Il covid center di Noto ampliato: da 35 a 60 posti letto. Gli attuali ricoverati sono 26

A partire dalla prossima settimana, saranno incrementati i posti letto nel reparto covid dell’ospedale Trigona di Noto. Dagli attuali 35 si sale fino a 60, come da disposizione regionale. A confermare la notizia è anche il sindaco, Corrado Bonfanti. Il reparto allestito a Noto è destinato ai sintomatici più lievi e/o in fase di dimissione. Diventa così possibile liberare “preziosi” posti letto per i ricoveri all’Umberto I di Siracusa, già sotto stress covid. A Noto attualmente sono ricoverati 26 pazienti e di questi appena 4 sono netini. Il piano regionale prevede poi l’attivazione anche di 2 posti di terapia intensiva.
Intanto, oggi arriva una parziale buona notizia per la cittadina barocca. Gli attuali positivi scendono sotto quota 100: sono 86, 9 in meno rispetto al precedente dato disponibile. “Nella prima casa di riposo divenuta suo malgrado focolaio, è in programmazione l’attività di sanificazione per potere tornare quanto prima alla normalità. A tutti i miei concittadini – dice Bonfanti – ricordo l’importanza della consapevolezza. Il nostro comportamento personale incide sulla serenità e sulla salute di tutti”.




Siracusa. I vandali? Li fermeranno i bambini: 50 piccoli custodi per il parco di via Algeri

Dopo i ripetuti episodi di vandalismo al parco Robinson di via Algeri, a Siracusa, cambia la strategia del Comune. Saranno i bambini a prendersi cura dell’area gioco a verde. Ai genitori di 50 piccoli residenti della zona, saranno infatti consegnate altrettante chiavi per aprire il lucchetto con cui, al momento, è chiuso il parco.
A spiegare il senso dell’idea è l’assessore comunale alle politiche giovanili e per l’infanzia, Carlo Gradenigo. “Abbiamo la necessità di coinvolgere i cittadini e i residenti nella gestione e nel mantenimento delle aree verdi di quartiere. Di fronte ai ripetuti atti vandalici, ci sembra assurdo che la soluzione debba essere quella di chiudere con un lucchetto il cancello”, spiega il responsabile del verde pubblico, come a voler evitare una sorta di sfida diretta tra chi rompe e chi ripara.
“Il parco è pubblico ovvero di tutti. Ecco perché abbiamo deciso di mettere si un lucchetto e una catena, ma di donare e affidare 50 copie della chiave ai genitori di altrettanti bambini e ragazzi che del parco sono i principali fruitori e custodi. Creare un senso di appartenenza nei ragazzi del quartiere è il primo passo da compiere. Il messaggio è chiaro: vi affidiamo le chiavi perché ci fidiamo di voi”, le parole di Gradenigo.
Sabato mattina la cerimonia di consegna delle chiavi. Per l’iniziativa sono stati coinvolti il comprensivo Chindemi, Città Educativa ed i ragazzi del progetto Un Villaggio Per Crescere.




Pensiline fotovoltaiche per ricaricare le bici elettriche, Siracusa manda le carte in Regione

Ancora un progetto di mobilità sostenibile per Siracusa. Il Comune ha predisposto i documenti da inviare alla Regione per l’accesso al finanziamento di 400.000 euro, frutto dell’Accordo di Programma con regione e Ministero dell’Ambiente per il “Programma sperimentale di mobilità sostenibile casa-lavoro/scuola nel territorio della regione siciliana”. Con quelle somme, Palazzo Vermexio vuole acquistare ed installare pensiline fotovoltaiche per l’alimentazione di bici elettriche.
“Vogliamo incentivare la mobilità dolce. Siracusa merita di andare al passo con le altre città, italiane ed europee, investendo in termini di lavoro e risorse per migliorare la qualità di vita complessiva dei nostri concittadini”, spiega il sindaco, Francesco Italia.
“Il progetto prevede l’acquisto di un certo numero di pensiline ad alimentazione fotovoltaica per la ricarica delle bici elettriche – ha detto l’assessore alla Mobilità e Trasporti, Maura Fontana – che saranno posizionate in diversi punti della città in prossimità delle realizzante piste e corsie ciclabili. Le pensiline sono un ulteriore tassello di un progetto più ampio che intende apportare sostanziali modifiche alle abitudini relative alla mobilità e un ulteriore risultato del grande e intenso lavoro che si sta effettuando sull’argomento. Il prossimo passaggio – conclude l’assessore Maura Fontana – sarà la trasmissione ufficiale dei progetti delle quattro città interessate al MATTM il quale, avendo già condiviso i progetti, dovrà emettere il decreto di acconto. L’idea progettuale è frutto del confronto di più menti sensibili e impegnate che ringrazio”.




Mascherine, tute e camici: la Protezione Civile stocca scorte per l'emergenza a Priolo

Da questa notte è un viavai di tir e operatori nella grande sede della Protezione Civile comunale di Priolo Gargallo. I mezzi pesanti arrivano da Roma e da Milano e nell’arco delle prossime 24 ore scaricheranno un totale di 320 pallet di mascherine, camici, tute protettive ed altri dpi simili verosimilmente destinati alle strutture ospedaliere e sanitarie del siracusano. Sono attesi in totale 10 tir carichi di materiale per l’emergenza sanitaria.
Gli scatoloni verranno stoccati nella sede priolese della Protezione Civile, in attesa di indicazioni sul loro utilizzo. Si tratterebbe, quindi, di un “deposito” di emergenza per far fronte alle eventualità necessità di dpi qualora la situazione dovesse farsi critica. Una mossa prudenziale e d’anticipo, anche sulla scorta di quanto accaduto durante la prima ondata di covid, quando da più parti medici e infermieri lamentavano la carenza di dispositivi di protezione individuale.




