Il crollo nella scuola di Cassibile: "inaccettabile, c'è chi deve chiedere scusa"

“E’ inaccettabile ciò che si è verificato a Cassibile”. Il segretario provinciale della Cgil, Roberto Alosi, insieme al responsabie della Flc, Paolo Italia, commentano così quanto accaduto all’interno del plesso della scuola di via Nazionale. “Non possiamo attendere che i soffitti delle scuole crollino senza che vi siano degli accertamenti risolutivi che garantiscano la sicurezza di tutti gli edifici scolastici. Ancor più grave se questo avviene dopo le verifiche dell’amministrazione comunale che, in seguito alle segnalazioni del dirigente scolastico, ha effettuato interventi parziali e non risolutivi.
E ora di cambiare passo. Non bisogna mai compromettere o rischiare di compromettere la vita dei bambini, degli insegnanti, del personale Ata e dei genitori. Dentro gli edifici scolastici di Siracusa i recenti lavori effettuati, grazie alle somme stanziate dal ministero dell’istruzione per gli adeguamenti Covid, non sono stati sufficienti per garantire la sicurezza. Si trovino altre risorse, anche in altri capitoli”, chiede il sindacato.
“Quello accaduto a Cassibile è un evento increscioso e allo stesso tempo fortunato, solo perché il cedimento è avvenuto di notte. È se tale crollo fosse accaduto di giorno? Nella migliore delle ipotesi certamente vi sarebbero stati dei feriti. Perchè all’indomani di un fatto così grave nessuno si espone pubblicamente e spiega ciò che è successo? I fatti accaduti nella scuola di Cassibile meritano un approfondimento. Perchè i lavori completati poche settimane prima in un edificio che ha oltre 70 anni non sono bastati ad evitare il crollo del soffitto? Non possiamo permetterci tutto questo ed è doveroso da parte dell’amministrazione locale provvedere seriamente alla messa in sicurezza di tutte le scuole aretusee”.




Dietrofront, la domenica possibile la ristorazione da asporto: il chiarimento della Regione

Cambia ancora lo scenario. Se con la prima lettura dell’ultima ordinanza regionale veniva escluso l’asporto la domenica, quando tutte le attività commerciali devono ora rimanere chiuse, fa chiarezza l’ultima circolare del Dipartimento Regionale di Protezione Civile. Nella nota si specifica che anche nelle giornate festive e domenicali “è autorizzata la ristorazione con asporto (bar, pasticcerie, ristoranti e pizzerie)” fino alle 22. Rimane chiaramente il divieto di consumazione e di assembramento sul posto o nelle adiacenze.
Alla fine, quindi, passa la linea delle associazioni di categoria che si erano subito mobilitate contro la prima interpretazione dell’ordinanza regionale che aveva “chiuso” alla possibilità dell’asporto.




Pallanuoto, Serie A1. L'Ortigia si impone a Palermo, col Telimar finisce 8-5

L’Ortigia si aggiudica il derby in casa della Telimar Palermo. I biancoverdi, malgrado le fatiche di coppa, si impongono per 8-5.
I siracusani partono subito bene, con Tempesti che para un rigore a Damonte e Gallo che in superiorità sblocca il risultato. Un minuto dopo raddoppia Mirarchi, ancora con l’uomo in più. Il Telimar si fa sotto e riesce ad accorciare con Galioto, ma poi ci pensa ancora Gallo con una splendida palombella a chiudere il parziale sul 3-1. Anche nel secondo tempo è l’Ortigia a fare la partita, con una ottima difesa e con una transizione offensiva molto veloce. Ferrero allunga con una pregevole beduina, il Telimar risponde ancora con Galioto, quindi ci pensano Cassia e Vidovic (in superiorità) a fissare il punteggio sul 6-2 prima dell’intervallo lungo.
Nel terzo parziale, l’Ortigia accusa la stanchezza e perde un po’ di lucidità e ritmo, il Telimar ne approfitta e, con Del Basso e Lo Dico, sfrutta al meglio le due occasioni con l’uomo in più portandosi a meno 2. Nell’ultimo quarto i biancoverdi ritrovano spinta e allungano ancora con Rossi che schiaccia a rete un bell’assist di Vidovic. Passano meno di venti secondi e Giliberti avvicina nuovamente il Palermo. A 2’55 dalla sirena è Vidovic a chiudere i conti per il 5-8 finale. Adesso per l’Ortigia venti giorni senza impegni ufficiali, utili a rifiatare un po’.
“Sapevamo che sarebbe stata difficile. Abbiamo cominciato molto bene difensivamente, Tempesti ha dato sicurezza a tutto il reparto. Nel terzo tempo, invece, abbiamo faticato tantissimo e abbiamo subito un parziale di 0-2. Però poi abbiamo gestito e nel quarto siamo stati bravi, anche se abbiam preso un gol stupido a uomini pari, su una disattenzione, ma direi che la squadra ha prodotto gioco, giocando bene con l’uomo in meno e con l’uomo in più. Sono soddisfatto, oggi era importante portare a casa il risultato e non rischiare”, il commento di coach Piccardo. “Adesso ci si riposa un attimo, per un paio di giorni, e poi ci si prepara a un ciclo di tre settimane di lavoro in funzione della Champions”.
A fine gara ha parlato anche Martino Abela: “Ci aspettavamo un match non semplice, ma eravamo motivati perché per noi lo stimolo arriva ogni partita. Il risultato della Champions è stato positivo, ma c’è sempre bisogno di riconfermare quello che abbiamo fatto di buono l’anno scorso e provare a migliorarci ancora. Questa idea deve essere un punto di riferimento per ogni impegno che affrontiamo. Nel terzo tempo eravamo più stanchi per via delle fatiche della settimana scorsa. Riprendere e ritrovare un buon ritmo non era semplice, però abbiamo dimostrato di essere una buona squadra riuscendo a uscire dall’unico momento di difficoltà della partita, perché per il resto penso che siamo sempre stati in gestione”.




