Siracusa. Fuga nella notte dopo il furto di limoni: recuperati 650kg, sequestrati due mezzi

Sono riusciti a sfuggire all’arresto scappando per le campagne e approfittando dell’oscurità. Ma i mezzi di cui si erano dotati per portare a termine il loro piano sono stati sequestrati dalla Polizia Stradale. Si tratta di un furgone preso a noleggio e di una vettura che, nella notte, erano stati riempiti con limoni verdelli trafugati dagli alberi di una azienda agricola, nei pressi dello svincolo Cassibile della Siracusa-Gela. Circa 650kg recuperati e riconsegnati al legittimo proprietario.
A segnalare il furto in corso, la società di vigilanza privata Giaguaro Service che ha prontamente allertato le forze dell’ordine. A scappare almeno 4 persone, probabilmente arrivati in trasferta da un’altra provincia per compiere il furto di agrumi.
E’ ormai una piaga nota per i produttori locali che, in alcuni casi, lamentano almeno due episodi simili a notte.




Siracusa. Caso mortale di legionella, deceduta una donna: scattate analisi epidemiologiche

La legionella fa una vittima a Siracusa. Una donna di 62 anni è morta questa mattina nel reparto dell’Umberto I, dove era ricoverata. Causa del decesso è proprio l’infezione batterica che interessa prevalentemente l’apparato respiratorio. La notizia è confermata da fonti mediche ed ospedaliere.
Il dipartimento di prevenzione dell’Asp di Siracusa ha subito attivato le procedure previste dai protocolli in materia che richiedono, innanzitutto, una analisi epidemiologica nei luoghi di vita e di lavoro frequentati dalla sfortunata vittima. Tecnici del Sian a lavoro per scovare il luogo dove l’infezione batterica da legionella avrebbe avuto origine.
La fonte d’infezione è infatti ambientale. La legionella è un batterio che si diffonde attraverso le condutture cittadine, gli impianti idrici degli edifici, termosifoni e climatizzatori. “Il microrganismo è veicolato da piccole particelle d’acqua nebulizzate (aerosol) e può essere facilmente inalato attraverso le mucose delle prime vie respiratorie”, si legge nei siti web di informazione medico-scientifica.




Accolto il ricorso della Procura di Siracusa: falsi invalidi, contestata associazione a delinquere

Il Riesame di Catania ha accolto il ricorso della Procura di Siracusa che riconosce la contestazione dell’associazione a delinquere tra i medici ed i patronati coinvolti nell’operazione “Povero Ippocrate” sui cosiddetti falsi invalidi.
Il 6 febbraio scorso a Siracusa erano state eseguite diverse misure cautelari nell’ambito di un’indagine che annovera 73 indagati, condotta a Siracusa dai Carabinieri della Sezione di Polizia Giudiziaria presso la Procura, nei confronti di medici e funzionari dell’Inps e dell’Azienda Sanitaria locale che sistematicamente avrebbero prodotto certificazioni mediche (ritenute false dagli investigatori, ndr) per l’erogazione indebita di pensioni di invalidità e indennità di accompagnamento.
In un primo momento, il gip aveva rigettato la tesi della Procura che qualificava l’esistenza di un’associazione per delinquere. La Procura ha presentato appello contro quella decisione, oggi accolto con ampia motivazione da parte del Tribunale del Riesame di Catania.
Secondo i giudici etnei “contrariamente a quanto argomentato dal gip, il sistema illecito di gestione del procedimento per il riconoscimento dell’invalidità civile congegnato dagli indagati trova collocazione univoca in una cornice associativa”. E inoltre le indagini dimostrano come “ciascuno dei medici faceva la sua parte, concorrendo al risultato di falsare del tutto il procedimento amministrativo e lucrare l’indebita erogazione della pensione”, laddove addirittura l’ente pubblico veniva “occupato e piegato a fini illeciti”.
Nell’ambito dell’operazione denominata “Povero Ippocrate” sono stati segnali casi di pazienti che, secondo l’accusa, sarebbero stati anche sedati per apparire malati, finti parenti e false badanti per la visita. I Carabinieri hanno anche accertato la falsità di numerosi accertamenti diagnostici e strumentali, come per esempio falsi referti Tac, falsi Ecodopler.
Il “sistema”, cosi come raccontato dalla Procura, si sarebbe servito dell’appoggio di alcuni pseudo-patronati ed avrebbe previsto che, in alcuni casi, il falso invalido venisse istruito circa il comportamento da tenere durante la visita di accertamento dei requisiti presso la commissione dell’Inps; in particolare, il candidato alla pensione di invalidità sarebbe stato istruito sulle modalità per simulare determinati sintomi certificati da falsi referti. I finti parenti e le false badanti sarebbero servite a descrivere e confermare la presenza assidua dei sintomi simulati dal candidato.
Frattanto, proseguono gli accertamenti tecnici cui è stato delegato il Nit (Nucleo Investigativo Telematico) della Procura della Repubblica di Siracusa che sta esaminando tutto il materiale informatico e cartaceo sequestrato nel corso delle indagini.




