Siracusa. Giorno del Ricordo, targa per le vittime delle Foibe al Monumento ai Caduti

Celebrato anche a Siracusa il Giorno del Ricordo in memoria delle vittime delle Foibe e dell’esodo giuliano-dalmata. Apposta un targa commemorativa, nell’aiuola prospiciente il Monumento ai Caduti d’Africa in via Riviera Dionisio il Grande. Erano presenti il sindaco, Francesco Italia, gli assessori Fabio Granata e Pierpaolo Coppa insieme ad una rappresentanza di alunni degli istituti comprensivi Wojtyla e Raiti.
“Da oggi anche a Siracusa c’è un luogo dove deporre un fiore in ricordo delle immani sofferenze di migliaia di connazionali infoibati, tra cui Norma Cossetto”, commenta il presidente del circolo cittadino di Fratelli d’Italia, Paolo Cavallaro. “Anche in Ortigia, dopo l’esodo dei profughi, fu insediato un centro di smistamento. Lo scorso anno avevamo protocollato la richiesta di intitolazione di una strada a Norma Cossetto e ai Martiri delle Foibe.
Ringraziamo il sindaco di Siracusa e l’assessore Fabio Granata per la sensibilità dimostrata nell’accogliere questa istanza che proveniva da tanti cittadini e associazioni”.




Zonda industriale, con Fondimpresa nuovi corsi di formazione per saldatori e meccanici

(c.s.) Dopo la conclusione, a dicembre scorso, dei corsi relativi ai Piani formativi per saldatori e tubisti, promossi dalla Sezione imprenditori metalmeccanici di Confindustria Siracusa di concerto con i sindacati Fim, Fiom e Uilm utilizzando gli strumenti di Fondimpresa (Avviso 3/2019 – Politiche Attive), sono stati assunti nelle aziende del gruppo Irem dodici giovani che sono già coinvolti in progetti di ulteriore crescita professionale sul campo.
In considerazione del successo registrato dal primo progetto, è stato siglato un nuovo accordo tra il Presidente della sezione imprese metalmeccaniche di Confindustria Siracusa Giovanni Musso e i rappresentanti delle federazioni provinciali di Fim, Fiom e Uilm, rispettivamente Angelo Sardella, Antonio Recano e Santo Genovese, per dar vita, sempre utilizzando gli strumenti di Fondimpresa, a due nuovi corsi di formazione per dieci saldatori e dieci meccanici industriali. I corsi prenderanno il via nel mese di Marzo. Il partenariato vede coinvolte le aziende metalmeccaniche, il Consorzio Conformis con i consulenti Linda Gerardi e Sebastiano Bongiovanni per la progettazione e gestione del Piano formativo, la scuola di Saldatura Italforma che si avvarrà della successiva certificazione dell’Istituto Italiano della Saldatura.
Grande soddisfazione ha espresso il presidente della sezione imprese metalmeccaniche di Confindustria Siracusa, Giovanni Musso, auspicando un coinvolgimento diretto di altre imprese del territorio che potranno beneficiare dell’esperienza acquisita. “In un momento di grande difficoltà per le imprese come quello che stiamo vivendo, è a mio avviso essenziale potenziare il capitale umano tramite interventi di formazione mirata – ha detto Musso – solo in questo modo riusciremo a mantenere la nostra competitività e a sostenere il tessuto imprenditoriale del territorio”. “Più competenza significa inevitabilmente più competitività e più occupazione. Mi auguro ci siano risorse finanziarie aggiuntive di sostegno alle imprese riguardo la formazione professionale – conclude Giovanni Musso – ma occorre soprattutto semplificare le procedure amministrative e ragionare su alcuni limiti alla flessibilità in ingresso che frenano ancora la partecipazione delle imprese in questi progetti”.
Soddisfatti anche i sindacati Fim, Fiom e Uilm, attraverso i rappresentanti provinciali Angelo Sardella, Antonio Recano e Santo Genovese, che ritengono “la formazione uno di pilastri centrali dello sviluppo economico, in questo particolare e complicato momento storico occorre sviluppare un nuovo modello di crescita per promuovere una trasformazione del sistema produttivo che favorisca la crescita di lavoratori con qualifiche professionali medio-alte, in grado di tenere agganciate le competenze alle esigenze delle imprese – hanno detto i tre rappresentanti dei sindacati metalmeccanici – per avere una maggiore spinta propulsiva per la produzione, per l’occupazione e dunque per il territorio”.




