Siracusa. Il Caravaggio in prestito, la Diocesi: "vicenda simbolo di una crisi di valori"

“E’ chiaro che occorre ritrovare la via del dialogo, del confronto serrato ma sereno e costruttivo; è affrontando i problemi che si possono risolvere definitivamente, partendo dall’ascolto delle ragioni dell’altro. Le recenti questioni sul prestito o meno del Caravaggio sono solo un aspetto marginale ma simbolico della deriva valoriale che stiamo vivendo”. Sono le parole di monsignor Sebastiano Amenta, delegato ad omnia della Diocesi di Siracusa, intervistato da Orazio Mezzio, direttore del settimanale Cammino, sulla vicenda della tela il Seppellimento di Santa Lucia di Caravaggio.
“Il dibattito che si è acceso in merito al prestito del quadro ha visto l’intervento di persone che liberamente hanno espresso il loro parere, ma senza averne cognizione di causa. La tela del Caravaggio non è un’opera d’arte come le altre esposte nei musei, perché ha uno statuto giuridico diverso. Inoltre, anche se requisita con le leggi eversive, è una pala d’altare e per questo è vincolata dalla legge alla cosiddetta deputatio ad cultum, è cioè destinata al culto e non può essere utilizzata per altro. In questa vicenda si è scientemente ignorato questo principio giuridico sancito dal Concordato tra Stato e Chiesa” ha voluto specificare monsignor Amenta.
Parole che non mancheranno di dare il via a nuove discussioni attorno all’opera ed al suo trasferimento in prestito.




Siracusa. Percettori reddito di cittadinanza per lavori utili alla collettività, via libera

Via libera all’impiego dei percettori di reddito di cittadinanza a Siracusa nei progetti utili alla collettività, i cosiddetti Puc. La giunta ha deliberato all’unanimità un atto di indirizzo per l’attivazione delle procedure e la stesura dei progetti. Tra gli ambiti previsti dalla normativa, l’Alamministrazione ha deciso di intervenire sull’Ambiente e sui Beni comuni.
Il provvedimento raccoglie le indicazioni della riunione dello scorso 31 agosto ed è rivolto ai dirigenti dei settori interessati. Toccherà a loro predisporre i Puc, completi di costi di organizzazione e gestionali, e poi passarli al settore Pari opportunità sociali per il coordinamento l’attuazione e l’impegno di spesa.
“Con questo provvedimento – affermano il sindaco, Francesco Italia e l’assessore alle Politiche sociali, Maura Fontana – potremo ripulire dalle erbacce le strade, i marciapiedi e le corsie ciclabili, cureremo e sorveglieremo i parchi e assicureremo la giusta manutenzione di ciò che appartiene alla collettività e che talvolta, per mancanza di fondi, viene trascurato. I Puc, però, sono un’opportunità non solo per le città ma anche per le persone. È una modo di dare dignità ai percettori del reddito di cittadinanza facendoli sentire utili alla collettività e parte del sistema economico e produttivo. In questo consiste il valore sociale del lavoro”.
I beneficiari potranno essere impegnati da un minimo di 8 ore a un massimo di 16 a settimana, ciò in virtù del fatto che il reddito di cittadinanza contempla da parte loro la sottoscrizione di un patto per il lavoro e l’inclusione sociale. Inoltre l’erogazione del sostegno economico è condizionata a una dichiarazione di disponibilità ad accettare un percorso personalizzato all’inserimento nel mondo del lavoro.
Tuttavia, i progetti non sono forme di impiego subordinato o parasubordinato e devono avere carattere temporaneo. In più non possono sostituire le attività già svolte dal Comune o che vengono affidate a ditte esterne.




