Quanti sono i positivi in provincia di Siracusa? La stima: oltre 1.500, prevalenza al 38%

Abbiamo provato a capire cosa stia davvero succedendo nei 21 comuni della provincia di Siracusa, sotto la pressione del covid. Disporre di numeri “ufficiali” non è operazione semplice, al di là dell’aggregato provinciale quotidiano non si hanno comunicazioni relative all’andamento dell’epidemia nei vari centri aretusei. Quanti sono gli attuali positivi in provincia di Siracusa? Quale è l’indice di prevalenza?
Possiamo fornire le prime risposte ma, attenzione, con dati ufficiali “vecchi” di una settimana. Era il 4 gennaio, ed i contagiati in provincia di Siracusa erano 1.200 a fronte di una popolazione complessiva di 397.037 abitanti. L’indice di prevalenza (x 10.000 abitanti) era pari a 30%, pericolosamente vicino a quella soglia (40%) che suggerisce misure straordinarie. Oggi quei numeri sarebbero da rivedere al rialzo, ma non disponiamo di dati ufficiali se non quelli forniti da alcuni sindaci. Scelta comunicativa dell’assessorato regionale alla Salute, cui si è conformata l’Asp di Siracusa. Ma è molto probabile ritenere, empiricamente, che sia stata ampiamente superata la soglia di 1.500 positivi con un tasso di prevalenza (provinciale) del 38% almeno.
La cittadina con il maggior numero di positivi, in proporzione agli abitanti, rimane Avola. Erano 248 i positivi al 4 gennaio. Ma oggi quel dato è già superato, sono infatti saliti fino a 360. Con un indice di prevalenza del 118%.
Da seguire anche la situazione di Noto. Secondo la tabella ufficiale del 4 gennaio, i positivi erano 103 con tasso di prevalenza del 43%. Il sindaco della città netina, Corrado Bonfanti, poche ore fa ha comunicato che gli attuali contagiati a Noto sono 188. Cosa che fa schizzare la prevalenza sopra al 50%.
Il terzo comune per prevalenza di contagi è il capoluogo, Siracusa. Il 4 gennaio i positivi erano 410 (tasso prevalenza 34%). Oggi rischia di vedere da vicino i 500 contagiati, visto che i dati in possesso del Comune davano 469 positivi a ieri. La prevalenza per 10.000 abitanti diventerebbe prossima così al 41%.
C’è poi Augusta. Il 4 gennaio i positivi erano 129 con indice di prevalenza 36%. Secondo l’ultimo dato fornito dal sindaco, Giuseppe Di Mare, e relativo al 9 gennaio, i contagiati erano scesi a 120. In lievissimo calo, pertanto, anche l’indice di prevalenza.
Altra situazione da seguire con attenzione è quella di Floridia. Il 4 gennaio i positivi erano 66 con indice di prevalenza del 29%. Il sindaco Marco Carianni ci informa che a ieri i contagiati erano 105, in lieve calo rispetto agli ultimi giorni. Ma con un indice di prevalenza del 46%.
Dietro Floridia, Pachino. Il 4 gennaio i positivi erano 40 a fronte di una popolazione di 22.312 abitanti, tasso di incidenza del 29%. Il 9 gennaio i contagiati erano saliti a 68, con incidenza del 31%.
Subito dietro Carlentini, Melilli e Solarino. A 0 positivi le piccole Cassaro e Buscemi, 1.600 abitanti circa in due.




Feste private e sfide ai controlli sui social: la disarmante reazione che favorisce il covid

“Sta accadendo una cosa incredibile. Ci prendono per fessi”. Giuseppe Carta non crede a quanto ha dovuto assistere negli ultimi giorni. Il sindaco di Melilli trattiene a fatica la rabbia davanti ad una irresponsabilità diffusa, ad ogni livello. “Tutti vogliono controlli. Li facciamo e poi la reazione è disarmante: li rifiutano. Mandano a quel paese i vigili urbani. Addirittura ci sfidano sui social”. E qui il racconto fa arrabbiare anche chi ascolta. “Si, si riuniscono in piazze non centrali e difficili da controllare. Stanno insieme, fanno festa e pubblicano i video sui social. Ci sfidano. Sappiano che stiamo visionando tutti i video. Chiameremo i genitori dei minorenni e convocheremo i maggiorenni. Ora basta”, si sfoga Carta.
Il primo cittadino di Melilli ha chiesto ai suoi concittadini di inviarlgi via whatsapp le foto di chi non rispetta le regole di contenimento. “E’ emergenza. Io non lo so se domani finiremo in zona rossa. Saremo durissimi, Preferisco essere impopolare ma almeno serio. State attenti, il covid non è uno scherzo”. E non lo è dal punto di vista sanitario e men che meno da quello economico, vera prossima emergenza.
Emblematicoquanto accaduto a Villasmundo. Durante le festività, una trentina di persone si sono ritrovate in una località poco distante dal centro abitato. Una vera e propria festa. “L’ho scoperto da un laboratorio privato di Villasmundo. C’erano improvvisamente 30 persone in fila per fare il tampone. I primi dieci escono positivi all’esame del tampone rapido. Mi sono attivato per fare monitorare tutti. Alla fine c’è andata molto, molto bene. I positivi sono stati solo 5 al molecolare. Ma poteva scoppiare un focolaio di ben altre proporzioni. Gli organizzatori di quella festa privata non hanno capito nulla. Si stanno muovendo le forze dell’ordine e la magistratura. Spero non usciranno altri positivi, rischierebbero persino l’imputazione di epidemia colposa”.
Ma Villasmundo è un caso. “Un anziano è uscito di casa solo per andare dall’ambulante. E’ risultato positivo ed ha costretto altre 14 persone a rimanere in casa, in isolamento…”.




