I palombari dello Sdai a difesa dell'ambiente marino: rimossa pericolosa rete da pesca

I palombari del Nucleo Sdai (Sminamento Difesa Antimezzi Insidiosi) di Augusta hanno completato un’operazione di rimozione reti da pesca dai fondali marini, nelle acque del golfo Xifonio. Pericolose per la fauna ittica, la loro presenza era stata segnalata dal personale di Comando Marittimo di Sicilia che, avvalendosi della collaborazione dei Palombari, ha potuto eliminare circa 2.000 metri quadrati di rete con maglia di pochi centimetri ad una profondità di 25 metri ed a una distanza dalla costa di circa 500 metri.
La rete giaceva parzialmente poggiata sul fondale, con delle parti sorrette dai galleggianti nella zona in cui la sabbia si affiancava ad un costone di roccia, creando una trappola per i pesci che nuotando in quella zona si venivano a trovare all’interno di un passaggio che non gli lasciava via di scampo. I Palombari del Comsubin hanno rimosso il pericolo impiegando dei palloni di sollevamento, eliminando dal mare questo pericoloso rifiuto che, altrimenti, avrebbe continuato a catturare in modo indiscriminato la fauna marina, ristabilendo così il naturale equilibrio dell’ecosistema di questo tratto di mare.
“Siamo felici di poter intervenire per la tutela dell’ecosistema marino, che merita maggior rispetto da parte di tutti i fruitori. Le operazioni di rimozione della rete sono risultate complesse a causa della grande estensione della stessa su un fondale caratterizzato da un costone di roccia con uno scalino naturale di circa 2 metri che risultava fatale per la fauna che ne veniva a contatto. Tale scenario era una pericolosa insidia anche per gli esperti Palombari impegnati nelle operazioni di rimozione”, ha spiegato al termine dell’operazione il comandante del Nucleo Sdai di Augusta, tenente di vascello Marco Presti.




Siracusa. Controlli su strada e anti-assembramento, sanzioni per quasi 3.400 euro

Controlli dei Carabinieri su strada ed anche con pattuglie a piedi, con particolare attenzione ai luoghi di possibili assembramenti, come l’isola di Ortigia e Fontane Bianche. Sono stati 71 i veicoli controllati e 90 le persone controllate. Elevate sanzioni per complessivi 3.400 euro.
Nell’arco del servizio sono stati segnalati alla Prefettura, come assuntori, 8 soggetti trovati in possesso di modiche quantità di marijuana e hashish per uso personale.
Denunciati in stato di liberà due siracusani: il primo classe 1990 disoccupato e con precedenti di polizia, per il reato di inosservanza del provvedimento della Autorità Giudiziaria, in quanto trovato all’interno della propria abitazione con soggetti non autorizzati, in violazione delle prescrizioni della misura cautelare degli arresti domiciliari a cui era sottoposto.
Il secondo, per il reato di evasione, in quanto seppur colpito da regime di arresti domiciliari, non è stato trovato presso la sua abitazione nel corso di un controllo.




Marijuana ed hashish in casa, arrestata 21enne di Augusta dai Carabinieri

Una perquisizione in casa di una giovane incensurata di Augusta ha permesso ai Carabinieri di rinvenire e sequestrare dello stupefacente. La 21enne aveva nel suo appartamento 56 grammi di marijuana, 32 grammi di hashish, un bilancino di precisione nonché materiale atto al confezionamento dello stupefacente. I Carabinieri hanno anche posto sotto sequestro 1.070 euro in contanti, ritenuti versomile provento dello spaccio.
La giovane augustana è stata dichiarata in stato di arresto e posta a disposizione del pm di turno.




Tentato omicidio, proiettili contro l'auto di due coniugi: ferito il marito

Erano a bordo della loro auto in via Platone, a Noto, quando sono stati raggiunti da alcuni proiettili. Per la coppia di coniugi di 52 e 51 anni è stato necessario ricorrere alle cure dei sanitari dell’ospedale Di Maria di Avola. L’uomo, raggiunto dai proiettili al collo, all’addome ed alla gamba è stato sottoposto ad un delicato intervento chirurgico. Non sarebbe in pericolo di vita. La donna è rimasta ferita da schegge di vetro.
Le indagini sono affidate ai Carabinieri che devono ricostruite tutti i pezzi dell’agguato ed individuare movente ed autore.
Familiari e parenti dei coniugi sono stati ascoltati dagli investigatori, intenti a fare piena luce sul tentato omicidio.




