Sorpresa, niente code all'Hub Vaccinale di Siracusa. Ma la piattaforma "chiude" al 96100

Ore 17.00 di questo pomeriggio, esterno dell’hub vaccinale di Siracusa. Zero file, nessuno in attesa, sparite magicamente le file e gli assembramenti. Cosa è successo? Dopo tre giorni di caos e proteste, inclusa la sorpresa dei vaccini terminati ieri pomeriggio, tutto pare finalmente avere funzionato al meglio. E così la giornata sta scorrendo via senza eccessivi sussulti, addirittura senza code al momento anche se la struttura rimane operativa fino alle 20. Eseguiti 780 vaccini (dato aggiornato alle 18), il totale dovrebbe arriva alla fine di oggi a 820.
Avere esteso l’orario per le somministrazioni (9-20) ha permesso di riprogrammare gli appuntamenti, razionalizzando le fasce orarie. A fronte di una media di 70 inoculazioni all’ora, la piattaforma regionale caricava l’hub siracusano anche di un numero doppio di prenotati per fascia oraria. Inevitabili così i disagi e il caos. Questa prima sistemazione, insieme al lavoro condotto all’esterno dai volontari di Protezione Civile e dagli agenti della Municipale, ha permesso di vivere una giornata più umana a chi ha scelto di vaccinarsi.
Tutto rose e fiori? Purtroppo no. Neanche il tempo di registrare la buona novità ed ecco che arrivano decine di segnalazioni di nuova impossibilità di prenotare i vaccini per i fragili in provincia di Siracusa. Chi in queste ore sta provando, si vede rispondere dal sistema che deve indicare un altro cap e quindi scegliere un’altra provincia per farsi vaccinare. Nelle prime ore del pomeriggio erano rimasti dei posti su Pachino, adesso lo stop in provincia di Siracusa Potrebbe trattarsi di un effetto dell’avvenuta razionalizzazione degli appuntamenti. Fosse così, si renderebbe evidente la necessità di dotare Siracusa di un hub provinciale decisamente più grande. Tra le ipotesi anche una carenza di dosi in magazzino o problemi tecnici della piattaforma. Al momento, però, nessuna comunicazione ufficiale. Solo l’impossibilità di prenotare.




Covid, i numeri: 84 nuovi positivi in provincia di Siracusa, terzo dato regionale

Sono 895 i nuovi positivi al covid in Sicilia a fronte di 25.226 tamponi processati. L’incidenza sale al 3,5%. Da giorni non si registravano numeri così alti. I guariti nelle ultime 24 ore sono stati 1.268, 20 i decessi. Il numero degli attuali positivi è di 15.994 (-393 rispetto a ieri).
In provincia di Siracusa ancora una impennata nei contagi. Sono infatti 84 i nuovi positivi rilevati nelle ultime 24 ore. La Regione, con suo provvedimento, ha chiuso fino alla fine del mese le scuole di Augusta e Melilli. La provincia aretusea è terza oggi per nuovi casi ma in relazione alla popolazione balzerebbe in testa.
Questi i numeri delle altre province: Palermo 347 casi, Catania 176, Agrigento 80, Messina 58, Enna 50, Caltanissetta 45, Ragusa 28, Trapani 27.




La Regione proroga la chiusura delle scuole a Melilli e ad Augusta

Nella tarda serata il presidente della Regione ha firmato una nuova ordinanza. Tra i provvedimenti assunti, la chiusura delle scuole di ogni ordine e grado in 22 comuni siciliani. Due sono i centri del siracusano inseriti nell’elenco: Melilli ed Augusta. Sono le due cittadine dove da giorni hanno ripreso a correre i contagi, con diversi cluster proprio nelle scuole.
A Melilli la Regione aveva chiuso gli istituto scolastici sin dallo scorso 22 marzo. Quel provvedimento viene adesso prorogato. Per Augusta è la prima decisione in tal senso assunta dal governo regionale, sentito anche l’Osservatorio Epidemiologico (Dasoe), ma tutti gli istituti scolastici sono già chiusi dalla scorsa settimana con ordinanza del sindaco Di Mare. “La decisione della Regione comprova la bontà della nostra scelta preventiva. Ci sono istituti anche con dieci classi in quarantena”, racconta il primo cittadino megarese ora preoccupato però dai rientri dei fuorisede per le vacanza pasquali. “Spero seguano tutti le indicazioni vigenti, per non creare un nuovo fronte. Siamo sulla soglia della zona rossa, dobbiamo stare attenti”.




