Due nuove dirigenti per la Prefettura di Siracusa, prime assegnazioni

Due nuove dirigenti per la Prefettura di Siracusa. Hanno preso servizio nei giorni scorsi Sara Marano e Fabiola Marchese, a conclusione del corso per l’accesso alla qualifica iniziale della carriera prefettizia.
Entrambe laureate in Giurisprudenza all’Università di Catania con il massimo dei voti e abilitate all’esercizio della professione forense, sono anche titolari del diploma di specializzazione in professioni legali. Si tratta delle prime assegnazioni dopo i trasferimenti e pensionamenti di tutti i dirigenti prima in servizio.
Marchese si occuperà di ordine e sicurezza pubblica, di sanzioni amministrative e illeciti depenalizzati.
Marano, invece, di protezione civile, enti locali e assicurerà, da Vice, anche le funzioni di Capo di Gabinetto, posizione tuttora vacante.




Coronavirus, il bollettino: 1.230 positivi in Sicilia, +68 in provincia di Siracusa

In Sicilia sono 1.230 i nuovi positivi al covid, rilevati nelle ultime 24 ore. Numeri in lieve discesa ma che non permettono ancora di pensare di poter abbassare la guardia. I ricoverati nei reparti degli ospedali dell’Isola sono 1.436 ricoverati, altri 221 in terapia intensiva. Nel bilancio purtroppo altri 28 decessi.
In provincia di Siracusa tornano a due cifre i numeri del contagio. Dopo diverse giornate di forte pressione, sono oggi 68 i nuovi positivi. Dimezzato il dato di ieri (140).
Quanto alle altre province siciliane, questi i casi: 459 Palermo, Catania 248, 127 Messina, 112 Trapani, 41 Agrigento, 104 Caltanissetta, 36 Ragusa e 35 Enna.
I dati sono contenuti nel bollettino del Ministero della Salute.




Ultimatum ai siciliani, Musumeci: "se contagi sempre alti, a febbraio possibile lockdown"

“Se i dati non miglioreranno, la Sicilia inasprirà le misure per la zona rossa. Siamo pronti a chiudere tutto come la scorsa primavera”. Poche parole, a margine di un incontro con la stampa, ma estremamente chiare. Il presidente della Regione lancia il suo ultimati. “Vedo troppi comportamenti indisciplinati”, ha anche confessato ribadendo un concetto già espresso la scorsa settimana. “Se i numeri del contagio non dovessero abbassarsi, dal primo febbraio adotteremo ulteriori misure restrittive, sentito il Governo nazionale. E non escludo un lockdown come quello della scorsa primavera”, le parole di Musumeci pronunciate a palazzo d’Orleans.




Sala scommesse aperta col "trucco", la chiudono i Carabinieri: multe per i presenti

Una ricevitoria di scommesse è stata trovata aperta dai Carabinieri a Siracusa. Una violazione delle norme anticovid, sanzionata dalle forze dell’ordine. Il titolare – spiegano gli investigatori – aveva pensato di potere “aggirare” i precetti anti-contagio tenendo apparentemente chiuso il locale, con la serranda abbassata. Ma di fatto, secondo quanto riscontrato dai Carabinieri, avrebbe continuato a ricevere le giocate degli scommettitori attraverso “pizzini” di carta “infilate” grata metallica abbassata.
Il via-vai non è però passato inosservato ed i Carabinieri sono intervenuti elevando verbali anche a carico degli irriducibili scommettitori. Alle sanzioni si è aggiunta la chiusura provvisoria dell’attività – che avrà efficacia quando termineranno gli attuali obblighi di chiusura – e l’invio di tutti gli atti all’Autorità Prefettizia, che applicherà la sanzione accessoria della sospensione dell’attività fino a 30 giorni.
Nelle ultime ore, sono state 86 le persone sottoposte a controllo a Siracusa dai Carabinieri e 58 i veicoli. Le multe levate per le violazioni delle norme di contenimento della pandemia ammontano a circa 9.000 euro.
La violazione più rilevata, che ha dato luogo a verbali per 15 persone e 2 attività commerciali, è stata quella del consumo all’interno di bar o locali di ristorazione o nelle loro prossimità.




