Riaperto lo spazio areo, si riprende a volare da Fontanarossa: possibili ritardi

Giornata difficile per l’aeroporto di Fontanarossa. Per l’intera mattina è rimasto “chiuso” a causa dell’attività dell’Etna con emissione di cenere in atmosfera. Niente voli fino al primo pomeriggio quando, in seguito alla fine dell’emergenza legata all’attività eruttiva, lo spazio aereo è stato riaperto e l’aeroporto di Catania è tornato regolarmente operativo.
Inevitabili comunque diversi ritardi sui voli programmati, in arrivo ed in partenza. Per maggiori informazioni, la Sac, società di gestione dello scalo, invita a rivolgersi alle compagnie aeree.




Assegno Unico, la soddisfazione dei parlamentati cinquestelle siracusani: "Ora è legge"

“È finalmente legge l’assegno unico, fortemente voluto dal Movimento 5 stelle”, dichiarano i deputati nazionali del Movimento 5 Stelle Paolo Ficara, Filippo Scerra, Pino Pisani e Maria Marzana. “Con il via libero definitivo al Senato portiamo a termine una battaglia a sostegno delle famiglie per garantire un beneficio economico fino a 250 euro per ogni figlio a carico da 0 a 21 anni, a partire dal settimo mese di gravidanza, con una maggiorazione per i figli successivi al secondo e nel caso di disabilità”.
“Con l’assegno unico ci sarà un graduale superamento dei bonus attuali che verranno accorpati in un unico beneficio economico a sostegno delle famiglie con figli a carico, disegnando una nuova visione del welfare”, continuano i pentastellati siracusani.
“È un sostegno per le famiglie per cui il Movimento 5 Stelle si era molto impegnato per centrare questo obiettivo che fa parte del nostro programma e abbiamo evitato che per finanziarlo fossero tolte risorse al reddito di cittadinanza. Senza che uno fosse l’alternativa dell’altro ma compatibili. L’assegno unico rappresenta una rivoluzione del Welfare, perché – proseguono – da un lato andrà a tutte le famiglie con figli, compresi incapienti, autonomi e partite Iva, finora esclusi dalla gran parte dei sostegni; dall’altro potrà garantire un adeguato supporto alla genitorialità e incentivare la natalità, altro obiettivo a cui abbiamo puntato da tempo”.
Rafforzare il lavoro femminile, sostegno a giovani e giovani coppie le prossime line di intervento segnalate dai parlamentari siracusani.




Prevenzione incendi, vertice in Municipio ad Avola: intesa con il Corpo Forestale

E’ stata dedicata al tema della prevenzione incendi la riunione tra associazioni e Corpo Forestale, tenutasi questa mattina ad Avola. Nel corso dell’incontro, il sindaco Luca Cannata ha consegnato la chiave dell’area archeologica al Corpo forestale. Stipulata, inoltre, una convenzione per la creazione di gruppi di avvistamento e per una collaborazione costante nell’attività di avvistamento e controllo.
Verranno anche avviate attività di formazione al centro operativo del corpo forestale per le associazioni che si occuperanno del controllo del territorio per la prevenzione incendi e durante la sua estensione massima (dal 15 giugno al 15 ottobre) il centro operativo della forestale resterà attivo h24. Nel frattempo si procederà con l’emanazione dell’ordinanza di pulizia preventiva dei lotti pubblici e privati e la collaborazione con le associazioni di volontariato per segnalare eventuali micro discariche e pulizie necessarie.
“Collaborazione e sinergia per la tutela del nostro ambiente, specie nel territorio montano che si interseca fra Avola e Noto”, ha spiegato il sindaco Luca Cannata. “Ci sarà anche la collaborazione intercomunale per il controllo del territorio. E poi abbiamo bisogno dei nostri cittadini, per educare la città, sensibilizzare giovani e meno giovani, studenti e lavoratori, garantendo una capillare attività di comunicazione sul controllo del territorio volto alla prevenzione incendi”.




Il 54enne deceduto dopo un volo in ospedale, si muove la Procura di Siracusa

E’ stato aperto un fascicolo d’indagine sulla morte del 54enne che ieri mattina si è lanciato dal primo piano dell’ospedale Umberto I. Le attività sono state delegate dalla Procura ai Carabinieri. L’uomo, originario di Floridia, era ricoverato in psichiatria, reparto che occupa uno dei livelli più bassi del nosocomio. Per cause da accertare ha però raggiunto il primo piano, da dove si è poi gettato nel vuoto forse in preda ad un crollo nervoso. Le gravi lesioni non gli hanno lasciato scampo, nonostante il disperato tentativo dei sanitari di sottrarlo alla morte. Nel pomeriggio di ieri il suo cuore ha cessato di battere, poche ore dopo i fatti.
Tra gli aspetti da chiarire, come abbia fatto a lasciare il reparto di psichiatria e raggiungere il livello superiore. L’analisi della cartella clinica e le testimonianze dei responsabili dell’area sanitaria dovrebbero anzitutto aiutare a comprendere se le condizioni di salute dell’uomo fossero tali – o meno – da richiedere una determinata “vigilanza”. Da quanto si apprende, il 54enne non era sottoposto a Tso e non sarebbero emerse particolari necessità di “controllo” rafforzato.
Intanto, l’associazione Astrea in memoria di Stefano Biondo chiede l’apertura di una indagine interna. “Ci auguriamo che fatti del genere non accadano più, che la dignità del malato vada rispettata qualunque essa sia, e che il disagio psichico non venga considerato un male minore”, spiega Rossana La Monica Biondo, presidente dell’associazione. Astrea ricorda poi due precedenti degli ultimi anni: “nel 2015 morì Rosaria Belfiore, nel 2017 si è registrato un altro caso”.




