Nuova ordinanza regionale, Musumeci ci pensa: mascherine anche all'aperto, sempre

Obbligo di mascherine all’aperto, anche se si è da soli ed a prescindere dal metro di distanza. Il presidente della Regione, Nello Musumeci, è pronto a firmare l’ordinanza che dispone norme restrizioni per contenere i contagi da coronavirus, in attesa del vaccino.
Ad anticipare il contenuto della nuova ordinanza è il Giornale di Sicilia. Nessun rischio di lockdown ma grande attenzione alle misure di prevenzione che, se prima erano suggerite, ora potrebbero diventare imposte. La principale novità è l’uso obbligatorio della mascherina all’aperto, sempre ed anche se non ci si trova in luoghi affollati. E poi nuove azioni per evitare gli assembramenti.
Nelle ultime settimane, anche in Sicilia, con la ripresa dei contagi l’indice Rt è rimasto sempre sopra l’!, come rivela il monitoraggio dell’Istituto Superiore della Sanità.




Pericolosa mina nel mare di Augusta neutralizzata dallo Sdai: onda d'urto pari a un sisma

Un pericoloso ordigno esplosivo è stato neutralizzato nel golfo Xifonio di Augusta. Per due giorni sono stati coinvolti nella delicata operazione i Palombari dello Sdai della Marina Militare.
L’intervento d’urgenza ha permesso di distruggere una mina ormeggiata di origine tedesca, risalente al secondo conflitto mondiale. L’ordigno giaceva alla profondità di 25 metri ed a una distanza dalla costa di circa 500 metri.
Gli operatori del Nucleo SDAI di Augusta hanno rimosso la mina dal fondo e successivamente l’hanno trasportata nella zona di sicurezza, individuata dalla competente Autorità Marittima, dove hanno neutralizzato la minaccia attraverso le consolidate procedure in uso al Gruppo Operativo Subacquei, tutte le operazioni sono state svolte preservando e salvaguardando l’ecosistema marino.
Il brillamento ha però causato un’onda d’urto che è stata letta dai sismografi della rete dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia come una scossa sismica di magnitudo 2.




Siracusa. Superbonus 110%: istituzioni, tecnici ed esperti a confronto sulla nuova misura

C’è grande attesa attorno alla nuova misura del Superbonus 110%. Un interesse confermato dall’ampia partecipazione, questa mattina a Siracusa, al convegno-incontro dedicato alla novità introdotta dal governo che vuole, contemporaneamente, rimettere in moto il settore edile e valorizzare il patrimonio immobiliare delle città italiane attraverso opere di riqualificazione ed efficientamento energetico. Punto centrale, il meccanismo di cessione del credito che permette a cittadini e condomini di intervenire su immobili, facciate, climatizzazione e solare a costo azzerato.
Tecnici, esperti e privati si sono confrontati sul Superbonus 110% insieme al sottosegretario all’Economia, Alessio Villarosa (collegato in videochat), al componente della Commissione Attività Produttive Luca Sut, i parlamentari siracusani Paolo Ficara e Filippo Scerra (M5s) ed i rappresentanti provinciali degli ordini degli ingegneri, degli architetti, dei geometri ed associazioni degli amministratori di condominio. Un occasione utile anche per evidenzia gli aspetti migliorabili in una procedura rivoluzionaria tanto quanto nuova, e per questo ancora perfettibile.
Le interviste.




