Natale ai tempi del covid, la letterina del piccolo Mattia: "feste insieme ai miei amici"

Mentre si parla a livello nazionale di nuove e stringenti misure per le feste, da Siracusa arriva una particolare lettera per Babbo Natale. Il piccolo Mattia, quasi 6 anni, come tanti suoi coetanei ha inviato la lista dei suoi desideri al Polo Nord. Dopo aver colorato la sagoma di Papà Natale, con la sua giovane calligrafia ha scritto cosa spera di trovare sotto l’albero.
Per la sorpresa degli insegnanti e dei suoi genitori, niente giocattoli o richieste di videogiochi od altre diavolerie hi-tech. Il piccolo Mattia vuole qualcosa di più genuino, nel puro spirito delle feste.
“Caro Babbo Natale, desidero trascorrere il Natale insieme ai miei AMICI!” e sotto la sua firma. Un desiderio di normalità che parla anche del difficile momento vissuto dai più piccini, costretti a limitare contatti e giochi senza forse riuscire realmente a capire il perchè.




Politica. Fratelli d'Italia chiude la campagna tesseramento e gongola: 741 iscritti

Numeri in crescita per Fratelli d’Italia anche in provincia di Siracusa. Il partito di Giorgia Meloni chiude la campagna di tesseramento con 741 iscritti. “La gente continua a fidarsi di noi perché siamo coerenti – dice il coordinatore provinciale di Siracusa, Giuseppe Napoli- non siamo bandiere al vento ma dei patrioti. Questo vale a Roma, come a Palermo dove la provincia di Siracusa è ben rappresentata all’Ars dall’on. Rossana Cannata, che si batte per il nostro territorio sul fronte delle Infrastrutture e della crescita economica”.
L’obiettivo dichiarato alla vigilia era di superare le 400 tessere. Lusinghiero, quindi, il dato finale quasi doppio rispetto alle previsioni. “Grande adesione del Circolo di Avola che ha tesserato 270 persone a dimostrazione di un forte legame tra la città ed i suoi amministratori, con in testa il suo sindaco Luca Cannata”, commenta ancora Napoli.

Nella foto: Luca e Rossana Cannata insieme a Giorgia Meloni




Pallanuoto, Champions League: battuto Marsiglia, si l'Ortigia può stare tra le grandi

Dopo la grande prova di ieri contro il Recco, l’Ortigia abbina prestazione e risultato. E batte 11-10 il quotato Marsiglia nel girone di Champions League, centrando i primi punti nella competizione nella storia del club biancoverde.
L’Ortigia scende in acqua con grande grinta, perfetta in difesa, dove annulla tutte le azioni con l’uomo in meno e dove Tempesti alza il muro. In attacco i biancoverdi sono veloci e attenti. Grande equilibrio sino al termine, quando Valentino Gallo, con una doppietta, regala il vantaggio all’Ortigia. I francesi accorciano ancora, ma non riescono più ad arrivare in zona gol, fino agli ultimi secondi, quando Tempesti para ancora. Al suono della sirena, grande festa tra i biancoverdi per questo primo successo. Un altro pezzo di storia del club e la consapevolezza di poter giocare ad altissimi livelli.
A fine partita, il commento di un emozionato mister Stefano Piccardo: “Oggi è un giorno storico per l’Ortigia, abbiamo vinto la prima partita in Champions e i meriti sono da condividere con tutto lo staff, che ha lavorato tantissimo. Dal mio videoanalista Peppe Sparta, a Goran Volarevic, a tutte le persone che ci hanno aiutato ad arrivare fino a qui, la società tutta. È un momento di commozione, l’ennesimo di questa bellissima avventura che è per me l’Ortigia. Abbiamo giocato una partita pazzesca sul piano offensivo, siamo stati bravissimi, abbiamo aspettato e giocato con i tempi giusti e nei momenti giusti. In difesa abbiamo sbagliato qualcosa tra secondo e terzo tempo, ma avevamo davanti una squadra forte, costruita per obiettivi diversi rispetto ai nostri, almeno in sede di mercato. Oggi posso solo elogiare il mio gruppo di giocatori, perché lavora, mi segue, si sacrifica. Un gruppo straordinario”.
Soddisfatto anche Valentino Gallo, autore della doppietta che ha messo la partita definitivamente dalla parte dell’Ortigia: “Era una partita difficile, come tutte quelle che si giocano a questi livelli, in Champions. Siamo partiti bene, poi abbiamo subito il loro ritorno facendoci rimontare, anche perché comunque sono una grande squadra, molto esperta. Per alcuni tratti della partita non siamo riusciti a leggere la loro difesa. Poi abbiamo aggiustato un po’ il tiro, sia in attacco che in difesa, le loro mosse non ci hanno sorpreso più e sono emerse le nostre qualità e soprattutto il nostro cuore, che è infinito e oggi lo abbiamo dimostrato ancora di più”.

