Rapine, minacce e lesioni: un incubo per Rosolini. Arrestato un 21enne

Continue richieste di soldi e minacce erano ormai pressanti ed intollerabili. Il 21enne Noureddine Nadi, marocchino da anni residente a Rosolini, era diventato una sorta di incubo per la cittadina. Una tabaccheria ed un supermercato sono stati solo gli ultimi “obiettivi” in cui ha compiuto, in concorso con un complice non ancora identificato, due distinte rapine appropriandosi con la forza del denaro preso ai rispettivi titolari.
Rapina, danneggiamento e lesioni sono quindi i principali reati che vengono contestati all’uomo. Secondo quanto spiegato dai Carabinieri, per ottenere denaro e altre utilità non si sarebbe limitato a sottrarre i beni agli aventi diritto ma le avrebbe minacciato pesantemente, in un caso mandando in frantumi il lunotto posteriore dell’auto di una delle persone prese di mira.
Le pronte denunce hanno permesso ai Carabinieri di intervenire. Il gip del tribunale di Siracusa ha emesso u n ordine di custodia cautelare in carcere, eseguito dagli stessi militari. Il 21enne è stato quindi accompagnato in carcere.




Pallanuoto, Serie A1. Sconfitta in trasferta per l'Ortigia, passa Savona 10-6

Ortigia sconfitta a Savona per 10-6. I liguri costruiscono la loro vittoria soprattutto nella prima metà della gara e con una transizione offensiva perfetta. Eppure i biancoverdi partono bene, sfruttando subito l’uomo in più con Vidovic. Ma è solo un’illusione, perché il Savona risponde con Iocchi Gratta e allunga con Vuskovic, Campopiano e Fondelli.
L’Ortigia fatica a scardinare la difesa dei liguri, ma riesce comunque a rimanere in partita con il secondo gol di Vidovic. Nel secondo tempo, però, c’è solo il Savona che, con le doppiette di Molina Rios e Fondelli, sempre a uomini pari, fissa il punteggio sull’ 8-2 a metà gara. La terza frazione si apre con il quarto sigillo, questa volta su rigore, dello scatenato Fondelli. L’Ortigia, prova a reagire con Giacoppo e Di Luciano, ma perde Cassia, costretto a uscire per una botta alla spalla. Prima dell’ultimo giro di boa, i liguri sono avanti 9-4. Nel quarto parziale segnano Rocchi, ancora una volta Fondelli e, infine, Gallo (rigore), poi non succede altro. Il Savona vince e aggancia l’Ortigia, ma con il (momentaneo) vantaggio nello scontro diretto. L’Ortigia, alla quinta partita in poco più di due settimane, adesso, con il rinvio della Coppa Italia, avrà tempo per recuperare un po’ di energie importanti.
“Match complicato, perché loro avevano molto più ritmo rispetto a quello che abbiamo noi allo stato attuale, ed è una cosa che ha influito tantissimo nel gioco. L’assenza di Mirarchi e un paio di giocatori che non sono in grande condizione, con dietro ancora le scorie della Champions, ci hanno portato a non giocare come volevamo. Abbiamo commesso gli stessi errori quando siamo andati sotto, nel secondo tempo abbiamo voluto forzare ed è stato quello il passaggio a vuoto che ci ha portato a prendere uno scarto di quattro gol, risultato poi decisivo. Devo dire, inoltre, che loro hanno giocato una partita strepitosa e non siamo più riusciti a rientrare”. Così a fine gara il tecnico Stefano Piccardo.
“Ora dobbiamo mettere la testa sotto – continua – e pensare a come sono andate le cose, a lavorare per migliorarle. Dobbiamo cercare di concentrarci sugli errori commessi, così da farci trovare pronti la prossima volta. Il rinvio della Coppa Italia ci permetterà di recuperare energie, in vista dei prossimi impegni. C’è ancora tanta roba da fare. Lo scarto di 4 gol? Non cambia nulla. Come abbiamo perso di 4 gol, possiamo vincere di 4 gol”.