Siracusa. Due catanesi in trasferta arrestati dopo inseguimento, erano in opera all'Arenella

Due catanesi in trasferta sono stati arrestati dalla Polizia a Siracusa. Si tratta del 28enne Orazio Di Mauro e del 47enne Giuseppe Scarpaci. Sono accusati di furto aggravato, porto di arnesi atti ad offendere e porto di arnesi atti allo scasso. Scardaci è stato anche denunciato per il reato violazione della misura cautelare dell’obbligo di dimora nel comune di Catania.
In particolare, nella mattinata di ieri, un agente libero dal servizio ha notato in contrada Arenella un’automobile che continuava a girare in maniera sospetta. Chiesto l’invio di pattuglie nella zona, hanno notato l’autovettura che si fermava in via Costa del Sole e un passeggero, poi identificato in Scarpaci, che apriva la portiera di un’automobile di grossa cilindrata. A quel punto, l’agente si è avvicinato ma l’uomo – per garantirsi la fuga – gli lanciava contro due mazzi di chiavi e la carta di circolazione appena rubati dall’automobile e, dopo aver strattonato violentemente il poliziotto risaliva in macchina. I due malviventi si davano quindi alla fuga ma, dopo un lungo inseguimento, sono stati raggiunti allo svincolo Priolo Sud dell’autostrada e arrestati.
Nel corso della perquisizione, sono stati rinvenuti all’interno dell’autovettura arnesi atti allo scasso e un congegno elettronico utilizzato per impedire la chiusura centralizzata delle portiere delle macchine prese di mira.
Sono stati condotti in carcere a Siracusa.
Dalla ricostruzione dei fatti, appare evidente che i due arrestati avessero intenzione di risalire all’indirizzo del malcapitato utilizzando i documenti rubati e di utilizzare le chiavi per compiere un furto all’interno dell’appartamento.
La Questura di Siracusa raccomanda, soprattutto durante questo periodo estivo, di non lasciare le chiavi dei propri immobili all’interno delle automobili in sosta in prossimità delle zone costiere per evitare la commissione di reati di natura predatoria.

foto dal web




Siracusa. Non solo zozzoni, viva quelli che ripuliscono: 30 volontari da Arenella a Fanusa

Ancora una volta, volontari in azione. Cresce la contagiosa voglia di prendersi cura del territorio, dedicando ore del proprio tempo alla pulizia del sentiero ciclopedonale che scorre lungo la costa, tra Fanusa e Arenella. Chiamati a raccolta dal Consorzio Plemmirio, Nuova Acropoli, Rifiuti Zero, Consorzio Costa del Sole e Comitato Pro-Arenella, una trentina di volontari hanno ripulito il tracciato, si tratta del primo tratto della pista che collega la Fanusa alla zona costiera Pane e Biscotti.
E’ un sentiero naturale che permette di apprezzare la bellezza della costa, tra il mare e la tipica vegetazione mediterranea.
Nonostante le alte temperature registrate, tra sabato e domenica hanno completato l’operazione bissando il bell’impegno dello scorso anno.
Purtroppo, ancora una volta, sorprende la profonda incuria di chi getta ogni tipo di rifiuto in quell’area. Sono così “riemersi” copertoni, addirittura uno sci nautico e una valigia poi risultata rubata; pezzi di ferro di varie dimensioni e tanta, troppa plastica.




