Coronavirus, in provincia di Siracusa uno dei nuovi casi in Sicilia

Uno dei quattro nuovi casi di positivi al coronavirus registrati in Sicilia nelle scorse ore, tocca la provincia di Siracusa. Si tratta infatti di una ragazza, non del capoluogo, rientrata di recente dall’America Latina e con sintomi che hanno fatto subito pensare ad un possibile covid-19. Il tampone ha poi confermato i sospetti.
La ragazza è stata posta in isolamento, come da protocollo.
Nei dati del ministero della Salute sui contagi da coronavirus, aggiornati al 18 luglio (ieri), aumentano intanto anche i ricoverati nell’Isola che sono passati da 9 a 14. Vuote comunque le terapie intensive covid.
Nelle scorse 24 ore sono stati effettuati 1.942 tamponi. Oltre al nuovo caso di coronavirus in provincia di Siracusa, gli altre tre nuovi contagiati si trovano nelle province di Catania, Agrigento ed Enna.
Dall’inizio dell’epidemia sono adesso 330 i contagiati totali in provincia di Siracusa. Le autorità sanitarie regionali invitano a non abbassare la guardia ed a rispettare le misure disposte per il contenimento del virus.

Foto dal web




Siracusa. In cento alla stazioncina di Fontane Bianche per chiedere la fermata

Poco meno di cento persone hanno atteso questa mattina il passaggio del treno alla stanzioncina di Fontane Bianche. Non dovevano salire a bordo, visto peraltro che il treno non osserva fermata nella contrada balneare.
Hanno invece manifestato per chiedere il ritorno di quello stop di pochi minuti ma che, con successo, negli anni scorsi aveva favorito lo spostamento verso il mare senza necessità di usare l’auto.
A promuovere l’iniziativa è stato il movimento Circolare Siracusa insieme al Raggruppamento Siracusa Sud, ai presidenti delle associazioni Io Amo Fontane Bianche, Comitato Pro Arenella, Plemmyrion, Comitato Pane e Biscotti “torre Ognina”.
Hanno partecipato alla manifestazione anche il parlamentare Paolo Ficara ed il deputato regionale Stefano Zito. I due esponenti del Movimento 5 Stelle hanno ottenuto dall’assessore Falcone l’impegno al ritorno della fermata la domenica e nei festivi. Intanto presegue su change.org la raccolta firme da inviare a Trenitalia.
Sullo striscione mostrato al passaggio del convoglio, la scritta “Non perdiamo questo treno”. Tra i promotori dell’iniziativa, Carlo Gradenigo ex consigliere comunale di Lealtà e Condivisione.




Siracusa. Biglietteria chiusa a Casina Cuti, rabbia dei commercianti: "così chiuderemo"

“Con la biglietteria chiusa nel fine settimana, non vediamo un turista qui. Li vediamo passare da lontano. Facciamo incassi da 4 euro al giorno, come pensano che possiamo andare avanti? Chiuderemo tutti”. I commercianti di Casina Cuti si sfogano a più voci. “Quando ci fecero spostare dentro questo recinto, ci promisero con un protocollo che la biglietteria sarebbe rimasta nell’area e non solo all’interno del parco archeologico. Sono passati poco più di dieci anni e, forse, hanno deciso che per noi è arrivato il momento di chiudere”, dicono con un misto di rabbia e rassegnazione.
Prima il coronavirus, poi il lockdown e adesso una ripartenza lenta del turismo: è un anno orribile per quei commercianti, popolarmente definiti “venditori di souvenir”. Ma nella grande area di Casina Cuti, prima della biglietteria che nel fine settimana rimane ancora chiusa, ci sono bar, attività di ristorazione, un presidio di Polizia Municipale e – ovviamente – i venditori di souvenir.
Ieri hanno anche assistito ad un curioso fuoriprogramma all’ingresso dell’area archeologica della Neapolis. I turisti in fila per l’acquisto del biglietto sono stati invitati dai Carabinieri a rispettare le misure di contenimento dei contagi da covid-19: distanziamento, mascherina, no assembramenti. Nessuna sanzione, solo un bonario richiamo lungo il viale del Paradiso dove si trova l’unica biglietteria attiva nel week end. Aumentando, anche per le dimensioni della strada, la possibilità che si creino assembramenti.
Eppure, poco distante, nell’area di Casina Cuti c’è quell’ampia biglietteria ospitata in locali comunali appositamente rimessi a nuovo. Gli spazi lì consentirebbero di eliminare il rischio di lunghe code e assembramenti. Anche battendo su questo, i commercianti di Casina Cuti chiedono che quella biglietteria resti aperta nel fine settimana, quando maggiore è l’afflusso alla Neapolis.
Una eventuale decisione spetterebbe alla Aditus, concessionaria di servizi tra cui la biglietteria. Ma per i commercianti di Casina Cuti dovrebbe valere quel protocollo originario che li convinse a spostarsi in quell’area recintata e firmato anche dal Comune, assieme alla Soprintendenza ed all’allora concessionario dei servizi. Assicurava la presenza della biglietteria poco distante dai loro shop, proprio per garantire il passaggio dei turisti che – altrimenti – sarebbero andati dritti all’interno dell’area archeologica. Proprio quello che accade nei fine settimana. Da quel protocollo tanto e cambiato, dalle amministrazioni pubbliche alla stessa società che gestisce la biglietteria. Forse una nuova intesa non guasterebbe. Ma chi si assume la responsabilità di riaprire il dialogo tra le parti?