La zona rossa è sempre più vicina per Siracusa: situazione provinciale critica

Studenti a casa in dad, negozi aperti. Uffici e servizi limitati, centri storici e vie dello shopping affollate per i saldi. E i contagi salgono alle stelle, con la zona rossa che si avvicina spaventosamente per Siracusa. L’ha chiesta senza mezzi termini Anci Sicilia, con il suo presidente Leoluca Orlando. “Chiedo al presidente Musumeci di provvedere a dichiarare zone rosse tutti i capoluoghi, che sono quelli più esposti, come dimostrano i dati di Catania, Messina, Palermo e Siracusa”. In attesa dei provvedimenti inevitabili del governo nazionale.
La provincia di Siracusa sta viaggiando su cifre preoccupanti. Solo ieri, 201 nuovi positivi, come da bollettino del Ministero della Salute. E’ la provincia con la maggiore crescita settimanale dei contagi in tutta Italia: 18,1%. Se fosse già in vigore il nuovo indicatore (250 contagi in rapporto alla popolazione nell’ultima settimana), Siracusa sarebbe automaticamente zona rossa.
E poi c’è l’indice di positività regionale, schizzato al 19,8%. Torna il rischio di crisi sanitaria: gli ospedali stanno andando in difficoltà e l’assessore regionale Razza non ha nascosto che i numeri sono destinati a crescere, ancora per qualche altra settimana. Insomma, al primo giorno di zona arancione (oggi), la Sicilia corre già verso la zona rossa.
Il che significa anche rischio di tenuta economica. I negozi chiudono, l’indotto si ferma. E dopo il turismo, un altro settore portante vede il baratro da vicino. Il lavoro di tante persone è in bilico, ma anche questo aspetto pare non interessare gli irriducibili del “non ce ne è covid” e della festa a tutti i costi.
Intanto a Floridia, Avola e presto Melilli fioccano le ordinanze dei sindaci per vietare lo stazionamento nelle vie e nelle piazze. Da più parti si levano appelli per maggiori controlli da parte delle forze dell’ordine.




Anche Priolo a rischio zona rossa: contagi in aumento, due giovani in terapia intensiva

Due ragazzi di Priolo in terapia intensiva a causa del covid. E questo, insieme al forte incremento dei contagi nella cittadina industriale, ha spinto il sindaco, Pippo Gianni, ad invitare tutti alla prudenza massima. “Invito tutti, e in particolare i nostri giovani, ad adottare tutte le misure di prevenzione. Evitate assembramenti ed indossate sempre le mascherine. Ho chiesto più volte agli organi di Polizia di elevare sanzioni nei confronti dei trasgressori. Se in questa settimana dovessero salire ancora i contagi – ha concluso il sindaco Gianni – firmerò un’ordinanza di chiusura di strade e piazze dove si verificano assembramenti e chiederò che Priolo venga dichiarata zona rossa”.
I positivi a Priolo sono attualmente 33, con un incremento di 9 unità rispetto agli ultimi dati trasmessi al Comune dall’ASP, il 37,5% in più. Altre 16 persone si trovano in isolamento domiciliare, 9 in più, e 7 in quarantena, poiché provenienti da zone a rischio.




Il covid anche in convento, positive tre suore domenicane a Palazzolo Acreide

Il covid è entrato anche in convento. Succede a Palazzolo Acreide, dove le tre suore domenicane dell’istituto Santa Rosa sono risultate contagiate. Per una delle tre donne si è reso necessario il ricovero al covid center dell’ospedale di Noto, anche a causa di precedenti patologie. Si tratterebbe, secondo quanto si apprende, di una misura precauzionale. L’asilo è chiuso dallo scorso 21 dicembre per cui non sono state disposte ulteriori misure precauzionali.
La notizia ha fatto subito il giro della cittadina che lo scorso 30 dicembre era riuscita a tornare a contagi zero. Oggi gli attuali positivi sono 8, gli ultimi 2 nuovi contagiati sono operatori sanitari. “Alle incongruenze, contraddizioni e allo sbandamento al quale ci sta portando un susseguirsi di disposizioni di tutti i tipi, l’unico modo per potersi difendere dal virus è quello di anteporre sempre l’attenzione alla nostra salute personale e dei nostri cari. Vi esorto al buon senso personale ea non abbassare mai la guardia”, scrive sui suoi canali istituzionali il sindaco di Palazzolo, Salvatore Gallo. “Uscite da casa solo se non ne potete fare a meno, aspettando che arrivi il vaccino, prima possibile”.




