La vertenza Bng in Prefettura, spiragli per il riassorbimento dei lavoratori in esubero

Dopo i blocchi alle portinerie della zona industriale, la vertenza Bng approda anche in Prefettura a Siracusa. Questa mattina, riunione in videoconferenza presieduta dal viceprefetto Antonio Gullì, capo di Gabinetto del Prefetto Giusi Scaduto. Sono state analizzate le problematiche occupazionali dei lavoratori della società che cura la manutenzione degli impianti della Versalis-Eni, nella zona industriale siracusana.
Nel corso dell’incontro, a cui hanno preso parte anche responsabili della stessa Bng, sono state approfondite le motivazioni alla base dello stato di agitazione dei lavoratori.
Ad oggi, nel cantiere di Eni-Versalis la Bng impiega 8 lavoratori a tempo indeterminato e 10 a tempo determinato, mentre ulteriori 11 unità, a cui non è stato rinnovato il contratto, beneficiano dell’indennità di disoccupazione (NASPI). E’ emersa la disponibilità della azienda verso una ripresa della piena continuità operativa che possa garantire un reimpiego di tutti i lavoratori.
Il viceprefetto Gullì, ricordando l’attenzione dell’uffio del governo verso le tematiche della zona industriale, ha sottolineato anche l’importanza dei progetti di sviluppo e di riconversione industriale del polo petrolchimico, necessari nella nuova ottica della “transizione ecologica”, attraverso cui si potrà assicurare un reale mantenimento dei livelli occupazionali.
Per la positiva chiusura della vertenza, ritrovata anche una intesa tra Confindustria Siracusa ed i sindacati con l’impegno della convocazione di un tavolo di confronto, subito dopo le festività pasquali, a cui parteciperà anche la committente Eni-Versalis.




Siracusa. Anticipate le vaccinazioni programmate per Pasqua, "numero esiguo"

Le vaccinazioni programmate per le giornate di domenica e lunedì di Pasqua nel centro Hub Urban Center di Siracusa, sono state anticipate a sabato 3 aprile e raggruppate nella fascia oraria 16-18.
Della decisione, assunta per evitare spreco di dosi essendo complessivamente i prenotati nelle due giornate in un numero piuttosto esiguo, gli aventi diritto sono stati informati telefonicamente dagli operatori del Dipartimento di Prevenzione medico.




Pubblica amministrazione e cittadini più vicini a Noto, attivato servizio PagoPa

Migliorare i rapporti tra uffici e cittadini, permettendo a questi ultimi di poter eseguire semplici operazioni direttamente da casa o dal proprio smartphone. In questa direzione si muove il Comune di Noto, che da ieri ha attivato il servizio PagoPa, servizio che permetterà ai cittadini di poter effettuare versamenti direttamente collegandosi ad internet, autenticandosi attraverso Spid.
“Ancora un passo in avanti – commenta il sindaco Corrado Bonfanti – per facilitare il rapporto tra la Pubblica Amministrazione e i cittadini. Sul sito istituzionale del Comune di Noto è stato pubblicato il link che permette di accedere alla piattaforma internet su cui potersi autenticare. Nelle prossime settimane la piattaforma sarà implementata, con ulteriori servizi a completamento dei pagamenti che si potranno effettuare”.




Adesioni alla Lega in provincia di Siracusa: tre nuovi ingressi

Altre tre adesioni alla Lega Sicilia di Nino Minardo, in provincia di Siracusa. “Ho accolto nella nostra squadra tre consiglieri comunali”, dice proprio il segretario regionale con accanto Enzo Vinciullo e Leandro Impelluso, referenti provinciali. Mauro Basile e Fabio Alota a Siracusa, Salvo Cannata a Melilli hanno formalizzato l’adesione al partito di Salvini.
“Nelle ultime settimane nel siracusano l’interesse e il sostegno al progetto politico della Lega Sicilia è aumentato in maniera esponenziale ed è l’ennesimo segnale per tutti noi che siamo sulla strada giusta per ridare speranza, spunti e animo alla partecipazione politica dei cittadini e operare per il bene della collettività”, ha voluto sottolineare Minardo.