Furto di 5 tonnellate di mandorle di Avola, denunciati in tre dalla Polizia

Lunedì scorso, agenti del Commissariato di Avola sono intervenuti in una campagna di contrada Mammanelli di Avola, zona nota per la produzione di mandorle pregiate. Ignoti erano riusciti ad impossessarsi di circa cinque tonnellate di mandorle raccolte e pronte per la commercializzazione.
Gli investigatori del Commissariato, hanno avviato febbrili indagini di polizia giudiziaria avvalendosi anche di telecamere di videosorveglianza, grazie alle quali sono riusciti ad individuare tre dei quattro ladri autori del furto.
I tre sono stati rintracciati in un terreno di loro proprietà, in contrada Zuccaro, ancora intenti a scaricare le mandorle e a nasconderle in un deposito.Le mandorle, che hanno un valore di mercato di oltre 10.000 euro, sono state riconsegnate al legittimo proprietario. I tre, invece, sono stati denunciati.




Siracusa. La Norwegian Spirit ha lasciato il Porto Grande, preferendo Brindisi

I più attenti lo avranno forse notato: una delle due grandi navi da crociera in sosta inoperosa ha lasciato il porto Grande di Siracusa. La Norwegian Spirit, della compagnia statunitense Norwegian Cruise Line, ha raggiunto il porto di Brindisi dove rimarrà verosimilmente sino a novembre, anche lì in sosta inoperosa.
Secondo quanto si apprende da fonti di settore, la grande nave avrebbe optato per la Puglia principalmente per ragioni di spazio in banchina. Ma non sarebbe stato nascosto che il clima creatosi attorno alle navi in sosta a Siracusa avrebbe avuto un ruolo nella scelta.
Rimane in banchina a Siracusa l’altra Norwegian, la Dawn. A bordo gli oltre 100 componenti l’equipaggio. La grande nave attende di poter riprendere la sua navigazione, dopo il lungo lockdown e le attuali stringenti misure previste per il turismo crocieristico internazionale.
Intanto, nelle prossime ore raggiungerà nuovamente Siracusa la Costa Deliziosa che ha già ripreso la sua attività, seppur in forma ridotta e riservata soltanto a turisti italiani.




Migranti, sbarco autonomo a Calamosche: in 67 arrivano a bordo di un gommone

Nuovo sbarco autonomo sulle coste siracusane. Nella notte, 67 migranti sono approdati sulla spiaggia di Calamosche, a Noto. Hanno raggiunto la terra ferma a bordo di un gommone. Dopo le procedure di identificazione, si attende l’effettuazione del test del tampone per rilevare eventuali positività al coronavirus.
Secondo le prime informazioni, si tratterebbe di migranti di origine asiatica. Dopo il tampone dovrebbe essere disposto il trasferimento in una struttura di accoglienza di Siracusa.

foto archivio




Siracusa. Tutti contro le corsie ciclabili di emergenza: nuovo caso in viale Teracati

Le corsie ciclabili di emergenza tornano a dividere l’opinione pubblica siracusana. Sopite le polemiche su viale Santa Panagia, dove era stato tracciato sulla sede stradale il primo tratto, è adesso viale Teracati a fare discutere. Migliaia di visualizzazioni sui social per le foto, divenute virali, della nuova segnaletica orizzontale: sulla sinistra, accanto al marciapiedi, la corsia ciclabile di emergenza. Spostati verso il centro della carreggiata, gli stalli di sosta per le auto e quindi la corsia di marcia e lo spartitraffico centrale.
Le osservazioni critiche si concentrano proprio sull’avvenuto restringimento dello spazio per la circolazione delle auto, una strozzatura che – in un’area ad alta densità di traffico e senza altri sbocchi – rischierebbe di congestionare una viabilità già di suo asfittica. Dubbi, poi, sono stati sollevati sulla possibilità di veloce passaggio dei mezzi di soccorso.
I prossimi mesi diranno se l’intervento si rivelerà utile o meno. Ma le tante prese di posizione delle ultime ore contro questo tentativo di nuovo ordine sulle strade del capoluogo stride con l’estrema tolleranza nei confronti di diffuse situazioni al limite, come la sosta in seconda o terza fila, di fatto sdoganata e praticata a go-go in tutte le aree ad alta densità commerciale. Senza spazi per ciclisti, mezzi di soccorso ed alle volte persino pedoni.
Serve una nuova regola. Troppe auto in circolazione a fronte di una rete viaria rimasta pressochè identica a quella di trent’anni fa. Le corsie ciclabili di emergenza potrebbero essere un primo passo, certo non quello definitivo. Lo sostengono con forza dagli uffici della Mobilità. E anche il comandante della Polizia Stradale di Siracusa propende per questa valutazione che, peraltro, va a difesa degli utenti deboli della strada, spesso coinvolti in incidenti.
Per il momento però, non sembrano convincere i siracusani, preoccupati di ritrovarsi bloccati in strade ridotte a budelli.