foto di Maria Angela Cinardo – Mfsport.net




Raccolta del tartufo in Sicilia, approvata normativa quadro. Il traino di Buccheri

In Terza Commissione Attività Produttive dell’Ars approvata all’unanimità la normativa quadro e i criteri di raccolta, coltivazione e commercio del tartufo in Sicilia. “Questa nuova legge permetterà ai coltivatori siciliani di valorizzare, tutelare e promuovere il tartufo”, spiega la deputata regionale siracusana Daniela Ternullo.
E’ la prima volta che la Regione legifera in materia.
“Una splendida notizia; dopo decenni di vuoto normativo finalmente la Regione Siciliana si dota di una legge sui tartufi. Ricordo a me stesso il grande lavoro che, durante questo mandato, è stato svolto dall’amministrazione Comunale di Buccheri per l’approvazione di un regolamento, unico in Sicilia, che mettesse un freno alla raccolta indiscriminata e senza regole del prezioso tartufo; regolamento condiviso anche in Commissione Attività Produttive appena un anno fa. Adesso una legge regionale fortemente voluta e condivisa”, esulta il sindaco di Buccheri, Alessandro Caiazzo. Il suo è uno dei territori maggiormente interessati all’attività.
La normativa introduce regole simili a quelle vigenti per la raccolta dei funghi spontanei. Servirà un tesserino da rinnovare ogni 5 anni e si introduce un “tetto massimo” per la raccolta. Normati anche i tempi e le modalità di raccolta, insieme alla lavorazione ed alla conservazione.
Vietata la raccolta di notte, nelle zone protette e con più di due cani che devono essere regolarmente iscritti all’anagrafe canina.

foto dal web




Coronavirus, il bollettino: 1.087 nuovi positivi in Sicilia, +29 in provincia di Siracusa

Sono 1.087 i nuovi positivi al covid registrati in Sicilia nelle ultime 24 ore, a fronte di 9.086 tamponi eseguiti.
Gli attuali positivi diventano 35.969, con un lieve incremento (128 casi) rispetto a ieri. Rilevati ulteriori 16 ricoveri ordinari in meno; calano anche i numeri delle terapie intensive (185, -4). I guariti sono 928. Sono stati 31 i decessi.
Quanto alla provincia di Siracusa, nelle ultime 24 ore sono stati registrati 29 nuovi casi di coronavirus. Numeri nettamente più bassi di quelli indicati nel report di ieri. Questi i numeri nelle altre province: Catania 403; Palermo 222; Trapani 125; Messina 110; Agrigento 82; Ragusa 55; Enna 40; Caltanissetta 21.
I dati sono contenuti nel bollettino del Ministero della Salute.




Covid a scuola, a Canicattini chiusi due plessi: positivi due fratelli. Classi in quarantena

Il sindaco di Canicattini Bagni, Marilena Miceli, ha emesso nel pomeriggio di oggi un’ordinanza di chiusura dei plessi scolastici “Garibaldi” e “Mazzini” che fanno parte del comprensivo “Verga”. Un giorno di chiusura, mercoledì 16 dicembre, per sanificazione di tutti i locali.
Il provvedimento, concordato con il Dipartimento di Prevenzione dell’Asp e con la dirigente scolastica Stefania Bellofiore, si è reso necessario dopo l’accertamento di positività al Covid-19 di una famiglia, i cui due figlioletti frequentano, rispettivamente, una classe delle elementari al “Garibaldi” e della media al “Mazzini”.
Le due classi interessate, pertanto, come previsto dalle misure di prevenzione, saranno poste in quarantena.
Le lezioni nel resto delle classi riprenderanno regolarmente giovedì 17 dicembre 2020.
Si raccomanda sempre a tutti i cittadini di rispettare le norme di sicurezza e prevenzione: uso della mascherina; igienizzazione delle mani; mantenimento della distanza interpersonale e divieto di assembramento.




