Da Fontanarossa a Siracusa, "odissea in auto per lavori ancora in corso"

L’imprenditore ed ex assessore siracusano Fabio Moschella accende i riflettori su un problema di viabilità che si trascinanda quasi un anno, con ripercussioni per i pendolari aretusei. “Per tornare dall’aeroporto Fontanarossa verso Siracusa occorre seguire un itinerario alternativo a causa della chiusura della vecchia rampa di immissione in tangenziale. Tutti i veicoli diretti a Siracusa devono sottoporsi a dieci/quindici minuti di un tracciato tortuoso e particolarmente pericoloso, in particolare al buio e in caso di maltempo. All’incremento dei tempi di percorrenza occorre aggiungere la precarietà delle indicazioni e la frequente possibilità di perdersi nelle direzioni più disparate, dalla zona industriale alla Zia Lisa, si può finire in un centro commerciale o a Misterbianco o peggio sull’autostrada per Palermo”, dicr Moschella.
Entro aprile 2020 doveva concludersi la prima fase dei lavori. A tutt’oggi, però, non si hanno notizie certa della riapertura.
“E’, invece, notizia di questi giorni il completamento della fermata ferroviaria Fontanarossa. Sac annuncia che a febbraio 2021 dovrebbe essere completata la bretella di collegamento, finalizzata ad eliminare l’uso dell’auto per i passeggeri provenienti da Messina, Siracusa, Enna, Caltagirone, Caltanissetta. E’ un’opera di grande importanza per la modernizzazione della mobilità civile. Sarebbe opportuno un intervento dei parlamentari regionali di Siracusa sull’assessore alle infrastrutture Falcone e sul presidente Musumeci per capire come mettere fine a questi ritardi che continuano a penalizzare il nostro territorio”.




Mal sopporta i domiciliari, continue evasioni: finisce in carcere

I Carabinieri di Palazzolo Acreide, in esecuzione di ordinanza di aggravamento di misura cautelare emesso dall’Autorità Giudiziaria di Siracusa, hanno tratto in arresto Fabrizio Vitolo, palazzolese di anni 28. Attualmente è sottoposto alla misura cautelare degli arresti domiciliari per pregressi reati di minacce e lesioni personali.
In più occasioni i Carabinieri non hanno trovato in casa il giovane, che evidentemente mal digeriva la misura cautelare emessa dal Tribunale di Siracusa a suo carico. Tutte le violazioni perpetrate sono state puntualmente refertate all’Autorità Giudiziaria che, valutato il suo atteggiamento riottoso, ha emesso un’ordinanza di aggravamento della misura sostituendo gli arresti domiciliari con la custodia in carcere.
Il giovane è stato pertanto tratto in arresto dai Carabinieri di Palazzolo che lo hanno tradotto presso la casa circondariale di Siracusa, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.




Vendevano kit primo soccorso contraffatti, denunciati

Agenti del Commissariato di Avola hanno denunciato S.G., di 58 anni, e R.F. , di 34 anni, entrambi residenti a Melilli e già noti alle forze dell’ordine.
I due uomini sono stati sorpresi dagli agenti, impegnati in servizi del controllo del territorio, mentre tentavano di vendere dei kit per il primo soccorso agli automobilisti in transito e, pertanto, sono stati denunciati per i reati di vendita di prodotti industriali con segni mendaci e introduzione nello Stato e commercio di prodotti con segni falsi.




I Vigili del Fuoco dalla parte della Caritas, è "La forza della legalità"