Siracusa. Virgo Fidelis, i Carabinieri celebrano la loro Patrona

Questa mattina, nella chiesa del Sacro Cuore di Siracusa, cerimonia per la ricorrenza della “Virgo Fidelis”, Patrona dell’Arma dei Carabinieri.
Appuntamento intimamente sentito da tutti i Carabinieri in servizio e in congedo, quest’anno, stante la situazione di emergenza sanitaria, è stato commemorato in forma esclusivamente interna, senza inviti alle Autorità ed alla cittadinanza, alla presenza di una contenutissima rappresentanza di militari in servizio nel capoluogo e della locale Associazione Nazionale Carabinieri.
Fu Papa Pio XII che il 8 dicembre 1949, festa di Maria Immacolata, proclamò la Beata Vergine Maria “Virgo Fidelis Patrona dei Carabinieri”, fissando la sua ricorrenza nel 21 novembre, in concomitanza con l’anniversario della Battaglia di Culqualber, combattuta dal 1° Battaglione Carabinieri mobilitato nel 1941, in Africa Orientale, per la difesa dell’omonimo caposaldo. Tale epico fatto d’armi valse alla Bandiera dell’Arma dei Carabinieri il conferimento della sua seconda Medaglia d’Oro al Valor Militare con la seguente motivazione:
“Glorioso veterano di cruenti cimenti bellici, destinato a rinforzare un caposaldo di vitale importanza, vi diventava artefice di epica resistenza. Apprestato saldamente a difesa l’impervio settore affidatogli, per tre mesi affrontava con indomito valore la violenta aggressività di preponderanti agguerrite forze che conteneva e rintuzzava con audaci atti controffensivi contribuendo decisamente alla vigorosa resistenza dell’intero caposaldo, ed infine, dopo aspre giornate di alterne vicende, a segnare, per ultima volta in terra d’Africa, la vittoria delle nostre armi.
Delineatasi la crisi, deciso al sacrificio supremo, si saldava graniticamente agli spalti difensivi e li contendeva al soverchiante avversario in sanguinosa impari lotta corpo a corpo nella quale comandante e carabinieri fusi in un solo eroico blocco simbolico delle virtù italiche, immolavano la vita perpetuando le gloriose tradizioni dell’Arma.”
La scelta di “Maria Virgo Fidelis” quale Patrona dell’Arma è ispirata alla Fedeltà che, propria di ogni soldato che serve la Patria, è caratteristica peculiare dell’Istituzione che ha per motto: “Nei Secoli Fedele”. Il 21 novembre ricorre anche la “Giornata dell’Orfano”, dedicata ai figli dei Carabinieri deceduti, la cui celebrazione quest’anno, a causa dell’emergenza sanitaria, è stata differita.
In chiesa, al termine della funzione religiosa, dopo la lettura della “Preghiera del Carabiniere” e la rievocazione del fatto d’armi di Culqualber, seguite dalle commoventi note del “Silenzio”, il Colonnello Giovanni Tamborrino, comandante provinciale dei Carabinieri di Siracusa, rivolgendosi ai suoi Carabinieri ed ai commilitoni in congedo, ha ricordato il valore della Fedeltà dell’Arma, evidenziata in questi pesanti mesi soprattutto dalla dedizione con cui i Carabinieri si sono applicati per far rispettare, sempre con comprensione ed umanità, le disposizioni contenute nei provvedimenti intesi a prevenire la diffusione del contagio da COVID-19, profondendo poi le proprie energie nel sostegno alle fasce più deboli.
L’evento si è concluso con le suggestive note dell’ “Inno alla Virgo Fidelis” intonato dal coro della parrocchia del Sacro Cuore di Gesù.




