotto.
A proposito di gradimento, le 94 inoculazioni di AstraZeneca rapportate alle 1.081 di Pfizer potrebbero anche essere un segnale di come le preoccupazioni nate attorno al prodotto anglo-svedese stiano spingendo molti a rinunciare, anche in provincia di Siracusa. Comunque, numeri “piccoli” per AstraZeneca ieri in tutta la Sicilia: 11 ad Enna, 27 a Ragusa, 36 a Messina, 120 a Catania, mentre sono state 181 ad Agrigento, 147 a Caltanissetta, 397 a Palermo e 140 a Trapani. In totale, in Sicilia, inoculate 1.153 dosi di AstraZeneca a fronte di 12.800 circa di Pfizer. Moderna in Sicilia ieri a 1.100 dosi.
Per i numeri di vaccinazione registrati nella giornata di ieri, la provincia di Siracusa si attesta al quinto posto in Sicilia dopo Palermo, Catania, Messina e Trapani.




Contro il covid, la piccola Ferla si barrica: mini zona rossa con ordinanza del sindaco

Anche Ferla rientra, purtroppo, nella categorie delle ex isole felici della provincia di Siracusa. Ovvero quei centri che durante la prima e la seconda ondata bene hanno resistito alla avanzata del covid, registrando appena qualche caso ma senza sussulti.
La realtà oggi è di 21 positivi e 49 guariti. E per una piccola comunità come quella ferlese (2.400 abitanti) sono numeri importanti. Il contagio corre soprattutto in famiglia. Ed ha costretto il sindaco, Michelangelo Giansiracusa, ad emanare una ordinanza zeppa di chiusure per contenere la diffusione del covid nel territorio comunale. In sostanza, limitate le occasioni di contatto e socialità in luoghi solitamente frequentati.
Da oggi e fino al 19 aprile chiusi i campetti comunali di via Montegrappa. Chiuso il parco Robinson e le aree della Villetta di via dei Pini e la Villetta di via Garibaldi. Ancora, disposta la chiusura della Villa Comunale, della Villa dei Cappuccini, della Villetta Vallone e del centro sportivo di via del mercato.
“Per i trasgressori sono previste sanzioni amministrative”, redarguisce una nota del Comune di Ferla.




Non c'è pace per la scuola materna di via Algeri: distrutta la targa commemorativa

Non c’è pace per il parco Robinson di via Algeri, dove ha sede peraltro una scuola materna. Dopo il raid vandalico della scorsa settimana, con piccole ruberie ma grandi danni, ancora una volta i soliti ignoti hanno avuto gioco facile nel muoversi indisturbati nell’area. Ed hanno ben pensati di mandare in frantumi la targa in marmo che ricorda l’intitolazione della scuola materna alla memoria degli eroi di Nassiriya.
Un gesto quasi sacrilego che segna la caduta libera del rispetto oltre al senso civico che ormai non pare più risiedere in questa città. Si colpisce una scuola materna, si colpisce il valore della memoria. Chi può fare questo? Riduttivo limitarsi ad indicare genericamente ragazzini o vandali. C’è una sacca, estesa e non limitata alla sola zona di via Algeri, in cui prolifera e si nutre questa nuova ignoranza. Un imperante e povero medioevo aggiornato al 2021.
“Se mi avessero dato un pugno nello stomaco mi avrebbe fatto meno male”, commentano alla riapertura i responsabili della scuola materna davanti all’ennesimo attacco che non pare, però, ridestare più di tanto quei pezzi di società civile, confinati nei salotti buoni di Ortigia.




Festa per i 99 anni di Gioacchino Midolo, prigioniero ad Auschwitz: sorpresa alle Poste