Sp 23 o 32? Vinciullo, "assessore Falcone, che gaffe…hai proprio sbagliato strada"

“Il 23 settembre, il Genio Civile di Siracusa ha aggiudicato i lavori della strada provinciale 32 Carlentini – Pedagaggi e non quelli della Sp23 Palazzolo – Giarratana”. Enzo Vinciullo smentisce così l’assessore regionale alle Infrastrutture, Marco Falcone, che con una nota stampa ha informato nelle ore scorse circa l’avvenuta aggiudicazione dei lavori per la strada tra le province di Siracusa e Ragusa, fuori uso dal 2012 a causa di una frana. “Ha raccontato una bufala”, taglia corto Vinciullo. “Per la provinciale 23 non è stato ancora fatto nemmeno il bando”.
Vinciullo, mai tenero con il governo regionale, evidenzia quello che sarebbe stato un errore di “confusione” tra le sigle delle due strade (Sp 23 ed Sp 32). “Caro Assessore, nel tentativo quasi ossessivo di apparire nella nostra provincia, lei ha commesso l’ennesima gaffe. I lavori della Palazzolo-Giarratana non sono stati affidati perché non è stato ancora nemmeno pubblicato il bando di gara, di conseguenza basta ca**ate, siamo ormai stufi di essere presi in giro”, ruggisce Enzo Vinciullo. “La prossima volta, sui lavori finanziati nella scorsa Legislatura, si documenti un pò meglio”, la chiosa ironica.




Siracusa. Asili nido comunali, le ragioni del ricorso al Cga spiegate da Confocooperative

Nei primi giorni della prossima settimana saranno “consegnate” alle ditte aggiudicatarie le chiavi degli asili nido comunali di Siracusa. Servizio finalmente pronto a partire, dopo infinite traversie, ritardi ed un ricorso al Tar. Tutto risolto? Non proprio. Tre cooperative sociali hanno presentato ricorso al Cga, avverso alla sentenza del Tar di Catania. I giudici amministrativi di Catania non si sarebbero pronunciati nel merito ma solo nella forma ed inoltre vi sarebbero comunque anomalie nel predisposto bando di gara. Questa, in sintesi, la versione dei ricorrenti.
Questo nuovo momento della intricata vicenda non dovrebbe comunque avere riflessi sull’avvio del servizio. A meno di una sospensiva che potrebbe cambiare le carte in tavola. Ecco le ragioni di chi sostiene il ricorso, nelle interviste sotto.




Coronavirus, il bollettino: 107 nuovi positivi in Sicilia, 1 in provincia di Siracusa

Sono 107 i nuovi positivi al Covid-19 in Sicilia nelle ultime 24 ore. Per la provincia di Siracusa 1 solo nuovo caso anche se aumentano i ricoverati all’Umberto I, con i 4 militari italiani sotto osservazione nell’area covid, dopo esser risultati positivi. Diversi commilitoni in quarantena ad Augusta.
Quanto alle altre province, quella palermitana continua ad essere la più esposta con 60 nuovi casi (6 migranti). Poi Catania con 24, 9 Agrigento, 4 Ragusa, 3 Enna, 2 Trapani, Caltanissetta e Messina.
I contagiati sono 2.530, 235 ricoverati in ospedale, 13 in terapia intensiva. Sono 2.282 le persone in isolamento domiciliare. I tamponi eseguiti sono stati 5.330. I guariti sono 36.




Covid: ricoverati 4 militari italiani, 46 positivi a bordo di nave Margottini ad Augusta

Quattro militari italiani sono ricoverati nel reparto di malattie infettive dell’Umberto I di Siracusa. Secondo quanto si apprende da fonti mediche, i quattro erano a bordo di una unità navale ormeggiata ad Augusta, nell’area del pontile Nato. L’esame effettuato tramite tampone ha evidenziato la loro positività al coronavirus. E’ stato pertanto disposto il loro trasferimento e ricovero presso l’ospedale di Siracusa, nel padiglione nord. Le loro condizioni vengono definite “buone” e non desterebbero particolari preoccupazioni.
Nel pomeriggio di ieri l’Asp di Siracusa è intervenuta su richiesta del comandante di Marisicilia ammiraglio Andrea Cottini a bordo della nave militare “Margottini” giunta al pontile Nato del Porto di Augusta. Sono risultati positivi in 46 positivi, di cui 15 sintomatici.
Valutate le condizioni cliniche di tutti i soggetti e dei sintomi riscontrati, 4 sono stati trasferiti al Centro Covid dell’ospedale di Siracusa e ai restanti sono state prescritte le terapie mediche del caso. I positivi con lieve sintomatologia sono stati posti in quarantena sulla Margottini sotto stretta osservazione anche da parte del personale medico dell’ospedale di bordo. I restanti positivi asintomatici sono stati trasferiti negli alloggi della Marina militare opportunamente individuati. La situazione è sin dal primo momento sotto controllo grazie alla collaudata sinergia tra l’Osservatorio Epidemiologico dell’Assessorato regionale della Salute, l’Asp di Siracusa e il prefetto di Siracusa che ha costantemente monitorato l’andamento delle attività svolte sino a tarda notte.