"E' scomparsa la tomba di mia suocera": sorpresa (ma non troppo) al cimitero di Siracusa

Una situazione dolorosa, inaspettata. Vissuta come una vera e propria “violazione”. Non sarebbe l’unico caso e riguarda una gestione del cimitero comunale che si scontra con i sentimenti delle famiglie dei defunti. Ci sono aspetti razionali, operativi, di meri calcoli matematici necessari, da una parte, per far funzionare la struttura e rendere sufficiente lo spazio a disposizione; ma dall’altro ci sono le famiglie, i loro sentimenti, il conforto di fronte alla perdita dei propri cari anche con un fiore lasciato sulla loro tomba.
Capita, purtroppo, di non trovarla più quella tomba. Di non trovare più il nome e la foto del proprio familiare deceduto. Perchè allo scadere dei dieci anni, o giù di lì, scatta il trasferimento dalle sepolture in terra all’ossarietto comunale.
Maria (nome di fantasia, per tutelare la privacy della protagonista di questa storia), lunedì scorso ha deciso di omaggiare i propri parenti defunti, andando a deporre un mazzolino di fiori là dove riposano. Sono questi giorni importanti per chi è credente, a ridosso della Pasqua. “Ma quando sono arrivata nel luogo in cui riposava mia suocera, di lei era sparita ogni traccia inclusa qualsiasi cosa indicasse che era stata sepolta lì. Mia suocera è venuta a mancare nel 2009. Mi sono guardata attorno. Ho visto che nell’area intorno, nel campo in cui si trovava mia suocera, c’erano soltanto deceduti del 2020 e del 2021, a parte un unico siracusano deceduto nel 1937, eccezione per la quale preferisco non cercare spiegazioni che mi dispiacerebbero ancor di più”.
La famiglia contesta la mancata comunicazione, da parte del Comune, dello spostamento delle spoglie avvenuto senza almeno una comunicazione che avvisasse dello spostamento. E invece, la scoperta è avvenuta in un mix di sorpresa e rabbia. “Mi sembra assurdo non degnare i familiari nemmeno di una comunicazione”, dice a proposito Maria. “In altre occasioni eravamo stati avvisati e avevamo potuto trasferire, in quel caso mio suocero, in un loculo più piccolo. Questa volta, il nulla assoluto. Si tratta di una vicenda incresciosa. So che non riguarda solo noi, ma molti altri siracusani. Resta il fatto che ci siamo sentiti violati, hanno interpretato lo spostamento come se si trattasse di niente, non di quello che resta di una persona e non di quello che chi è rimasto sulla terra prova”. La burocrazia dimentica il cuore altrove?
“No, per prassi inviamo sempre una raccomandata ai familiari. La indirizziamo all’intestatario della concessione o al richiedente la sepoltura. E spesso lasciamo anche un avviso sulla lapide. Non so cosa sia accaduto questa volta, ma verificheremo il caso con attenzione per capire se e dove è avvenuto un cortocircuito comunicativo”, assicura l’assessore al ramo, Alessandro Schembari.
Giacinto Avola, dell’associazione Gli Angeli, ricorda un episodio simile che risale allo scorso febbraio. “I resti di un uomo sono stati spostati nell’ossario generale senza avvisare in alcun modo i familiari che hanno dovuto trovarsi di fronte a questa situazione giustificata dalla mancanza di posti disponibili. Non c’è nulla al mondo di più brutto di togliere a un familiare la possibilità di andare a trovare un caro defunto”.




Siracusa. Evade dai domiciliari, "stavo andando a prendere un caffè": arrestato

Andare a prendere un caffè al bar, peraltro operazione complessa in zona arancione, è un piacere a cui è evidentemente difficile resistere. Nonostante fosse ai domiciliari, il 58enne Claudio Violante ha deciso di evadere ed ai Carabinieri che lo hanno fermato lontano dalla sua abitazione, ha spiegato che si stava recando a prendere un caffè.
Dichiarato in arresto in flagranza di evasione. è stato nuovamente sottoposto ai domiciliari. Violante era stato arrestato nel corso dell’operazione dei Carabinieri che ha colpito la piazza di spaccio della Borgata, nella notte fra il 22 ed il 23 marzo scorso.