Vaccini nelle chiese il sabato di Pasqua, accordo con i vescovi siciliani

Anche nelle parrocchie delle Diocesi di Siracusa e di Noto, sabato 3 aprile verrà somministrato il vaccino anticovid. La Conferenza Episcopale Siciliana ha accolto l’invito dell’assessore regionale Ruggero Razza. Sono circa 500 le parrocchie siciliane che hanno messo a disposizione i loro locali. Una cinquantina nelle Diocesi di Siracusa e Noto.
Il target di riferimento è quello dei cittadini di età compresa fra i 69 ed i 79 anni ai quali, nelle condizioni previste dall’autorizzazione degli enti regolatori, è destinato il vaccino AstraZeneca. In ogni centro sarà presente un medico, un infermiere e un amministrativo per la compilazione dei moduli. A ciascuna parrocchia sono destinate fino ad un massimo di 100 dosi, essendo comunque richiesto un minimo di 50 adesioni.
“Quella di quest’anno – ha scritto Razza in una lettera inviata alla Conferenza episcopale siciliana – sarà una vera Pasqua di rinascita e per questa ragione che, avendo invocato l’aiuto e il contributo di tutti, i padri della chiesa siciliana hanno raccolto il nostro invito a sensibilizzare tutti i cittadini affinché partecipino alla campagna vaccinale nell’auspicio che quella del prossimo 3 aprile sia soltanto la prima ‘prova’ di un’attività espansiva della campagna vaccinale che possa essere ripetuta nel futuro”.




Recuperi ed errori di piattaforma, riparte l'attività dell'Hub vaccinale di via Bixio

Dopo il problema di approvvigionamento di ieri pomeriggio, anche l’hub di Siracusa è stato rifornito con nuove dosi di AstraZeneca. Sono arrivate anche grazie alla collaborazione della Marina Militare di Augusta. La prima fascia oraria di questa mattina (9-10) è stata destinata ai recuperi di quanti ieri hanno atteso invano, perchè non c’erano più vaccini della casa anglo-svedese. L’Asp di Siracusa si è scusata con gli utenti nella serata di ieri, attraverso una nota inviata alle redazioni. Indicate le responsabilità della Centrale Unica Nazionale. Curioso anche l’errore della piattaforma di prenotazione che ha permesso alla fascia 60-69 anni di avere un appuntamento per l’inoculazione, pur non rientrando nella lista degli attuali abilitati. Si è rischiato un blocco delle operazioni, scongiurato a Siracusa “allargando” le maglie.
Per cercare di limitare ulteriormente le lunghissime attese lamentate negli ultimi giorni (con picchi anche di 4 ore), è stato prolungato intanto l’orario di operatività delle strutture vaccinali della Regione. E così anche l’hub di via Bixio rimarrà aperto fino alle 20. Programmate circa 800 inoculazioni quest’oggi. All’esterno, solito gran lavoro per i volontari di Protezione Civile divenuti – senza loro colpa e immeritatamente – oggetto degli insulti e delle lamentele di quanti, estenuati, sono costretti ad attendere ore in attesa.
“Occorre che i siciliani ci diano una mano rispettando le fasce orarie indicate per il vaccino, evitando di saltare la fila e di ammassarsi, evitando di pretendere un vaccino quando non si è in target e così via. Ci sono dei difetti nel sistema e abbiamo fatto degli errori di valutazione ma molti disagi sono dovuti al comportamento non adeguato degli utenti”. Sono le parole utilizzate nelle ore scorse da Mario La Rocca, dirigente generale del Dipartimento Pianificazione Strategica e Attività Sanitarie dell’assessorato regionale della Salute. Non sarebbe però corretto non citare anche problemi della macchina organizzativa, partendo dallo stesso sistema di prenotazione per fasce orarie. Forse occorrerebbe fornire già un numero di attesa in coda alla prenotazione. E poi non guasterebbe rafforzare le unità in servizio. Nell’hub di Siracusa, ad esempio, delle annunciate 24 postazioni disponibili per i vaccini, ne vengono utilizzate solo da 3 a 7.
Ecco, a proposito del personale, la Fp Cisl regionale invita l’assessore Razza a “procedere subito alla realizzazione del piano straordinario di reclutamento indirizzato alle aziende sanitarie siciliane e già partito”. E poi ancora, “l’assessore regionale alla Salute, Ruggero Razza e il commissario Renato Costa si impegnino per fare entrare in servizio prima possibile questi operatori. Non si può ammainare bandiera bianca sulle vaccinazioni”.




