Siracusa. Spari nella notte in via Cassia: lite in condominio, interviene la Polizia

Alcuni colpi di pistola sono stati esplosi, nella notte, in via Cassia a Siracusa, nel rione della Mazzarona. Ad indagare su qu anto accaduto è la Questura. Le prime segnalazioni sono arrivate poco dopo le 2 della notte, con allarmate chiamate al centralino. Agenti della Mobile hanno raggiunto la palazzina dove erano stati segnalati gli spari. Secondo la prima ricostruzione, sarebbe avvenuta una accesa lite tra due nuclei familiari. Improvvisamente sarebbe poi spuntata l’arma ed esplosi i colpi. Non risultano feriti. Le indagini dovranno però chiarire tutti i punti e la stessa ipotesi circa quanto accaduto. A lavoro anche la Scientifica. Ascoltati diversi condomini.




Siracusa. Covid a scuola, due studenti raccolgono firme per chiuderle e tornare alla dad

Due studenti siracusani hanno lanciato una petizione online con cui chiedono la chiusura delle scuole siracusane ed il ritorno alla didattica a distanza. Pietro e Doriano frequentano il liceo scientifico Corbino ed hanno lanciato la loro idea “per sollecitare i dirigenti scolastici a prendere in considerazione l’idea di tornare al recente passato”, spiegano.
Cresce il numero casi di coronavirus negli istituti del capoluogo e i ragazzi hanno paura. “La pressione psicologica rischia di minare le capacità di apprendimento e anche per i docenti non è semplice”, dicono con un eccesso di retorica. Gli insegnanti, in realtà, propenderebbero per le lezioni in presenza ma non mancano – tra i dirigenti scolastici – posizioni più sfumate. Tant’è che in diversi istituti superiori della provincia a breve inizieranno forme di didattica mista (classi in presenza, classi in dad a rotazione) per ridurre il numero di studenti fisicamente dentro le scuole (e sui pullman).
Nel presentare la loro petizione, rigorosamente online, i due studenti ringraziano le scuole per gli sforzi profusi ma visto come “non è bastato, in queste prime settimane di lezioni, l’uso costante di mascherine e igienizzanti per scongiurare il pericolo”, il male minore sarebbe il “tornare a frequentare le lezioni da remoto”.
No alla didattica mista, no a quella in presenza. Gli studenti siracusani vogliono studiare da casa. Ma di converso, non mancano le prime obiezioni. Proprio i più giovani si sono mostrati i più disattenti nell’osservare i precetti anti-covid. Le scene della movida senza regole sono all’ordine del giorno, dal centro storico alla Pizzuta, a qualunque ora del giorno e della notte. Senza neanche “l’obbligo” della scuola (soggetta a rigidi e controllati protocolli antivirus), non si correrebbe il rischio di aumentare i rischi di assembramento, vista la maggiore libertà concessa ai ragazzi? Quello richiesto con la petizione sembra, invero, un nuovo lockdown generalizzato.




Coronavirus, il bollettino: in Sicilia 578 nuovi positivi, 22 casi in provincia di Siracusa

Sono 578 i nuovi positivi in Sicilia, nelle ultime 24 ore. Numeri sempre più alti che rischiano di proiettare la regione tra quelle osservate speciali in Italia. In provincia di Siracusa sono 22 i nuovi positivi, da Lentini a Palazzolo. Quanto alle altre province: 173 contagi a Palermo, 154 a Catania, 76 ad Agrigento, 58 a Trapani, 43 a Messina, 26 a Caltanissetta, 11 ad Enna.
Gli attuali positivi salgono a 5.934 con 471 pazienti ricoverati con sintomi, altri 58 in terapia intensiva, 5.405 in isolamento domiciliare e 10 morti in più rispetto a ieri.
I dati sono contenuti nel bollettino quotidiano del Ministero della Salute.




Siracusa. Covid a scuola, scatta la quarantena per una classe dell'istituto Fermi

Alle 13 di oggi è arrivata la comunicazione ufficiale: in quarantena anche una classe dell’istituto superiore Enrico Fermi di Siracusa. Accertato un caso di positività pertanto da domani e per almeno altri 8 giorni gli studenti della classe interessata rimarranno a casa. Seguiranno le lezioni in didattica a distanza. Una apposita aula ospiterà i professori, come in una normale giornata di scuola in presenza, e attraverso i pc e gli altri device gli studenti potranno continuare a seguire il programma di studi.
Il provvedimento di quarantena riguarda gli studenti della classe ma non i loro genitori e neanche gli insegnanti. Il protocollo di distanziamento adottato dalla scuola è garanzia ritenuta sufficiente per non disporre ulteriori misure. Per tutte le altre classi, la didattica continua regolarmente.




Anche a Lentini balzo in avanti dei contagi: sono 28 gli attuali positivi al covid-19

Anche a Lentini corrono i numeri del coronavirus. Il numero degli attuali positivi sale oggi a 28 e viene ufficializzato dal sindaco Saverio Bosco, in un video sui canali istituzionali social. Solo pochi giorni fa, i positivi nella cittadina agrumicola non superavano le 5 unità. Adesso il balzo in avanti.
“Quello che temevano qualche mese fa, la seconda ondata, si sta verificando. Anche a Lentini”, dice Bosco nel video. “Circa cento persone sono in isolamento. La situazione è preoccupante, ma sotto controllo. Siamo ad un bivio: o facciamo finta che il covid non esiste oppure usiamo testa e cautela”. E la cautela è rappresentata da quegli strumenti di protezione individuale come le mascherine, il distanziamento e l’igienizzazione delle mani.