Vaccini in chiesa, 221 i prenotati nella diocesi di Siracusa: dai 4 di Melilli ai 73 di San Metodio

Alla chiusura delle prenotazioni per i vaccini in chiesa, sono 221 le persone che hanno aderito all’iniziativa nella diocesi di Siracusa. In accordo tra Conferenza Episcopale Siciliana e assessorato regionale della Salute, le parrocchie siciliane hanno messo a disposizione i loro locali per la somministrazione di vaccini anti Covid. Le inoculazioni domani, con target di riferimento quello dei cittadini di età compresa fra i 69 ed i 79 anni. In ogni centro sarà presente un medico, un infermiere e un amministrativo per la compilazione dei moduli.
A Siracusa città sono un centinaio i prenotati, 221 in tutto il territorio della diocesi. Nel capoluogo, in dettaglio, nella chiesa di San Filippo Apostolo in piazza San Filippo in Ortigia saranno effettuate 20 vaccinazioni; mentre nella parrocchia San Metodio, in piazza San Metodio saranno effettuate le restanti 73 vaccinazioni (che comprendono oltre alla chiesa di San Metodio anche le prenotazioni effettuate nella parrocchia Madre di Dio e nella parrocchia Sacra Famiglia).
In provincia invece ad Augusta, nella parrocchia San Giuseppe Innografo (contrada Monte Tauro) saranno effettuate 28 vaccinazioni; a Buccheri, parrocchia Sant’Ambrogio Vescovo (piazza Matrice) ne saranno somministrate 17; a Francofonte, parrocchia San Francesco d’Assisi (via Gramsci) 30; a Lentini, parrocchia Santa Maria La Cava e Sant’Alfio – Chiesa Madre (piazza Duomo) 42; a Melilli, parrocchia San Nicolò Vescovo – Chiesa Madre (via Madrice) 4 vaccinazioni; infine a Solarino, nella parrocchia San Paolo Apostolo – Chiesa Madre (via Roma, 60) saranno 7 le persone che saranno vaccinate.




Inchiesta sui dati covid in Sicilia, nelle intercettazioni spunta anche Siracusa

Anche i dati covid della provincia di Siracusa sarebbero stati “aggiustati” in alcune occasioni. Nelle carte dell’inchiesta della procura di Trapani, che ha portato all’arresto di tre persone ed alle dimissioni dell’ex assessore Razza, gli indagati si occupano pure dei numeri epidemiologici della provincia aretusea. In alcuni passaggi delle intercettazioni si parla proprio di tamponi da recuperare (probabilmente positivi non comunicati all’Iss) e altri dati da spalmare.
A metà novembre dello scorso anno, la dirigente generale del Dipartimento per la Sanità, Maria Letizia Di Liberti, e il funzionario Salvatore Cusimano (entrambi posti ai domiciliari, ndr) verificano al telefono una serie di dati relativi alle rilevazioni di giornata e alcune discrepanze con i dati caricati in piattaforma dell’Istituto Superiore di Sanità. “Che ne so, ne ho 83 di Siracusa, Siracusa, Ragusa 27, vabbè questi sono 83 di Siracusa, caricati sulla piattaforma e non dati a noi, se noi oggi ne diamo 57, in realtà sono 83, questo è il discorso”, dice al suo interlocutore la Di Liberti. E in effetti, le tabelle grafiche pubblicate quel giorno dagli uffici regionali fissano in 57 i nuovi positivi per la provincia di Siracusa.
Il primo gennaio del 2021, la stessa dirigente – sempre al telefono – si confronta con un suo interlocutore sui dati dei ricoveri ordinari e di terapia intensiva odierni. E guardando ai numeri siracusani, suggerisce di alzare il dato della terapia intensiva da +35 a +39. Una scelta peraltro difficile da comprendere, visto come i numeri della terapia intensiva siano oggetto di maggiore attenzione quando si tratta di assumere decisioni sul “colore” di una regione. “Anziché… metterne trentacinque, ne metti trentanove”, indica la Di Liberti. “Però così aumentiamo”, la replica all’altro lato del telefono. “Così siamo a meno cinque e invece…”, prosegue la dirigente del Dasoe che viene però interrotta: “No! Trentanove no! Trentanove è di più!”. “Come?”, chiede lei. “Trentanove è di più… non è… non è… io metto qua…”, “Ti viene più anziché zero”, e l’uomo all’altro capo del telefono (dipendente dell’Asp di Palermo), concorda. “E infatti quattro, quattro, quattro perfetto… il quattro”. “Eh! Ti viene più quattro – sottolinea ancora la Di Liberti – e poi invece… su Siracusa, no questo su Siracusa…”. “Si apposto, solo Siracusa…”.
Il 2 gennaio spuntano un centinaio di tamponi da recuperare su Siracusa. Ne parlano la Di Liberti e il funzionario della Regione Salvatore Cusimano. Per gli investigatori il numero si potrebbe riferire a soggetti positivi da “recuperare”, in quanto caricati sulla piattaforma Iss ma non ancora comunicati dalla Regione. Al telefono, gli indagati decidono come muoversi tra i numeri di più province. “Vabbè, ora te li faccio combaciare”, pare rassicurare Cusimano al termine della conversazione intercettata.
Oggi davanti al gip di Trapani previsti gli interrogatori di garanzia dei tre indagati, finiti agli arresti domiciliari, nell’ambito dell’inchiesta sui dati falsi sulla pandemia in Sicilia comunicati all’Istituto Superiore di Sanità. Dopo gli interrogatori il fascicolo, aperto dai magistrati di Trapani, verrà trasmesso alla Procura di Palermo, competente per territorio a indagare sulla vicenda.