Da Auchan a Conad, la Uiltucs firma l'accordo: cosa prevede per i lavoratori ipermercato

Sindacati divisi sull’ipotesi di accordo sindacale con Margherita Distribuzione, Pianeta Cospea e Italica Retail nella vertenza che riguarda l’ipermercato Auchan di contrada Spalla, prossimamente ad insegna Conad dopo cessione di ramo d’azienda. Solo la Uiltucs Sicilia ha firmato l’intesa, dopo l’ultimo tavolo regionale di una lunga serie. Ancora alla finestra Filcams Cgil e Fisascat Cisl, non convinte dalla soluzione proposta per il personale che, inevitabilmente, dovrà essere ridotto.
L’ipotesi firmata alla fine soltanto dalla Uiltucs Sicilia prevede il passaggio della maggior parte dei lavoratori a Pianeta Cospea, azienda di totale proprietà di Pac 2000, la grande centrale cooperativa di dettaglianti del centro sud aderente al consorzio nazionale Conad.
L’ipotesi, oggetto di consultazione tra i lavoratori, ha ottenuto il favore dei dipendenti con 89 voti favorevoli e 1 solo voto contrario. Il segretario generale Uiltucs Sicilia, Marianna Flauto, firmataria dell’accordo con il segretario generale Uiltucs Siracusa, Anna Floridia, ha espresso soddisfazione per l’esito del voto. “Con l’accordo – dice – abbiamo garantito il passaggio della maggior parte dei lavoratori stabilendo criteri assolutamente oggettivi. E’ stato riconosciuto ai lavoratori che non verranno trasferiti il diritto di precedenza sulle future assunzioni, sia con contratto a tempo indeterminato che determinato. E, cosa non scontata, il riconoscimento del diritto, in capo ai lavoratori non trasferiti che rimangono in capo a Margherita Distribuzione e in Cigs, ad essere riconosciuti come organico della superficie residuale di circa 3000 mq che saranno oggetto delle future cessioni ad altri primari operatori nazionali del settore che saranno interessati. E’ stata inoltre incrementata la somma riconosciuta ai lavoratori che volontariamente vorranno accedere ad un piano di esodo incentivato”
L’accordo prevede, per chi rimane, anche la ricollocazione a tempo indeterminato presso operatori del settore. Pianeta Cospea, che è subentrata nell’ipermercato di Melilli, eserciterà attività soltanto in una parte delle superfici (5000mq su un totale di 8000 mq circa).
Aziende del settore abbigliamento, elettronica e sport sarebbero pronte a subentrare nei 3000 mq entro il 2020. La Uiltucs Sicilia spiega che “la cessione del gruppo Auchan in Sicilia è stata un fatto traumatico per i lavoratori ma ci auguriamo che con Pianeta Cospea possano riacquistare la serenità che nell’ultimo anno era stata persa. La vertenza Auchan Conad che è stata anche affrontata al tavolo ministeriale era stata vissuta molta male dai lavoratori che da un giorno all’altro hanno visto tremare il loro posto di lavoro: un vero terremoto. Oggi a Siracusa i primi 105 lavoratori sono stati chiamati per proseguire il loro rapporto di lavoro con Pianeta Cospea, altri 6 avevano già dato la loro adesione all’esodo incentivato, per i rimanenti circa 27 lavoratori che rimangono in capo a Margherita Distribuzione sono state previste le tutele che li lega al ramo d’azienda residuo”.