Focolaio Augusta, gli attuali positivi salgono a 40. Il sindaco uscente: "Mai così tanti"

Salgono a 40 gli attuali positivi ad Augusta. La seconda città della provincia è il principale focolaio dalla ripresa dei contagi. Pochi giorni fa, erano 29 gli attuali positivi tra cui anche il candidato sindaco Pippo Gulino, poi ricoverato in ospedale a Siracusa. Adesso il nuovo aggiornamento, con i numeri che salgono a 40.
A dare alla cittadinanza la comunicazione è stato il sindaco uscente, Cettina Di Pietro. “Quota allarmante”, dice la Di Pietro. Contatti individuati ed isolati, “non si era mai verificato numero così alto sul nostro territorio”.
Richiamato il rispetto delle norme di prudenza già in vigore.
In queste condizioni, Augusta si prepara al turno di ballottaggio per l’elezione del nuovo primo cittadino.




Coronavirus, in provincia di Siracusa gli attuali positivi sfiorano quota 160

Gli attuali positivi al coronavirus in provincia di Siracusa sono poco meno di 160. Fonti vicine all’Asp aretusea convalidano il dato. Per ritrovare un numero di contagiati simile, bisogna tornare allo scorso mese di aprile, in piena emergenza sanitaria. A differenza di quei giorni, però, sono fortunatamente inferiori i ricoveri (che comunque ci sono, ndr) ed i ricorsi alle terapie intensive. Per il resto, il virus corre veloce e non risparmia quasi nessun angolo del territorio siracusano.
Se, al momento, le strutture sanitarie non si presentano in condizione di stress, a preoccupare sono i possibili provvedimenti di coprifuoco o lockdown che potrebbero colpire a morte l’economia della nostra provincia. Più del covid-19 a fare paura sono le saracinesche abbassate ed i licenziamenti che una nuova ondata restrittiva porterebbe con sè come conseguenza.
Ecco perchè chi oggi si ostina a negare l’evidenza ed a non indossare la mascherina dove richiesto dovrebbe riflettere attentamente sul rischio a cui espone l’intera comunità. Un rischio che è sanitario certo, ma al tempo stesso di “sopravvivenza” economica. Con le mascherine ed il distanziamento si difendono anche le attività di vicinato, i negozi ed i posti di lavoro propri e dei propri cari. Questo però non pare interessare il popolo dei giovanissimi e dei “noncenècoviddi”.




Esplosivo di ultima generazione nascosto in garage, arrestato un 48enne

Nascosto nel garage di un 48enne lentinese, gli agenti della Squadra Mobile di Siracusa e del Commissariato di Lentini hanno trovato dell’esplosivo di ultima generazione.
Nascosto nell’intercapedine sopra l’architrave della saracinesca d’ingresso del box dell’arrestato, c’era una cartuccia di esplosivo da galleria, del peso di 130 grammi, del tipo “Premex 3300”, classificato come materiale esplodente e pericoloso.
L’esplosivo era abilmente occultato, con un sottile rivestimento in gesso e stucco facilmente asportabile, col doppio fine di eludere eventuali controlli di Polizia, nonché di renderlo prontamente reperibile per un futuro utilizzo.
L’esplosivo è stato rimosso in sicurezza dal Nucleo Artificieri della Questura di Catania per la successiva distruzione. Alfio Caramella, proprietario del garage, è stato posto agli arresti domiciliari per il reato di detenzione illegale di esplosivo.




Abitazione adibita a produzione di marijuana: sequestrati 2 kg, arrestata una donna

Una perquisizione in un terreno e nella vicina abitazione nei pressi di contrada Saccollino (Noto) ha consentito di rinvenire numerosi involucri contenenti marijuana, confezionati in contenitori a tenuta stagna. Trovate anche delle piante di cannabis indica, già raccolte ed in fase di essicamento. La coltivazione delle piante – spiegano gli investigatori – veniva svolta a ciclo continuo: appena venivano raccolte ed essiccate le piante, già immediatamente venivano piantate le altre.
Una donna di 56 anni, Laura Mazzolini, è stata posta ai domiciliari su disposizione dell’autorità giudiziaria. Nel garage in uso alla donna è stata scoperta una vera e propria camera per l’essiccazione e la stagionatura della marijuana, ricavata da una cabina a vapore appositamente attrezzata con termostato, apparecchi per la ventilazione, timer d’accensione e lampada ad infrarossi.
In totale sono stati sequestrati circa due chilogrammi di sostanze stupefacenti e 260 euro in contanti, probabile provento dell’attività illecita.




Siracusa. Asili nido comunali, il Cga respinge la sospensiva richiesta dalle cooperative

Il Consiglio di Giustizia Amministrativa per la Regione Siciliana ha respinto la richiesta di sospensiva dell’affidamento del servizio di gestione degli asili nido del Comune di Siracusa. I giudici amministrativi non hanno ritenuto di dover accogliere quanto prospettato da tre cooperative sociali che si sono rivolte al Cga dopo che il Tar di Catania aveva, in primo grado, dato via libera all’affidamento.
Si entrerà comunque nel merito della vicenda con apposita udienza fissata per il 5 maggio 2021. Una data che sembra mettere al riparo il servizio di asili nido comunali, faticosamente in ripartenza, da eventuali stop in corsa.
Le cooperative sociali dovranno però rimborsare al Comune di Siracusa le spese di questa prima fase giudiziale, fissate in 1.000 euro.