Siracusa. Una targa in memoria delle vittime delle foibe, c'è l'ok della giunta

Nell’area antistante il Monumento ai Caduti verrà apposta una targa commemorativa dedicata alla memoria delle vittime delle Foibe. Lo ha deliberato la giunta comunale.
Una iniziativa che vuole percorrere la strada della pacificazione nazionale su di una pagina controversa e dolorosa della storia italiana. “Una storia a volte negata e discriminata. Così come ha fatto ieri il Presidente Mattarella recatosi a Basovizza per rendere onore ai Caduti, la nostra giunta, su impulso del sindaco Francesco Italia, ha voluto dare un segnale altrettanto nobile di memoria e di pacificazione”. Lo ha dichiarato l’assessore Fabio Granata.




Siracusa. Sos Mazzarona, discariche e roghi nell'ultima frontiera dell'indifferenziato

Luogo simbolo della periferia siracusana, Mazzarona è l’ultima zona della città dove non è ancora attivo il servizio di differenziata porta a porta. E il popoloso rione soffre, schiacciato dai rifiuti di ogni sorta, abbandonati in quantità accanto ai cassonetti stradali verdi, qui ancora presenti.
“Siamo diventati la discarica di tutta la città”, si sfogano alcuni residenti. Via Barresi, largo Russo, via Cassia: la spazzatura prolifera, nonostante i continui interventi di bonifica. Sacchetti di spazzatura indifferenziata ammassati uno sopra l’altro, materassi, divani, credenze, porte, finestre e persino mobilio di una camera da letto. Tutto finisce in strada. E alla volte, come pochi giorni fa in largo Russo, viene dato alle fiamme nel giro di poche ore. E il fuoco scioglie anche i cassonetti verdi su strada, riempie con il fumo le finestre dei palazzo che si affacciano tutti sulla strada. Ma è come se nulla fosse accaduto, invero, nell’irreale normalità della Mazzarona. L’area era stata interdetta dalla Municipale con del nastro bianco e rosso. Ma oggi è già colma di rifiuti abbandonati. Anche dentro ciò che rimane di un cassonetto semidisciolto.
“Vengono dagli altri quartieri e scaricano di tutto. Auto cariche di sacchetti, furgoncini con i mobili…”, raccontano ancora alcuni residenti.
Multe? Poche. Neanche le fototrappola riescono a fermare il flusso. Ma lo spauracchio non sembra fermare la quotidiana rigenerazione dei rifiuti lungo le strade della Mazzarona.
“Il sindaco si è dimenticato delle periferie. Qui abitano tantissime persone che chiedono dignità. Troppo degrado, bambini che giocano in mezzo ai rifiuti, alle sterpaglie, tra i tombini aperti. Non è accettabile. Il sindaco Italia ha abbandonato questa parte di città, purtroppo distante da Ortigia”, attacca Matteo Melfi, coordinatore dei giovani di Forza Italia.
I cassonetti verdi spariranno dalle strade della Mazzarona non prima di settembre. E il porta a porta qui sarà diverso rispetto al resto della città perché si punterà su cassonetti stradali differenziati per i grandi palazzoni di edilizia popolare. Mastelli e carrellati per tutti gli altri. La paura che circola, però, è che così il grande pezzo di Grottasanta rimanga ostaggio delle discariche. Il Comune sta lavorando a più soluzioni, oggi però la battaglia è impari. E non sembra raccogliere sodali.




La morte di Eligia Ardita: la Corte d'Appello conferma l'ergastolo per Christian Leonardi

Ergastolo. La Corte d’appello di Catania ha confermato la sentenza di primo grado per Christian Leonardi nel processo per la morte dell’infermiera siracusana Eligia Ardita, incita all’ottavo mese. Non sono state accolte le tesi del collegio difensivo (Felicia Mancini e Vera Benini) di Leonardi, marito della sfortunata donna e ritenuto responsabile del suo decesso e del procurato aborto.
Eligia Ardita morì nella notte del 19 gennaio del 2015, al termine di un litigio maturato a seguito di una lite con il marito Christian Leonardi. Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, l’infermiera siracusana avrebbe manifestato dissenso per l’uscita serale del marito con alcuni amici. Da qui la reazione, con l’uomo che le avrebbe tappato la bocca causando un rigurgito che avrebbe finito per soffocare Eligia, all’ottavo mese di gravidanza.
Leonardi, in aula, ha sempre negato i contrasti con la moglie eccezion fatta per una occasione relativa a vicende di casa e comunque priva di conseguenze. La difesa dell’imputato punta il dito sulla presunta imperizia dei medici del 118 intervenuti dopo la chiamata di soccorso e ad un malore accusato dalla donna mentre si trovava a letto.
“Abbiamo avuto fiducia nella giustizia e siamo stati ripagati. La giustizia esiste”, commenta in un video sui social Luisa Ardita, sorella di Eligia.