foto nave Margottini, dal web (analisidifesa.it)




Risolto il giallo del cadavere nella body bag, i Carabinieri arrestano un 37enne

Il 37enne Adriano Rossitto, titolare di un’agenzia funebre, è stato arrestato questa mattina dai Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Augusta. E’ accusato della soppressione del cadavere di Francesco Di Pietro, bancario in pensione, il cui corpo fu ritrovato nell’agosto del 2019 all’interno di una body bag occultata in contrada Ciricò, a Carlentini.
Le indagini sono state coordinate dal procuratore capo di Siracusa, Sabrina Gambino, e dirette dal sostituto procuratore Salvatore Grillo. Per il 37enne è stata emessa dal gip del Tribunale di Siracusa una ordinanza di custodia cautelare in carcere.
A trovare quella body bag fu un passante. Il corpo, denudato e privo di effetti personali, venne identificato non senza difficoltà anche a causa dello stato avanzato di decomposizione. Gli esami di raffronto del dna permisero di risalire a Francesco Di Pietro.
I filmati delle telecamere dell’appartamento della vittima, sito a Lentini, hanno permesso di appurare che, la mattina del 21 agosto, l’uomo era uscito di casa ed alla guida della sua Fiat Tipo e si era diretto verso il centro storico di Lentini, senza più fare ritorno alla sua abitazione e facendo così perdere le tracce di sé. Diversi conoscenti sono stati ascoltati come testimoni e tra questi lo stesso Rossitto.
Dalle audizioni si appurò quindi che la vittima, ex dipendente della banca “Carige” di Lentini in pensione, era un soggetto molto metodico e abitudinario, molto geloso della sua autovettura, una Fiat Tipo che non faceva guidare a nessuno, e che percorreva sempre le stesse strade parcheggiando sempre negli stessi posti. L’uomo frequentava assiduamente l’agenzia di onoranze funebri gestita da Rossitto, con cui aveva allacciato rapporti amichevoli insieme anche ad altri soggetti – anch’essi frequentatori dell’agenzia – coi quali era solito trascorrere buona parte della sua giornata.
Proprio dalle dichiarazioni dell’odierno indagato è emersa fin da subito una moltitudine di significative discrepanze. Forse in un tentativo di depistaggio,il 37enne avrebbe detto che la vittima era solita frequentare prostitute o che aveva allacciato una relazione con una donna romena, indicata come sua “badante”. Dichiarazioni che gli investigatori definiscono suggestive, ambigue e volte a sviare dalle reali cause della scomparsa di Di Pietro.
Le indagini hanno portato in luce una storia diversa. Di Pietro, afflitto da una condizione personale di solitudine, aveva preso a frequentare la madre del Rossitto, perdendo forse la vita mentre era in sua compagnia. Probabilmente preoccupato di tutelare l’onorabilità della madre, il titolare dell’agenzia funebre si sarebbe prodigato per far sparire il corpo sbarazzandosene frettolosamente, ideando una serie di pratiche tese ad allontanare da sé e dalla madre la riconducibilità dell’evento.
I successivi accertamenti, anche di natura tecnica, i rilievi effettuati sulla scena del crimine, i servizi di osservazione, controllo e pedinamento, la continua attività informativa e le numerose contraddizioni in cui è più volte incappato l’indagato nei vari interrogatori sostenuti, hanno quindi consentito di acquisire una lunga serie di gravi e concordanti fonti di prova a carico del sospettato.
Tali elementi, supportati dalle risultanze degli accertamenti scientifici effettuati dai RIS dei Carabinieri di Messina hanno fatto emergere in maniera evidente le responsabilità di Rossitto. Il Pubblico Ministero, concordando con l’esito delle indagini condotte dai Carabinieri della Compagnia di Augusta, ha richiesto ed ottenuto dal gip l’emissione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere per distruzione, soppressione o sottrazione di cadavere in concorso.