Sacrificio e dedizione al prossimo. Con queste parole il comandante provinciale dei vigili del fuoco, Michele Burgio, ha voluto sottolineare il valore dell’iniziativa “La forza della legalità, la concretezza della solidarietà” promossa dalla Caritas Diocesana per aiutare i tanti poveri della Diocesi coinvolgendo le forze dell’ordine di Siracusa.
“I Vigili del Fuoco sono presenti, e mettono a disposizione della collettività il loro coraggio, la loro capacità operativa per garantire protezione e sicurezza. Anche in questa emergenza sanitaria abbiamo saputo reagire e riorganizzarci, mettendoci ancora di più al servizio del cittadino” ha continuato il comandante Burgio.
Il progetto coinvolge le forze dell’ordine, in occasione della festa del Santo protettore, in una raccolta di prodotti alimentari da destinare alle famiglie bisognose seguite e assistite dall’“Emporio della Solidarietà”, lo spazio di prossimità creato dalla Caritas nella Casa della carità, la struttura di accoglienza di via Riviera Dionisio il Grande, a Siracusa. “Il culto di Santa Barbara riporta in primo piano i valori fondamentali del sacrificio e della dedizione al prossimo e la capacità di affrontare il pericolo con coraggio e serenità, valori che assumono rilevante attualità nel momento di grande emergenza che il nostro paese, l’Europa e il mondo intero attraversano” ha concluso il comandante provinciale dei vigili del fuoco.
I vigili del fuoco hanno consegnato al direttore della Caritas diocesana, don Marco Tarascio, i generi alimentari raccolti. Un segnale di vicinanza alla città, di attenzione nei confronti di chi ha bisogno. L’Emporio è nato con l’intento di realizzare, all’interno del territorio diocesano, un luogo di riferimento per tutti coloro che sono in condizione di bisogno e di difficoltà nel reperimento di beni di prima necessità. La prima forza dell’ordine ad essere coinvolta è stata la Guardia di finanza, in occasione della festività del patrono San Matteo, poi la Polizia di Stato con il patrono San Michele Arcangelo, i carabinieri in occasione della celebrazione della propria Patrona, la Virgo Fidelis, e adesso i vigili del fuoco con Santa Barbara.
“Ringraziamo tutte le forze dell’ordine che con grande amore stanno aderendo alla nostra iniziativa, semplice ma concreta, per continuare a fornire un aiuto determinante a tante persone” ha detto don Marco Tarascio.




Vero o di luci, ecco gli alberi di Natale nelle piazze delle città siracusane

Ad accendere le luminarie è stata prima Avola, con la novità dell’ospedale Di Maria circondato da fili di luci di Natale che diventano anche “fiammelle di speranza nell’anno del covid”, come ha spiegato il sindaco Luca Cannata. “Non ci saranno i classici concerti, spettacoli e festeggiamenti. Non ci saranno i grandi momenti di convivialità e incontro, ma proprio perché il Natale è la festa per eccellenza dei nostri valori e delle nostre tradizioni ho deciso di adornare ancor di più la città. Più luce in citta! Non soltanto nelle vie del centro ma anche nelle piazze Santa Lucia e San Sebastiano con la posa di due alberi, con le stelle in tutte le chiese e con la decorazione luminosa del nostro Ospedale, simbolo della salute che tutti stiamo cercando di tutelare. La luce è vita, è gioia, è rinascita e oggi più che mai è necessario richiamarne il valore significativo”. Così il sindaco di Avola.
Alla spicciolata, anche le altre cittadine siracusane si stanno preparando per la ricorrenza, allestendo il simbolo per eccellenza delle festività natalizie: l’albero. Nelle piazze più eleganti del siracusano tornano, ed è questa la novità, quelli veri.
Questa è stata la scelta, ad esempio, di Floridia ed Augusta. In piazza del Popolo, a Floridia, già piazzato da giorni un grande e maestoso abete, al momento spoglio se non per la stella cometa luminosa in punta. “Quello che ci apprestiamo a vivere sarà un Natale più sobrio del previsto, ma non abbiamo voluto comunque dimenticare i simboli della tradizione”, spiega il sindaco Marco Carianni. La ghiaia è ancora da sistemare, così come le luci e gli addobbi del palazzo comunale. “Lunedì 7 Dicembre alle 18.30 l’albero sarà benedetto dall’arcivescovo di Siracusa, Francesco Lomanto, e successivamente verrà acceso. L’emergenza sanitaria ci tocca da vicino e ci impone di essere responsabili: sarà un Natale diverso, ma non per questo meno importante”.
Si sono accese ieri le luci delle luminarie anche ad Augusta. “In via Principe Umberto già da ieri, abbiamo acceso le prime luci di Natale”, racconta il sindaco Giuseppe Di Mare. “In giro abbiamo portato anche gli alberi che saranno decorati e oggi presenteremo alla città il Programma di Natale che sarà un Natale 2.0. Piccoli segnali che devono dare la speranza ma anche la certezza che supereremo anche questo momento brutto”.
Già da alcuni giorni “brilla” delle luci di Natale il cuore elegante di Palazzolo Acreide. Ma non è stato acceso l’albero di luce più grande di Sicilia, solitamente “disegnato” con le luminarie sulla facciata della chiesa di San Sebastiano. Si è scelta la sobrietà, visto il momento. Così, il simbolo del Natale è l’albero led in piazza, vicino al Municipio. Non piace a tutti, lo hanno definito “spennacchio”. Ma nelle ore serali guadagna tutta un’altra vita. “Quest’anno soltanto il minimo sindacale. Il Natale quest’anno dovrà vederci vicini e solidali l’uno con l’altro, ma non dispensando auguri a parole, messaggi e messaggini. Quest’anno sarà un vero Natale e nessuno sarà lasciato solo”, il pensiero del sindaco Salvatore Gallo.
Anche il comune di Portopalo si veste di addobbi e luminarie natalizie. Un gigantesco abete è stato donato da un benefattore anonimo. “Un albero mai visto prima nel nostro paese, per originalità e grandezza, che sarà addobbato con luci e colori dal sapore natalizio”, ha detto il sindaco Gaetano Montoneri.
A Siracusa vengono completate in queste ore le operazioni di posa e montaggio delle luminarie, da Ortigia alla zona commerciale di viale Zecchino (con intervento dei commercianti). Attesa per scoprire quale albero di Natale campeggerà in piazza Duomo. Questa mattina iniziati i lavori per la posa del simbolo delle feste. Solitamente, a Siracusa si attendeva il giorno dopo la festa di Santa Lucia per ragioni di sicurezza ed ordine pubblico. Quest’anno il covid ha cancellato la processione e la festa per la patrona, per cui si anticipa.