Melilli. Il sindaco Carta torna ai domiciliari, respinto ricorso in Cassazione

Disposti nuovamente i domiciliari per il sindaco di Melilli, Giuseppe Carta. Il primo cittadino era stato arrestato nel febbraio del 2019 nell’operazione poi battezzata “Muddica”. Al centro delle indagini, un presunto giro di appalti che sarebbero stati pilotati in favore di imprenditori amici. Dopo cinque mesi, Carta era stato rimesso in libertà. Ma adesso la Corte di Cassazione ha respinto il ricorso del suo legale, l’avvocato Francesco Favi, contro il provvedimento del Riesame di Catania che aveva invece accolto la richiesta di misura cautelare della Procura di Siracusa.
Secondo l’accusa, Carta avrebbe adottato espedienti per aggirare i bandi pubblici, imponendo il frazionamento degli appalti, dal verde pubblico alla segnaletica stradale ed al trasporto pubblico.




Minacce con coltello a Cassibile, denunciato sudanese con provvedimento di espulsione

Momenti di tensione a Cassibile, nella nottata scorsa. Attorno alla mezzanotte, davanti ad un bar di via Nazionale, un uomo ha mostrato a più riprese un coltello alla titolare. E’ intervenuta la Polizia, anche su segnalazione della società privata che si occupa della videosorveglianza e guardiania di quell’esercizio commerciale (Giaguaro Service). Non si sarebbe trattato di un tentativo di rapina.
All’uomo, un sudanese destinatario di un provvedimento di espulsione, hanno sequestro un coltello lungo 30cm. Lo teneva alla cinta dei pantaloni. E’ stato denunciato per minacce e per il possesso dell’arma bianca.
Ma nella frazione siracusana serpeggia malcontento. Non sarebbe la prima volta che accadono episodi di questo tipo, con gli stessi protagonisti, lamentano alcuni residenti mostrando una certa preoccupazione.




Siracusa. Incidente in viale Tunisi, scooterista soccorso dal 118

Incidente stradale all’altezza della rotatoria tra viale Tunisi e via Lazio. Due i mezzi coinvolti, una Ford Fiesta ed uno scooter Sh. In fase di accertamento la dinamica del sinistro.
Sul posto è arrivata un’ambulanza del 118 per prestare i primi soccorsi all’uomo alla guida della moto. Era cosciente e le sue condizioni non desterebbero preoccupazioni.
Una piccola folla di curiosi si è subito radunata nella zona teatro dello scontro.




Siracusa. Riapertura del Castello Eurialo, iniziate le grandi pulizie

Sono iniziati oggi i lavori di diserbo e pulizia del castello Eurialo di Siracusa. Il sito archeologico è ancora chiuso, ma dopo questo corposo intervento dovrebbe riaprire il suo cancello a turisti e visitatori.
Le operazioni di diserbo e pulizia sono state rese possibili grazie alla collaborazione con l’Assessorato Regionale per l’Agricoltura che ha messo in campo i suoi forestali.
Sono stati, intanto, completati gli interventi di pulizia della porta Urbica e del tempio di Apollo, in Ortigia, mentre continuano le pulizie all’interno dell’area archeologica della Neapolis.




Siracusa ha rinunciato ai controlli in spiaggia ma il governo li vuole intensificare

