Villaggio braccianti a Cassibile, il Comitato: "non concentrare flusso in un luogo"

Una petizione popolare promossa da un comitato spontaneo di residenti ed una interrogazione regionale presentata da Rossana Cannata (FdI) per dire no alla scelta del Comune di Siracusa. Non è certo privo di critiche il cammino che sta conducendo alla realizzazione del villaggio per i braccianti stagionali, per lo più stranieri.
In un continuo botta e risposta con l’amministrazione comunale, il comitato torna a fare sentire la sua voce. “Per quanto riguarda il luogo prescelto, ribadiamo quanto già indicato nella petizione e nell’interrogazione e cioè che non è un luogo adatto perché dentro il centro abitato e perché pericoloso e pieno di insidie”. Lo scontro con l’assessore Rita Gentile è aperto. “Dimostra, senza timore di essere smentiti, di non conoscere i luoghi che, come detto, hanno la presenza di più vasche di raccolta che ne rappresentano un pericolo grave. Siamo e saremo sempre pronti al dialogo ed attendiamo un incontro con le istituzioni, così come richiesto, in modo da far valere anche le nostre proposte che tendono a superare un problema storicizzato ed istituzionalizzato per mera volontà politica”, spiega Paolo Romano, alla guida del movimento popolare.
“Molti interessi si celano dietro questo fenomeno, dal caporalato allo sfruttamento della manodopera, al business dei falsi progetti che hanno il solo scopo di drenare denaro pubblico a danno dei cittadini residenti ed extracomunitari”, la sua accusa.
“Cassibile da moltissimi anni ospita una vasta comunità di extracomunitari e persino una moschea. Tutti sono benvenuti a Cassibile comena Fontane Bianche e ben accolti ma nel rispetto del vivere civile e delle regole”, precisa prevenendo le accuse di razzismo.
“L’assessore parla anche di alloggi delocalizzati ed anche su questo siamo d’accordo. È una delle tante soluzioni che abbiamo sempre indicato. Sarebbe la volta buona per risolvere definitivamente il problema, invece di concentrare un flusso così elevato in un’unica zona. Queste e tante altre soluzioni abbiamo segnalato ed abbiamo intenzione di portare avanti. Ma ci vuole collaborazione e buon senso”. E magari anche un incontro, lascia intendere Romano.
“Non siamo disposti ad accettare soluzioni unilaterali che danneggiano un territorio già gravemente penalizzato.
Ci auguriamo di essere ascoltati, altrimenti saremo costretti ad utilizzare tutte le azioni democratiche che sono nella disponibilità dei cittadini, non ultima anche quella di rivolgerci alle autorità giudiziarie.
Attendiamo fiduciosi”.




Forestali senza stipendio da ottobre, Sortino e Ferla temono tenuta sociale

I circa 500 forestali siracusani sono vicini alla disperazione. Dislocati principalmente tra Sortino e Ferla, da ottobre dello scorso anno non percepiscono lo stipendio. E in una Sicilia zona rossa, dove non ci sono occasioni di nuovo impiego, manca ogni prospettova di reimpiego.
A Sortino la pattuglia più nutrita di forestali siracusani: 300. “È allucinante l’atteggimaneto del governo regionale”, sbotta il sindaco Vincenzo Parlato. “Sono impiegati a 78 l, 101 o 151 giornate. Come dovrebbero sopravvivere? La Regione non riesce a mettere in atto le cose basilari, solo restrizioni. Con le politiche sociali stiamo cercando di aiutarli e siamo riusciti a garantire almeno un po’
di serenità in occasione del Natale, con i buoni spesa. Ma il protrarsi di queesta situazone ci mette a roschio di tracollo sociale”. Per questo Vincenzo Parlato sta per inviare una nota ufficiale al governo regionale ed al prefetto di Siracusa.
A Ferla i forestali sono 180. E la situazione è pressoché identica. “In un momento di grande difficoltà, è preoccupante e grave il ritardo con il quale i forestali riceveranno gli emolumenti per le attività lavorative svolte. Mi auguro che il governo regionale, conoscendo la sensibilità del governatore Musumeci, risolva nel tempo più breve possibile tale disagio e avvii una necessaria stagione di riforma che possa rendere più funzionale e stabile l’attività dei lavoratori forestali”, dice il sindaco, Michelangelo Giansiracusa.
Entrambi i primi cittadini respingono la descrizione dei forestali come fossero una sorta di fannulloni. “Ricordo a tutti che, ad esempio, sono stativlorova ripulire le aree archeologiche siracusane e che se vi fosse coordinamento provinciale, potrebbero anche occuparsi del diserbo delle strade. Visti come problema, sono una grande risorsa”, aggiunge Parlato. E Michelangelo Giansiracusa annuisce. I due sono pronti a concordare iniziative comuni per i forestali siracusani.