Senza stipendio da 8 mesi, in agitazione i dipendenti del centro accoglienza di Priolo

Da otto mesi senza stipendio, i 30 dipendenti del centro di accoglienza di via Prati, a Priolo, hanno indetto lo stato di agitazione. La Fisascat Cisl ha sposato la protesta dei lavoratori della struttura prima gestita dalla cooperativa Freedom e, da qualche mese, da Officine sociali.
“Abbiamo più volte sollecitato le due coop a pagare gli stipendi – dichiara Teresa Pintacorona, segretario generale Fisascat Cisl Ragusa Siracusa – ma senza alcun effetto. L’unica risposta è stata quella di non essere nella possibilità di pagare perché la Prefettura di Siracusa non ha ancora versato il corrispettivo dovuto dal giugno dello scorso anno ad oggi. Una vicenda paradossale per un centro che continua ad accogliere immigrati. Il servizio continua, gli stranieri in arrivo vengono inviati in via Prati e non si riesce a sbloccare la situazione”.
Il sindacato ha chiesto un incontro urgente al prefetto Giusy Scaduto “per sbloccare una situazione assai delicata”.




Coronavirus, il bollettino: 744 nuovi positivi in Sicilia, +51 in provincia di Siracusa

Sono 744 i nuovi positivi al coronavirus in Sicilia nelle ultime 24 ore. I tamponi processati sono stati 21.948, con incidenza che sale al 3,4%. I guariti sono 1.131, registrati altri 24 decessi. Sempre in calo i ricoveri negli ospedali siciliani: sono 1.337 (-36), 176 in terapia intensiva.
In provincia di Siracusa, stabili i numeri del contagio. Sono 51 i nuovi positivi. Nel capoluogo rilevati 4 nuovi contagi, sono adesso 158 gli attuali positivi.
Quanto alle altre province: Palermo 319 casi, Catania 109, Trapani 80, Agrigento 73, Messina 71, Caltanissetta 19, Ragusa 17, Enna 5.




La Regione si era 'dimenticata' di Siracusa: "9.000 vaccini pianificati, arrivati solo 4.500"

Su 9.000 dosi di vaccino previste nel piano vaccinale per la provincia di Siracusa, ne sono arrivate in questa fase circa 4.500, vale a dire la metà di quanto effettivamente pianificato. Il dato, aggiornato a sabato scorso, è stato reso pubblico dalla deputata regionale Daniela Ternullo (FI) che ha incontrato la dirigente dell’assessorato regionale per sollecitare soluzioni al “caso” Siracusa. “Mi è stato riferito di un problema tecnico ma dalla Regione mi è stato fatto sapere che la situazione si sbloccherà”, spiega in diretta su FMITALIA.
Accolte e rilanciate le lamentele dei medici di base, degli specialisti Asp e dei laboratori privati di analisi che lamentavano di essere rimasti fuori dalle vaccinazioni, mentre in altre province – come quella di Ragusa – anche i dentisti hanno già ricevuto la loro dose. “Nel Palermitano, nelle provincia di Catania ed Enna non solo hanno già completato la seconda fase, quella del cosiddetto richiamo, ma addirittura si sta procedendo verso la vaccinazione dei dentisti”, conferma Daniela Ternullo.
Ancora lontani dal 70% di vaccinazioni previste effettuate, ci si domanda il motivo per cui la Regione abbia trascurato in questa clamorosa maniera la provincia di Siracusa. “Rispetto alle altre province, eravamo finiti nel dimenticatoio. Brutto da dirsi ma era successo. Dall’assessorato garantiscono che adesso, lista delle priorità alla mano, hanno subito inserito Siracusa. E ieri mattina sono state disposte ulteriori 250 vaccinazioni per le rsa. Adesso hanno rallentato in altre province dove sono molto avanti, per incrementare ora Siracusa”.
Ma perchè Siracusa è rimasta indietro? “E’ accaduto, come altre volte, che alcune province vengano vissute come più centrali nell’azione della Regione. Ed altre, purtroppo, finiscono nel dimenticatoio. Fortunatamente c’è stata una giusta mobilitazione e grazie ai medici in protesta ho potuto incontrare i vertici dell’assessorato regionale e spero di aver contribuito a risolvere il problema”, dice ancora la deputata di Forza Italia.
Esclusa la presenza di furbetti del vaccino. “Nel palazzo dell’Asp è stato vaccinato chi lavora in quegli uffici perchè, come tutti sanno, sono sempre a contatto con medici e operatori. Se ci sono stati furbetti, vanno cercati altrove. E saranno eventualmente perseguiti come previsto”.