Siracusa. La Carrozza del Senato torna su strada, cerimonia pubblica in piazza Duomo

La restaurata carrozza del Senato di Siracusa è pronta a tornare su strada. Terminato il complesso restauro, condotto nei mesi scorsi grazie alla indovinata operazione congiunta messa in moto dal Rotary con la partecipazione di sponsors privati e soprattutto dell’Istituto Europeo del Restauro.
Il covid ha rallentato le operazioni ma per la berlina seicentesca è di nuovo tempo di bellezza. con il coinvolgimento del professore Teodoro Auricchio, la berlina seicentesca lunedì sfilerà in piazza Duomo. Un veloce giro, per mostrarsi finalmente funzionante, ai tanti siracusani che avevano perso memoria dell’importante simbolo cittadino. A trainare la carrozza del Senato saranno 4 splendidi cavalli sanfratelliani, messi a disposizione dalla famiglia Gargallo.
Al termine del giro dimostrativo in piazza Duomo, momento aperto al pubblico, la berlina tornerà al suo posto: esposta nella teca in vetro (migliorata) all’interno di Palazzo Vermexio. E si può già fantasticare circa un suo utilizzo in occasione della processione dell’Ottava di Santa Lucia, come era in passato, qualora le norme anti-covid dovessero renderlo possibile.
Non sono mancate le sorprese, durante il restauro. Ad esempio, è emerso che la carrozza era stata ricoperta con pennellate di oro finto, in un precedente intervento. “Il carro era un disastro, ricolorato diverse volte e con colori diversi. Il restauro ha certe regole. Abbiamo ripulito l’oro finto e fatto risaltare quello vero. Come Istituto Europeo del Restauro abbiamo offerto l’oro per le pannellature, dove ci sono i disegni artistici. Certo, la cassa alla vista apparirà sempre bella ma un occhio attento noterà che una parte è originale, un’altra no”, aveva raccontato alla nostra redazione Auricchio, settimane fa. Cuoi e sellerie sono stati ripristinati. Gli interni sono in buone condizioni. Le ruote erano già state restaurate in precedenza. Sistemati alcuni particolari del timone. La carrozza del Senato è pronta per andare al passo.




Per l'eroico avolese Salvatore Morale medaglia di bronzo al valore di Marina

Il presidente della Repubblica ha decretato il conferimento della medaglia di bronzo al valore di Marina all’avolese Salvatore Morale. Rescue Swimmer specializzato della Guardia Costiera, 36 anni, sottocapo di seconda classe nocchiere di porto, era già salito agli onori delle cronache nazionali per il suo coraggio.
E proprio per il suo eroismo, dimostrato nel novembre del 2019, gli è stato tributato questo onore. In servizio a Lampedusa, “durante le difficili operazioni di soccorso di una imbarcazione capovoltasi con molti migranti a bordo, con coraggio e perizia marinaresca si lanciava in acqua al fine di salvare da morte certa i naufraghi sopraffatti dalle onde, riuscendo a trarre in salvo la quasi totalità degli stessi”, si legge nella motivazione dell’onoreficenza. Ancora da stabilire la data della cerimonia di consegna per un certamente emozionato Salvatore Morale.