Siracusa. Festeggiamenti per il co-patrono San Sebastiano, aperta la nicchia. Il programma

Seppur in forma ridotta, a causa del covid, hanno preso il via i festeggiamenti in onore del copatrono di Siracusa, San Sebastiano.
La nicchia che custodisce il simulacro è stata aperta ieri, nella chiesa di Santa Lucia alla Badia. Oggi sarà distribuito il “pane di San Sebastiano”.
Lunedì e martedì, mercoledì, giovedì, venerdì e sabato il programma prevede celebrazioni alle ore 8.00 e alle 18.00. In particolare, mercoledì messa alle ore 10.30 presieduta dall’arcivescovo di Siracusa, Francesco Lomanto, con la partecipazione del Corpo della Polizia Municipale di Siracusa, Autorità civile e militari.
Domenica 24, alle ore 20.30, chiusura della nicchia che custodisce il simulacro di San Sebastiano, con diretta streaming sulla pagina facebook Comitato San Sebastiano Siracusa. Durante la giornata sarà nuovamente distribuito il “pane di San Sebastiano”.
Il Simulacro resterà esposto per tutto l’ottavario, dalle ore 8.00 alle ore 19.00, alla Badia.




Siracusa. Controlli in Ortigia, denunciato un 63enne: allaccio abusivo alla rete idrica

I Carabinieri della Stazione di Ortigia, nel corso di un servizio di contrasto all’abusivismo, a cui ha partecipato anche personale di Siam, hanno scoperto che una famiglia residente nel centro storico, aveva allacciato abusivamente la propria abitazione all’impianto idrico pubblico.
Tramite tagli e manomissioni, un flessibile ed un tubo multistrato erano stati abilmente apposti tra la tubatura pubblica e quella interna all’abitazione, riuscendo così a bypassare il contatore attestato presso l’utenza. In tal modo il contatore non rilevava il passaggio dell’acqua che dunque affluiva gratuitamente all’abitazione.
Quanto accertato ha avuto immediati esiti penali: un siracusano di 63 anni, con precedenti di polizia per reati contro il patrimonio, intestatario dell’utenza manomessa, è stato denunciato per furto di acqua ai danni del servizio idrico cittadino.




Zona rossa in Sicilia, è solo l'inizio. Musumeci: "pronto a prorogarla ed a chiudere la scuola"