Covid, i numeri: 31 nuovi positivi in provincia di Siracusa. Da oggi Portopalo in zona rossa

Sono 679 i nuovi positivi al covid in Sicilia a fronte di 25.677 tamponi processati. L’incidenza scende al 2,6%. I guariti sono 392, 13 invece le vittime. Gli attuali positivi sono 13.796.
In provincia di Siracusa sono 31 i nuovi positivi. Occhi puntati su Portopalo, da oggi in zona rossa. Non si entra e non si esce dalla cittadina se non per comprovate esigenze. Chiuse le scuole ed anche gli studenti che frequentano le superiori nelle altre città vicine non possono lasciare Portopalo. Per loro attivata la dad. Situazione delicata anche a Melilli, dove sono state chiuse tutte le scuole.
Quanto alle altre province: Palermo 299 casi, Catania 150, Ragusa 49, Agrigento 46, Messina 44, Caltanissetta 34, Trapani 23, Enna 3.




Da lunedì la Sicilia torna in arancione, Pasqua blindata in zona rossa

Con un decreto legge approvato dal Consiglio dei ministri, entrano in vigore le nuove misure anti-covid. Le varianti e la crescita dei contagi in Italia ha convinto il governo a dare una nuova stretta.
Il provvedimento riguarda anche la Sicilia che da lunedi si ritroverà, per decreto, in zona arancione. Ultimo fine settimana da zona gialla, almeno fino al 6 aprile. Pasqua e pasquetta, poi, saranno blindate. Tutta Italia si ritroverà in zona rossa nei giorni 3, 4 e 5 aprile. Durante le festività pasquali sarà comunque possibile spostarsi all’interno della propria regione verso una sola abitazione privata, una volta al giorno, massimo due persone. Negli altri giorni, e solo nelle regioni arancioni come sarà la Sicilia, lo spostamento sarà consentito solo in ambito comunale e una volta al giorno, verso una sola abitazione privata. Rimane in vigore il coprifuoco dalle 22 alle 5.
Nel decreto anche il principio per cui
si entra automaticamente in zona rossa con un’incidenza settimanale di 250 casi ogni 100mila abitanti.




Antonio e Marco, Canicattini piange le due vittime dell'incidente. "Siamo sotto shock"

“Siamo sotto shock”. Il sindaco di Canicattini Bagni, Marilena Miceli, parla a nome di tutta la comunità. La notizia del terribile incidente in cui hanno perso la vita Antonio Di Luciano, di 53 anni, e Marco Sconza, di 35 anni, ha funestato la giornata della cittadina montana.
“Abbiamo sperato fini all’ultimo che il bilancio fosse meno grave. Purtroppo poi abbiamo appreso anche del secondo decesso”, racconta visibilmente provata la prima cittadina. “Siamo una piccola cittadina, ci si conosce tutti. Il dolore è forte e collettivo”, spiega. Ai familiari delle vittime ha assicurato sostegno in questo momento difficile.
Canicattini, intanto, si è stretta attorno alle famiglie di Antonio Di Luciano e Marco Sconza. Quest’ultimo lascia una giovane moglie ed una figlia.
Sul fronte delle indagini, non è ancora stata chiarita del tutto la dinamica dell’incidente avvenuto sulla Maremonti. Tre le auto coinvolte. Si parla di un frontale e di una carambola infernale. La Municipale di Siracusa farà chiarezza.
Di Luciano era alla guida della sua Golf. Sconza era sulla sua Passat. I Vigili del Fuoco hanno faticato non poco per raggiungerlo tra le lamiere contorte. È stato trasportato in elisoccorso al Cannizzaro di Catania, dove purtroppo è sopraggiunto il decesso.