Nella composizione fotografica: a sinistra piazza Duomo a Siracusa, al centro Palazzolo, a destra Floridia




Siracusa. La Borgata abbraccia il "suo" Caravaggio e sogna un rilancio nei fatti

“La tela Il seppellimento di santa Lucia (1608) del Caravaggio, ha fatto rientro nella sua collocazione originaria.
Un evento storico per il Santuario e la comunità dei frati che lo custodisce; opportunità per tutti coloro che verranno ad ammirarlo di incontrare, attraverso la luce che emana Lucia, la vera Luce che è Cristo”. Con questo messaggio sui social, i frati minori della Basilica Santuario Santa Lucia al Sepolcro hanno salutato, nella serata di ieri, il completamento delle delicate operazioni di posa del grande dipinto sull’altare centrale della chiesa “extra moenia, da cui mancava dal 2004.
Il ritorno del Seppellimento di Santa Lucia nel suo contesto naturale della Basilica di Santa Lucia al Sepolcro alla Borgata, rappresenta un segnale di vita e di speranza per l’intera Città. Una grande emozione assistere alla sua collocazione definitiva. Adesso starà qui per sempre, restaurato e collocato in piena sicurezza, dando un contributo eccezionale alla rigenerazione del cuore Liberty di Siracusa”, commenta l’assessore alla cultura, Fabio Granata. “Al di là di ogni polemica, grazie al Mart e a Vittorio Sgarbi. Un grazie di cuore alla soprintendente Donatella Aprile ed al comitato spontaneo Caravaggio alla Borgata”.
Dopo settimane di polemiche e provocazioni sull’asse Siracusa-Rovereto, adesso la sfida è trasformare l’intera operazione in volano per la riqualificazione della Borgata, considerata il secondo centro storico del capoluogo aretuseo e da anni in attesa di un convinto rilancio. Servirebbe una legge speciale, come quella per Ortigia negli anni 90. Una sorta di nuovo piano Urban per risolvere le mille criticità di un rione storico ma alle prese con decine di problemi: da quello abitativo e di integrazione, alla spazzatura passando per la desertificazione commerciale. Il ritorno del Caravaggio saprà risvegliare sopite attenzioni?




VIDEO. Cosa comporta il ritorno del Caravaggio in Borgata? Risponde Fabio Granata

Da questa mattina Il Seppellimento di Santa Lucia fa bella mostra di sé sull’altare della chiesa extra moenia, alla Borgata. Dopo il restauro soft ed il prestito al Mart di Rovereto, il dipinto è tornato nella sua sede originaria, dopo 16 anni alla Badia.
Ma cosa significa per la Borgata avere un Caravaggio? Lavori e progetti finanziati si mescolano in un programma di rigenerazione del secondo centro storico siracusano, così come illustrato dall’assessore Fabio Granata.

“Un evento storico, gioiamo con tutta la città”, dice il rettore del santuario di Santa Lucia fuori le mura, fra Daniele.