Pasqua e Pasquetta in zona rossa: le regole per spostamenti, seconde case, visite a parenti

Dal 3 aprile e fino a Pasquetta, l’intera Italia si ritroverà in zona rossa. La Sicilia – attualmente arancione – non farà eccezione in quei giorni (3, 4 e 5 aprile).
Ci sono però alcune deroghe come quella che consente, ad esempio, di andare a trovare amici e parenti, in tutto il territorio siciliano. “Nei giorni 3, 4 e 5 aprile 2021 sarà consentito una sola volta al giorno, spostarsi verso un’altra abitazione privata abitata della stessa Regione, tra le ore 5.00 e le 22.00, a un massimo di due persone, oltre a quelle già conviventi nell’abitazione di destinazione. La persona o le due persone che si spostano potranno comunque portare con sé i figli minori di 14 anni (o altri minori di 14 anni sui quali le stesse persone esercitino la potestà genitoriale) e le persone disabili o non autosufficienti che convivono con loro”, spiega chiaramente uno degli ultimi decreti.
Possibile raggiungere le seconde case: può farlo solo il nucleo familiare “proprietario” e purchè l’abitazione non sia abitata da altri. Se richiesto, si deve dimostrare di avere titolo prima del 14 gennaio 2021. Attenzione però, è stato chiarito che questa deroga non vale per i residenti nei comuni che sono stati dichiarati dalla Regione zona rossa (Priolo, in provincia di Siracusa). Pertanto è vietato spostarsi, in ingresso e in uscita, per raggiungere le seconde abitazioni dai centri che la Regione ha segnato in rosso.
In sintesi, la deroga concessa a livello nazionale che permette di spostarsi in un altro Comune per raggiungere le seconde case dal 3 al 5 aprile, non sarà valida nelle zone rosse istituite con apposite ordinanze regionali.
Chi proviene da altre regioni, può entrare in Sicilia con un tampone negativo effettuato 48 ore prima dell’arrivo.
Nei giorni delle festività di Pasqua (3, 4 e 5 aprile), con tutta la Sicilia rossa, come il resto d’Italia, si applicheranno le disposizioni nazionali in riferimento ai servizi di ristorazione. In tutti i Comuni dell’Isola – anche in quelli dichiarati rossi con precedenti ordinanze regionali – sarà consentita (a bar, pub, ristoranti, gelaterie e pasticcerie), quindi, la consegna a domicilio (senza limiti di orario). Possibile anche la vendita con asporto di cibi e bevande (senza restrizioni dalle 5 alle 18, mentre dalle 18 alle 22 sarà vietata ai soggetti che svolgono come attività prevalente quella di bar senza cucina e altri esercizi simili.