Il presidente Musumeci in visita a Cassaro spiega l'ordinanza: "asporto era diventato alibi"

Poche ore dopo aver firmato la discussa ordinanza che impone la chiusura delle attività commerciali la domenica e nei festivi, il presidente della Regione si è recato in visita a Cassaro. Nel piccolo centro montano siracusano ha raggiunto questa mattina l’Istituto Comprensivo Valle dell’Anapo.
Ad invitarlo, mesi fa, era stato il sindaco Mirella Garro. I locali della scuola, infatti, erano stati tra i primi a completare un intervento di efficientamento energetico finanziato dalla Regione. “E’ stato molto emozionante”, commenta la Garro.
Musumeci ha salutato i bambini che lo attendevano all’esterno della scuola, con tanto di mascherine indossate. Poi una visita al museo ed un veloce rinfresco. Durante quest’ultimo appuntamento, gli è stato chiesto il perchè del divieto di asporto la domenica e nei festivi. “Per molti cittadini poco rispettosi delle regole, l’asporto era diventato la scusa per giustificare ogni tipo di spostamento e restare fuori casa. Non possiamo permettercelo, specie in questa fase”, ha detto chiacchierando con il primo cittadino di Cassaro ed alcuni esponenti di Cna Siracusa.




Musumeci in visita nel siracusano, la commerciante chiude il negozio: "aspetto gli aiuti"

Nel giorno della visita a Cassaro del presidente della Regione, Nello Musumeci, una delle più note commercianti della piccola cittadina ha deciso di protestare, tenendo chiusa la sua attività. Lo ha fatto Valeria Gallo, titolare dell’omonimo atelier. Portone sbarrato e scritte all’esterno per rendere chiaro a tutti il motivo della “serrata”, cogliendo l’occasione della presenza a Cassaro del governatore regionale.
“Ci scusiamo con la nostra gentile clientela se questa mattina non abbiamo aperto”, ha spiegato Valeria sui social. “Abbiamo deciso di rimanere chiusi per protesta, perchè oggi è venuto in visita nel nostro paese il residente Musumeci e noi, a tutt’oggi, siamo ancora in attesa di ricevere gli aiuti da lui promessi. Considerato che non è possibile discutere le sue decisioni o il suo pensiero, abbiamo pertanto seguito il suo consiglio”. E il consiglio viene riportato come citazione sui fogli affissi alle vetrine laterali, dove viene motivato il gesto: “La gente perbene non parla, sta a casa”, una frase dello stesso Musumeci che già gli era valsa alcune critiche.




Coronavirus, il bollettino: 1.634 nuovi positivi in Sicilia, +25 in provincia di Siracusa

Sono 1.634 i nuovi positivi in Sicilia, nelle ultime 24 ore. Il dato è contenuto nel bollettino quotidiano del Ministero della Salute. Gli attuali positivi diventano così 34.756. Negli ospedali ci sono 1.634 persone ricoverate con sintomi, di queste 242 sono in terapia intensiva. In isolamento domiciliare 32.977 persone. Registrati altri 43 decessi.
Per la provincia di Siracusa, dati in ulteriore miglioramento. nelle ultime 24 ore rilevati appena 25 nuovi contagi. Sembra prendere corpo, questa settimana, un abbozzo di trend in discesa, con il numero degli attuali positivi in calo. Alta la soglia di attenzione, alla luce della pressione sulle strutture sanitarie siracusane.
Quanto alle altre province, questi i dati: 89 a Trapani, 574 a Palermo, 82 ad Agrigento, 109 a Ragusa, 102 a Enna, 63 a Caltanissetta, 404 a Catania e 186 a Messina.




VIDEO. Negozi chiusi e no asporto la domenica, non piace l'ordinanza regionale: "follia"

A sentire i rappresentanti delle principali associazioni di categoria, la nuova ordinanza regionale che chiude i negozi e le attività commerciale la domenica e nei festivi è “un fulmine a ciel sereno”. Unanime è, ad esempio, il giudizio di Cna e Confcommercio Siracusa.
“Non si capisce per quale motivo sia stato assunto un simile provvedimento, quali sono i nuovi dati che giustificano tanta violenza verso gli esercizi commerciali?”, si domanda il direttore di Confcommercio Siracusa, Francesco Alfieri.
Su tutti c’è, poi, il tema sull’asporto: “vietandolo, si colpisce un intero settore, ed è un errore”, spiega per Cna Siracusa, Gianpaolo Miceli. “Lo abbiamo fatto presente al presidente Musumeci, oggi nel siracusano. Una nostra delegazione ha chiesto che ci sia una deroga per l’asporto. Non è banale, non è una cosa di secondo ordine. E’ una esigenza. Domicilio non lo possono far tutti”.