Siracusa. Brutta sorpresa ad Ognina, violato un nido di deposizione uova di tartaruga

Brutta sorpresa per i volontari che stanno monitorando i nidi di tartaruga sulla spiaggia di Ognina, a Siracusa. Hanno trovato un grosso buco al centro di una delle segnalate e recintate aree di deposizione di uova di caretta caretta, specie peraltro protetta.
Sul posto è intervenuta la biologa Oleana Prato, operatrice del progetto tartarughe del Wwf Italia e Life Euroturtles. Fortunatamente un solo uovo era stato rotto e il resto della covata si presentava integro. Tuttavia l’intervento è stato determinante perchè – spiegano glie esperti – anche un solo uovo che va in decomposizione rischia di far marcire tutte le altre uova.
Intervistata dal volontario Giorgio Nanì La Terra, in un video Oleana Prato esprime rammarico per l’accaduto invita tutti a maggiore sensibilità. La schiusa delle uova è prevista per metà settembre.




Carabinieri del Nil: 36 ispezioni, 11 violazioni norme anti-covid

Sono state 36 le ispezioni condotte nele ultime settimane dai Carabinieri del Nil. Verifiche e controlli in aziende operanti nei settori edile, agricoltura, bar-ristoranti, panifici, macellerie, strutture ricettive e stabilimenti balneari. L’obiettivo è quello di arginare il dilagante fenomeno del lavoro nero, del caporalato, delle violazioni sulla sicurezza nei luoghi di lavoro e delle violazioni in materia di prevenzione del contagio da COVID-19.
Le ispezioni sono avvenute a Siracusa, Floridia, Solarino, Avola, Marzamemi, Noto, Canicattini Bagni, Palazzolo Acreide e Lentini. Sono state esaminate 233 posizioni lavorative, di cui 51 sono risultate irregolari sotto il profilo contributivo e retributivo.
Sono stati inoltri individuati 24 lavoratori in nero, nel corso dei controlli in cantieri edili, bar-ristoranti, panifici, aziende agricole e strutture ricettive.
Nei confronti dei titolari delle 6 aziende che impiegavano lavoratori in nero oltre il 20% della forza lavoro totale, è scattato il provvedimento di sospensione dell’attività imprenditoriale.
Nei confronti di 5 imprenditori, inoltre, è scattata la denuncia in stato di libertà per diverse violazioni in materia di sicurezza sul lavoro che riguardano omessa formazione dei dipendenti, omessa sottoposizione a visita medica dei dipendenti, mancata verifica tecnico professionale della ditta subappaltatrice, omessa valutazione dei rischi, mezzi antincendio non adeguati e non sottoposti a regolari controlli, mancato utilizzo delle cinture di sicurezza nei lavori in quota.
In tutti i casi sono state impartite opportune prescrizioni per ripristinare le condizioni di sicurezza imposte dalla legge. Spesso si è resa necessaria la temporanea inibizione ad operare nell’area di cantiere.
Per un lavoratore in nero è scattata la denuncia in stato di libertà perché beneficiario anche del reddito di cittadinanza. Avrebbe percepito così indebitamente la somma di oltre 1.500 euro.
Inoltre 11 aziende ispezionate non hanno rispettato le misure anti-COVID, sono state pertanto contestate numerose sanzioni, penali e amministrative, per aver omesso di fornire i dpi ai dipendenti (mascherine, guanti, ecc), per la mancata redazione del protocollo aziendale anti COVID-19, per la mancata costituzione del Comitato Aziendale per l’applicazione e la verifica delle regole del protocollo di regolamentazione, mancata o inidonea affissione dei dépliant informativi, mancato rispetto delle distanze interpersonali, ecc. Per tutte le aziende è stata richiesta al Prefetto di Siracusa l’applicazione della sanzione amministrativa accessoria della chiusura dell’attività.
Le sanzioni amministrative irrogate ammontano a 149 mila euro e le ammende contestate ammontano a oltre 46 mila euro.