Cara Tari anche per il 2021: non ci sono margini per ridurre le aliquote. Ecco perchè

I contribuenti siracusani hanno ricevuto negli ultimi giorni il saldo della Tari 2020. In forte ritardo sulla scadenza, a causa di problematiche interne all’ufficio tributi, si interrogano davanti all’importo da pagare: quando finalmente diminuirà il costo della Tari a Siracusa? Secondo l’Osservatorio prezzi e tariffe di CittadinanzAttiva, il costo medio per famiglia nel capoluogo aretuseo è di 442 euro: è la settima tariffa più cara d’Italia.
Inutile nutrire particolari speranze per il 2021. L’aumento della percentuale di raccolta differenziata ed i risparmi ottenuti dal Comune di Siracusa non basteranno per ragionare di una revisione delle aliquote e del costo per gli utenti. Come spiega l’assessore Andrea Buccheri, “i problemi con il conferimento dell’organico per via della saturazione degli impianti ci hanno costretto a cercare soluzioni di emergenza. Soluzioni che finiscono per bruciare il risparmio che accumuliamo con la crescita della differenziata”. Nella ultima parte del 2020, ricorderete, ritiro a singhiozzo della frazione organica proprio per l’impossibilità di conferire negli impianti autorizzati dalla Regione. “Dovendo cercare altri impianti, aumentano i costi a tonnellata. E così ci giochiamo le economie che avremmo potuto invece destinare alla riduzione della tassa”. E in qualche modo, allora, i ritardi cronici della Regione in materia di rifiuti finiscono per pesare, indirettamente, sulla bolletta dei siracusani. “E purtroppo è dietro l’angolo l’ennesima emergenza: ad aprile è prevista la saturazione della discarica di Grotta San Giorgio”. E poi c’è l’altro cronico problema: una evasione ed una elusione altissime e faticosamente contrastate.
La realizzazione di termovalorizzazione o inceneritori rimane solo alla stato di conversazione. “Gli impianti non si fanno dall’oggi al domani. Serve programmazione della Regione che, ad oggi, è mancata anche solo per le semplici discariche. E’ un dato di fatto che negli ultimi 15 anni non c’è stata alcuna costruzione di questo passaggio di sviluppo”, commenta ancora Buccheri che non si mostra particolarmente favorevole verso impianti di questo tipo. “Tutto dipende dalla quantità di immissioni in atmosfera. Con una differenziata funzionale, molto meglio una discarica che non immette nulla in aria”.

foto dal web




Scuole aperte o chiuse? Decisione per Noto nel fine settimana: divisi insegnanti e dirigenti

Il quesito è da giorni al centro di discussioni infinite: scuole aperte o da chiudere in zona rossa? Le famiglie e molti insegnanti sarebbero per la prosecuzione della dad, i dirigenti scolastici invece parlano di scuole sicure. Una posizione che trova il conforto dell’assessore regionale Lagalla che, con un video sui social, ha spiegato come ad oggi non ci siano le condizioni per tornare a chiudere le scuole in Sicilia. Non esclude, però, che -in caso di peggioramento della curva del contagio – si possa decidere di rivedere quella che è la linea adottata al momento. Lo aveva anticipato il presidente Musumeci, anche lui si è detto pronto a chiudere le scuole se – alla data del 31 gennaio – i numeri del covid rimarranno sulla soglia di allarme.

I sindaci da giorni vengono compulsati da mille richieste ed hanno il loro bel daffare nello spiegare perchè non spetta alla loro autonomia decisionale ogni valutazione in merito. A Noto, dove in questa prima settimana di ripresa della didattica a distanza non sono mancate le polemiche e le classi vuote per scelta delle famiglie, il primo cittadino Corrado Bonfanti ha fatto sapere che riceverà dall’Asp, sabato, una analisi dettagliata della situazione. “Una ulteriore verifica sui dati settimanali, per comprendere se le scuole a Noto possono stare aperte o servono provvedimenti restrittivi. A quella decisione mi atterrò”. Gli insegnanti hanno chiesto al sindaco di valutare la chiusura (così come i genitori, ndr), i dirigenti scolastici invece ritengono le scuole sicure. Ogni decisione rimandata alle indicazioni del Dipartimento di Prevenzione.
Settimana prossima, poi, sarà nuovamente allestito a Noto il drive in dei tamponi rapidi, per una giornata di screening sulla popolazione scolastica.




