Coronavirus, il bollettino: in Sicilia 1.322 nuovi positivi, +152 in provincia di Siracusa

Sono 1.322 i nuovi positivi in Sicilia, rilevati nelle ultime 24 ore. Il totale degli attuali positivi in regione sale così a 18.526. I ricoverati con sintomi sono 1.147 (+151 oggi), 157 (+9) invece si trovano in terapia intensiva. In isolamento domiciliare, 17.222 persone. Oggi si registrano 25 decessi in più. I dati sono contenuti nel bollettino pubblicato dal Ministero della Salute.
In provincia di Siracusa i nuovi positivi sono 152. Una impennata su cui pesano i 78 casi del capoluogo con il focolaio Sant’Angela Merici. Quanto alle altre province, questi i contagi: 2 Agrigento, 23 Caltanissetta, 292 Catania, 20 Enna, 99 Messina, 531 Palermo, 117 Ragusa, 86 Trapani.




Coronavirus, in 24 ore rilevati 78 contagi a Siracusa. Nel capoluogo 317 attuali positivi

Boom di contagi a Siracusa nelle ultime 24 ore. L’alto numero di positivi al centro riabilitativo Sant’Angela Merici (61) fa schizzare a 78 il dato dei nuovi contagi rilevati ieri. Ci sono anche 3 guariti. Sono stati processati 581 tamponi.
Il totale degli attuali positivi nel capoluogo raggiunge la soglia dei 317. In tutta la provincia di Siracusa, gli attuali positivi sono 876.
I dati sono stati forniti dal Dipartimento di Prevenzione dell’Asp di Siracusa e resi pubblici dal sindaco, Francesco Italia, attraverso i suoi canali social istituzionali.




VIDEO. L'ultimo giorno "normale" di bar e ristoranti: tra preoccupazioni e nuove regole

Per bar e ristoranti da domani entrano in vigore le nuove disposizioni. La Sicilia è zona arancione, per cui scatta il divieto di somministrazione al banco o in sala. Ma bar, ristoranti, pizzerie e pubblici esercizi potranno garantire l’asporto fino alle 22 ed alcuni anche la consegna a domicilio.
In questo ultimo giorno di apertura (quasi) “normale”, siamo andati a sondare umori e preoccupazioni.




Covid a Siracusa. Centro riabilitativo, il sindaco Francesco Italia: "positivi 61 degenti su 62"

Diventa un caso il centro riabilitativo Sant’Angela Merici di Siracusa. Dopo la notizia di due operatori positivi al covid, si parla oggi di 61 degenti (su 62 complessivi, ndr) risultati contagiati. Stanno bene e sono stati posti in isolamento. A fornire il dato è stato il sindaco di Siracusa, Francesco Italia. In diretta su FMITALIA elenca i numeri del covid all’interno della struttura riabilitativa. “Sono stati tutti sottoposti a tampone molecolare. Oggi tocca agli operatori. Probabilmente qualcosa non ha funzionato. Fortunatamente è una struttura che consente l’isolamento dei positivi in assoluta sicurezza. I contagiati stanno bene, sono asintomatici. In caso di insorgenza di sintomi, le Usca sono pronte ad intervenire”, ha spiegato in diretta il primo cittadino. Nessuna conferma diretta o commento, al momento, dal grande centro di via Piazza Armerina.. Una breve nota, ieri, spiegava che i positivi stanno tutti bene, asintomatici ed in isolamento ma senza alcuna cifra esatta,
Se i numeri dovessero ancora salire, trasformando quel centro in uno dei principali focolai siracusani, potrebbe essere adottato anche un provvedimento di chiusura. Italia al momento non conferma. “Al momento escludo una ordinanza comunale di chiusura. Sarà l’Asp ad indicare eventualmente la necessità di ulteriori provvedimenti, ai quali ci atterremo”.