Compleanno speciale a Floridia, all’ufficio postale di via Ugo Foscolo. Celebrati i 99 anni di Gioacchino Midolo, sopravvissuto ad Auschwitz. Nel 2012 la Prefettura di Siracusa gli ha consegnato la medaglia d’onore come internato militare non collaborazionista.
Più volte durante il mese, il signor Gioacchino si reca nel suo ufficio postale a ritirare la pensione, pagare qualche utenza o per un veloce saluto. Questa mattina, ad attenderlo, c’erano gli sportellisti, ma anche la direttrice Lina Italia e il direttore della filiale di Siracusa di Poste Italiane, Leonardo Bianco. “Qui è un ospite attesissimo da tutti”, ha confermato la direttrice dell’ufficio di Floridia.
Il signor Midolo, originario di Avola e residente a Floridia, per l’occasione ha portato con sé alcune testimonianze della sua vita e di una storia che non si dimentica, quella di internato nel campo di concentramento di Auschwitz. Tra i tanti auguri e una torta speciale, è stata per lui l’occasione per ricordare e condividere quei momenti anche in questa data speciale. “Grazie a tutti – ha dichiarato commosso – per me è un compleanno importante. Avervi qui è un grande regalo”.
Classe 1922, durante la seconda guerra mondiale Gioacchino era tra i militari che prese parte alla campagna italiana in Grecia. Fatto prigioniero dall’esercito tedesco nel settembre 1943 dopo il rifiuto a combattere per il governo nazi-fascista, il 15 novembre – una data che ricorda senza esitazione nonostante siano trascorsi quasi 80 anni – fu deportato nel campo di concentramento di Auschwitz dove trascorse diciassette lunghi mesi che condizionarono per sempre la sua vita. “Eravamo tutti ammassati nei vagoni, senza spazio, come gli animali”, ha raccontato. Giunti nel lager furono divisi in capannoni e messi ai lavori forzati, nutriti a stento e tra le minacce e le percosse delle guardie.
Finalmente il 4 maggio 1945 la liberazione dal campo di concentramento polacco. Tornato a Floridia, Gioacchino si sposò ed ebbe figli e nipoti. Riuscì ad andare avanti con la sua vita nonostante lo sguardo sempre rivolto al passato che non si cancella, testimoniato da un tesserino del lager strappato a metà ma conservato con estrema cura.
Gioacchino si è anche vaccinato contro il Covid e attende la seconda dose programmata per i prossimi giorni. E affronta l’ennesima sfida con l’ottimismo che lo contraddistingue.




Zona industriale, la vertenza "dimenticata": gli ex lavoratori Bpis pungono il sindacato

Sono diverse le vertenze aperte nella zona industriale. Le due principali – Bng e Bpis – sono ancora in attesa di soluzione. Nel primo caso, dovrebbe essere imminente la convocazione di un tavolo in Confindustria a Siracusa per cercare di risolvere il problema. In un cambio appalto con committente Eni-Versalis, sono rimasti fuori una decina di lavoratori ed altri rischiano al momento l’esubero. Con la cabina di regia della Prefettura, si sta mediando per una soluzione che possa scongiurare la perdita di posti di lavoro.
Mentre sembra finita nel dimenticatoio la vicenda dei lavoratori della ex Bpis. La ditta aveva una commessa per Sonatrach, poi a fine dicembre il fallimento. “Rischiamo di essere dimenticati ed abbandonati ad un triste destino”, lamentano oggi in una nota, con cui pizzicano anche il sindacato. “Sei mesi dall’inizio delle concertazioni per evitare il depauperamento delle competenze delle maestranze e dei professionisti, acquisite in tanti anni di esperienza”, senza ancora soluzione al licenziamento. “Cogliamo benevolmente la piena disponibilità della Sonatrach Italia, che nella sua ultima lettera del 15/2/2021, ha invitato le organizzazioni sindacali a fornire proposte attuabili e sostenibili, al fine di impiegare i Lavoratori rimasti inoccupati e reinserirli nel contesto produttivo ed industriale. Attendiamo con grande interesse ed attenzione, che i rappresentanti Sindacali, in occasione del prossimo incontro con la committente, si facciano latori di istanze accoglibili ed adeguate e diano prova del loro impegno, con chiarezza ed univocità”.
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Siracusa. Lungomare di Levante, le ringhiere stanno cedendo in più punti

Quanto devono preoccupare le condizioni delle ringhiere del lungomare di Levante? Sotto l’effetto degli agenti atmosferici e della poca manutenzione, in più punti – dal Maniace al Belvedere San Giacomo, si presentano in evidente stato di ammaloramento. Ruggine e corrosione ovunque, con l’unico espediente utilizzato di alcune saldature in orizzontale per tenerle “integre”. Ma se un fenomeno non lo si contrasta, non si arresta da solo. E così, la corrosione continua a “mangiare” le ringhiere che – in alcuni tratti – perdono persino l’aggancio con i pilastrini di sostegno, anche loro in precarie condizioni.
Per le ringhiere, gli sbalzi ed i sottostanti muraglioni si parla da diversi anni di un progetto di ammodernamento, con finanziamenti comunitari disponibili. Ma mentre la burocrazia segue i suoi tempi, la natura ha i suoi. A breve alcune ringhiere rischiano di cedere. Riverniciarle è una ipotesi allo studio, magari una volta (…) attivati i progetti per l’impiego dei percettori del reddito di cittadinanza. Ma di certo non è la soluzione. Nel frattempo, la corrosione continua.