Coronavirus, il bollettino:163 nuovi positivi in Sicilia, 24 in provincia di Siracusa

Impennata nei contagi in provincia di Siracusa. Dopo due giorni con zero nuovi positivi, sono 24 quelli registrati nelle ultime 24 ore. Il dato è contenuto nel bollettino quotidiano del Ministero della Salute. Il numero non deve però creare allarme: si tratta, infatti, dei casi (già noti) di positività riscontrati a bordo di nave Margottini, fino a pochi giorni fa in porto ad Augusta. In Sicilia i nuovi positivi sono 163, confermato il trend di crescita che ha spinto il governo ad introdurre nuove e più rigide misure.
Quanto alla distribuzione dei contagi nelle altre province, 12 i nuovi casi a Trapani, 92 a Palermo, 1 ciascuno ad Agrigento e Ragusa, 4 a Caltanissetta, 24 a Catania e 5 a Messina.
Sono 2.787 così gli attuali positivi in Sicilia. Per 293 necessario il ricovero in ospedale, altri 16 in terapia intensiva e 2.478 in isolamento domiciliare.




Siracusa. Arrivano i nuovi banchi monoposto, appello dei presidi: "basta assembramenti"

In leggero anticipo sui tempi previsti (ottobre), arrivano i primi banchi monoposto per le scuole siracusane. Consegne in provincia e nel capoluogo: i primi istituti hanno ricevuto un blocco dei nuovi banchetti, necessari per garantire in classe il distanziamento.
Le scuole che hanno già ricevuto la prima consegna parziale, entro la fine della settimana prossima dovrebbero completare la fornitura. Intanto, sono partite le comunicazioni all’indirizzo di quegli istituti che riceveranno i primi colli nei prossimi giorni. Riparte, quindi, il fermento per ri-allestire le classi.
Con i nuovi banchi monoposto, quelle scuole dove oggi i ragazzi devono far lezione indossando le mascherine, potrebbero rivedere quell’obbligo.
Intanto, la referente provinciale dell’Associazione Nazionale Presidi, Pinella Giuffrida, lancia anche un appello ai genitori. La dirigente scolastica invita a “deporre l’ansia” per i figli ed evitare assembramenti all’ingresso ed all’uscita da scuola ricordando come da domani siano vietati per ordinanza regionale.




Da mercoledì obbligo di mascherina e stretta anti-assembramento: ma chi controlla?

Da domani entra in vigore in tutta la Sicilia l’ordinanza regionale che dispone l’obbligo di indossare la mascherina anche all’aperto (se non si è soli o con propri congiunti) e vieta gli assembramenti su piazze e pubbliche vie.
Ma se i precetti non saranno accompagnati da un dispositivo di adeguati controlli, sono destinati a rivelarsi un flop. Una norma su carta, priva di qualsiasi utilità. Perchè, come hanno segnalato anche gli esperti, la percezione del rischio covid si è molto abbassata in Sicilia ed il solo appello al buon senso ed alla responsabilità individuale rischia di risolversi in un buco nell’acqua.
Il vicepresidente di Anci Sicilia, il canicattinese Paolo Amenta, parafrasando un vecchio slogan pubblicitario, sottolinea come “prevenire è meglio che curarsi in un sistema ospedaliero siciliano molto fragile”. Però i sindaci del siracusano allargano le braccia. Le misure di prevenzione obbligatorie vengono si condivise e caldamente appoggiate ma, senza risorse, non possono essere allestire servizi di controllo ad hoc. La palla passa allora alla Prefettura che a Siracusa, come nelle altre province isolane, può coordinare questo tipo di attività, d’intesa con i vertici provinciali delle forze dell’ordine.
Confidando che tutto attorno regga anche l’obbligo di registrazione per chi arriva dall’estero, con il test rapido in porti e aeroporti.




Un piccolo prestito per ripartire dopo il lockdown, ma gli "amici" diventano "aguzzini"

Sono intervenuti i Carabinieri per porre fine all’incubo vissuto da una coppia che gestisce un bar nel centro di Augusta. In forte difficoltà economica a causa del lockdown, i due si erano rivolti a degli “amici” per ottenere un piccolo prestito, di appena 2.000 euro. Dovevano servire ad affrontare più serenamente il rilancio dell’attività. Purtroppo le cose non sono andate come speravano, il bar è rimasto in sofferenza economica e, di conseguenza, i due non sono riusciti ad onorare parte del debito entro i termini stabiliti.
A quel punto, l’uomo che prima amichevolmente si era offerto di prestare la somma si sarebbe trasformato in aguzzino iniziando, secondo quanto rivelano gli investigatori, una attività intimidatoria fatta di minacce rivolte ai due all’interno dello stesso bar, talvolta anche alla presenza di avventori.
Minacce di morte e di distruzione del locale, formulate sempre con toni molto aspri che verso la fine del mese di agosto si sono concretizzate in un grave episodio di violenza: una aggressione, all’interno del laboratorio. La vittima, il gestore del bar, pur investita con pugni e calci, nel trambusto e nel capannello di gente che si stava formando all’interno è riuscito in qualche modo a scappare a piedi con la propria compagna verso la loro attigua abitazione, dove tuttavia sono stati raggiunti dagli energumeni che hanno continuato l’aggressione anche alla presenza del piccolo figlio della coppia.
Solo dopo quella aggressione, la coppia si è rivolta ai Carabinieri. Avviate immediate indagini, sono state raccolte prove sufficienti per ottenere la misura cautelare del divieto di soggiorno ad Augusta a carico di un artigiano di 26 anni ed un disoccupato di 25. I due sono ritenuti responsabili, tra l’altro, anche di tentata estorsione.