Espulsi tre tunisini, erano a bordo della nave quarantena in rada ad Augusta

Tre tunisini sono stati arrestati da agenti della Squadra Mobile di Siracusa. Si trovavano a bordo della nave quarantena ormeggiata in rada ad Augusta. Durante le operazioni di sbarco, al termine del prescritto periodo di isolamento, è emerso che i tre erano già stati espulsi dal territorio nazionale, per cui erano rientrati illegalmente in Italia. Esperite le necessarie incombenze di legge, saranno successivamente espulsi dallo Stato.




Avola. Lite tra suocero e genero, spuntano un bastone e una pistola: denunciati

Suocero e genero sono stati denunciati ad Avola. I due, di 60 e 35 anni, hanno avuto una accesa lite che presto è degenerata in comportamenti e minacce violenti. Secondo quanto ricostruito dalla Polizia, il genero – brandendo un pesante bastone – colpiva la porta d’ingresso dell’abitazione del suocero e rientrava in casa. Quest’ultimo, per tutta risposta, è uscito da casa impugnando una pistola legalmente detenuta. A scopo intimidatorio, ha esploso in alto un colpo.
Dopo aver fatto piena luce sull’accaduto, gli investigatori hanno effettuato una perquisizione domiciliare nell’abitazione del 60enne ed in un terreno agricolo nella sua disponibilità, rinvenendo un fucile, due pistole e ventuno cartucce. Il munizionamento, diversamente dalle armi, era detenuto abusivamente. E’ stato denunciato per minacce aggravate, esplosioni pericolose in luogo pubblico, detenzione abusiva di munizionamento e omessa custodia di armi. Il 35enne, invece, è stato denunciato per porto di oggetti atti ad offendere e minacce aggravate.




Siracusa. Contrasto allo spaccio, 30enne arrestato con cocaina, hashish e marijuana

Agenti delle Volanti hanno arrestato a Siracusa, in via Nicolò Bonincontro, il 30enne Steven Bianchini. E’ accusato di detenzione ai fini dello spaccio di droga.
L’uomo, alla vista della polizia, avrebbe cercato di disfarsi di un pacchetto di sigarette che conteneva 16 dosi di cocaina, 12 di hashish e 1 grammo di marijuana.
Su disposizione dell’Autorità Giudiziaria competente, è stato posto ai domiciliari.




Pallanuoto, Champions League: l'Ortigia piega anche lo Spalato (11-7)

L’Ortigia si trova perfettamente a suo agio in Champions League e anche nel secondo match del turno preliminare conferma di poter stare tra le grandi d’Europa.
Alla Caldarella, il sette biancoverde ha battuto 11-7 lo Jadran Spalato. La vittoria permette agli uomini di Stefano Piccardo di raggiungere i croati in vetta alla classifica.
Strepitoso Valentino Gallo. Il mancino siracusano fa la differenza con ben 5 reti.
Nei parziali, parte meglio lo Spalato (1-2) ma nel secondo tempino c’è la reazione dell’Ortigia (2-0). Dopo l’intervallo, grande equilibrio in terza frazione (3-2), poi finale in crescendo dei biancoverdi (5-3).




Coronavirus, il bollettino: 1.487 nuovi positivi in Sicilia, +76 in provincia di Siracusa

Sono 1.487 i nuovi positivi rilevati in Sicilia nelle ultime 24 ore, a fronte di 9.839 tamponi effettuati. Salgono così a 23.564 gli attuali contagiati. La maggior parte (21.986) si trova in isolamento domiciliare, in ospedale ci sono 1.578 persone ricoverate con sintomi, incluse 202 in terapia intensiva (+7). I guariti sono 728.
In provincia di Siracusa registrati 76 nuovi casi di coronavirus. Nelle altre province: Palermo 531, Ragusa 281, Trapani 225, Messina 138, Catania 131, Caltanissetta 60, Enna 30 Agrigento 15.
I dati sembrano essersi stabilizzati dopo una brusca impennata. “I numeri confermano una tendenza che registriamo ormai da oltre una settimana in Sicilia”. L’indice Rt torna sotto la soglia di 1,5 anche se la regione resta classificata ad alto rischio e per questo è zona arancione.




VIDEO. La raccolta dell'organico è un problema, almeno fino alla fine dell'anno

Da una settimana ormai il ritiro dell’organico è divenuto un problema per i Comuni del siracusano. I maggiori disagi nel capoluogo, con turni di raccolta a singhiozzo e diverse zone non coperte per raggiunta capienza. La soluzione, spiegano gli uffici, dipende dalla Regione.
Ma cosa sta succedendo? Gli operatori della Tekra non possono completare la raccolta della frazione organica a causa della saturazione degli impianti. In sostanza, raggiunto un certo limite, non è più possibile per gli autocompattatori siracusani conferire la frazione raccolta in apposita piattoforma. “Ci scusiamo per il disagio arrecato alla città e alla popolazione, ma purtroppo non è dipeso dalla società Tekra ma da una situazione regionale molto complicata”, spiegano dalla società che gestisce il servizio di nettezza urbana a Siracusa. Ne abbiamo parlato anche con l’assessore comunale Andrea Buccheri. Le previsioni non lasciano ipotizzare nulla di buono fino al nuovo anno, almeno. L’intervista.