La crisi fa paura: Isab Lukoil ferma alcuni impianti e presenta piano di "sopravvivenza"

Non era mai successo in qualcosa come 45 anni di storia industriale siracusana. Per la prima volta, alcuni degli impianti produttivi di una delle più grandi raffinerie europee, Isab-Lukoil di Priolo, non ripartiranno dopo la fermata generale. La crisi morde, aggravata dal covid. E’ calata vertiginosamente la domanda, le perdite sono ingenti e le prospettive per il 2021 non vanno oltre alla semplice sopravvivenza. Esiste un’alternativa? Si, ma è meglio non prenderla in considerazione, perchè sarebbe la chiusura. Una tragedia occupazionale ed economica per la provincia di Siracusa che – volente o nolente – poggia sui numeri garantiti dalla zona industriale. I sindacati rumoreggiano e annunciano la rottura delle relazioni, dopo la presentazione del piano aziendale per l’anno che verrà.
“Non è un piano di riorganizzazione, è un piano di sopravvivenza. Per non chiudere”, spiegano fonti vicine al management del colosso petrolifero. Nei primi 3 mesi del 2021 tutti i dipendenti diretti di Isab Lukoil (inclusi i dirigenti), secondo un calendario a rotazione, dovranno usufruire delle ferie arretrate senza perdere un euro nello stipendio mensile. Ma da aprile, però, la situazione cambia: previsto il ricorso alla cassa integrazione, per almeno 9 mesi. Anche in questo caso, il principio adottato è quello della rotazione: 5 giorni di cig al mese per i giornalieri, 4 giorni al mese per i turnisti. Presentato come un sacrificio necessario per evitare i licenziamenti o, addirittura, lo stop diretto degli impianti, comporterà in media una diminuzione del 20% della retribuzione. “Quanto stiamo mettendo in atto ci servirà a superare l’attuale momento di crisi, per essere pronti a cogliere ogni possibile miglioramento dei margini quando questo miglioramento si presenterà”, è la chiosa della comunicazione prospettata ai sindacati aziendali nei giorni scorsi.
Le ricadute più pesanti saranno sull’indotto, ovvero quella pletora di ditte che gravitano nell’orbita della zona industriale per riparazioni, manutenzioni e simili. Con meno investimenti e meno impianti in marcia, diminuirà il ricorso a quei servizi.
La verità, però, è che nessuno oggi è in grado di dire con certezza cosa accadrà dalla seconda metà del 2021. Le tinte, ad oggi, sono fosche. “La politica industriale del governo guarda con astio al mondo della raffinazione. Più che un asset strategico del Paese, ci trattano come un problema. Con il rischio così di dover in futuro acquistare dall’estero i prodotti raffinati”, è lo sfogo di alcune fonti industriali siracusane.
Ma i sindacati unitari non ci stanno. Valutano le iniziative adottate “inadeguate ad affrontare il momento contingente, in quanto prive di solidità e prospettiva futura per la nostra raffineria. Far gravare ulteriormente sulle spalle dei lavoratori, diretti e non, soprattutto in un territorio che sta già pagando un prezzo altissimo in
termini occupazionali ed economici, le conseguenze del difficile momento, è per noi inaccettabile”, si legge nella nota delle segreterie territoriali dei chimici di Cigl, Cisl e Uil. Le tre sigle “ritengono interrotte con effetto immediato tutte le relazioni sindacali e, nell’ottica della più ampia diffusione, organizzeranno incontri con i lavoratori per coordinare tutte le azioni da mettere in campo, per arginare comportamenti aziendali ritenuti antisindacali ed altamente lesivi dei singoli e della collettività”.