Svincolo Rosolini della Siracusa-Gela, l'inaugurazione il 7 agosto: "solo uno slittamento"

Sulla polemica a distanza con i 5 Stelle e con al centro infrastrutture viarie siciliane, anche l’assessore regionale Falcone fa sentire la sua voce. E chiarisce che l’inaugurazione dello svincolo Rosolini della Siracusa-Gela è solo slittato, con appuntamento il 7 agosto.
“Ci fa piacere che la deputata regionale Campo non perda occasione per fare polemica, ottenendo suo malgrado l’effetto contrario. Quello cioè di ricordare all’opinione pubblica i grandi progressi dell’autostrada Siracusa-Gela, un’opera che rientra a pieno titolo fra i cantieri in corso più importanti d’Italia. La costruzione dell’autostrada fra Rosolini e Ispica procede spedita e infatti venerdì 7 agosto, alle ore 9.30, tutta la deputazione locale sarà invitata a partecipare al taglio del nastro, da parte del presidente Nello Musumeci, dello svincolo autostradale finalmente completato di Rosolini. Abbiamo voluto far slittare di qualche giorno l’apertura dell’opera, inizialmente fissata per il 31 luglio, per evitare la sovrapposizione con iniziative tenutesi altrove. Dopo anni di stallo, il Cas sta restituendo al territorio un’infrastruttura che l’intero Sud-est ha sognato per anni, un’opera destinata a cambiare il volto dell’Isola”. Questo il commento dell’assessore regionale alle Infrastrutture, Marco Falcone.




Siracusa-Gela, completamento svincolo Rosolini in ritardo: "promessa a vuoto della Regione"

Restano tesissimi i rapporti tra il MoVimento 5 Stelle e l’assessore regionale alle Infrastrutture, Marco Falcone. Dopo lo scontro sull’inaugurazione del viadotto Himera, con polemica assenza del governo regionale, i pentastellati tornano all’attacco sullo svincolo Rosolini dell’infinita Siracusa-Gela. “Le promesse a vuoto dell’assessore alle Falcone sono ormai una triste costante. Dopo la figuraccia del viadotto Himera, per il quale l’assessore aveva annunciato le dimissioni, ecco un’altra perla dell’esponente del governo delle chiacchiere: niente apertura dello svincolo di Rosolini della Siracusa-Gela entro il mese di luglio, come Falcone aveva annunciato. Ad oggi, 3 agosto, del completamento dell’opera in questione non v’è alcuna traccia. Ammettiamo, comunque, che non ci aspettavamo niente di diverso”, punge la deputata del M5S all’Ars, Stefania Campo.
“Noi – continua Campo – le nostre promesse le abbiamo mantenute. A meno di un anno dalla nomina del viceministro Giancarlo Cancelleri si è data un’importante accelerata ai lavori del viadotto Himera, crollato ben 5 anni fa, fino ad arrivare al suo completamento e inaugurazione; sempre in meno di un anno abbiamo visto il miracolo della Ragusa-Catania, opera considerata utopica per decenni, che è stata inserita fra le opere di grande interesse strategico del governo Conte e ha ottenuto una legge apposita nel Milleproroghe, sganciandosi dal costruttore privato, diventando pubblica e senza pedaggio, e ottenendo un finanziamento nazionale di ben 780 milioni di euro. È stata approvata dal Cipe e si avvia alla messa a bando per inizio lavori previsti alla fine del 2021. Questo è ciò che il governo di Giuseppe Conte sta facendo. Ecco perché Falcone invece di sfidare il governo nazionale con la stupida scommessa delle sue dimissioni, che fra l’altro con una mortificante pantomima non ha dato, dovrebbe invece concentrarsi sulle cose che ha promesso lui stesso, si eviterebbe un sacco di gran brutte e magre figure. Dal presidente Musumeci, parimenti, abbiamo capito che non puoi mai aspettarti un sorriso. Il governo nazionale completa un’opera fondamentale proprio come il viadotto Himera e lui cosa fa? Dice ai siciliani che non c’è nulla di cui esser contenti: beato lui che riesce a vivere solo di veleni e di battute clamorosamente tristi. Stia sereno, comunque, assieme al suo fedele Falcone: per il tempo che gli rimane di legislatura assisterà a parecchi altri eventi di questa natura. La prossima tappa sarà l’inizio dei lavori per la Ragusa-Catania. Ci stiamo lavorando già”.

foto da mobilita.org (Iptc Photo Metadata)