Il nuovo Dpcm atteso per domani dovrebbe confermare l’obbligo della mascherina sino al 31 luglio e, tra le altre misure, disporre controlli rafforzati sulle spiagge in tutta Italia. Ma se già è raro vederle indossate dove è ancora obbligatoria, figurarsi al mare, sotto l’ombrellone. Bagnanti come sardine in spiaggia a Siracusa. Il capoluogo è proprio quello dalla linea più soft da questo punto di vista.
Avola ha disposto controlli nelle spiagge libere sul distanziamento. Lo stesso a Noto, dove nel fine settimana si leva in volo persino un drone per controllare dall’alto le calette più “nascoste”. A Marina di Priolo vietate tende e gazebo in spiaggia.
Nelle spiagge del capoluogo di controlli non si è mai sentito parlare. Non si tratterebbe di scelta “politica” ma della cronica mancanza di risorse: umane in questo caso. Mentre i lidi devono rispettare rigidamente quanto stabilito dai protocolli anti-coronavirus, in tutto il litorale vige l’autoregolamentazione. E il buon senso si ritrova schiacciato dalla convinzione, non supportata dalla comunità scientifica, secondo cui il caldo uccide il virus.
Nel fine settimana in particolare, gli ombrelloni si avvicinano e si accarezzano. Tutti accalcati in spiaggia, nessuno controlla. Difficile pensare siano tutti parenti o conviventi. Tappeto di ombrelloni, con il metro di distanza cancellato dalla memoria come i due mesi di lockdown. Secondo l’Istituto Superiore di Sanità, tutti dovrebbero indossare la mascherina quando non si può mantenere il metro di distanza. “Ma qui il covid non c’è”, tagliano corto i siracusani in spiaggia. dall’Arenella a Fontane Bianche. E viene da sperare che non torni nulla mai più, perchè gli atteggiamenti collettivi non appaiono incoraggianti. Più comodo, però, prendersela con i giornalisti accusati di speculare sulla paura quando invece si sta cercando di invitare alla prudenza.
Il virologo Fabrizio Pregliasco, direttore generale dell’ospedale Galeazzi di Milano è inequivocabile sulle mascherine in spiaggia. Interpellato dal Corriere della Sera, spiega: “vale la pena indossarla sempre per arrivare e per andarsene, e nei momenti in cui si va al bar. Quando si è tranquilli e con la giusta distanza non serve”. Ecco, la giusta distanza. Proprio quella che in spiaggia non c’è più.




Siracusa. Consegnate le bici, "regalo" per i cittadini: su 140 si presentano in 60

Sono state consegnate questa mattine le bici dismesse dal Comune di Siracusa e “regalate” ai cittadini. Si tratta delle 140 biciclette che componevano la flotta del mai decollato servizio di bike-sharing. Finite in deposito, rischiavano di diventare ferraglia arrugginita. Palazzo Vermexio ha pensato allora di donarle, con una procedura pubblica che ha portato alla redazione di una graduatoria di aventi diritto in base ad una serie di indicatori economici. Sono state 239 le richieste arrivate agli uffici.
Oggi, nel piazzale del parcheggio Von Platen, la consegna materiale agli aventi diritto. Si sono presentati, però, in 60. Le restanti 80 saranno consegnate agli aventi diritto giovedì prossimo, 16 luglio, a partire dalle 10: il mancato ritiro equivale a rinuncia da parte dell’assegnatario.
Le bici si presentavano in buona stato di conservazione generale, con qualche lavoro di leggera manutenzione necessario prima di una messa su strada efficiente al cento per cento.
L’iniziativa è stata ideata e condotta dagli uffici del settore Mobilità. L’assessore Maura Fontana ha seguito, insieme ai tecnici, tutte le fasi della consegna. “L’iniziativa è un ulteriore incentivo all’uso della bici in città- ha detto – nell’avviato percorso voluto dall’amministrazione Italia volto al potenziamento della mobilità sostenibile. Essa inoltre ha una sua valenza sociale visto che è stata diretta a favore delle fasce più deboli della popolazione”.
Soddisfatti gli assegnatari che, in verità, temevano di trovarsi tra le mani delle bici ammalorate.




Intervista con Carlo Calenda, il leader di Azione presenta a Siracusa il libro "I Mostri"

Il leader di Azione, Carlo Calenda, è a Siracusa dove questa sera presenta il suo libro “I Mostri”, edito da Feltrinelli. Appuntamento alle 19 nella sala del Consorzio Plemmirio, in Ortigia. Uno scenario che ha già incantato l’ex ministro dello Sviluppo Economico che ha dedicato un post sui suoi canali social proprio alla bellezza dell’isolotto che ospita il centro storico siracusano.
Intervenuto in diretta su FMITALIA, ha parlato dei “mostri” della politica italiana, non lesinando stoccate ai leader di diversi schieramenti. Carlo Calenda si è poi soffermato sul pensiero di Azione e sul ruolo che amministratori locali e giovani devono recitare per una Italia capace di rimettersi presto in corsa.

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