Lo stadio di noto intitolato a Giuseppe Rizza, ci sarà anche un murales all'ingresso

Lo stadio di Noto, in contrada Zupparda, sarà intitolato a Giuseppe Rizza, ex capitano del Noto e della Rinascita Netina, ma cresciuto nel settore giovanile della Juventus e con oltre 100 presenze tra i professionisti. A luglio la sua prematura scomparsa.
“Questa mattina in giunta abbiamo approvato la delibera per intitolare lo stadio del polisportivo Palatucci di contrada Zupparda a Giuseppe Rizza. La sua carriera sarà esempio per le future generazioni di calciatori”. Lo ha detto il sindaco Corrado Bonfanti.
Firmata la delibera, il sindaco Bonfanti ha condiviso la notizia con la famiglia Rizza: all’ingresso dello stadio Giuseppe Rizza campeggerà un murales che ritrae l’ex capitano di Noto e Rinascita Netina e che sarà realizzato da Salvo Muscarà, mentre le lettere in rilievo scalfiranno il suo nome sulla parete della tribuna.




Siracusa. Le scuole aumentano gli "spazi", intesa con la Diocesi: ok uso locali parrocchiali

E’ stato approvato nel primo pomeriggio dalla giunta il protocollo tra il Comune di Siracusa, la Diocesi e l’Ufficio Scolastico Provinciale. Viene così ratificato a livello locale l’accordo regionale che ha previsto la possibilità che spazi parrocchiali ed edifici ecclesiastici possano essere destinati all’accoglienza degli studenti. In sostanza, quegli istituti comprensivi che – per le norme covid – hanno bisogno di più aule di quelle disponibili, le potranno ricavare in locali idonei messi a disposizione dalle parrocchie. L’accordo prevede un comodato d’uso a titolo gratuito, senza costi in più per le casse comunali. Ma qualora dovessero essere necessari lavori di edilizia leggera per mettere a norma i locali parrocchiali, dovrà provvedere il Comune di Siracusa.
Questa intesa non rappresenta la soluzione definita del fabbisogno di aule: per i soli comprensivi del capoluogo si era parlato di poco meno di 50 locali in più. Tra lavori di edilizia leggera ancora in corso negli istituti e questa disponibilità delle parrocchie, si dovrebbe colmare una buona parte delle necessità di spazi. Per riuscire a soddisfare tutte le richieste, il Comune di Siracusa dovrà ricorrere con ogni probabilità a nuove locazioni.
Intanto, i tecnici comunali hanno avviato un nuovo giro di sopralluoghi per verificare i locali ecclesiastici più idonei per ospitare studenti. Gli spazi devono soddisfare comunque tutti i criteri di legge vigenti, senza deroghe.
Per la scuola dell’Isola, intanto, sono stati messi a disposizione i locali dell’ex casa rurale nei pressi della Guardia Medica Arenella, prima soluzione per una delle situazioni che più ha preoccupato i genitori in queste giornate che mancano all’avvio del nuovo anno scolastico.