Festa di carnevale organizzata in una scuola di Floridia, l'Asp blocca tutto: cancellata

L’istituto comprensivo De Amicis di Floridia si è ritrovato al centro di un caso “diplomatico”. In un primo momento, la scuola aveva dato il via libera ad una sorta di festicciola a tema carnascialesco. Una circolare recita infatti così: “si dispone che, giovedì 11 Febbraio 2021, in tutte le sezioni di scuola dell’infanzia durante le normali attività didattiche, i bambini potranno recarsi a scuola vestiti in maschera e potranno consumare, alle ore 10.00, le tipiche leccornie del carnevale”. A Floridia, è bene ricordare, fino allo scorso 30 gennaio le scuole di ogni ordine e grado sono rimaste chiuse a causa della crescita esponenziale dei contagi.
La notizia ha fatto presto il giro della cittadina e non sono mancate le segnalazioni da parte dei genitori più attenti. Segnalazioni arrivate anche al sindaco, Marco Carianni, ha ha chiesto un parere al Dipartimento di Prevenzione dell’Asp di Siracusa. L’autorità sanitaria ha bocciato l’iniziativa della scuola perchè “in contrasto con le raccomandazioni del CTS, dell’OMS e delle vigenti norme in materia di contrasto e contenimento dei contagi da Covid-19”. Al dirigente scolastico del comprensivo De Amicis non è rimasto altro, allora, che fare dietrofront e revocare le circolari in oggetto.
Oggi sono 55 i positivi a Floridia. Il sindaco ha rinnovato l’invito alla massima prudenza nel rispetto delle norme vigenti. “Abbiamo invitato la Polizia Municipale a reprime qualsiasi atteggiamento che violi le disposizioni di sicurezza in vigore, dato che qualsiasi tipo di tolleranza risulterebbe oggettivamente inefficace”, scrive il primo cittadino sui suoi canali social istituzionali a proposito dell’andamento epidemiologico nella cittadina.




Tentazione feste di Carnevale in casa per i bimbi. L'esperto: "fuori contesto e pericoloso"

“Qualcuno conosce ragazze per fare animazione in villetta, domenica, due ore, per far giocare bambini vestiti da carnevale?”. Non è raro in questi giorni imbattersi sui social in messaggi come questo. In diversi gruppi locali su Facebook, e non solo di mamme, si fa spesso riferimento a feste di carnevale per fare stare insieme i bimbi in maschera. “In fondo stanno assieme anche a scuola…”, è la giustificazione addotta a chi, nei commenti, ricorda che non sarebbe consentito e non è certo il momento.
Persino le grandi feste di Avola e Palazzolo sono state cancellate causa covid. Ma la tentazione della festa in casa sembra aver preso il sopravvento sul buon senso.
E’ la soluzione al “i bambini non possono stare sempre chiusi in casa”. Solo che ci si dimentica come è andata l’ultima volta che ci si è dati alle “feste”, ovvero a dicembre: l’esplosione dei contagi, la Sicilia zona rossa e persino rafforzata. Passato il lampo, passato lo spavento dice un vecchio adagio.
“La pressione dei numeri si riduce e tutti pronti a pensare che siamo in una situazione di normalità. Non è così”, sottolinea l’esperto, l’infettivologo Gaetano Scifo. “Purtroppo manca la memoria. Sentiamo la necessità di rispondere solo se ci troviamo in condizioni estreme, altrimenti…”. Altrimenti riecco la socialità spinta. Bella e utile, ma in tempi normali non sotto pandemia e dopo un anno di sacrifici. “Oggi è fuori contesto organizzare una festicciola di carnevale. Significa non aver appreso la lezione, non avere capito che non abbiamo ancora superato un grande pericolo. Più tardiamo in questa comprensione e più abbiamo difficoltà ad adeguarci alle norme e più a lungo nel tempo continueremo ad avere problemi”, la previsione di Scifo.