Canicattini, impennata nei contagi: +5, cluster familiare. Gli attuali positivi sono 11

Torna a salire la curva dei contagi a Canicattini Bagni. Ci sono 5 nuovi positivi, appartenenti tutti allo stesso cluster familiare. Il contatto con il virus sarebbe stato individuato nel posto di lavoro, fuori dalla cittadina del liberty.
Tra i positivi di questo gruppo anche una dipendente comunale la cui rete dei contatti, in particolare nel posto di lavoro, fortunatamente, è stata interrotta nei giorni scorsi dalla decisione del sindaco Marilena Miceli di chiudere, in via precauzionale, gli uffici comunali per tre giorni.
Allo stato attuale, sono 11 i positivi a Canicattini con 40 persone che, tramite la ricostruzione delle varie reti di contatti, si trovano in isolamento domiciliari. Tra questi ci sono anche gli alunni della classe delle elementari dell’Istituto C. “G. Verga”, la cui insegnate nei giorni scorsi era risultata positiva al virus.
“Il quadro dei contagi purtroppo sta subendo una impennata nella nostra città – ha spiegato il sindaco Miceli – a causa della trasmissione dell’infezione assunta magari da uno dei familiari nel proprio posto di lavoro, magari fuori Canicattini Bagni, com’è accaduto negli ultimi cinque casi, e di conseguenza poi trasmessa inconsapevolmente a tutti i familiari con i quali si è a contatto. Con il COC, Centro Operativo Comunale, si stanno supportando le strutture dell’Asp nella ricostruzione della rete dei contatti per un immediato avvio delle procedure sanitarie e di isolamento. La situazione complessiva, è chiaro, necessita di grande attenzione e di grande responsabilità e sensibilità da parte di tutti, per cui invito fortemente i miei concittadini al massimo rispetto delle misure di prevenzione e sicurezza, uso della mascherina, distanziamento, igienizzazione delle mani e divieto di assembramenti. Da parte nostra incentiveremo i controlli”.




Famiglia positiva a Portopalo, il sindaco: "pronto a chiudere la scuola"

Una famiglia di Portopalo è risultata contagiata dal Covid19. Per cinque componenti su sette, il test di laboratorio ha dato esito positivo. Tra i 5 nuovi positivi anche una insegnante di una scuola della cittadina. A comunicare l’accaduto è stato il sindaco di Portopalo, Gaetano Montoneri. “La situazione è sotto controllo – ha detto –  ma va detto che saranno sottoposti ad un secondo tampone da parte dell’Asp e se quel docente dovesse risultare ancora una volta positivo, chiuderò la scuola per salvaguardare i nostri ragazzi. Su questo non ci sono dubbi ma attendiamo l’esito dei test”.




Sicilia zona arancione, gli industriali: "no guerre di campanile, ora responsabilità in campo"

“Non intendiamo, in una fase così delicata, andare alla ricerca delle singole responsabilità, ma di certo chiediamo un indispensabile senso di responsabilità nelle cause e nei rimedi”. Il sistema confindustriale siciliano, all’indomani dell’inserimento dell’Isola nella zona ad alto rischio, lancia un appello affinché le istituzioni, tutte, si mobilitino al fine di portare la regione fuori dal perimetro dell’emergenza. “Auspichiamo che venga fatta una analisi critica dei parametri che ci hanno condotto nella fascia arancione – affermano Sicindustria, Confindustria Catania e Confindustria Siracusa – al fine di mettere in atto misure che ci consentano di tutelare la salute e di affrontare il tema della tenuta del nostro sistema economico e sociale”.
Chieste risposte immediate per le tante categorie produttive “che stanno affrontando una grave crisi e che auspicano interventi che consentano di rimettere in moto l’economia”. Destinatari dell’accorato appello sono i governi regionale e nazionale, “affinchè si muovano seguendo un unico comune interesse. Di guerre di campanile non sentiamo sicuramente il bisogno”.