Priolo zona rossa, dal 2 aprile forti limitazioni alla mobilità

Dal 2 aprile Priolo diventa zona rossa. Il presidente della Regione ha firmato il provvedimento che dispone misure speciali per contenere la diffusione del contagio nella cittadina industriale. Fino al 14 aprile non sarà possibile entrare o uscire da Priolo se non per comprovate esigenze. Forti limiti anche agli stessi spostamenti all’interno del territorio comunale.
Il provvedimento è arrivato sulla scorta della relazione inviata al Comune di Priolo dall’Asp di Siracusa, che certificava il superamento dei casi consentiti per legge. Il sindaco Pippo Gianni ha dovuto dunque presentare richiesta di istituzione della zona rossa.
Nella settimana presa in esame dall’Azienda Sanitaria, dal 22 al 28 marzo, l’incidenza cumulativa dei contagi a Priolo è stata superiore a 250 casi ogni 100.000 abitanti, con un incremento di 36 nuovi casi. “Questo dato – ha evidenziato il vice sindaco e componente del Centro Operativo Comunale, Maria Grazia Pulvirenti – rapportato alla popolazione di Priolo, determina un tasso di incidenza di 308 casi ogni 100.000 abitanti, mentre il parametro ottimale 100/250.000 abitanti è di 32.5. Superando questo parametro, si entra automaticamente in zona rossa, come previsto dal Decreto Legge approvato dal Consiglio dei Ministri il 12 marzo scorso”.
Il sindaco Gianni ha nuovamente chiesto alla cittadinanza di collaborare. “È necessario rimanere presso le proprie abitazioni – ha detto il primo cittadino – e uscire solo per motivi di lavoro, salute e estrema necessità. Dobbiamo avere ancora un po’ di pazienza e insieme supereremo presto questo difficile momento”.




Covid, tornano i dati regionali ma sono errati: in provincia di Siracusa 153 nuovi positivi in 48 ore

Riparte la comunicazione regionale dei dati epidemiologici. Dopo il blackout di ieri, dovuto anche alla bufera giudiziaria che si è abbattuta sull’assessorato della Salute, quest’oggi sono stati comunicati i numeri siciliani del coronavirus. Si tratta di dati aggregati, relativi a due giorni e non solo alle ultime 24 ore.
Sono 2.904 i nuovi positivi al covid in Sicilia, a fronte di 14.623 tamponi processati. I guariti sono appena 340, 21 i decessi. Il numero degli attuali positivi è di 19.920.
In provincia di Siracusa rilevati 153 nuovi casi di contagio. E’ bene precisare ulteriormente che si tratta della somma dei contagi di ieri ed oggi e non solo del dato relativo alle ultime 24 ore. Nel capoluogo, 10 i nuovi positivi tra ieri e oggi. Occhi puntati su Priolo, cittadina prossima ad essere dichiarata zona rossa. Sarebbe la seconda in provincia di Siracusa dopo Portopalo, tornata da diversi giorni alla “normalità”. Si allenta la pressione del covid ad Augusta e Melilli ma la situazione non è ancora tale da permettere distrazioni.
Quanto alle altre province: Palermo 1133, Catania 645, Messina 288, Caltanissetta 211, Trapani 165, Agrigento 147, Enna 98, Ragusa 64.
In serata, però, Mario La Rocca, dirigente della pianificazione strategica dell’assessorato regionale alla salute, ha spiegato all’Ansa che c’è stato un errore nel computo dei dati, “connesso alla conseguente rimodulazione dello staff, visto che i dipendenti che si occupavano di quest’attività sono ovviamente impediti, e alla stessa farraginosità. I dati li abbiamo già rivisti e sono sensibilmente più bassi”.
I numeri forniti oggi dalla Regione sarebbero dunque errati. “Abbiamo tentato di comunicare quelli esatti al ministero – spiega La Rocca – ma la pagina era stata già validata e quindi sarà possibile correggerli soltanto domani”.




Nuovo ospedale di Siracusa, il presidente dell'Ordine dei Medici: "non sia contenitore vuoto"

Cosa ne pensano i medici del nuovo ospedale di Siracusa? Lo abbiamo chiesto al presidente provinciale dell’Ordine dei Medici, Anselmo Madeddu. Con lui ci siamo anche domandati se esiste già un piano per dotare di adeguato personale sanitario quello che sarà il nuovo nosocomio. Che dovrà anche avere un nome…quale?




Dramma in ospedale: è deceduto il 54enne che si è lanciato dal primo piano

Non ce l’ha fatta il 54enne che si è lanciato nel vuoto questa mattina dal primo piano dell’ospedale Umberto I di Siracusa. Era stato subito ricoverato con la prognosi sulla vita riservata. Nel pomeriggio il suo cuore ha cessato di battere. Non sono note le ragioni del gesto.
L’uomo, originario di Floridia, era ricoverato nel reparto di Psichiatria che però si trova al livello più basso del nosocomio.
Non è chiaro come abbia raggiunto il primo piano, fatto sta che – secondo una prima ricostruzione – forse a causa di un cedimento nervoso, avrebbe maturato la decisione di togliersi la vita. Raggiunto il primo piano, si è lanciato nel vuoto.
Immediati i soccorsi con il 54enne apparso subito in gravi condizioni, secondo quanto riferito da alcuni testimoni. Poi il decesso. Le indagini sono affidate ai Carabinieri.