Siracusa. Sequestrato il peschereccio libico dei migranti: a bordo, 9 in quarantena

Il peschereccio battente bandiera libica usato da 9 migranti per raggiungere la Sicilia è stato posto sotto sequestro preventivo. Un provvedimento eseguito dalla Polizia e dalla Guardia di Finanza.
L’imbarcazione, ora ormeggiata nel porto rifugio di contrada Stentinello a Targia, era stata intercettata a poche miglia da Portopalo e poi scortata sino al porto Grande di Siracusa per poi venire destinata a Stentinello. Per i 9 migranti a bordo, negativi al covid, è stata comunque disposta la quarantena, senza possibilità di scendere a terra. Ieri un egiziano di 23 anni, Abou Shahin Salem Ibrahim, è stato arrestato e posto ai domiciliari a bordo.




"Per scrivere il domani", dalla parte delle donne per vincere il cancro con la prevenzione

“Far comprendere alle donne l’importanza della prevenzione, per contrastare in tempo gli effetti del cancro che all’improvviso può stravolgere le loro vite. E tutto senza mai perdere la speranza di una guarigione che, oggi, grazie alle terapie chirurgiche e farmacologiche è possibile”. Maria Damanti è una giovane donna siracusana che, da qualche anno, ha ingaggiato la sua battaglia contro un tumore al seno. Prima di quell’ecografia con cui le è stata diagnosticata la neoplasia pensava, come altre donne della sua età, di essere sana e forte e persino immune al “male del secolo”.
In poche tempo è diventata un esempio per tante donne. E per evitare che alcune trascurino la loro salute, la giovane paziente oncologica ha voluto organizzare un convegno di sensibilizzazione alla prevenzione dei tumori femminili.
Come titolo ha scelto “Per scrivere il domani”. Si svolgerà venerdì 24 luglio, a partire dalle 17.30, nel salone conferenze San Giovanni Paolo II del Santuario della Madonna delle Lacrime di Siracusa.
Al tavolo dei relatori siederanno eccellenze mediche siciliane, che ogni giorno spendono il loro impegno per salvaguardare la Salute delle loro pazienti: Francesca Catalano, direttore U.O.C multidisciplinare Senologia del Cannizzaro; Giusy Scandurra, direttore FF.U.O.C Oncologia medica del Cannizzaro; Anselmo Madeddu, presidente Ordine dei Medici di Siracusa; Giuseppe Scibilia, dirigente medico Ginecologia ed Ostetricia del Cannizzaro; Paolo Tralongo, direttore U.O. C Oncologia Medica ospedale dell’Umberto I di Siracusa; Mariangela Adamo, responsabile Centro Screening mammografico Asp Siracusa; Gianfranco Conti, oncologo e medico di base.
Interverranno anche la psicoterapeuta Elda Ferrante e la psicologa Veronica Castro oltre all’avvocatessa Loredana Scifo, del Comitato Pari Opportunità del Consiglio dell’ordine degli Avvocati di Siracusa.
I saluti istituzionali saranno affidati al sindaco di Siracusa, Francesco Italia, che darà il benvenuto ai partecipanti e al rettore del Santuario della Madonna delle Lacrime, padre Aurelio Russo.
Accanto alla paziente promotrice dell’evento, Maria Damanti, offriranno le loro testimonianze altre 4 donne che hanno dovuto affrontare il cancro, alcune di loro annientandolo: Cetty Moscatt, Enza Signorelli, Selenia Saragozza, Rita.
L’organizzazione e la conduzione dell’appuntamento sono state affidate alla giornalista siracusana Mascia Quadarella.