Siracusa. Rubano un'auto, alla guida senza patente: fermati e denunciati in 3

Agenti delle Volanti, nel corso dei controlli anti covid, hanno proceduto al controllo di un’autovettura con tre persone a bordo. Erano tutti privi di documenti d’identità e pertanto sono stati condotti in Questura.
Dai primi accertamenti esperiti, intanto, la vettura è risultata sottoposta a fermo amministrativo ed affidato in custodia al proprietario, persona diversa dai tre sottoposti a controllo. Il proprietario, contattato, ha formalizzato denuncia per furto del mezzo.
Alla fine i tre sono stati identificati. Un 31enne è stato denunciato per il reato di furto dell’autovettura; un 21enne per guida senza patente ed il terzo occupante dell’auto è stato segnalato all’Autorità Amministrativa competente per possesso di una modica quantità di sostanza stupefacente.
Tutti e tre sono stati sanzionati per non aver rispettato le norme anti covid. Il mezzo rubato è stato riconsegnato al legittimo proprietario.




Siracusa. Lavori pubblici, rifacimento del basolato nell'area del ponte Santa Lucia

Hanno preso il via stamani i lavori per il rifacimento del basolato nell’area del ponte Santa Lucia, a Siracusa.
Inserito nel corposo elenco degli interventi di opere pubbliche che stanno prendendo il via in questo inizio anno, il progetto riguarda la manutenzione straordinaria ed il ripristino delle basole cedute in alcuni tratti delle vie Chindemi, Foro Siracusano e Matteotti.
“Le tante basole divelte e quelle non a quota con la superfice stradale, costituivano un grave disagio all’intero traffico veicolare e pedonale. Oltre a rendere difficile la circolazione, costituivano al contempo un serio pericolo all’incolumità degli utenti, siano essi automobilisti, motociclisti o ciclisti, o anche semplici pedoni”: lo dichiarano in una nota congiunta il sindaco Francesco Italia e l’assessore al Centro storico Sergio Imbrò.
Il costo dei lavori ammonta a circa 130mila euro. Nel dettaglio sono previsti lo smontaggio della pavimentazione esistente in basolato lavico e la sua successiva ricollocazione, oltre all’eventuale fornitura di nuove basole laddove non sarà possibile recuperate quelle ammalorate. Termine previsto per la loro ultimazione 2 mesi.




Coronavirus, il bollettino: 1.733 nuovi positivi in Sicilia, boom Siracusa (+201)

Sono 1.733 i nuovi positivi al covid in Sicilia, su 8.736 tamponi processati.
Il tasso di positività (rapporto tamponi/positivi) sale fino a toccare il 19,8%: il dato più alto in Italia.
I guariti sono 592. Le vittime sono stat 33. Negli ospedali i ricoveri sono ancor in aumento: +9 nei reparti ordinari, +3 in terapia intensiva.
La provincia di Siracusa registrare il dato record per il 2021: 201 nuovi positivi. Ad Avola e Lentini i principali focolai. Ma anche nel capoluogo la situazione non è delle migliori. Secondo il nuovo indicatore dei contagi, con 250 positivi in rapporto alla popolazione nell’ultima settimana, Siracusa si ritroverebbe in automatico in zona rossa. L’incremento percentuale della provincia, nell’ultima settimana, è uno dei peggiori nell’ultima settimana.
Quanto alle altre province, Catania 460 nuovi casi, Palermo 449, Messina 287, Ragusa 64, Trapani 130, Caltanissetta 79, Agrigento 35, Enna 28.




Sparatoria a Noto, colpi d'arma da fuoco contro una abitazione. Nessun ferito

Sono affidate ai Carabinieri le indagini che puntano a far luce sulla sparatoria avvenuta questa mattina a Noto, nei pressi di via Vespucci.
Ritrovati alcuni bossoli ed udite dai residenti dei colpi di arma da fuoco. Sarebbero stati esplosi all’indirizzo di una abitazione.
Nei mesi scorsi, un episodio simile era avvenuto poco distante. Da valutare, in questo caso, la possibilità di un eventuale collegamento.
Non risultano feriti.




La Guardia di Finanza sequestra un palazzo nobiliare a Noto

Un palazzo nobiliare settecentesco è stato posto sotto sequestro preventivo nel centro di Noto. Ad eseguirlo, la Guardia di Finanza di Milani con il supporto della locale tenenza.
La dimora si trova nel centro storico di Noto, in pieno corso. Il sequestro preventivo è stato disposto dalla magistratura lombarda
in seguito alle indagini per il fallimento di una società di Magenta (Milano). A maggio 2018 la dichiarazione di fallimento, con un “buco” di bilancio di oltre 60 milioni di euro.
Secondo gli investigatori, i fondi venivano distratti impiegandoli in operazioni come l’acquisto della signorile dimora, valutata 600mila euro.