Tragico incidente sulla Maremonti: sale a due il bilancio delle vittime, deceduto uno dei feriti

Sale purtroppo a due morti il tragico bilancio dell’incidente stradale avvenuto questa mattina lungo la Maremonti, poco distante dallo svincolo per Canicattini Bagni. Tre le auto coinvolte in uno scontro che è costato la vita ad un 53enne di Canicattini Bagni e ad un 35enne, sempre di Canicattini. Il primo è deceduto poco dopo l’impatto, mentre erano in corso le prime disperate manovre di soccorso. Era alla guida di una Golf, finita capovolta sulla sede stradale in seguito all’impatto. Il secondo decesso è invece avvenuto al Cannizzaro di Catania, dopo l’uomo era stato trasferito in elisoccorso subito dopo essere stato estratto dalle lamiere della sua Passat.
La dinamica dell’incidente è ancora da chiarire. I rilievi sono affidati alla Polizia Municipale di Siracusa. Sul posto sono intervenuti anche i Carabinieri ed i Vigili del Fuoco, insieme alle ambulanze del 118. Il tratto di strada è stato chiuso per diverse ore, per consentire tutte le operazioni.




Grave incidente sulla Maremonti, in contrada Cavadonna: strada interrotta

Gravissimo incidente stradale sulla Maremonti, nei pressi di contrada Cavadonna. Per cause ancora in fase di accertamento, tre auto si sono scontrate. Coinvolte una Mercedes, una Passat ed una Golf. Una delle vetture è finita capottata sulla sede stradale ed un’altra oltre la stessa strada. Una scena terribile, quella che si è presentata ai primi soccorritori, giunti anche con l’elicottero del 118.
L’incidente poco dopo le 7 del mattino. Due le vittime: un 53enne di Canicattini Bagni, alla guida della Golf. Trasportato in elisoccorso al Cannizzaro di Catania il conducente della Passat; poco dopo le 11.30 la notizia del suo decesso, nella struttura sanitaria etnea. Aveva 35 anni ed era, anche lui, di Canicattini.
Sul luogo dell’incidente i Carabinieri, i Vigili del Fuoco ed il 118. I rilievi sono affidati alla Polizia Municipale di Siracusa. Frammentarie, al momento, le notizie sugli altri due feriti, trasferiti in ambulanza al pronto soccorso del capoluogo.




La morte del militare e il vaccino, indagato a Siracusa l'ad di AstraZeneca

Tra gli indagati dalla Procura di Siracusa nell’inchiesta sulla morte del sottufficiale della Marina poche dopo il la somministrazione del vaccino, c’è anche l’amministratore delegato di AstraZeneca, Lorenzo Wittum. I magistrati spiegano che si tratta di un atto dovuto, per consentire anche i prossimi accertamenti, a partire dall’autopsia di domani, nell’obitorio del Cannizzaro di Catania.
A guidare le indagini è il procuratore capo Sabrina Gambino, insieme al sostituto Gaetano Bono. Tra gli indagati anche il medico del 118, l’infermiere che ha somministrato la dose del vaccino ed il medico dell’ospedale militare di Augusta.
Intanto, le ultime notizie hanno portato 7.000 siciliani circa a cancellare la loro prenotazione per la vaccinazione con AstraZeneca. A rivelare il dato è stato l’assessore regionale alla salute, Ruggero Razza.




Cassibile: i braccianti stranieri, le aziende e i sindaci. Il M5s sposa la linea della Prefettura