Dal veglione sotto le feste ai contagi oggi triplicati: Villasmundo osservata speciale

Come nei giorni del lockdown della scorsa primavera, a Villasmundo sono tornati in strada i mezzi per la sanificazione. Spruzzi di prodotti igienizzanti in giro per le vie della frazione di Melilli, dove il coronavirus continua a circolare con eccessiva libertà.
Gli attuali positivi sono 49, a fronte di poco meno di 4.000 residenti. Ma erano appena 15 solo 10 giorni fa. Numeri più quasi triplicati nel giro di una manciata di giornate. Per fare un altro raffronto, a Melilli centor sono appena 6 i positivi. Il sindaco, Giuseppe Carta, ha rivolto un appello ai genitori di giovani e giovanissimi abitanti di Villasmundo. “Si avverte l’esigenza di una maggiore attenzione. Vigilate sui ragazzi che devono capire che diventano veicolo di contagio se non rispettano le norme anti-Covid”.
L’impennata dei contagi è da collegare con ogni probabilità a degli eccessi di socialità durante le feste natalizie. Villasmundo ha fatto notizia per il “veglione” con una trentina di partecipanti e 10 positivi al tampone rapido. “L’ho scoperto da un laboratorio privato di Villasmundo”, ha rivelato Carta nei giorni scorsi. “C’erano improvvisamente 30 persone in fila per fare il tampone. I primi dieci escono positivi all’esame del tampone rapido. Mi sono attivato per fare monitorare tutti”. Da lì, poi, una escalation di contagi che non lascia tranquillo il primo cittadino ibleo.




Controlli anticovid in provincia: sanzionate 9 persone e chiuso un esercizio commerciale

Sono stati eseguiti in tutta la provincia controlli finalizzati al rispetto delle normative anti covid. A Siracusa sono state attenzionate le zone a maggiore “rischio” di assembramenti e sono state sanzionale 3 persone. Sono stati 39 invece gli esercizi pubblici controllati.
A Lentini, gli uomini del Commissariato di P.S., insieme a Militari dell’Arma e della Guardia di Finanza, hanno sanzionato 6 persone per il mancato rispetto delle norme anti covid e tra le 15 attività commerciali controllate una è stata sanzionata e chiusa per 5 giorni.




Furto di agrumi nelle campagna di Lentini, arrestati 3 catanesi dopo inseguimento

Agenti del Commissariato di Lentini, nell’ambito dei servizi finalizzati al contrasto del fenomeno del furto di agrumi nelle campagne, hanno arrestato i catanesi Gino Fiducia (38 anni), Alfio Trovato (56)e Rosario Sciuto (68), per i reati di furto aggravato di arance e resistenza a pubblico ufficiale.
Gli uomini del Commissariato di Lentini, da tempo controllano le campagne della zona per scongiurare l’odioso furto di agrumi che, oltre a danneggiare economicamente gli agricoltori, devasta irrimediabilmente, per le maldestre modalità di raccolta, le piante coltivate.
In Contrada Mercadante hanno sorpreso, nella giornata di ieri, all’interno di un agrumeto, 6 ladri che, alla vista della Polizia, hanno tentato di fuggire a bordo di tre diversi veicoli.
Due, che fungevano da palo, in una delle tre auto, sono stati immediatamente bloccati. Una delle altre due vetture è stata raggiunta nei pressi della Statale 194 e uno dei due occupanti è stato bloccato e tratto in arresto. Il complice riusciva a fuggire, come la terza autovettura.
I tre sono stati posti ai domiciliari. Sono stati anche sanzionati per le violazioni della normativa anti covid.




Controlli a Noto, sanzionate 5 persone per non aver rispettato norme per il contenimento

Nelle scorse giornate, agenti del Commissariato di Noto hanno effettuato un servizio straordinario di controllo del territorio, nell’ambito del Progetto Trinacria, in tutto il centro storico e principalmente nel quartiere di via Platone. Nell’espletamento del servizio, soprattutto nella fascia serale, sono stati effettuati vari posti di controllo al fine di verificare il rispetto delle prescrizioni contenute nel decreto anticovid.
Nel complesso sono state controllate 105 persone e 550 veicoli.
Quattro mezzi sono stati sequestrati. Sono state elevate sanzioni amministrative per un valore di 5.000 euro e sono stati controllati 20 soggetti sottoposti a limitazioni della libertà personale.
Nell’ambito dei controlli, 5 persone sono state sanzionate per non aver rispettato le vigenti norme per il contenimento dell’emergenza sanitaria, in quanto si trovavano al di fuori delle proprie abitazioni in orari non consentiti e, pertanto, sono state sanzionate per un totale di 2.000 euro.
Infine, una donna di 50 anni è stata segnalata alla competente Autorità Amministrativa perché trovata in possesso di 1 grammo di marijuana per uso personale.