Zona rossa per due settimane in Sicilia. Ma potrebbe essere solo l’inizio di un periodo segnato da restrizioni crescenti. Lo ha lasciato intendere il presidente della Regione, Nello Musumeci, durante la conferenza stampa di questa mattina a Catania. La Sicilia, purtroppo, ha uno dei tassi di contagio più alto in Italia. “E la zona rossa era l’unico possibile rimedio”, ha spiegato il presidente. Adesso, sotto stretta osservazione finiscono i dati epidemiologici. Perchè se alla data del 31 gennaio non ci dovessero essere significativi miglioramenti, “adotteremo ulteriori misure restrittive e prorogheremmo la zona rossa”.
Una delle prime restrizioni potrebbe riguardare la scuola. Da lunedì ripartono le lezioni in presenza per elementari e prime medie. “Ma se il dato non convincerà (al 31 gennaio, ndr) chiuderò anche le scuole elementari e la prima media”, ha anticipato Musumeci. “Allo stato attuale non sono le scuole il focolaio di infezione e però se il dato non cala, dobbiamo impedire che escano da casa bidelli, insegnanti, ragazzi”.
La linea della Regione è chiara: “tutto quello che sarà necessario fare per stabilizzare i dati, sarà fatto”. Ma il presidente della Regione ben sa che ogni provvedimento restrittivo rimane privo di efficacia pratica se non accompagnato da controlli e sanzioni. “E’ chiaro che possiamo fare mille ordinanze, ma se non vengono osservate e se nessuno controlla e sanziona non otterremo alcun risultato. Ecco perchè mi appello ai prefetti dell’Isola. C’è una chiara maggioranza che rispetta le regole però esiste anche minoranza che, per incoscienza o non so quale altro motivo, continua a disattendere le disposizioni costringendo tutti ad enormi sacrifici”.
Quanto alle critiche piovute sul suo governo per le decisioni assunte, Musumeci tira dritto. “Nessuno è mai contento. C’è sempre una fascia che, per interessi personali non conciliabili con quelli della maggioranza, si lamenta. Noi tiriamo dritto. Abbiamo il dovere di guardare alla salute di tutti”.




Covid in provincia di Siracusa: 2.151 positivi, +329 da lunedì. I dati dei singoli Comuni

La settimana che si sta chiudendo segna ancora un aumento dei contagi nella provincia di Siracusa. Da domenica scatta la zona rossa, l’obiettivo è quello di calmierare in due settimane numeri che in alcune realtà (Avola, Noto, Floridia, Carlentini, Augusta e Siracusa) ballano su cifre che meritano attenzione.
Ad Avola sono 476 gli attuali positivi, ultimo dato aggiornato a ieri. Lunedì erano 417, quindi il saldo – considerando anche i guariti – segna +59. Il tasso di prevalenza è di 153 positivi ogni 10mila abitanti, il più alto della provincia.
Tenendo questo indicatore come termine di raffronto univoco tra le cittadine siracusane, alle spalle di Avola c’è la vicina Noto. Qui i positivi attuali sono 261, lunedì erano 225. Da lunedì a venerdì quindi contagi aumentati: +41. Tasso di prevalenza pari a 108.
Ha invece tasso di prevalenza 78, il terzo della provincia, Carlentini. I positivi attuali sono 137, ad inizio settimana erano 124. A sorpresa, subito dopo c’è la piccola Buccheri: 13 positivi, tasso di prevalenza 69 con 1.889 abitanti. Subito dietro Floridia, con 140 contagiati attuali (erano 105 lunedì, ndr) e tasso di prevalenza 62.
In questa particolare graduatoria, c’è poi Lentini con 137 positivi ed indice di prevalenza 57. Priolo Gargallo ha 62 contagiati ma la prevalenza (tasso che rapporta i positivi al numero di abitanti) è salita a 53.
Melilli, con il caso della frazione Villasmundo, è salita a 64 positivi e tasso di prevalenza a 47. Precede Siracusa: il capoluogo ha tasso di prevalenza pari a 46 (46 positivi ogni 10mila abitanti). Il numero totale degli attuali contagiati è 548. Lunedì erano 506, con un incremento di 42 casi anche alla luce delle avvenute guarigioni.
Augusta ha 139 positivi e tasso di prevalenza 39. Pachino 74 positivi e prevalenza di 33. Ferla ha 7 positivi ma prevalenza di 29. Solarino ha 19 positivi e prevalenza 24. Canicattini ha 16 positivi e prevalenza 23.
Nella parte finale della graduatoria del contagio ci sono Sortino (3 positivi, prevalenza 4), Portopalo (3 positivi, prevalenza 8) mentre Buscemi e Cassaro si confermano comuni covid free.