foto dal web




Siracusa. Posti letto occupati al covid center, "mio zio per 24 ore su una sedia"

“Grazie a Dio adesso ho un letto”. Con queste parole un siracusano di 60 anni ha salutato l’avvenuto ricovero al covid center del Trigona di Noto. Ma non è stata cosa semplice, nonostante i sintomi. Quella di seguito è la sua storia, raccontata dai familiari che lo hanno seguito costantemente via social e telefono. Per privacy, ometteremo di riportare le sue generalità.
A raccontare l’odissea passata sono i familiari, visibilmente contrariati dall’accaduto. Tutto ha inizio lo scorso mercoledì mattina, quando l’uomo viene ricoverato in ospedale a Siracusa: respira male, ha bisogno dell’ossigeno, la tac rivela una polmonite. Sono passate da poco le 12. Pochi i dubbi sulla diagnosi, confermata da tampone: positivo al covid.
Ma nell’ospedale di Siracusa, sotto pressione covid da giorni, non ci sono posti letto disponibili. “E allora lo hanno tenuto su di una sedia imbottita fino al tardo pomeriggio di giovedì”, raccontano i suoi familiari. Un confort limitato (“senza neanche una coperta”, lamentano) per un paziente con polmonite e difficoltà respiratorie.
Avrebbe chiaramente bisogno di un letto. E lo si è trovato a Noto, oltre 24 ore dopo l’ingresso in reparto a Siracusa. “Il medico che lo ha preso in cura al covid center del Trigona lo ha trovato sotto stress, nervoso. C’è stato persino bisogno di un calmante per aiutarlo a rilassarsi dopo l’incredibile vicenda. I medici fanno tutto quello che è nelle loro possibilità, lo capiamo. Ma è la nostra sanità che fa pena”, si sfogano i parenti del 60enne.
Per meglio definire i contorni della vicenda, abbiamo contattato il covid center dell’Umberto I di Siracusa. Con la consueta educazione ci è stato detto che preferiscono non commentare vicende dei singoli e lamentele dei familiari, preferendo piuttosto concentrarsi sulle terapie in corso e sugli attuali soggetti ricoverati. Una posizione comprensibile e che conferma come sia sempre febbrile l’attività nei reparti di Malattie Infettive e Pneumologia allestiti nel padiglione nord dell’Umberto I.




Drive in dei tamponi a Noto e Carlentini: 949 test eseguiti, 2 positivi

Sono stati complessivamente 949 i tamponi rapidi rinofaringei per Covid-19 eseguiti oggi a Noto e a Carlentini, con il risultato di 2 positivi (a Noto) sottoposti immediatamente a tampone molecolare. Altra giornata della campagna di screening sulla popolazione scolastica promossa dall’Assessorato regionale della Salute d’intesa con Anci Sicilia.
A Noto, il drive in si è svolto al Lungomare del Lido ed ha visto impegnati operatori sanitari del Distretto di Noto, Usca, Dipartimento di Prevenzione Medico dell’Asp di Siracusa, della Croce Rossa italiana, ad eseguire 638 tamponi rinofaringei rapidi a studenti, familiari personale docente e ATA delle scuole medie inferiori e superiori.
A Carlentini, dalle 9 alle 17 sono stati eseguiti dal personale sanitario del Distretto di Lentini, del Dipartimento di Prevenzione e della Sanità penitenziaria del Distretto di Siracusa 311 tamponi rapidi risultati tutti negativi.
Il programma è stato organizzato dall’Asp di Siracusa con la proficua collaborazione dei sindaci e dei dirigenti scolastici. Al buon esito dei drive in ha contribuito anche personale della Protezione civile locale e della Polizia Municipale.
Sabato 21 novembre dalle ore 9 alle 16 sarà la volta di Lentini nell’area del Polivalente, Pachino e Portopalo nell’area esterna alla struttura sanitaria di Pachino in via Quasimodo 1 e Avola nel piazzale dell’Istituto Ettore Maiorana; domenica si ripete a Lentini e appuntamento anche a Francofonte in piazzale Stadio comunale.
L’Asp ricorda che è possibile prenotarsi per essere sottoposti a tampone rapido nei comuni della propria residenza in cui è organizzata l’iniziativa con il metodo Drive in accedendo alla piattaforma on line www.siciliacoronavirus.it attivata per semplificare la procedura. Infatti, una volta fatto l’accesso al portale sarà sufficiente cliccare sul bottone “tampone rapido Covid19” e compilare il modulo di registrazione scegliendo la data disponibile tra i drive-in proposti. La piattaforma indicherà la fascia oraria che verrà generata automaticamente in base al numero di prenotazioni già acquisite.