Siracusa. Più posti per la sosta gratis al Molo Sant'Antonio, ampliata zona servizio vaccini

Si amplia l’area del parcheggio del Molo Sant’Antonio gratuitamente a disposizione per la sosta delle auto di chi deve recarsi al vicino hub vaccinale. Inizialmente erano stati 35 gli stalli programmati, numero che adesso lievita: tutta l’area del parcheggio solitamente destinata agli autobus verrà ora utilizzata solo per la sosta a servizio dell’hub vaccinazioni di via Nino Bixio. È quanto prevede un’ordinanza emessa dal settore Trasporti e diritto alla mobilità del Comune di Siracusa.
Il provvedimento prevede anche che gli operatori sanitari impegnati nelle vaccinazioni “possono occupare gli altri posti auto del parcheggio, esponendo sul cruscotto il contrassegno rilasciato dall’Azienda sanitaria provinciale”.
Tanto i sanitari quanto gli utenti che utilizzano lo spazio a loro riservato possono sostare gratuitamente.




Omissione dolosa di cautele antinfortunistiche, assoluzione piena per Sasol

Nel pomeriggio odierno il tribunale monocratico di Siracusa ha emesso sentenza di assoluzione nei confronti dei manager di Sasol Italy, accusati di “Omissione dolosa delle cautele antinfortunistiche”.
L’assoluzione con formula piena “perché il fatto non sussiste” per il direttore dello stabilimento di Augusta Ing. Sergio Corso e due altri tecnici dello stesso stabilimento, ingegneri Natale Zammiti e Massimiliano Annino
I fatti oggetto del procedimento risalgono al 7 luglio 2016 quando due addetti di una ditta appaltatrice rimasero feriti per via di un corto circuito in una cabina elettrica .
A conclusione del procedimento il direttore dello stabilimento Sasol Italy di Augusta Ing Sergio Corso ha dichiarato: “La sentenza conferma l’atteggiamento consolidato della nostra azienda in termini di sostenibilità e di sicurezza delle operazioni . A Sasol Italy viene riconosciuto in modo inequivocabile il rispetto delle norme di legge, l’applicazione degli standard di sicurezza più avanzati ”
Gli avvocati difensori dei manager Sasol sono Marina Zalin ( foro di Verona) e Giuseppe Scozzari ( Foro di Palermo)




Striscia la Notizia a Priolo, case popolari Iacp in pessime condizioni

Pilastri malconci, impianto elettrico danneggiato e più in generale un quadro di precarietà nella condizione degli appartamenti delle palazzine di edilizia popolare a Priolo Gargallo. Striscia la Notizia si è occupata del caso, raccogliendo la segnalazione dei residenti, raggiunti dall’inviata Stefania Petyx.
Le competenze dei lavori sono dell’Istituto Autonomo Case Popolari. Dalla sede di Siracusa, però, nessuna risposta per la Petyx che ha allora chiesto l’intervento dell’assessore regionale alle Infrastrutture, Marco Falcone. L’esponente del governo Musumeci ha assicurato che richiederà allo Iacp siracusano un progetto per poi indire una gara d’appalto.