Coronavirus, la Regione ordina 2 milioni di tamponi rapidi: "attesa crescita contagi"

“Ci aspettiamo una crescita dei contagi e quindi una maggiore necessità di di cure. Senza un vaccino, sarà fondamentale mantenere le buone prassi nei prossimi sei mesi”. E’ uno passaggi centrali della conferenza stampa di questo pomeriggio dell’assessore regionale alla Sanità, Ruggero Razza. A preoccupare, in questa fase, sono i casi in netto aumento in Sicilia occidentale. “C’è una situazione di monitoraggio in atto, abbiamo alzato l’asticella dell’attenzione”, ha detto a proposito della situazione di Palermo.
Giovedì, intanto, attesa in Sicilia la prima fornitura di tamponi rapidi: 1 milione di pezzi subito disponibili, altrettanti dalla settimana seguente. “Il test col tampone rapido ci consente di potere evidenziare in pochi minuti i casi positivi e valutare le azioni territoriali di screening”, ha spiegato Razza. I tamponi rapidi saranno inizialmente stoccati nei depositi della Protezione civile a Palermo e a Dittaino e poi distribuiti alle aziende sanitarie provinciali “in base ai fabbisogni del territorio”.
La Sicilia è una delle prime regioni a dotarsi di questa tipologia di tamponi. “Abbiamo innanzitutto pensato alle scuole un genitore non può aspettare 24 ore per avere una risposta su un tampone fatto al figlio”.

Intanto, registrati 77 nuovi casi di coronavirus in Sicilia nelle ultime 24 ore. Nessuno in provincia di Siracusa che, dopo una settimana, si regala una nuova giornata a zero nuovi positivi. Nelle altre province: 37 a Palermo, 8 ad Agrigento, 2 a Enna, 4 a Ragusa, 20 a Catania e 2 a Messina.
In tutta la Sicilia sono 141 i pazienti ricoverati con sintomi, più 17 in terapia intensiva. Le persone in isolamento domiciliare sono 1.761. I positivi attuali sono 1.919.




Siracusa. Chiesa del Collegio, dentro il cantiere: quasi concluso il consolidamento

Sta per concludersi il massiccio intervento di consolidamento strutturale condotto all’interno della grande chiesa del Collegio, a Siracusa. I lavori sono iniziati a dicembre del 2018, finanziati con 800.000 euro dal Dipartimento Regionale di Protezione Civile: l’edificio è, infatti, nella disponibilità della Regione. Seppure con qualche mese di ritardo, le operazioni si avviano al completamento. Ma questo non vuol dire che l’edificio potrà riaprire le sue porte. Sul tavolo rimangono due questioni: il restauro delle parti artistiche (altari, colonne e mobilio della sacrestia) ed il futuro utilizzo della chiesa del Collegio.
Per la prima vicenda, si attende la Soprintendenza di Siracusa. “Si era impegnata a predisporre il progetto esecutivo per il restauro degli stucchi e di quanto di sua competenza. Auspico che lo consegni prima possibile”, dice a proposito Enzo Vinciullo che da assessore comunale alla ricostruzione prima e deputato regionale poi, ha seguito da vicino l’iter dei lavori. Il ribasso d’asta assicurerebbe circa 300.000 euro per ulteriori interventi e la Protezione Civile Regionale non si tirerebbe indietro per completare l’intervento. Da capire, però, se le somme accantonate anni addietro sono ancora realmente disponibili.
Cosa farne, poi, della chiesa una volta restaurata? L’edificio è di proprietà della Regione siciliana e per poter, ad esempio, tornare ad essere un vero e proprio edificio di culto (ipotesi privilegiata, ndr) occorre una intesa con la Diocesi di Siracusa. A meno di non voler di nuovo tentare la strada della convegnistica per la chiesa del Collegio, che aprì le sue porte per l’ultima volta durante il G8 Ambiente del 2009.
I lavori condotti in questi ultimi mesi hanno permesso di rimettere a nuovo i soffitti e le tegole, di consolidare le parti in armato e gli elementi portanti con una prima pulizia degli stucchi che decorano le navate.