Siracusa. Via lido Sacramento "scivola" in mare, nel tratto chiuso verifiche su tenuta sottoservizi

Nel tratto in ci è stata disposta la chiusura al traffico, via lido Sacramento si è abbassata di circa 50 centimetri. Pericoloso segnale che testimonia quanto concreta sia la necessità di contrastare il dissesto idrogeologico di gran parte della linea di costa del porto Grande. Si parla infatti di scivolamento del sottofondo stradale dovuto a erosione marina.
L’abbassamento del piano stradale ha interessato longitudinalmente l’asse della condotta fognaria ed è stato proprio personale di Siam, la società che si occupa del servizio idrico integrato a Siracusa, a segnalare il tutto agli uffici comunali.
Le verifiche eseguite sulle reti idriche e fognarie che attraversano quel tratto di strada non hanno segnalato anomalie tali da inficiare il regolare funzionamento delle reti e degli impianti. “L’acuirsi di tale inconveniente potrebbe anche indurre eventuali rotture e perdite dei sottoservizi di acquedotto e fognatura”, spiegano fonti Siam.
Poco distante, con scarico a mare, è stata segnalata poi la presenza di un tubo in pvc dal quale fuoriesce del liquido. Le analisi eseguite sui campioni prelevati non hanno riscontrato tracce di inquinamento fognario. Quanto a quel tubo, si tratterebbe di una vecchia condotta, realizzata per consentire lo scarico delle acque di falda a monte della strada e delle relative abitazioni, che all’epoca della realizzazione della fognatura probabilmente interferivano con la posa della condotta.




Ex Provincia Regionale, dall'esercizio provvisorio regionale acconto di 2,7 milioni

Con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale dell’esercizio provvisorio del bilancio, l’assessorato regionale della Autonomie Locali ha autorizzato l’erogazione di 2,7 milioni di euro per la ex Provincia Regionale di Siracusa. Si tratta di un acconto sui trasferimenti regionali per l’anno corrente. “E’ stato accordato nella misura massima consentita”, spiega la deputata regionale Rossana Cannata (FdI).
“L’assegnazione di questa cifra permette di dare celermente una risposta ai lavoratori dell’ente, consentendo il pagamento degli stipendi. Si tratta di una vicenda, che si trascina ormai da tanti anni e che continuo a monitorare con l’auspicio di giungere al più presto a un intervento risolutivo”, ha detto la Cannata.




Sequestrati per violazioni stradali, 559 veicoli restano in deposito: 30 giorni per reclamarli

Sono 559 i veicoli sequestrati per violazioni al Codice della Strada in tutta la provincia e rimasti “posteggiati” nel deposito autorizzato, a Pachino. Il dato è stato reso noto dalla Prefettura di Siracusa al termine di una ricognizione effettuata di concerto con l’Agenzia del Demanio.
L’elenco è disponibile sul sito web della Prefettura. Gli interessati potranno consultare l’elenco, allegato al relativo decreto, dove sono riportati i dati identificativi dei veicoli (targa o telaio) e le generalità dei proprietari, nonché ogni altra utile informazione.
Gli aventi diritto hanno 30 giorni di tempo per presentare istanza di dissequestro o restituzione dei mezzi, dimostrando l’assolvimento di tutti gli obblighi di legge, incluso il pagamento delle spese di custodia. Trascorsi i 30 giorni previsti, i veicoli non reclamati saranno acquisiti dal Demanio per la alienazione o la rottamazione.
Infine, in altro elenco, sono stati individuati gli obbligati al pagamento delle spese di custodia per veicoli già alienati o rottamati, allo scopo di consentire agli interessati l’estinzione dell’obbligazione ed evitare così il recupero coattivo qualora tali spese venissero anticipate dall’Amministrazione.

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