Pesca di frodo in notturna, sei catanesi pizzicati al Plemmirio nascosti tra gli scogli

Operazione contro la pesca di frodo, insieme Questura e Guardia Costiera di Siracusa. Durante la programmata attività di vigilanza dell’Area Marina Protetta del Plemmirio, una motovedetta della Capitaneria di Portoha notato sulla terraferma, all’altezza del varco 27 prospiciente via degli Zaffiri, alcuni fasci luminosi ed alcuni individui in movimento i quali, alla vista dell’unità in pattugliamento, si sono nascosti dietro la scogliera spegnendo le torce.
A causa dell’impossibilità per il personale a bordo della motovedetta di raggiungere la costa, la Sala Operativa della Capitaneria di Porto di Siracusa ha richiesto il supporto della Questura che, in brevissimo tempo, è intervenuta via terra con due volanti.
Individuate due auto nascoste tra i rovi e, poi, nascosti tra gli scogli, 6 individui. Tre di loro avevano ancora indosso la muta da sub bagnata. Tra gli scogli anche 3 fucili da sub e 3 torce, 1 G.A.V. (Giubbotto ad Assetto Variabile), nonché una grossa rete contenente ancora il pescato di frodo.
Tutti i soggetti, catanesi, sono stati condotti in Guardia Costiera e multati per violazione della normativa vigente in materia di pesca sportiva, ricreativa e subacquea; per aver effettuato pesca subacquea in orario notturno con l’ausilio di autorespiratori, con relativo sequestro degli attrezzi e del pescato; per aver violato le norme relative alle misure restrittive in materia anti Covid 19 e del Codice della Strada.
I circa 6 kg di prodotto ittico pescato sono stati giudicati idonei al consumo umano e donati in beneficenza.




"Sosteniamo la battaglia per la vita", Palazzolo si mobilita per Giuseppe: la sua storia

“Giuseppe vuole vivere, Giuseppe ha bisogno di aiuto”. Inizia così l’appello pubblico lanciato dal sindaco di Palazzolo, Salvatore Gallo. Giuseppe Cannatella è un brillante ingegnere cinquantenne a cui è stata diagnostica nei mesi scorsi una forma particolarmente aggressiva di Sla. E’ lui stesso a raccontare la sua storia. “Nel febbraio 2020 ho iniziato ad accusare dei problemi fisici, giorno dopo giorno la mia salute anziché migliorare peggiorava. Ad aprile, dopo il primo lockdown, gli accertamenti clinici e la diagnosi: Sla in forma aggressiva, una malattia neurodegenerativa insidiosa e fatale che progredisce con la perdita selettiva delle cellule, motoneuroni, del corno anteriore della colonna vertebrale. Una diagnosi che ti toglie il respiro, che ti lascia basito, alla quale non puoi né vuoi credere”.
Da quel momento, inizia la ricerca di centri specializzati. Prima a Torino, poi a San Giovanni Rotondo. “Sto vivendo sulla mia pelle l’incapacità del sistema sanitario nazionale a dare risposte rapide ed innovative a noi malati particolari che ci sentiamo di fatto abbandonati al nostro destino. In quest’ultimo anno – continua Giuseppe – io e la mia famiglia abbiamo impegnato tutte le nostre risorse economiche per pagare l’assistenza e le terapie di cui abbisogno giornalmente. Oggi la mia speranza è rappresentata da una cura sperimentale a base di cellule staminali condotta in Svizzera, la clinica Swiss Medica Switzerland, alla quale potrei sottopormi nel prossimo mese di aprile qualora riesca a far fronte ai relativi costi”.
Ecco, i costi: 70mila euro per due cicli di trapianto, a distanza di sei mesi l’uno dall’altro. “Sono a chiedere a tutte le persone di buon cuore di aiutare me e la mia famiglia ad alimentare questa speranza, sostenendo la mia battaglia per la vita, facendo una donazione e pregando per noi”.
In sei giorni sono stati raccolti quasi 4mila euro attraverso una raccolta fondi su GoFundMe. Qui il link per la pagina di donazione.
“Una goccia ciascuno e riusciremo a raccogliere in breve tempo i 70.000 euro che servono per dare una speranza al nostro concittadino”, incita il sindaco di Palazzolo, Gallo. Giuseppe è in verità originario di Modica, ma da anni risiede a Palazzolo, città della moglie. “E’ un esempio di amicizia, rispetto e solidarietà”, lo descrive ancora il primo cittadino. Per le donazioni, è attivo anche un conto bancoposta intestato a Giuseppe Cannatella (Iban IT79Q0760117100001053648190, Codice bic-swift: BPP II T RR XXX, causale: Donazione per cura con cellule staminali).