Presidenza Ias, levata di scudi a Melilli e Priolo. Il Pd: "no a nominati da fuori provincia"

Le nuove nomina in seno al cda dell’Ias, la società che gestisce il depuratore consortile, continuano ad agitare la politica siracusana. La parte pubblica, ovvero la Regione, starebbe per sciogliere le riserve e la rosa dei nomi che ha preso a circolare nelle ultime giornate per la presidenza Ias hanno causato diverse reazioni. Il pd siracusano è il più attivo. Dopo il segretario provinciale, che ha richiamato Musumeci a maggiore attenzione nella governance dell’impianto mettendo da parte le logiche spartitorie, sono ora i democratici di Melilli a fare sentire la loro voce. “Come ogni triennio, alla scadenza del mandato del cda la politica siracusana si agita per le designazioni dei componenti Ias, ma poi alla fine, come per magia, da leoni si trasformano in conigli per accontentare il capo e subire in silenzio l’indicazione di un uomo o una donna calati dall’alto, magari provenienti da altra provincia, per dirigere il depuratore consortile”. Così Salvo Sbona e Salvo Midolo, responsabili dei circoli locali del Pd di Melilli e Città Giardino.
Salvo Sbona si è rivolto alla deputazione regionale, affinchè, “almeno questa volta si facciano valere e impediscano l’ennesimo scippo al nostro territorio. E’ mai possibile che non ci siano in provincia di Siracusa delle figure qualificate, ma soprattutto titolate, per ricoprire il ruolo di presidente Ias?”.
Per Sbona e Midolo non è accettabile “che i cittadini di Melilli e Priolo, in particolare, debbono sopportare, oltre ai miasmi provenienti dal suddetto depuratore, anche la beffa di vedersi calare un presidente proveniente da altra provincia” e solo in base a logiche politiche di spoil system.
“Per le nomine dei vertici si deve tener conto delle elevate figure professionali presenti nella provincia siracusana”, ribadisce Salvo Midolo. “Il problema nomine è sempre stato materia di scontro tra i partiti ed anche tra le correnti interne ai partiti politici. Vista l’importanza dell’argomento, di deve evitare che l’Ias diventi un poltronificio di partito, magari di fuori provincia, e si dia spazio alla meritocrazia per una nomina che deve garantire sicurezza ambientale e servizi”.




Piccole e micro imprese, 437 mila euro per Cassaro, Buscemi, Buccheri, Ferla e Portopalo

Fondi dal governo anche per le aree interne della provincia di Siracusa: 437 mila euro per i comuni di Cassaro, Buscemi, Buccheri, Ferla e Portopalo. Una dotazione destinata alle città periferiche ed ultra periferiche delle aree interne, con meno di 5000 abitanti.
Le risorse sono state individuate con l’obiettivo di perseguire un’inversione di tendenza demografica, migliorare la manutenzione del territorio ed assicurare un maggiore livello di benessere e inclusione sociale dei cittadini di queste aree, caratterizzate dalla lontananza dai servizi essenziali.
Cna aveva sollevato il problema del ritardo nella attribuzione delle risorse e nella attivazione degli strumenti. Adesso viene dato il via a questo percorso che vede finanziati per le annualità 2020/2021/2022 i comuni di Cassaro (totale del triennio 50.697euro), Buscemi (57.728), Buccheri (84.816), Ferla (99.615) e Portopalo di Capo Passero (144.280).
“Come previsto dal decreto questi fondi sono utilizzabili per azioni di sostegno economico in favore di piccole e micro imprese di questi territori, anche al fine di contenere l’impatto dell’epidemia da COVID-19. Aiuti per le spese di gestione e per specifiche azioni di investimento delle stesse aziende”, spiega Gianpaolo Miceli, vice segretario di Cna Siracusa.
“Come sempre siamo a piena disposizione delle amministrazioni interessate per condividere ipotesi di intervento efficaci a sostegno di imprese che, nonostante evidenti divari strategici con i competitor di altri territori, hanno investito in queste piccole comunità contrastando la desertificazione demografica e contribuendo a mantenere viva la speranza di un protagonismo delle aree interne, aree che detengono saperi e maestranze uniche e che sono l’essenza della Sicilia”.

in foto: panorama di Ferla (da Facebook)




Siracusa. Il bel gesto dell'istituto Rizza, i vecchi banchi donati alle parrocchie

Con l’arrivo dei nuovi arredi scolastici, diverse scuole si sono trovate alle prese con un surplus di banchi che ha determinato scelte disparate. Chi l i ha comunque depositati, in caso di future necessità; chi li ha smaltiti e chi li ha donati.
In quest’ultima categoria rientra l’istituto superiore Rizza di Siracusa. Il dirigente scolastico, Pasquale Aloscari, ha donato alle comunità parrocchiali di Siracusa San Tommaso Apostolo al Pantheon, Santissimo Salvatore e all’Istituto Superiore di Scienze Religiose “San Metodio” i dismessi tradizionali banchi a due posti.
Immediato il ringraziamento dei parroci don Massimo Di Natale, don Luigi Corciulo e del direttore don Salvatore Spataro che hanno mostrato di aver gradito l’iniziativa.