foto dal web




Covid: 6 positivi in un centro di riabilitazione di Canicattini Bagni

In sei, tra ospiti ed operatori, sono risultati positivi al covid in un centro di riabilitazione di Canicattini Bagni, struttura con sede anche a Siracusa affiliata al Sant’Angela Merici. Sono stati subito posti in isolamento e nelle prossime ore saranno effettuati ulteriori tamponi di verifica. Le condizioni di salute sono generalmente buone e non è stato necessario alcun supporto specialistico.
L’autorità sanitaria non ha ritenuto di dover stoppare l’attività del centro, alla luce delle pronte iniziative adottate che avrebbero permesso di fermare la catena dei contagi.
Intanto si cerca di comprendere come il virus abbia raggiunto la struttura. Forse, secondo una prima ipotesi, inconsapevole “veicolo” sarebbe stato un ospite arrivato da una cittadina vicina.




Siracusa. Assembramenti e ritardi, avvocati si astengono dalle udienze per tre giorni

L’Ordine degli avvocati di Siracusa ha deliberato tre giorni di astensione dalle udienze, dal 22 al 24 febbraio. Alla base della protesta, il mancato funzionamento dell’Ufficio Spese di Giustizia e dell’Ufficio liquidazione patrocinio a spese dello Stato del Tribunale di Siracusa, nonché la mancata organizzazione della trattazione
delle udienze penali.
“La protesta intende denunciare pubblicamente e stigmatizzare il mancato funzionamento dell’intero servizio relativo al patrocinio a spese dello Stato e alle difese d’ufficio, sin dalla fase dell’ammissione delle istanze nel settore penale, alla emissione dei decreti di liquidazione, alle notifiche, alla apposizione della esecutività dei decreti, al caricamento delle liquidazioni nel sistema informatico denominato SIAMM, alla richiesta di emissione delle fatture e al pagamento delle stesse”, si legge nel documento diffuso dall’Ordine degli Avvocati.
“La protesta è anche finalizzata a segnalare la contrarietà della Avvocatura iracusana rispetto alla gestione e alla organizzazione delle udienze, specialmente nel settore penale, che determina assembramenti nelle aule di Udienza e nei corridoi antistanti le stesse, in violazione della normativa sulla prevenzione del contagio da Covid-19”.
Se nei prossimi giorni verranno presentate delle soluzioni concrete, l’Ordine degli Avvocati di Siracusa si dice pronto a ritirare le annunciate azioni di protesta.




Ocean Viking in porto ad Augusta, salgono a 49 i migranti positivi al covid

Sono 49 i migranti positivi al covid arrivati in porto ad Augusta a bordo della Ocean Viking. In totale sono 422 gli stranieri soccorsi nei giorni scorsi nelle acque libiche dalla nave ong che si è vista assegnare lo scalo megarese come porto sicuro.
Le operazioni di sbarco sono cominciate ieri mattina e sono andate avanti per tutta la giornata all’insegna di grande prudenza, con controlli accurati da parte della sanità marittima e dell’Asp di Siracusa. Secondo quanto reso noto dalla stessa Ong Sos Mediterranee, sono saliti a 49 i positivi al covid. Ii test rapidi effettuati a bordo avevano portato alla scoperta iniziale di soli 8 casi.
Poco più di 100 minori non accompagnati sonno stati accompagnati a terra, in strutture di accoglienza nel ragusano. Gli adulti vengono invece condotti sulla nave quarantena Rhapsody. Un’area della nave è stata attrezzata per ospitare i positivi. Per tre migranti è stato necessario il ricovero in ospedale: una donna incinta, un uomo con una ferita alla testa e un altro con una sospetta frattura a una mano.