Scuole chiuse a Priolo e Carlentini, ordinanza dei sindaci

Da lunedì riparte la scuola in presenza fino alla prima media ma non in due comuni della provincia di Siracusa. A Priolo e a Carlentini i sindaci hanno firmato ordinanze di chiusura delle scuole, di ogni ordine e grado.
“Nonostante il presidente della Regione, con l’ordinanza firmata ieri sera, abbia deciso di far rimanere aperti asili nido, scuole dell’infanzia, elementari e prima media – ha detto il sindaco di Priolo, Pippo Gianni – ho ritenuto opportuno chiudere le scuole di ogni ordine e grado, per tutelare la salute dei più giovani e di tutti i cittadini. Purtroppo anche nel nostro paese abbiamo registrato un incremento dei casi positivi al COVID, +120% da venerdì della scorsa settimana a ieri, ed è per questo necessario adottare misure ancora più restrittive per evitare ulteriori contagi”.
A Carlentini, dopo le comunicazioni dell’Asp, il sindaco Giuseppe Stefio ha emesso ordinanza di sospensione delle attività didattiche in presenza di tutte le scuole, compresa l’infanzia”. Provvedimento valido fino al 22 gennaio.




La Sicilia in zona rossa, da domenica restrizioni per spostamenti e negozi

Il governo ha accolto la richesta del presidente della Regione e da domenica la Sicilia sarà zona rossa.
Scatteranno quindi forti limitazioni per gli spostamenti. Chiusure per i negozi con poche deroghe. In Sicilia, con ordinanza del presidente della Regione, non ci sarà la possibilità di raggiungere una abitazione privata per trovare amici e parenti, una sola volta al giorno e in due (oltre ai minori di 14 anni) e solo all’interno del proprio comune. Una restrizione ulteriore, rispetto al provvedimento nazionale, per azzerare le possibilità di socializzazione.
Per il resto, si può uscire di casa solo per comprovate ragioni di lavoro, necessità o salute e per ritornare al domicilio e alla residenza. 
Bar e ristoranti saranno chiusi, ma potranno praticare asporto e consegna domicilio. Nel nuovo dpcm confermato però il divieto della vendita da asporto per i bar dalle 18.
Restano chiusi i negozi, che possono però effettuare consegne a domicilio. Aperti supermercati, edicole, farmaciene parafarmacie oltre ad un elenco di altre attività indicate nell’allegato 23 all’attuale provvedimento.
Quanto alla scuola, confermata da lunedì la ripresa in presenza delle lezioni di scuola elementare e media, ma solo fino alla prima media.




Festa in ludoteca per il compleanno, nonostante il covid: arrivano le forze dell'ordine

Nonostante le restrizioni, il difficile momento pandemico ed i reiterati appelli al buon senso avevano comunque deciso di organizzare una vera festa per il compleanno della figlia. Una situazione “affollata” in una ludoteca di Floridia e che non è passata inosservata, ieri sera.
Forse dietro segnalazione o forse insospettiti durante un giro di controllo, hanno bussato alla porta della ludoteca i finanzieri. Non erano soli perchè anche Polizia e Carabinieri hanno collaborato alla identificazione dei presenti ed alle sanzioni.
Undici persone sono state multate (400 euro), compresa la titolare. Al momento dell’arrivo delle forze dell’ordine c’erano nel locale 15 bambini.
“Purtroppo si continua a riscontrare un disinvolto comportamento da parte di alcuni utenti nell’utilizzo delle precauzioni e delle direttive finalizzate al contenimento della pandemia in atto”, l’amaro commento dei responsabili dell’ordine pubblico.




Agguato nella zona di Santa Panagia, gambizzato un venditore ambulante

Un venditore ambulante di frutta e verdura è stato raggiunto da alcuni colpi di pistola, nella zona di viale Santa Panagia, a Siracusa. Ferito, è stato trasportato in ospedale per le cure del caso. E’ stato dimesso con una prognosi di diversi giorni.
Le indagini sono affidate alla Mobile di Siracusa. Gli investigatori starebbero già per chiudere il cerchio su quello che ha tutte le sembianze di un agguato. Nelle immediatezze dei fatti, avvenuti nella giornata di ieri, hanno ascoltato la versione della vittima e visionato le immagini dei sistemi di videosorveglianza. Ad ore attesa una svolta.