Siracusa. Street control, la controffensiva: "multe legittime, su 65 ricorsi bocciati 64"

Lo street control continuerà la sua azione contro la sosta selvaggia a Siracusa. Dopo la notizia di un primo ricorso accolto dal Giudice di Pace, che ha annullato la sanzione elevata con lo strumento hitech, si temeva una pioggia di ricorsi. Ma da Palazzo Vermexio ostentano sicurezza. “Le multe alle auto in doppia fila elevate con il sistema Street control sono perfettamente legittime, come dimostra il fatto che su 65 ricorsi presentati solo uno è stato accolto”. Lo dice l’assessore alla Polizia municipale, Andrea Buccheri, riportando la posizione in materia del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti.
“Il ministero sulla questione ha espresso due pareri, l’ultimo dei quali è dell’8 settembre del 2015, il numero 4.851, che conferma quello del 20 settembre 2011 numero 4.719. Con essi viene precisato che la contestazione è valida se ricorrono due condizioni: l’auto in difetto deve essere senza guidatore a bordo e l’apparecchiatura deve essere gestita da un agente”.
Se ricorrono tali condizioni, spiega l’assessore, lo Street control viene considerato “alla stessa stregua di un taccuino e il vigile urbano garantisce sull’assenza del guidatore, legittimando la successiva contestazione dell’infrazione”.
Dei 65 ricorsi presentati, 64 sono stati archiviati o rigettati oppure dichiarati inammissibili. “Piuttosto che gioire per un ricorso vinto, bisognerebbe incentivare il rispetto delle regole e condannare chi le trasgredisce in spregio alla convivenza civile e, in questo caso, al codice della strada”, ammonisce Buccheri con riferimento a chi ha colto l’occasione per critiche di carattere più politico che fattuale. “Appare soprattutto singolare che chi ha espresso soddisfazione per questa sentenza ha recentemente indicato la doppia fila come una delle cause principali del traffico cittadino”, stuzzica ancora l’assessore alla Municipale.




Siracusa. L'insolito "servizio sociale" di protesta delle operatrici dell'asilo nido Arcobaleno

Da due giorni, con il loro banchetto, stazionano davanti all’asilo nido comunale Arcobaleno. “Unite per obiettivi comuni: il diritto dei bambini e il diritto al lavoro”, spiegano in diversi post apparsi sui social. Armate di buona volontà, aiutano i genitori interessati a compilare le domande per iscrivere i loro figli nelle strutture comunali. Al tempo stesso, però, reclamano attenzione per la loro situazione.
Si perchè le circa 20 operatrici dell’asilo nido Arcobaleno non percepiscono lo stipendio da luglio 2019, quando il nido ha chiuso i battenti, peraltro in coda ad un anno scolastico iniziato solo a marzo 2019. E proprio l’Arcobaleno è uno dei due asili nido comunali – su sette in totale – che non riaprirà quest’anno. L’altro è il Baby Smile. Serve una impegnativa ristrutturazione. I soldi, assicura il Comune, ci sono: circa 500 mila euro. Ma dal 2019 ad oggi non è ancora partito un intervento per l’Arcobaleno.
“Volevamo incentivare i genitori ad iscriversi agli asili nido comunali e quindi ci siamo rese disponibili ad aiutare anche a compilare le domande di iscrizione”, spiega Valeria, una delle operatrici. Accanto a lei, diverse altre colleghe. Da due mattine si alternano in questo insolito servizio sociale di protesta. E continueranno anche nei prossimi giorni. “In alcune riunioni che si sono tenute anche alla presenza del sindaco di Siracusa, ci avevano detto che c’era la possibilità di richiedere dei locali alternativi per il nostro nido. E ci avevano anche detto che gli asili sarebbero stati riaperti tutti e 7 insieme. Ora invece sono cambiate le carte in tavola”, ripercorre Valeria. “C’è questo alibi delle poche iscrizioni arrivate sino ad oggi e quindi non hanno potuto aprire la strutture. A questo punto, temiamo anche per il nostro futuro. L’unica cosa che ci resta è fare conoscere questo nostro disagio. E se possiamo contribuire a far impennare le iscrizioni e magari poter avere quei locali alternatici che ci erano stati promessi, ci proviamo”.