“E’ il momento della responsabilità e nessuno deve sottrarsi a quello che è il suo compito. A meno che non si voglia perpetuare un copione che, alla prova dei fatti, non ha funzionato e rischia solo di favorire l’illegalità”. Inizia così l’intervento dei parlamentari Paolo Ficara e Stefano Zito (M5s) sul dibattito che si è acceso a Cassibile, in occasione dell’annuale arrivo di braccianti stranieri. “C’è ora da seguire la strada maestra tracciata dalla Prefettura di Siracusa, grazie alla quale sono stati messi a disposizione del Comune di Siracusa i container e le somme per eseguire i lavori. La risposta sollecitata diventa adesso legittima aspettativa di fatti concreti che devono essere prodotti dalle associazioni di categoria e dalle imprese agricole, per loro parte, nella risoluzione del problema abitativo. L’atteggiamento da spettatori quasi inconsapevoli non rende onore al lavoro ed alla qualità di professionalizzazione raggiunto dalle aziende del siracusano che, però, necessitano adesso di un coordinamento forte e chiaro: ruolo che devono assumersi le associazioni di categoria, in modo tale da consegnare al passato vecchi e logori schemi in cui concorrenza al ribasso e massimalizzazione del profitto hanno portato a diversi cortocircuiti. In parlamento a Roma e a palazzo dei Normanni continueremo ad assicurare, per conto nostro, giusta attenzione nella tutela dei prodotti della nostra terra contro ogni contraffazione e contro una introduzione selvaggia nel nostro mercato di prodotti a basso costo e dubbia qualità. Non si sottraggano, però, al loro compito neanche i sindaci della provincia, ai quali è stata chiesta una proficua collaborazione da parte del ministero degli Interni e a cui, ad oggi, hanno risposto positivamente solo i sindaci di Siracusa e Lentini. È lecito attendersi che anche la Regione faccia il suo, attraverso il potenziamento dei controlli dell’ispettorato del lavoro”, aggiungono Ficara e Zito.
“Sarebbe stato auspicabile maggiore tempismo da parte dell’amministrazione comunale di Siracusa nell’allestimento del villaggio dell’accoglienza. I ritardi ne hanno fatto slittare l’apertura ad aprile. E’ giusto però che, adesso, si pensi anche ad altri investimenti per Cassibile. Non si può pensare alla frazione solo quando si tratta di trovare soluzioni abitative per i braccianti stranieri. Si valuti, allora, lo stanziamento di risorse annuali per prevedere iniziative di miglioramento sociale e culturale a vantaggio dell’intera comunità di Cassibile”, concludono i parlamentari M5S.




Lotto sospeso di AstraZeneca, in Sicilia inoculate oltre 18mila dosi. Le indagini in corso

Più di 18mila dosi del lotto di AstraZeneca precauzionalmente sospeso (ABV2856) sono state già somministrate in Sicilia, dove ne erano arrivate oltre 20mila. Le restanti dosi, circa duemila, sono state immediatamente ritirate, dopo il provvedimento di Aifa. Lo ha confermato nelle ore scorse l’assessore regionale della Salute, Ruggero Razza. “Abbiamo adottato immediatamente il provvedimento di sospensione del lotto distribuito in Sicilia, in numerose dosi. Dobbiamo però proseguire in maniera responsabile perchè tutti i siciliani hanno visto nella vaccinazione una speranza verso la normalità. Serve il massimo della chiarezza e favoriremo ogni accertamento richiesto dalla magistratura per una rapida verità che possa dare sicurezza ai cittadini siciliani”.
Sul fronte delle indagini, la Procura di Siracusa ha avviato accertamenti su tutta la filiera della distribuzione del lotto di AstraZeneca sotto esame. Attenzione rivolta anche al trasporto, alla conservazione ed alla stessa somministrazione del vaccino. Il pm di Siracusa Gaetano Bono, che coordina l’inchiesta con la procuratrice Sabrina Gambino, nelle ore scorse ha detto alle agenzie che al momento non può essere escluso un eventuale errore umano, ai vari livelli. Sono 21 le persone iscritte nel registro degli indagati, anche per procedere ai necessari accertamenti.
Le indagini hanno preso le mosse dal decesso del sottoufficiale della Marina Stefano Paternò, deceduto poche ore dopo la somministrazione del vaccino nella base di Augusta. Nessuna reazione avversa nell’immediato, poi nella notte – una volta rientrato a casa a Misterbianco – l0improvvido malore e la morte sopraggiunta per arresto cardiaco. Sul caso, i familiari hanno subito presentato un esposto in procura.