Arsenale nascosto in casa, c'era anche un potente ordigno esplosivo: un arresto

Un piccolo arsenale abusivo è stato scoperto in un casolare isolato, nelle campagne di Melilli. Gli ivnestigatori lo definiscono come “un cospicuo quantitativo di esplosivo e munizioni”. Abilmente occultati nel casolare, all’interno di un congelatore, c’erano parti di arma da fuoco con matricola abrasa, una pistola giocattolo di apparenza pari a quelle reali, numerose munizioni di vario calibro nonché un ingente quantitativo di materiale utile a ricaricare le munizioni già esplose.
La perquisizione ha portato al rinvenimento di un potente ordigno esplosivo artigianale, costituito da diversi cilindri di plastica riempiti di esplosivo e collegati fra loro da una miccia che ne avrebbe permesso la deflagrazione contemporanea. La potenza dell’ordigno, che l’uomo ha tentato di sminuire asserendo che si trattava di un oggetto da usare a Capodanno, era invece tale da poter far saltare in aria un’autovettura.
L’ordigno è stato fatto brillare in zona sicura. Era tanto pericoloso da non poter essere trasportato. Gli artificieri hanno addirittura preferito far esplodere i cilindri singolarmente piuttosto che l’intero ordigno in una sola volta, onde evitare di generare panico nella popolazione per il rumore che l’esplosione avrebbe generato.
Il resto del materiale rinvenuto è stato sottoposto a sequestro e le parti di armi rinvenute saranno inviate al reparto investigativo speciale per accertamenti tecnici volti a risalire alla loro provenienza.
Ai domiciliari è stato posto il 32enne Carmelo Zappulla, di Sortino.




Zona industriale, presidio dei metalmeccanici per il rinnovo del contratto nazionale

Sciopero di quattro ore dei metalmeccanici di Fim-Cisl, Fiom-Cgil, Uilm-Uil anche nella zona industriale di Siracusa. Presidio davanti alle portinerie degli impianti Sud, nel pieno rispetto delle norme Covid-19. L’agitazione è nazionale e vuole sollecitare il rinnovo del contratto nazionale Federmeccanica-Assistal scaduto ormai da 10 mesi.
I sindacati chiedono la difesa dell’occupazione e il rilancio dell’industria metalmeccanica; l’aumento del salario, il miglioramento del welfare, dei diritti e delle tutele; più salute e sicurezza dei lavoratori; stabilizzazione dell’occupazione precaria e l’introduzione della clausola sociale nei cambi appalti; e ancora il riconoscimento delle competenze professionali; la contrattazione dello smart-working e della conciliazione dei tempi di vita e di lavoro.
I sindacati siracusani spiegano che, pur consapevoli della delicatezza del momento, ritengono necessaria la mobilitazione per sbloccare la trattativa interrotta con Federmeccanica-Assistal. “Vogliamo un contratto capace di sostenere la ripartenza e di riportare il lavoro al centro della trattativa”, la posizione delle tre sigle nazionali.




Siracusa, ingresso sud: rimossa l'area di cantiere, riparato il guasto alla rete fognaria

Rimossa l’area di cantiere, posta al centro della carreggiata nel tratto stradale tra viale Ermocrate e contrada Fusco. Ripristinata la regolare circolazione all’ingresso sud di Siracusa, in direzione di viale Paolo Orsi. Ne dà notizia l’assessore al Servizio idrico integrato, Carlo Gradenigo.
Lo scorso settembre, sotto quel tratto di strada, a una profondità di 5 metri, aveva ceduto la condotta principale della rete fognaria che porta i reflui cittadini al depuratore. Per evitare di realizzare un scavo molto ampio in uno dei punti a più alto traffico della città paralizzando l’accesso sud di Siracusa, attraverso un bypass era stato possibile intercettare il grosso tubo a monte ed effettuare i lavori di sbancamento su vicolo a viale Paolo Orsi, dove è stata realizzata la nuova condotta.
“Ad oggi – afferma l’assessore Gradenigo – i lavori di ripristino e collegamento della rete sono terminati ed entro la prossima settimana si provvederà a riasfaltare il tratto iniziale di viale Ermocrate, interessato dagli scavi. Al termine la strada potrà essere regolarmente riaperta alla circolazione ed eliminare ogni disagio”.