Assistenza domiciliare h24 negata a tre disabili gravi, appello al presidente Mattarella

Tre disabili gravi si ritrovano alle prese con una drastica riduzione dell’assistenza domiciliare h24 per loro necessaria. La sezione siracusana del sindacato Autonomi di Polizia, con il segretario Massimo Boscarino, dopo le prime denunce pubbliche – e le risposte dell’Asp di Siracusa – ha comunque deciso di rivolgersi al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. A lui ha indirizzato un accorato appello affinchè possa essere subito ristabilita la necessaria assistenza domiciliare.
Due dei tre casi portati all’attenzione del presidente Mattarella riguardano due minori affetti da paralisi cerebrale infantile, mentre il terzo è quello di un adulto affetto da atassia cerebellare.
“A tutti e tre le Unità Valutative Multidisciplinari istituite dall’Asp di Siracusa, avevano accordato da tempo l’Assistenza Domiciliare Integrata con presenza continua di personale infermieristico specializzato h24. Ma repentinamente i piani di assistenza infermieristica in vigore per tutti e tre gli assistiti sono stati rivisti unilateralmente al ribasso dal dirigente del Distretto Sanitario di Noto”, si legge nella missiva inviata al capo dello Stato.
Da piani di assistenza individuale con infermiere 24 ore al giorno, si è passati a 62 ore settimanali (10 al giorno e 6 il sabato e la domenica). “Unica alternativa offerta il ricovero nella Speciale Unità di Accoglienza Permanente, istituita all’Ospedale di Lentini, determinando quadri familiari estremamente compromessi dalla drammaticità delle condizioni cliniche in cui versano i disabili gravissimi con cui convivono”, appunta ancora il segretario degli Autonomi di Polizia.
Il problema è purtroppo noto e collegato alle difficoltà ad erogare le prestazioni per carenza di infermieri, impegnati con l’emergenza covid. L’Asp di Siracusa, nei giorni scorsi, ha assicurato di voler risolvere il problema, erogando l’assistenza” anche attraverso altre associazioni già in convenzione con l’Asp per l’assistenza domiciliare”.
Una risposta che non soddisfatto Boscarino che ha deciso pertanto di rivolgere un appello al presidente Mattarella affinchè vengano “rivisti” i programmi d’intervento a favore delle famiglie con persone con disabilità e non autosufficienti.




Siracusa. Incidente in viale Santa Panagia, scooter rimane sull'asfalto

Viale Santa Panagia teatro di un nuovo incidente stradale. Per cause al vaglio della Polizia Municipale, questa mattina, poco dopo le 8.00, si sono scontrate un’auto ed uno scooter, finito in terra. A prestare i primi soccorsi, il personale del 118 intervenuto con una ambulanza.
L’incidente è avvenuto all’altezza della rotatoria, davanti al Tribunale di Siracusa. In pochi minuti si è sviluppata una lunga coda con il traffico in direzione viale Teracati fortemente rallentato.




Porto di Augusta e investimenti con il Recovery, Rossana Cannata: "hub strategico"

“Il porto di Augusta, uno dei più strategici della Sicilia, al centro del dibattito sul Recovery fund in Commissione europea all’Ars”. La conferma arriva dalla deputata regionale di Fratelli d’Italia, Rossana Cannata, componente della commissione Ue. “Con una serie di audizioni – spiega – abbiamo affrontato gli ambiti su cui andrà a incidere il Piano per la ripresa e la resilienza”.
L’ultima commissione, in ordine di tempo, si è tenuta oggi ed è stata dedicata all’esame della risoluzione “Indirizzi per le proposte della Regione siciliana nell’ambito del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) per l’utilizzo delle risorse del Recovery fund”. E proprio nell’elaborazione della risoluzione “ho voluto ribadire ed evidenziare con un mio emendamento – aggiunge l’on. Rossana Cannata – la scelta di Augusta quale porto Hub, essendo peraltro l’unico porto qualificato Core inserito nelle reti Ten-t, proprio per la sua posizione baricentrica lungo le rotte del traffico internazionale. Del resto anche l’assessore alle infrastrutture Falcone, fin da subito, ha chiarito che quando si intravedrà concretezza, soprattutto secondo le scelte o non scelte fatte a livello nazionale, il coinvolgimento non potrà che ricadere su Augusta”.
Come rilevato anche nel documento in questione: “Il porto di Augusta, per la conformazione della sua rada, per gli spazi disponibili e per il contesto territoriale nel quale è inserito è già il candidato naturale ad assolvere il doppio ruolo di porto Hub del mediterraneo e Gateway. La presenza a poche miglia di infrastrutture come l’aeroporto di Catania e il polo intermodale completano il quadro di un sistema dalle grandi potenzialità”.