Controlli congiunti a Brucoli, sequestrata passerellla a mare

Mattinata di controlli congiunti ad Augusta. Le attività di verifica si sono concentrate nella frazione di Brucoli, sottoponendo a controllo 29 persone, 12 veicoli e 3 esercizi commerciali.
In particolare, sono state comminate sanzioni amministrative per un ammontare di circa 12.000 euro, per violazione della normativa sanitaria, e di 380 euro circa per violazioni al codice della strada.
Inoltre, è stato deferito all’Autorità Giudiziaria il titolare di una società per aver realizzato una passarella sul pubblico demanio marittimo in assenza di concessione, procedendo al sequestro del manufatto.




Siracusa. Deve scontare quasi 5 anni di condanna, arrestato 28enne

I carabinieri della Stazione di Ortigia hanno eseguito un ordine di carcerazione emesso dalla Procura di Siracusa, nei confronti di Damian Piotr Grezesik. Polacco di 28 anni, è stato condannato in via definitiva a 4 anni e 8 mesi, in quanto responsabile di numerosi reati contro il patrimonio commessi a Siracusa, in particolare nel quartiere di Ortigia, tra il 2015 ed il 2018. È stato associato presso la casa circondariale di Gela, dove dovrà scontare la pena.




Siracusa. Ai domiciliari uno dei 9 migranti in quarantena sul motopesca: era stato espulso

Uno dei 9 migranti a bordo del motopesca ormeggiato a Stentinello è stato posto ai domiciliari. Il 23enne egiziano Salem Abou Shahin è stato identificato grazie ai riscontri derivanti dalla lettura dei rilievi papillari. Con l’alias di Ibrahim Mohamed era stato allontanato dal territorio nazionale in esecuzione di un respingimento con accompagnamento alla frontiera, emesso dal Questore di Agrigento il 4 luglio dello scorso anno.
Sottoposto agli arresti domiciliari, li osserverà direttamente a bordo della barca ormeggiata presso il porto rifugio di contrada Stentinello a Siracusa. Ad eseguire il provvedimento, agenti della Squadra Mobile e gli uomini della Guardia di Finanza.
Il motopesca era stato intercettato al largo di Portopalo e poi condotto a Siracusa, al porto Grande. Dopo alcune ore, sempre scortato, ha raggiunto il porto rifugio di Stentinello.
I 9 migranti, sottoposti a test sierologico, sono risultati negativi al covid.




Siracusa. Aiuti alimentari per i poveri nella spazzatura, pacchi di frollini e pasta della Ue

Alcuni scatoloni pieni di aiuti alimentari sono stati buttati nei cassoni verdi della Mazzarona. Si tratta in particolare di frollini, biscotti tutti riportanti nella confezione la chiara indicazione “Aiuto Ue”, ovvero dell’Unione Europea con tanto di bandiera. Poco sotto, si intravedono anche confezioni di pasta, stesso scatolo con la dicitura Ue.
Sono prodotti non commerciabili, distribuiti usualmente ad enti caritatevoli che ne dispongono sul territorio per rispondere all’emergenza alimentare delle classi più disagiate della popolazione.
Colpisce, specie dopo la recente emergenza covid, che una parte – seppur piccola – di questi alimenti sia finito nella spazzatura. Probabilmente una decisione presa perchè quei biscotti erano ormai scaduti (2019). Ed anche qui, però, si potrebbe muovere una censura: perchè si è permesso che arrivassero a scadenza prima di essere distribuiti?
A segnalare la presenza di aiuti alimentari nei cassonetti stradali della Mazzarona è stato un ascoltatore di FMITALIA. E’ stata avvisata la Polizia Municipale per avviare degli accertamenti preliminari che possano permettere di capire come è stato possibile che aiuti alimentari per i poveri siano finiti nella spazzatura.
Va da sè che non si tratta di un atto di accusa verso associazioni, enti e volontari che quotidianamente rendono viva e operativa la grande macchina del volontariato siracusano. Anzi, proprio alla luce del grande impegno profuso ogni giorno, sorprende che delle derrate possano finire nella spazzatura, tra i rifiuti comuni. Non è da esclude, peraltro, che possano essere stati gli stessi beneficiari a buttare così i pacchi ricevuti.




Incidente alla circonvallazione di Avola: donna estratta dalle lamiere dell'auto

Brutto incidente stradale nella serata di ieri, lungo la circonvallazione di Avola. Due le vetture coinvolte nel violento impatto: una Yaris ed una Mercedes. Ad avere la peggio, la giovane donna alla guida della Toyota. E’ stato necessario l’intervento dei Vigili del Fuoco di Noto per estrarla dalle lamiere contorte della sua auto. E’ stata subito affidata alle cure del 118 per un veloce trasporto in ospedale. Illesi, invece, gli occupanti della Mercedes.
Ancora in fase di accertamento la dinamica del sinistro.